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Tra gesto e segno. Poetiche dell’Informale
Sono affini alle poetiche dell’informale e della figurazione, ora astratta, ora naturalistica, i linguaggi espressivi degli artisti moderni e contemporanei che la galleria Giampiero Biasutti ha il piacere di presentare
Comunicato stampa
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Sono affini alle poetiche dell’informale e della figurazione, ora astratta, ora naturalistica, i linguaggi espressivi degli artisti moderni e contemporanei che la galleria Giampiero Biasutti ha il piacere di presentare in questa mostra. Essi sono stati protagonisti di preziosi momenti di rinnovamento linguistico nel secolo trascorso, e sono poi approdati, ciascuno da un proprio percorso creativo-sperimentativo, a stili maturi e a raffinate tecniche espressive, che ancora oggi consentono di individuarne le diverse personalità artistiche.
Artisti che a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, hanno interpretato, fervidamente, alcuni dei presupposti poetici dell’informale, dell’astrazione lirica e della moderna figurazione: tendendo ora a privilegiare il segno, nei suoi percorsi armoniosi o disordinati; ora il gesto, la materia pittorica e il colore vibrante; ora la forma.
Tra gli Artisti esposti, Giuseppe Capogrossi è presente con un olio su tela del 1954, Superficie562, giocato sul segno che sembra danzare nello spazio caratterizzato da campiture grige e larghe pennellate arancio, Piero Ruggeri con una grande tela dal titolo Rosso A, Giorgio Griffa, con un raffinato acrilico su tela realizzato nel 1968, Due Colori, dove la superficie è essenzialmente caratterizzata da segni color arancio stesi con larghe pennellate, Valerio Adami, con un olio su tela, realizzato nel 1998, dal titolo enigmatico Dagli scritti di Henry George, dove un segno nero scorre netto sui contorni delle sagome che animano il dipinto, Salvo, con San Nicola Arcella, paesaggio marino su tela e inoltre di Hans Hartung viene esposto un olio su tela del 1983, T 1983-H25, opera di grande vitalità ed eleganza, dove segni e colore si sovrappongono su una superficie concitata, e di Giuseppe Santomaso una raffinata tecnica mista su cartoncino del 1986.
Artisti che a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, hanno interpretato, fervidamente, alcuni dei presupposti poetici dell’informale, dell’astrazione lirica e della moderna figurazione: tendendo ora a privilegiare il segno, nei suoi percorsi armoniosi o disordinati; ora il gesto, la materia pittorica e il colore vibrante; ora la forma.
Tra gli Artisti esposti, Giuseppe Capogrossi è presente con un olio su tela del 1954, Superficie562, giocato sul segno che sembra danzare nello spazio caratterizzato da campiture grige e larghe pennellate arancio, Piero Ruggeri con una grande tela dal titolo Rosso A, Giorgio Griffa, con un raffinato acrilico su tela realizzato nel 1968, Due Colori, dove la superficie è essenzialmente caratterizzata da segni color arancio stesi con larghe pennellate, Valerio Adami, con un olio su tela, realizzato nel 1998, dal titolo enigmatico Dagli scritti di Henry George, dove un segno nero scorre netto sui contorni delle sagome che animano il dipinto, Salvo, con San Nicola Arcella, paesaggio marino su tela e inoltre di Hans Hartung viene esposto un olio su tela del 1983, T 1983-H25, opera di grande vitalità ed eleganza, dove segni e colore si sovrappongono su una superficie concitata, e di Giuseppe Santomaso una raffinata tecnica mista su cartoncino del 1986.
05
aprile 2005
Tra gesto e segno. Poetiche dell’Informale
Dal 05 aprile al 30 giugno 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIAMPIERO BIASUTTI
Torino, Via Della Rocca, 6B, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 6B, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30
Vernissage
5 Aprile 2005, ore 18
Autore