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Tra apparente, immanente e trascendente
Un percorso d’arte che parte dall’apparente, rappresentato da opere scultoree figurative che richiamano la simbologia classica, il percorso si articola in forme sempre più immateriali per il tramite della “piuma” che diventa un tratto di congiunzione tra l’apparente e l’immanente.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra dell’artista Abele Vadacca resterà aperta fino alla fine del 2022, a tutti con ingresso libero, è un percorso di pitture, (realizzate con tecniche inedite e polveri di metalli rari), sculture,
dalle piccole e delicate piume in marmo cristallino (simbolo
per antonomasia dell’autore) fino a opere che raggiungono
circa i 3 metri di altezza; stupiscono l’osservatore e trasportano
l’occhio attento in un percorso di vicinanza a temi legati
all’astrofisica, allo spazio ed al mito.
Opere scenografiche dove ci si riflette, e dove si riflette, sul
nostro stato d’essere umano, in un 2022 in cui il pianeta Terra,
sempre più fragile e delicato, ha bisogno di attenzione e cure speciali
mentre lo spazio, i pianeti e le galassie, anch’essi governati da
fragili equilibri, diventano sempre più visibili.
Una mostra in cui l’arte si ‘intrufola’ nel microcosmo, con una ricerca
maniacale che parte dalla chimica più avanzata passando
per la tradizione che valorizza i materiali storici della terra di lombardia:
marmo di Candoglia, cotto lombardo, graniti della Valtellina,
marmo di Musso; fino ad arrivare a guardare al macrocosmo, in
un paradigma continuo, dove colori e forme che si ispirano alle recenti
scoperte e stimolano sentimenti ancestrali. Partendo dalla
motivazione che ha spinto l’uomo fino a qui: il desiderio di conoscenza.
Il percorso termina con ciò che ancora oggi la scienza non conosce,
che trascende nella fede e nella religione.
“Anni di studio mi hanno portato a indagare materiali e tecniche antiche che appartengono
alla nostra storia e all’evoluzione dell’uomo sulla Terra.
Questo evento, è pensato per spingere l’osservatore e i partecipanti a una visione che
trascende il legame esclusivo con il nostro Pianeta d’origine, indaga nell’animo profondo
di ogni uno di noi, nell’ esistenza terrena futura, che attende le nuove generazioni.
Un dialogo tra Scienza e Religione per il tramite dell’Arte, da sempre mezzo
espressivo e strumento, che permette all’umanità nuove riflessioni. Nuovi spazi.”
Abele Vadacca
presso Palazzo Pirelli si terrà un convegno
che vedrà partecipare massimi esperti degli ambiti: scientifico,
artistico e religioso.
In tale occasione saranno presenti la Prof.ssa Patrizia Caraveo, Dirigente
di Ricerca all’Istituto Nazionale di Astrofisica, che tratterà temi
scientifici con spunti che vengono dall’arte; autrice di diverse pubblicazioni
che toccano aspetti legati allo spazio, alla ricerca, ma anche
una particolare attenzione alla sostenibilità ( si riportano in calce le
principali pubblicazioni).
“Luce, particelle, polveri e onde gravitazionali. Questa è la nuova astronomia che studia il
cosmo grazie a una varietà di messaggeri celesti che aprono nuovi orizzonti alla ricerca e
offrono nuove ispirazioni agli artisti. Sotto la regia discreta ma inflessibile della gravità,
nel cosmo tutto danza e questo movimento forma strutture fantasticamente belle che,
grazie alle immagini dello Hubble Space Telescope e del più recente James Webb Space
Telescope, sono diventate patrimonio di tutti. Gli astronomi le studiano perché contengono
informazioni sulla nascita e sulla morte delle stelle, sulla forma-zione delle galassie,
sull’inizio dell’Universo, il pubblico le ammira, gli artisti ne vengono ispirati e le interpretano.
Tutto è pervaso dal concetto di bellezza.” Patrizia Caraveo
Don Umberto Bordoni, Direttore della Fondazione Beato Angelico di
Milano, esperto in teologia e arte (direttore della rivista “Arte Cristiana”)
interverrà sull’importanza dell’arte come mezzo di comunicazione
di temi religiosi.
Esperto di liturgia arte e architettura, Don Umberto Bordoni, prete
della Diocesi di Milano, ha conseguito il 'Bacellierato in Teologia'
presso la FaTeologica dell'Italia Settentrionale e un 'Master in Storia
e Teoria delle Arti' presso l' École des Hautes Études en Sciences
Sociales di Parigi. Ha coordinato il progetto per la realizzazione
dell'Evangeliario Ambrosiano (2011), organizzando il Convegno internazionale
"Un evangeliario contem-poraneo per le Chiese in Italia"
(Milano, Varese, 2010), curando la Mostra a Palazzo Reale "La Belezza
nella Parola" (Milano, 2011) e alcune pubblicazioni scientifiche.
Attualmente è Responsabile per la Committenza Artistica della Diocesi
di Milano, Direttore della Fondazione di Culto "Scuola Beato Angelico"
di Milano, Direttore della rivista "Arte Cristiana", membro del
Comitato Scientifico dell'Itinerario delle Chiese Contemporanee di Milano,
Vicario Parrocchiale in Sant'Andrea a Milano.
L’artista è così descritto da Alessandro Fermi, Presidente del Consiglio
regionale di Lombardia che ospita l’antologica presso lo spazio
espositivo di Palazzo Pirelli, Milano:
“Un’antologica di sculture e dipinti che offre al visitatore uno spaccato significativo sul linguaggio
e la poetica dell’artista, ben sintetizzata, del resto, anche dal titolo dell’evento:
“Tra apparente, immanente e trascendente. “La capacità dell’artista di plasmare la materia,
in particolare il marmo è necessariamente immanente, fatta di gravità, di polvere, di
fatica. Nello stesso tempo Vadacca, moderno Demiurgo, attraverso il togliere, trasforma
l’immanenza della pietra in qualcosa di apparentemente prodigioso per levità e incanto.”
Il Presidente di ARTELARIO.IT, Emanuele Pitto cita:
”Quasi come un miracolo di “luce”, l’artista Abele Vadacca propone questa mostra con
un forte invito alla riflessione verso una ricerca spirituale e scientifica di essa, che ci
riporterà a sondare l’infinito intangibile e senza forma, dove tutto alla fine si definisce.
Gli elementi acquistano significato e il nostro essere uomini ritrova valori filosofici
ed etici di una cultura profondamente classica. “La prima creatura di Dio fu la luce”
(Francis Bacon filosofo inglese)”
dalle piccole e delicate piume in marmo cristallino (simbolo
per antonomasia dell’autore) fino a opere che raggiungono
circa i 3 metri di altezza; stupiscono l’osservatore e trasportano
l’occhio attento in un percorso di vicinanza a temi legati
all’astrofisica, allo spazio ed al mito.
Opere scenografiche dove ci si riflette, e dove si riflette, sul
nostro stato d’essere umano, in un 2022 in cui il pianeta Terra,
sempre più fragile e delicato, ha bisogno di attenzione e cure speciali
mentre lo spazio, i pianeti e le galassie, anch’essi governati da
fragili equilibri, diventano sempre più visibili.
Una mostra in cui l’arte si ‘intrufola’ nel microcosmo, con una ricerca
maniacale che parte dalla chimica più avanzata passando
per la tradizione che valorizza i materiali storici della terra di lombardia:
marmo di Candoglia, cotto lombardo, graniti della Valtellina,
marmo di Musso; fino ad arrivare a guardare al macrocosmo, in
un paradigma continuo, dove colori e forme che si ispirano alle recenti
scoperte e stimolano sentimenti ancestrali. Partendo dalla
motivazione che ha spinto l’uomo fino a qui: il desiderio di conoscenza.
Il percorso termina con ciò che ancora oggi la scienza non conosce,
che trascende nella fede e nella religione.
“Anni di studio mi hanno portato a indagare materiali e tecniche antiche che appartengono
alla nostra storia e all’evoluzione dell’uomo sulla Terra.
Questo evento, è pensato per spingere l’osservatore e i partecipanti a una visione che
trascende il legame esclusivo con il nostro Pianeta d’origine, indaga nell’animo profondo
di ogni uno di noi, nell’ esistenza terrena futura, che attende le nuove generazioni.
Un dialogo tra Scienza e Religione per il tramite dell’Arte, da sempre mezzo
espressivo e strumento, che permette all’umanità nuove riflessioni. Nuovi spazi.”
Abele Vadacca
presso Palazzo Pirelli si terrà un convegno
che vedrà partecipare massimi esperti degli ambiti: scientifico,
artistico e religioso.
In tale occasione saranno presenti la Prof.ssa Patrizia Caraveo, Dirigente
di Ricerca all’Istituto Nazionale di Astrofisica, che tratterà temi
scientifici con spunti che vengono dall’arte; autrice di diverse pubblicazioni
che toccano aspetti legati allo spazio, alla ricerca, ma anche
una particolare attenzione alla sostenibilità ( si riportano in calce le
principali pubblicazioni).
“Luce, particelle, polveri e onde gravitazionali. Questa è la nuova astronomia che studia il
cosmo grazie a una varietà di messaggeri celesti che aprono nuovi orizzonti alla ricerca e
offrono nuove ispirazioni agli artisti. Sotto la regia discreta ma inflessibile della gravità,
nel cosmo tutto danza e questo movimento forma strutture fantasticamente belle che,
grazie alle immagini dello Hubble Space Telescope e del più recente James Webb Space
Telescope, sono diventate patrimonio di tutti. Gli astronomi le studiano perché contengono
informazioni sulla nascita e sulla morte delle stelle, sulla forma-zione delle galassie,
sull’inizio dell’Universo, il pubblico le ammira, gli artisti ne vengono ispirati e le interpretano.
Tutto è pervaso dal concetto di bellezza.” Patrizia Caraveo
Don Umberto Bordoni, Direttore della Fondazione Beato Angelico di
Milano, esperto in teologia e arte (direttore della rivista “Arte Cristiana”)
interverrà sull’importanza dell’arte come mezzo di comunicazione
di temi religiosi.
Esperto di liturgia arte e architettura, Don Umberto Bordoni, prete
della Diocesi di Milano, ha conseguito il 'Bacellierato in Teologia'
presso la FaTeologica dell'Italia Settentrionale e un 'Master in Storia
e Teoria delle Arti' presso l' École des Hautes Études en Sciences
Sociales di Parigi. Ha coordinato il progetto per la realizzazione
dell'Evangeliario Ambrosiano (2011), organizzando il Convegno internazionale
"Un evangeliario contem-poraneo per le Chiese in Italia"
(Milano, Varese, 2010), curando la Mostra a Palazzo Reale "La Belezza
nella Parola" (Milano, 2011) e alcune pubblicazioni scientifiche.
Attualmente è Responsabile per la Committenza Artistica della Diocesi
di Milano, Direttore della Fondazione di Culto "Scuola Beato Angelico"
di Milano, Direttore della rivista "Arte Cristiana", membro del
Comitato Scientifico dell'Itinerario delle Chiese Contemporanee di Milano,
Vicario Parrocchiale in Sant'Andrea a Milano.
L’artista è così descritto da Alessandro Fermi, Presidente del Consiglio
regionale di Lombardia che ospita l’antologica presso lo spazio
espositivo di Palazzo Pirelli, Milano:
“Un’antologica di sculture e dipinti che offre al visitatore uno spaccato significativo sul linguaggio
e la poetica dell’artista, ben sintetizzata, del resto, anche dal titolo dell’evento:
“Tra apparente, immanente e trascendente. “La capacità dell’artista di plasmare la materia,
in particolare il marmo è necessariamente immanente, fatta di gravità, di polvere, di
fatica. Nello stesso tempo Vadacca, moderno Demiurgo, attraverso il togliere, trasforma
l’immanenza della pietra in qualcosa di apparentemente prodigioso per levità e incanto.”
Il Presidente di ARTELARIO.IT, Emanuele Pitto cita:
”Quasi come un miracolo di “luce”, l’artista Abele Vadacca propone questa mostra con
un forte invito alla riflessione verso una ricerca spirituale e scientifica di essa, che ci
riporterà a sondare l’infinito intangibile e senza forma, dove tutto alla fine si definisce.
Gli elementi acquistano significato e il nostro essere uomini ritrova valori filosofici
ed etici di una cultura profondamente classica. “La prima creatura di Dio fu la luce”
(Francis Bacon filosofo inglese)”
14
dicembre 2022
Tra apparente, immanente e trascendente
Dal 14 al 30 dicembre 2022
arte contemporanea
Location
PALAZZO PIRELLI – SPAZIO EVENTI
Milano, Via Fabio Filzi, 22, (Milano)
Milano, Via Fabio Filzi, 22, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì ore 9:30 e 17:30
venerdì ore 9:30 e 13:30
Ufficio stampa
Centro Stampe Consiglio Regionale della Lombardia
Autore
Curatore
Progetto grafico
Patrocini