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Tra le mura del Bigorio. Dipinti del Settecento lombardo dalla quadreria del convento
La mostra allestita nelle sale della Pinacoteca Züst di Rancate propone una decina di opere provenienti dalla ricca quadreria cappuccina, la quale consta di una settantina di tele risalenti perlopiù ad un periodo che va dal tardo Rinascimento all’Ottocento
Comunicato stampa
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In occasione dei 480 anni di fondazione del Convento di Santa Maria Assunta del Bigorio, prima sede in Svizzera dei frati cappuccini, l’Associazione Amici del Bigorio, costituitasi nel 2011, ha deciso di proporre extra-muros, quale saggio dei beni culturali che vi si custodiscono, alcune tele settecentesche particolarmente significative.
La mostra allestita nelle sale della Pinacoteca Züst di Rancate propone una decina di opere provenienti dalla
ricca quadreria cappuccina, la quale consta di una settantina di tele risalenti perlopiù ad un periodo che va dal tardo Rinascimento all’Ottocento.
Gli autori dei dipinti esposti vanno ricercati tra i protagonisti più prestigiosi della pittura lombarda del Settecento, testimonianza dei legami culturali e artistici che il convento intratteneva con Milano e con la provincia: da Giuseppe Antonio Petrini di Carona a Pietro Antonio Magatti di Varese, da Giuseppe Antonio Felice Orelli di Locarno al milanese Federico Ferrario.
Selezionate secondo un criterio cronologico, le opere propongono tematiche sacre differenziate, legate sia alla loro destinazione per edifici religiosi sia al collezionismo privato, costituendo nel contempo un arricchimento delle conoscenze del corpus artistico di questi artefici.
L’esposizione, curata da Edoardo Agustoni e Ivano Proserpi, è accompagnata da un catalogo con saggi sulla storia del convento, sulla formazione della sua quadreria e con schede delle opere in mostra.
La mostra allestita nelle sale della Pinacoteca Züst di Rancate propone una decina di opere provenienti dalla
ricca quadreria cappuccina, la quale consta di una settantina di tele risalenti perlopiù ad un periodo che va dal tardo Rinascimento all’Ottocento.
Gli autori dei dipinti esposti vanno ricercati tra i protagonisti più prestigiosi della pittura lombarda del Settecento, testimonianza dei legami culturali e artistici che il convento intratteneva con Milano e con la provincia: da Giuseppe Antonio Petrini di Carona a Pietro Antonio Magatti di Varese, da Giuseppe Antonio Felice Orelli di Locarno al milanese Federico Ferrario.
Selezionate secondo un criterio cronologico, le opere propongono tematiche sacre differenziate, legate sia alla loro destinazione per edifici religiosi sia al collezionismo privato, costituendo nel contempo un arricchimento delle conoscenze del corpus artistico di questi artefici.
L’esposizione, curata da Edoardo Agustoni e Ivano Proserpi, è accompagnata da un catalogo con saggi sulla storia del convento, sulla formazione della sua quadreria e con schede delle opere in mostra.
17
aprile 2015
Tra le mura del Bigorio. Dipinti del Settecento lombardo dalla quadreria del convento
Dal 17 aprile al 13 settembre 2015
arte antica
Location
PINACOTECA CANTONALE GIOVANNI ZUST
Rancate, Via Pinacoteca Züst, (Mendrisio)
Rancate, Via Pinacoteca Züst, (Mendrisio)
Biglietti
Intero: CHF 10.-/€ 9 Ridotto (pensionati, studenti, gruppi): CHF 8.-/€ 7,20 Ingresso gratuito per le scuole ticinesi. Visite guidate su prenotazione, anche fuori orario.
Orario di apertura
Da aprile a giugno: da martedì a domenica 9-12 / 14-17. Luglio e agosto: da martedì a domenica 14-18. Settembre: da martedì a venerdì: 9-12 / 14-18 sabato, domenica e festivi: 10-12 / 14-18 Chiuso: il lunedì. Aperto: tutti i festivi.
Vernissage
17 Aprile 2015, h 11 per la stampa
Autore
Curatore