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Tornare a Itaca
Una mostra di arti figurative accompagnata da componimenti letterari che ha per motivo conduttore “Il viaggio come ritorno”
Comunicato stampa
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“Tornare a Itaca nella geografia delle emozioni”
(da una poesia di Kostantinos Kavafis) - Curatrice e critica Mimma Pasqua
Il 17 maggio 2008 alle ore 17.30 presso la Biblioteca Comunale Cassina Anna, preceduta da una performance a opera di Valeria Coen e Cristina Crosara, si inaugurerà una mostra di arti figurative accompagnata da componimenti letterari che ha per motivo conduttore Il viaggio come ritorno. La Mostra terminerà il 29 maggio 2008. Alle ore 17.30 avrà luogo il Finissage con lettura di prosa e poesie.
Parteciperanno con le loro opere gli artisti: Patricia Bueno, Luciano Castellano, Luce Delhove, Mavi Ferrando, Rebecca Forster, Ruggero Gamberini, Anna Lambardi, Pino Lia, Giorgio Longo, Ruggero Maggi, Marco Magrini, Tonino Milite, Daniela Miotto, Giglio Pasotti, Lucio Perna, Lucia Pescador e Mirella Saluzzo.
Saranno presenti con saggi e poesie gli scrittori e i poeti: Franco Araniti, Ada Celico, Giovanni Chiara, Franco Gordano, Olga Karasso, Tonino Milite, Paolo Orsi, Pierluigi Pedretti e Francesca Rossoni.
Il viaggio come ritorno
Difficoltà di recuperare il passato e in particolare i ricordi dell'infanzia conciliando il vissuto che non esiste più con il rapido cambiamento. Disagio e sentimento quasi di straniamento segnano l'esistenza collocandola in una situazione di confine. Nel prossimo mese di agosto il viaggio della Mostra avrà, tra le altre, come tappa finale la città di Grimaldi (Cosenza), da dove è idealmente partita il 22 agosto 2007, con speciale riguardo al problema dell'emigrazione.
Tornare a Itaca
Oggi internet ha finito per generare una sorta di nomadismo in cui il ritorno assume il significato di sosta fra un viaggio e l’altro. Non è più conoscenza esperita di luoghi e persone, ma frenesia di movimento fine a se stesso. L’errare e l’apertura al diverso, che alimentano di senso l’esperienza del viaggiatore, richiedono di perdere tempo: smarrimento di sé come preludio a un nuovo ritrovarsi.
Il progetto della Mostra “Tornare a Itaca” nasce in Calabria, a Grimaldi, un piccolo paese a sud di Cosenza, emblematico del tema dell'emigrazione. Gli emigranti della Calabria sono in effetti due milioni come gli abitanti. Questa mostra itinerante il cui tema è il viaggio e che annovera diciassette artisti e nove fra scrittori, poeti e saggisti, si concluderà con il ritorno nel luogo d'origine, dopo una tappa a Milano, che insieme a Torino e Genova, fu destinazione di molti emigranti calabresi e non solo. Le sculture in ferro, legno, alluminio e carta degli artisti Castellano, Ferrando, Forster, Magrini, Pasotti, Saluzzo esprimono con notevole incisività plastica e sintesi formale l'idea di un ritorno, mentre le originali installazioni di Lia, Longo-Miotto, Maggi e Pescador e il suggestivo video di matrice espressionista di Bueno ripercorrono un viaggio della memoria in senso spazio-temporale e affettivo. Parimenti dal gioco tra colori e forme simboliche delle opere pittoriche di Delhove, Gamberini, Lambardi, Milite e Perna affiorano nostalgia e l'ombra forse di un rammarico, espresso concettualmente in Lambardi, per un impossibile ritorno. Scritti e poesie di Araniti, Celico, Chiara, Gordano, Karasso, Milite, Orsi, Pedretti e Rossoni, accompagnando gli artisti in questo percorso a ritroso, toccano le corde del profondo.
Il ritorno a Itaca è la tappa finale di un viaggio circolare: si parte per tornare al punto di partenza. In realtà nel viaggio della vita il ritorno alle proprie radici è spesso simbolica riscrittura della propria storia nel tentativo di ridare significato a ciò che si è vissuto. L’emigrante che non sceglie di andarsene, ma è costretto dalle circostanze della vita, è spesso consapevole che il suo andare è per sempre e che non contempla il ritorno, se non quello temporaneo. Ciò che lo spinge a lasciare i luoghi dell’affetto è il desiderio di riscatto, di liberazione dal bisogno, mentre la memoria lo legherà per sempre alla sua terra ridando compattezza a una esistenza in sospensione.
Emigranti che tornano d’estate. Li guardi e noti quell’ombra che gli attraversa lo sguardo un po’ perso. Un po’ altrove. Essere qui e non ritrovarsi, perché tutto intorno è cambiato. Vivere un senso di alterità e un presentimento d’assenza, perché presto non saranno più qui. Eppure questo ritorno l’hanno cercato come necessario per fermarsi a pensare. Pensare la vita. Riscriverne i capitoli prima di chiudere la storia, perché è ancora bello incontrarsi ritrovandosi la sera davanti al portone a chiacchierare come ai vecchi tempi o dire vengo a prendere il caffè da te, sto passando e salgo un momentino, ma è solo una sosta e se ne andranno. La vita è altrove.
Mimma Pasqua
(da una poesia di Kostantinos Kavafis) - Curatrice e critica Mimma Pasqua
Il 17 maggio 2008 alle ore 17.30 presso la Biblioteca Comunale Cassina Anna, preceduta da una performance a opera di Valeria Coen e Cristina Crosara, si inaugurerà una mostra di arti figurative accompagnata da componimenti letterari che ha per motivo conduttore Il viaggio come ritorno. La Mostra terminerà il 29 maggio 2008. Alle ore 17.30 avrà luogo il Finissage con lettura di prosa e poesie.
Parteciperanno con le loro opere gli artisti: Patricia Bueno, Luciano Castellano, Luce Delhove, Mavi Ferrando, Rebecca Forster, Ruggero Gamberini, Anna Lambardi, Pino Lia, Giorgio Longo, Ruggero Maggi, Marco Magrini, Tonino Milite, Daniela Miotto, Giglio Pasotti, Lucio Perna, Lucia Pescador e Mirella Saluzzo.
Saranno presenti con saggi e poesie gli scrittori e i poeti: Franco Araniti, Ada Celico, Giovanni Chiara, Franco Gordano, Olga Karasso, Tonino Milite, Paolo Orsi, Pierluigi Pedretti e Francesca Rossoni.
Il viaggio come ritorno
Difficoltà di recuperare il passato e in particolare i ricordi dell'infanzia conciliando il vissuto che non esiste più con il rapido cambiamento. Disagio e sentimento quasi di straniamento segnano l'esistenza collocandola in una situazione di confine. Nel prossimo mese di agosto il viaggio della Mostra avrà, tra le altre, come tappa finale la città di Grimaldi (Cosenza), da dove è idealmente partita il 22 agosto 2007, con speciale riguardo al problema dell'emigrazione.
Tornare a Itaca
Oggi internet ha finito per generare una sorta di nomadismo in cui il ritorno assume il significato di sosta fra un viaggio e l’altro. Non è più conoscenza esperita di luoghi e persone, ma frenesia di movimento fine a se stesso. L’errare e l’apertura al diverso, che alimentano di senso l’esperienza del viaggiatore, richiedono di perdere tempo: smarrimento di sé come preludio a un nuovo ritrovarsi.
Il progetto della Mostra “Tornare a Itaca” nasce in Calabria, a Grimaldi, un piccolo paese a sud di Cosenza, emblematico del tema dell'emigrazione. Gli emigranti della Calabria sono in effetti due milioni come gli abitanti. Questa mostra itinerante il cui tema è il viaggio e che annovera diciassette artisti e nove fra scrittori, poeti e saggisti, si concluderà con il ritorno nel luogo d'origine, dopo una tappa a Milano, che insieme a Torino e Genova, fu destinazione di molti emigranti calabresi e non solo. Le sculture in ferro, legno, alluminio e carta degli artisti Castellano, Ferrando, Forster, Magrini, Pasotti, Saluzzo esprimono con notevole incisività plastica e sintesi formale l'idea di un ritorno, mentre le originali installazioni di Lia, Longo-Miotto, Maggi e Pescador e il suggestivo video di matrice espressionista di Bueno ripercorrono un viaggio della memoria in senso spazio-temporale e affettivo. Parimenti dal gioco tra colori e forme simboliche delle opere pittoriche di Delhove, Gamberini, Lambardi, Milite e Perna affiorano nostalgia e l'ombra forse di un rammarico, espresso concettualmente in Lambardi, per un impossibile ritorno. Scritti e poesie di Araniti, Celico, Chiara, Gordano, Karasso, Milite, Orsi, Pedretti e Rossoni, accompagnando gli artisti in questo percorso a ritroso, toccano le corde del profondo.
Il ritorno a Itaca è la tappa finale di un viaggio circolare: si parte per tornare al punto di partenza. In realtà nel viaggio della vita il ritorno alle proprie radici è spesso simbolica riscrittura della propria storia nel tentativo di ridare significato a ciò che si è vissuto. L’emigrante che non sceglie di andarsene, ma è costretto dalle circostanze della vita, è spesso consapevole che il suo andare è per sempre e che non contempla il ritorno, se non quello temporaneo. Ciò che lo spinge a lasciare i luoghi dell’affetto è il desiderio di riscatto, di liberazione dal bisogno, mentre la memoria lo legherà per sempre alla sua terra ridando compattezza a una esistenza in sospensione.
Emigranti che tornano d’estate. Li guardi e noti quell’ombra che gli attraversa lo sguardo un po’ perso. Un po’ altrove. Essere qui e non ritrovarsi, perché tutto intorno è cambiato. Vivere un senso di alterità e un presentimento d’assenza, perché presto non saranno più qui. Eppure questo ritorno l’hanno cercato come necessario per fermarsi a pensare. Pensare la vita. Riscriverne i capitoli prima di chiudere la storia, perché è ancora bello incontrarsi ritrovandosi la sera davanti al portone a chiacchierare come ai vecchi tempi o dire vengo a prendere il caffè da te, sto passando e salgo un momentino, ma è solo una sosta e se ne andranno. La vita è altrove.
Mimma Pasqua
17
maggio 2008
Tornare a Itaca
Dal 17 al 29 maggio 2008
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA CASSINA ANNA
Milano, Via Sant'arnaldo, 17, (Milano)
Milano, Via Sant'arnaldo, 17, (Milano)
Orario di apertura
lunedì-martedì-giovedì-venerdì: 9-19.15, mercoledì-sabato: 14-19.15
Vernissage
17 Maggio 2008, ore 17.30 con performance di Valeria Coen e Cristina Crosara
Autore
Curatore