Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Tra Oriente e Occidente
Stampe italiane della prima metà del ‘900
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Tra Oriente e Occidente e' una selezione di stampe xilografiche e calcografiche di autori individuati nelle raccolte dell’Istituto Nazionale per la Grafica e di altre importanti collezioni italiane.
Artisti della prima meta' del ‘900 per i quali l’Oriente era la meta da raggiungere, al seguito semmai di missioni istituzionali o militari, accanto ad altri per i quali poteva essere la suggestione di un Oriente colta nello scenario della propria campagna o montagna, di una terra natia o semplicemente cara, dove i suoi abitatori resistevano, anche loro malgrado, in un rapporto diretto e profondo con la natura e con gli elementi identitari della loro cultura.
Uno scenario non ancora contaminato, l’Oriente delle proprie radici. Visioni dunque di orizzonti lontani e di orizzonti vicini. Ed ecco che accanto a stampe che raffigurano paesaggi dell’Algeria e della Palestina, come della Libia e della Tunisia, di un Oriente mediterraneo essenzialmente islamico, come delle altre terre colonizzate, si ritrovano incisioni riconducibili alla Sardegna, alle montagne del Trentino, a paesaggi del Po o che raffigurano intensi ritratti di paesaggi rurali della Toscana, dell’Emilia Romagna, della Calabria.
Una sorta di “paesaggio orientale" che si prospetta a complemento del “paesaggio urbano" tema della mostra tenuta in Calcografia nell’autunno del 2003: mentre quella intendeva visualizzare la registrazione della modernizzazione dell’Italia da parte degli incisori nel periodo in cui si andava verificando - i primi cinquant’anni del ‘900 - questa mostra si propone di mostrare opere che sembrerebbero testimoniare una reazione al mutamento epocale allora in corso. Li' il perno era la citta', qui il mondo che resisteva all’industrializzazione; luoghi, persone, costumi come visioni o, meglio, come paesaggi di contesti in cui il rapporto dell’uomo con la natura era rimasto prioritario, filosofia di vita.
Le opere esposte, centocinquanta circa, sono tutte di artisti che hanno guardato all’incisione come linguaggio ricorrendo con sapienza alle diverse tecniche che essa permette (e alle carte per stamparle); tra loro Anselmo Bucci, Luigi Bartolini, Lino Bianchi Barriviera, Giulio Cisari, Giuseppe Biasi, Romeo Costetti, Stanis Dessy, Mario Delitala, Bruno Bramanti, Moses Levi, Fabio Mauroner, Edoardo Del Neri, Mimi' Quilici Buzzacchi, Umberto Franci.
Sono stampe selezionate nella Raccolta Petrucci della Calcografia, di cui con l’occasione si e' completato il riordino e il restauro, e nella collezione del Gabinetto delle Stampe. Numerosi, tuttavia, i prestiti sia da parte di altre importanti istituzioni, la Raccolta delle Stampe A. Bertarelli di Milano, in particolare, che ha messo a disposizione un ricco numero di opere, ma anche la Biblioteca Comunale di Fossombrone, il Museo Civico di Gorizia, la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, il Museo dell’IsIAO di Roma e il Museo di Arte Moderna di Udine; sia da parte degli eredi di alcuni artisti (L. Bartolini, B. Bramanti, M. Quilici Buzzacchi).
Essendo emerso, inoltre, durante i lavori di restauro, l'ampio ricorso da parte degli incisori italiani di quel periodo all'uso di carte orientali per stampare le loro opere, non si manchera' di fermare l’attenzione in catalogo anche su questo argomento con i contributi del Laboratorio di Restauro dell'Istituto che, grazie anche alla collaborazione del Centro di Fotoriproduzione degli Archivi di Stato, ne ha curato i lavori.
In catalogo testi di Nicola Labanca (Universita' di Siena), Eugenia Querci (Universita' La Sapienza di Roma), Isabella Reale (Galleria d'Arte Moderna di Udine), Francesco Surdich (Universita' di Genova), oltre naturalmente a quello del curatore del progetto, Alida Moltedo.
Artisti della prima meta' del ‘900 per i quali l’Oriente era la meta da raggiungere, al seguito semmai di missioni istituzionali o militari, accanto ad altri per i quali poteva essere la suggestione di un Oriente colta nello scenario della propria campagna o montagna, di una terra natia o semplicemente cara, dove i suoi abitatori resistevano, anche loro malgrado, in un rapporto diretto e profondo con la natura e con gli elementi identitari della loro cultura.
Uno scenario non ancora contaminato, l’Oriente delle proprie radici. Visioni dunque di orizzonti lontani e di orizzonti vicini. Ed ecco che accanto a stampe che raffigurano paesaggi dell’Algeria e della Palestina, come della Libia e della Tunisia, di un Oriente mediterraneo essenzialmente islamico, come delle altre terre colonizzate, si ritrovano incisioni riconducibili alla Sardegna, alle montagne del Trentino, a paesaggi del Po o che raffigurano intensi ritratti di paesaggi rurali della Toscana, dell’Emilia Romagna, della Calabria.
Una sorta di “paesaggio orientale" che si prospetta a complemento del “paesaggio urbano" tema della mostra tenuta in Calcografia nell’autunno del 2003: mentre quella intendeva visualizzare la registrazione della modernizzazione dell’Italia da parte degli incisori nel periodo in cui si andava verificando - i primi cinquant’anni del ‘900 - questa mostra si propone di mostrare opere che sembrerebbero testimoniare una reazione al mutamento epocale allora in corso. Li' il perno era la citta', qui il mondo che resisteva all’industrializzazione; luoghi, persone, costumi come visioni o, meglio, come paesaggi di contesti in cui il rapporto dell’uomo con la natura era rimasto prioritario, filosofia di vita.
Le opere esposte, centocinquanta circa, sono tutte di artisti che hanno guardato all’incisione come linguaggio ricorrendo con sapienza alle diverse tecniche che essa permette (e alle carte per stamparle); tra loro Anselmo Bucci, Luigi Bartolini, Lino Bianchi Barriviera, Giulio Cisari, Giuseppe Biasi, Romeo Costetti, Stanis Dessy, Mario Delitala, Bruno Bramanti, Moses Levi, Fabio Mauroner, Edoardo Del Neri, Mimi' Quilici Buzzacchi, Umberto Franci.
Sono stampe selezionate nella Raccolta Petrucci della Calcografia, di cui con l’occasione si e' completato il riordino e il restauro, e nella collezione del Gabinetto delle Stampe. Numerosi, tuttavia, i prestiti sia da parte di altre importanti istituzioni, la Raccolta delle Stampe A. Bertarelli di Milano, in particolare, che ha messo a disposizione un ricco numero di opere, ma anche la Biblioteca Comunale di Fossombrone, il Museo Civico di Gorizia, la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, il Museo dell’IsIAO di Roma e il Museo di Arte Moderna di Udine; sia da parte degli eredi di alcuni artisti (L. Bartolini, B. Bramanti, M. Quilici Buzzacchi).
Essendo emerso, inoltre, durante i lavori di restauro, l'ampio ricorso da parte degli incisori italiani di quel periodo all'uso di carte orientali per stampare le loro opere, non si manchera' di fermare l’attenzione in catalogo anche su questo argomento con i contributi del Laboratorio di Restauro dell'Istituto che, grazie anche alla collaborazione del Centro di Fotoriproduzione degli Archivi di Stato, ne ha curato i lavori.
In catalogo testi di Nicola Labanca (Universita' di Siena), Eugenia Querci (Universita' La Sapienza di Roma), Isabella Reale (Galleria d'Arte Moderna di Udine), Francesco Surdich (Universita' di Genova), oltre naturalmente a quello del curatore del progetto, Alida Moltedo.
15
dicembre 2006
Tra Oriente e Occidente
Dal 15 dicembre 2006 al 18 febbraio 2007
disegno e grafica
Location
ISTITUTO NAZIONALE PER LA GRAFICA – CALCOGRAFIA
Roma, Via Della Stamperia, 6, (Roma)
Roma, Via Della Stamperia, 6, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-19; aperto lunedì pomeriggio il 24 e 31 dicembre; aperto lunedì mattina il 26 dicembre
Vernissage
15 Dicembre 2006, ore 18
Autore
Curatore