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Tra i vestimenti
I costumi che hanno fatto storia. Nel cinema, nel teatro, in televisione. Come gli abiti di Jane Fonda interprete di Barbarella e di Marcello Mastroianni ne L’intervista.
Comunicato stampa
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I costumi che hanno fatto storia. Nel cinema, nel teatro, in televisione. Come gli abiti di Jane Fonda interprete di Barbarella e di Marcello Mastroianni ne L’intervista, o i vestiti di scena di Soraya, Richard Burton, Silvana Mangano, Roberto Benigni. Le realizzazioni indimenticabili fatte per Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Franco Zeffirelli, Alberto Lattuada e consegnate alla storia dell’arte con film come Il Fiore delle Mille e una Notte, Amarcord, Satyricon, Amleto.
Gli abiti da Oscar, con le creazioni di Danilo Donati che hanno conquistato tre Oscar per i costumi: nel 1968 con Giulietta e Romeo di Zeffirelli, nel 1970 con I Clowns di Fellini e nel 1976 con Casanova, ancora di Fellini. Senza naturalmente trascurare le quattro Nomination, sempre per l’Oscar dei costumi: addirittura due in un solo anno, il 1966, con Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini e La Mandragola di Lattuada, nel 1967 con La Bisbetica domata di Zeffirelli, e nel 1986 con Otello, ancora di Zeffirelli.
Il tutto visibile nella mostra TRA i VESTIMENTI, promossa dalla Regione Lazio - Assessorato alla Cultura Spettacolo Sport e Turismo e patrocinata dall’Unione Europea, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e dal Comune di Roma. La mostra, organizzata e prodotta dalla GIUBILARTE Eventi e dalla MAT, si inaugura il 24 marzo nel Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia a Roma. Il complesso, di cui la GIUBILARTE ne gestisce gli spazi, è considerato un patrimonio culturale ed artistico di alto valore e le imponenti sale (Lancisi e Baglivi) costituiscono uno dei rari esempi di Corsia Ospedaliera con affreschi del XV secolo.
Una mostra che attraverso 200 abiti ripercorre la storia del cinema, del teatro e della televisione e vuole celebrare la Sartoria Farani, fra le più importanti sartorie teatrali in Italia e nel mondo. Fondata da Pietro Farani nel 1962, la sartoria continua la sua attività diretta da Luigi Piccolo e questa esposizione è la testimonianza di straordinarie capacità artistiche concretizzate grazie all’opera di eccellenti artigiani che hanno ricodificato e adattato il senso della proporzione, i colori, i tessuti per una sperimentazione artistica moderna vicina ai collages futuristi di Balla o alle combustioni di Burri. La sartoria Farani è il luogo dove grandi registi e costumisti sono riusciti a vedere realizzati i loro sogni e i loro desideri e con questa esposizione intende celebrare i 40 anni di attività.
La mostra è arricchita dai prestiti di molti abiti della donazione Farani al Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’Università degli Studi di Parma, alcuni mai esposti prima a Roma. Tra di essi, segnaliamo: dal film Casanova i costumi indossati da Donald Sutherland; dal film La bisbetica domata i costumi di Richard Burton; dal film Edipo Re i costumi del personaggio Giocasta interpretato da Silvana Mangano.
Il percorso espositivo si svilupperà in tre sezioni: la prima dedicata al teatro lirico e di prosa, la seconda alla televisione, la terza al cinema. La fine del percorso è dedicato all’allestimento della Sartoria dove sarà esposta parte della collezione di abiti autentici dal 1700 ad oggi.
Gli abiti da Oscar, con le creazioni di Danilo Donati che hanno conquistato tre Oscar per i costumi: nel 1968 con Giulietta e Romeo di Zeffirelli, nel 1970 con I Clowns di Fellini e nel 1976 con Casanova, ancora di Fellini. Senza naturalmente trascurare le quattro Nomination, sempre per l’Oscar dei costumi: addirittura due in un solo anno, il 1966, con Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini e La Mandragola di Lattuada, nel 1967 con La Bisbetica domata di Zeffirelli, e nel 1986 con Otello, ancora di Zeffirelli.
Il tutto visibile nella mostra TRA i VESTIMENTI, promossa dalla Regione Lazio - Assessorato alla Cultura Spettacolo Sport e Turismo e patrocinata dall’Unione Europea, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e dal Comune di Roma. La mostra, organizzata e prodotta dalla GIUBILARTE Eventi e dalla MAT, si inaugura il 24 marzo nel Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia a Roma. Il complesso, di cui la GIUBILARTE ne gestisce gli spazi, è considerato un patrimonio culturale ed artistico di alto valore e le imponenti sale (Lancisi e Baglivi) costituiscono uno dei rari esempi di Corsia Ospedaliera con affreschi del XV secolo.
Una mostra che attraverso 200 abiti ripercorre la storia del cinema, del teatro e della televisione e vuole celebrare la Sartoria Farani, fra le più importanti sartorie teatrali in Italia e nel mondo. Fondata da Pietro Farani nel 1962, la sartoria continua la sua attività diretta da Luigi Piccolo e questa esposizione è la testimonianza di straordinarie capacità artistiche concretizzate grazie all’opera di eccellenti artigiani che hanno ricodificato e adattato il senso della proporzione, i colori, i tessuti per una sperimentazione artistica moderna vicina ai collages futuristi di Balla o alle combustioni di Burri. La sartoria Farani è il luogo dove grandi registi e costumisti sono riusciti a vedere realizzati i loro sogni e i loro desideri e con questa esposizione intende celebrare i 40 anni di attività.
La mostra è arricchita dai prestiti di molti abiti della donazione Farani al Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’Università degli Studi di Parma, alcuni mai esposti prima a Roma. Tra di essi, segnaliamo: dal film Casanova i costumi indossati da Donald Sutherland; dal film La bisbetica domata i costumi di Richard Burton; dal film Edipo Re i costumi del personaggio Giocasta interpretato da Silvana Mangano.
Il percorso espositivo si svilupperà in tre sezioni: la prima dedicata al teatro lirico e di prosa, la seconda alla televisione, la terza al cinema. La fine del percorso è dedicato all’allestimento della Sartoria dove sarà esposta parte della collezione di abiti autentici dal 1700 ad oggi.
24
marzo 2004
Tra i vestimenti
Dal 24 marzo al 21 aprile 2004
Location
COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTO SPIRITO IN SASSIA
Roma, Borgo Santo Spirito, 1, (Roma)
Roma, Borgo Santo Spirito, 1, (Roma)
Biglietti
Biglietto intero Euro 8,00
Biglietto ridotto Euro 6,00
Orario di apertura
da lunedì a giovedì ore 10.00 – 20.00
venerdì, sabato ore 10.00 – 22.00
domenica ore 10.00 – 20.00
Vernissage
24 Marzo 2004, ore 19.00