Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Tra Aurelia e Maremma. Oli acquarelli e incisioni
Mostra personale dell’artista romano Antonio Croce. Scorci di paesaggi tra la via Aurelia e la Maremma. Oli acquarelli e incisioni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per poter parlare della pittura di Antonio Croce dobbiamo partire dal 1973 quando il giovane artista si reca al Provveditorato degli Studi di Grosseto per fare domanda di supplenza. Casualmente conosce un signore all’interno degli uffici, con il quale intrattiene una breve ma intensa conversazione che verte sulla comune passione per i paesaggi della Maremma. Il giovane artista concorda sulla constatazione che qui in alcuni luoghi “il tempo sembra essersi fermato”. L’occasionale conoscente lo incoraggia a visitarli prima che l’assalto della cementificazione li faccia definitivamente scomparire. La vita ha i suoi tempi e le sue strade, ritroviamo il giovane Antonio Croce a Brescia dove, finito il servizio militare, rimane a lavorare nel mondo della scuola. L’esperienza di questa nuova dimensione, il paesaggio industriale, i pendolari del mondo operaio saranno le tematiche descritte dall’artista in una sua personale romana nel 1989 presso la galleria d’arte “Il Professionista”. Tornato a Roma, si riconcilia con la luminosa realtà della Maremma laziale, abbandona gli “angosciosi” scenari industriali per vivere, da Roma a Civitavecchia, nuove esperienze visive. L’Aurelia è il percorso attraverso il quale l’artista si confronterà quotidianamente con il volgere delle stagioni. Le distese di Macchiatonda, la campagna del borgo de I Terzi, i colli Ceriti, le pianure del Maccarese, le dune di Passoscuro diventano stimolo non solo visivo ma emozionale. La sua seconda personale del 1990 presso la galleria Forum Interart è dedicata ai paesaggi dell’Aurelia. Oli, acquerelli, incisioni mostrano, come in questa occasione espositiva, un sospendersi dello spazio/tempo. Pochi i riferimenti figurativi nel senso della tradizione, sostituiti da campiture di colore sinergiche ed emozionali, che danno forma quasi astratta a pennellate veloci, una luminosa meraviglia che invita ad entrare nell’armonia della natura. La pittura di A. Croce è quindi pittura d’istinto, rapida come una folata di maestrale. Punta all’intensità di colori/forme dove però lo spazio si risolve in luoghi di largo respiro che dialogano tra loro, vibrando di tensione.
Il ritorno alla passione per la calcografia e l’incisione segna un percorso più mentale e descrittivo della sua ispirazione, mentre l’artista accede ad un nuovo lavoro in ambito professionale scolastico. Casualmente acquista in una bancarella a Viterbo un libro dal titolo “Maremma Amara” e visionando la foto dell’autore, vi riconosce la persona con la quale tanti anni prima si era intrattenuto a parlare nei corridoi dell’ufficio scolastico grossetano. Alfio Cavoli insegnante, storico e giornalista pubblicista, la sua bibliografia è riconosciuta a livello internazionale e consta di ben 45 volumi di storia e tradizioni popolari della Maremma. Di quell’incontro rimane in Antonio lo struggente attaccamento condiviso ad un territorio che sopravvive, nonostante le scellerate aggressioni, riuscendo ancora a lanciare gli ultimi bagliori di una vita in armonia con la natura, il cuore e l’anima. Mentre queste scritture rimangono tutt’ora fonte di ispirazione per l’artista, nel dicembre del 2017 tre sue opere sono selezionate per l’esposizione presso il centro museale delle Clarisse di Grosseto, divenendo parte della collezione permanente della nuova ala dell’Ospedale della Misericordia della città. Carla Guidi marzo 2023
BREVE BIO
La formazione dell’artista Antonio Croce inizia negli anni del Liceo Artistico di Roma (1968/1972) con la guida e l’insegnamento degli artisti G. Niglia, R. Gerevini, l’architetto V. Romeo, U. Casotti, G. Biggi e G. Cuocolo. Con la scultrice L. Bonivento ed il gruppo “4 E”, interviene con azioni Happening alla galleria Alzaia di Roma (1972) al Teatro della Natività di Roma (1973), infine alla mostra “Contemporanea” presso il Galoppatoio di Villa Borghese (1974) partecipando quindi all’azione Happening dello scultore Christos nell’impacchettamento delle Mura Aureliane. Il gruppo “4E” partecipa anche al “Didattica come arte e arte come didattica” ed agli Incontri internazionali d’Arte di Palazzo Taverna, presentati da G. C. Argan e Bonito Oliva, Luigia Camaioni, Giuseppe Gatt, Gianni Statera.
A. Croce si iscrive alla Accademia di Belle Arti seguendo il corso di pittura di F. Gentilini. Seguirà anche con passione il corso di incisione tenuto da Arnoldo Ciarrocchi, assistente Fiorella Diamantini. Dal 1976 espone in collettive presso la galleria della Pigna in Roma, negli anni seguenti alla Galleria UCAI e Moretto di Brescia, Bellomo di Milano. Dal 1989 al 1990 espone in collettive e due mostre personali, presso la Galleria Forum Interart, Il Professionista di Roma e sala Comunale di Cerveteri. Nel 2017 espone nella collettiva nell’area museale delle Clarisse di Grosseto. Dal 2022 una serie di sue incisioni è stata inserita nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova. Sue opere sono presso collezionisti privati in Roma, Grosseto, Firenze, Fidenza, Brescia, Milano e negli USA.
Hanno scritto di lui: Benito Scavo – Italia nuova - 1976 Adriano Enea Bellardini – L’Umanità – 1990 Grazioso David – 1989 Nicolina Bianchi – 1990 Antonio De Marco – 1989 Bruno Giordano - 1990 Daniela Marcuccilli Mennuni 1989 – 1990 Prof. Giulio Sforza- 2016 - Carla Guidi -2020 2023
Il ritorno alla passione per la calcografia e l’incisione segna un percorso più mentale e descrittivo della sua ispirazione, mentre l’artista accede ad un nuovo lavoro in ambito professionale scolastico. Casualmente acquista in una bancarella a Viterbo un libro dal titolo “Maremma Amara” e visionando la foto dell’autore, vi riconosce la persona con la quale tanti anni prima si era intrattenuto a parlare nei corridoi dell’ufficio scolastico grossetano. Alfio Cavoli insegnante, storico e giornalista pubblicista, la sua bibliografia è riconosciuta a livello internazionale e consta di ben 45 volumi di storia e tradizioni popolari della Maremma. Di quell’incontro rimane in Antonio lo struggente attaccamento condiviso ad un territorio che sopravvive, nonostante le scellerate aggressioni, riuscendo ancora a lanciare gli ultimi bagliori di una vita in armonia con la natura, il cuore e l’anima. Mentre queste scritture rimangono tutt’ora fonte di ispirazione per l’artista, nel dicembre del 2017 tre sue opere sono selezionate per l’esposizione presso il centro museale delle Clarisse di Grosseto, divenendo parte della collezione permanente della nuova ala dell’Ospedale della Misericordia della città. Carla Guidi marzo 2023
BREVE BIO
La formazione dell’artista Antonio Croce inizia negli anni del Liceo Artistico di Roma (1968/1972) con la guida e l’insegnamento degli artisti G. Niglia, R. Gerevini, l’architetto V. Romeo, U. Casotti, G. Biggi e G. Cuocolo. Con la scultrice L. Bonivento ed il gruppo “4 E”, interviene con azioni Happening alla galleria Alzaia di Roma (1972) al Teatro della Natività di Roma (1973), infine alla mostra “Contemporanea” presso il Galoppatoio di Villa Borghese (1974) partecipando quindi all’azione Happening dello scultore Christos nell’impacchettamento delle Mura Aureliane. Il gruppo “4E” partecipa anche al “Didattica come arte e arte come didattica” ed agli Incontri internazionali d’Arte di Palazzo Taverna, presentati da G. C. Argan e Bonito Oliva, Luigia Camaioni, Giuseppe Gatt, Gianni Statera.
A. Croce si iscrive alla Accademia di Belle Arti seguendo il corso di pittura di F. Gentilini. Seguirà anche con passione il corso di incisione tenuto da Arnoldo Ciarrocchi, assistente Fiorella Diamantini. Dal 1976 espone in collettive presso la galleria della Pigna in Roma, negli anni seguenti alla Galleria UCAI e Moretto di Brescia, Bellomo di Milano. Dal 1989 al 1990 espone in collettive e due mostre personali, presso la Galleria Forum Interart, Il Professionista di Roma e sala Comunale di Cerveteri. Nel 2017 espone nella collettiva nell’area museale delle Clarisse di Grosseto. Dal 2022 una serie di sue incisioni è stata inserita nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova. Sue opere sono presso collezionisti privati in Roma, Grosseto, Firenze, Fidenza, Brescia, Milano e negli USA.
Hanno scritto di lui: Benito Scavo – Italia nuova - 1976 Adriano Enea Bellardini – L’Umanità – 1990 Grazioso David – 1989 Nicolina Bianchi – 1990 Antonio De Marco – 1989 Bruno Giordano - 1990 Daniela Marcuccilli Mennuni 1989 – 1990 Prof. Giulio Sforza- 2016 - Carla Guidi -2020 2023
25
marzo 2023
Tra Aurelia e Maremma. Oli acquarelli e incisioni
Dal 25 marzo al primo aprile 2023
arte contemporanea
Location
MUEF ARTGALLERY
Roma, Via Angelo Poliziano, 78b, (Roma)
Roma, Via Angelo Poliziano, 78b, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 17:30-20:00
Vernissage
25 Marzo 2023, 17:30
Autore
Curatore
Autore testo critico