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Tra parentesi 2008. Monocromi? Un’indagine sul colore
La rassegna espositiva che la Provincia di Lucca dedica ad artisti contemporanei emergenti. L’edizione 2008 si incentra sulla materia stessa della pittura: il colore.
Comunicato stampa
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Comunicato Stampa
La Provincia di Lucca dedica a sei artisti contemporanei emergenti una mostra esclusiva
TRA PARENTESI 2008: LA FORZA E LA DISCIPLINA DEL COLORE.
MONOCROMIE, LUCE, DIALETTICA TRA LA PITTURA, ARCHITETTURA, DESIGN E FOTOGRAFIA
LUCCA - Torna a Palazzo Ducale, dal 19 settembre all’11 ottobre, «Tra parentesi», la rassegna espositiva che la Provincia di Lucca dedica ad artisti contemporanei emergenti. L’edizione 2008 si incentra sulla materia stessa della pittura: il colore; il sottotitolo infatti è «Monocromi? Un’indagine sul colore».
Disciplinato dall’utilizzo del monocromo il percorso espositivo, curato ancora una volta dall’arch. Mauro Lovi, raccoglie opere di sei giovani della provincia di Lucca - Silvia Baldocchi, Alessandro Battisti, Chiara Cinelli, Alessandro Giorgetti, Chiara Lera, Valeria Saieva – e accoglie i lavori di due ospiti, Antonio Sammartano, siciliano, e di Joannes Kriesche, tedesco.
L’evento è realizzato con il contributo di Tra- art, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dell’Ordine degli Architetti di Lucca e da «Bevilacqua. Il colore senza limiti» ed è stato presentato questa mattina a Palazzo Ducale dal presidente della Provincia Stefano Baccelli, dal curatore Muro Lovi, dal presidente dell’Ordine degli Architetti Giovanni Bartolini, da Giuseppe Bevilacqua, titolare dell’omonima azienda e dal responsabile comunicazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Petrozziello.
«Tra parentesi – dichiara Baccelli - implica un’idea di istituzione pubblica che lavora anche per far emergere e crescere nuove energie creative; per dar loro visibilità, far fare loro esperienza, aiutarle a sentirsi parte di un ambiente culturale che si sviluppa e che evolve. Tra Parentesi, in questo senso, è da considerare una manifestazione per molti versi parallela al Lucca Film Festival e al Look At Festival, eventi-incubatori che stanno contribuendo a far conoscere un protagonismo giovanile positivo, ricco di idee e di intraprendenza, grazie al quale sta sviluppandosi un contesto culturale più vivo e dinamico».
L’intento dei percorsi di «Tra parentesi», dunque, si riassume nelle volontà di valorizzare l’arte contemporanea, far conoscere i nuovi talenti del territorio, favorire un confronto tra esperienze diverse attraverso il coinvolgimento di personalità della pittura e delle discipline contigue, come architettura, design, fotografia, comunicazione. Ecco perché la mostra non prescinde dagli Incontri alle ore 17:00 tra artisti e il pubblico, affinché l’indagine sul colore e sul termine monocromo si apra alle interpretazioni, alle verifiche, alle esperienze, alle biografie personali. Tre gli appuntamenti, tutti alle ore 17.00, con i grandi professionisti dell’arte: Manlio Brusatin (Il comune senso del colore) e Adolfo Natalini (Materia colore) il 27 settembre; Pier Luigi Bachi (United Colors of Advertising) e Mario Ciampi (Artisti in Cina) il 4 ottobre; Paolo Barbatella (un artista allo specchio) e Antonio Possenti (la resistenza della pittura) l’11 ottobre. In quest’ultimo appuntamento, in particolare, che rappresenta due esperienze autorevoli e storicizzate di fare ed appartenere al mondo dell’arte e della pittura, vedrà il coinvolgimento diretto di giovani artisti e degli allievi delle scuole d’arte.
«Tra parentesi» 2008 si caratterizza dunque attraverso opere che sviluppano le potenzialità e la luce di un solo colore: il rosso per La ruga, opera su carta di Silvia Baldocchi, che raffigura un antico borgo toscano e per Fuochi fatui di Antonio di Sammartano; il verde sia per Alessandro Battisti che ha riprodotto su marmo le emozioni delle scritte, i desideri, i sogni, che gli adolescenti lasciano sui muri delle strade, sulle panchine, sulle porte sia per Chiara Lera (in declinazione verde acido) che lo utilizza in Merry Christmas, un’opera realizzata con tecniche particolarissime; il rosa che contraddistingue Amy aveva capito tutto, un lavoro complesso sulle icone femminili di varie epoche di Chiara Cinelli; il bianco ad olio dei veloci paesaggi autostradali di Alessandro Giorgetti (opera Ostuni); i blu lucidi di Templi di luce dell’artista tedesco Johannes Kriesche; l’arancione utilizzato da Valeria Saieva, nativa di Palermo ma da sempre a Lucca, che, attraverso un surrealismo lieve, con Interno di Trinacria, indaga il rapporto con le proprie radici.
Per dare al visitatore testimonianza di un’indagine nella pittura e dell’osmosi di esperienze attraverso un progetto che cresce e muta, secondo le discipline e le sensibilità degli artisti, Palazzo Ducale recupera con Documento 07 anche l’allestimento dello scorso anno con il report fotografico di Beatrice Speranza, i cui scatti sono testimonianza delle opere di Fabrizio Bresciani, Arianna Luporini, Chiara Pasquini, Pietro Soriani, coinvolti, con una nuova opera, anche «Tra parentesi 2008».
Il catalogo di «Tra parentesi» 2008 (pp. 32) sarà distribuito gratuitamente durante la mostra, che sarà visitabile con i seguenti orari: dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 13.00 e dalle 14:00 alle 19:00, ingresso libero. L’inaugurazione avverrà venerdì 19 settembre alle ore 17.00.
I PROTAGONISTI DI «TRA PARENTESI 2008» [fonte: catalogo mostra]
Silvia Baldocchi autrice de La ruga, un lavoro impegnativo su carta, (montata su un grande telaio) realizzato con pigmenti e acrilici, dipinto a volte a spatola a volte a pennello, anche con due mani. La pittura di scorci ambientali tra memoria e luce è il tema attuale del suo lavoro, effettuato dopo lunghi soggiorni in luoghi particolari. In questo caso il luogo raffigurato è un antico borgo toscano in collina, dove la luce plasma volumetrie, tagli, superfici e passaggi di un color rosso terra che ci avvolge e ci fa entrare verso la luce.
Alessandro Battisti è l’unico che non usato il pennello. Propone invece una rivisitazione concettuale del mosaico con incisione su marmo nelle singole tessere. Ha scelto il verde e ha dato al suo lavoro una chiave simbolica. In Senza Titolo ha fotografato le scritte che gli adolescenti lasciano con il pennarello sulle panchine, sulle porte ecc. Aneliti, sogni, constatazioni, suppliche, certezze, desideri, provocazioni, il sesso materiale; destinati ad essere coperti dalla vernice e dal tempo. Ha quindi riprodotto la grafia delle scritte su vari pezzi di marmo con una fresa, rendendo eterna quell’emozione.
Chiara Cinelli racconta, con Amy aveva capito tutto, un lavoro complesso sulle icone femminili di varie epoche. Lavora combinando testi ed elaborazioni delle immagini, in questo caso si tratta ritratti (visi di donne famose) lette in chiave pop, cioè stendendo il colore per campiture piatte, isolando zone di luce e di ombra. Raffigurazioni e riflessioni della condizione femminile che consentono insieme agli scritti che accompagnano le immagini, la comunicazione della propria sensibilità politica. Colore dovuto il rosa.
Alessandro Giorgetti, in Ostuni espone un materiale pittorico bianco ad olio che quanto più è materia e più diventa rarefatto, come le immagini dei veloci paesaggi autostradali che si sedimentano nella memoria. Nelle botteghe di belle arti a Lucca nel mese di giugno non si trovava più un solo tubetto di colore bianco ad olio, perché era stato utilizzato tutto da Alessandro per fare il suo paesaggio/passaggio. La sua tecnica di costruzione della materia per strati avviene con la stesura diretta dal tubo, poi equilibrata, con grande controllo, con il pennello.
Johannes Kriesche, ospite tedesco, presenta un retablo di sei tele, Templi di luce, realizzate con una tecnica particolare che ricorda l’encausto. Dopo aver tracciato un rigido chiaroscuro,Johannes ricopre la tela con una colata di paraffina colorata che crea un diaframma traslucido. Per Templi di luce ha utilizzato il blu, che offre allo spettatore come mistico e luccicante fenomeno architettonico in notte monocromatica, si rivela essere invece un insieme di stazioni di benzina, a volte della periferia circostante, a volte fotografate nel corso dei suoi viaggi e poi adattate al quadro: case del tesoro dell’energia! Dr. Roland Held, Darmstadt , 2008
Chiara Lera ha affrontato il buio dell’opera Merry Christmas con la luce verde acido di “possibili” illuminazioni stradali. Su una composizione di elementi verticali il disegno è stato riportato tramite fori (la bucatura che ricorda la preparazione dell’affresco) e con l’iniezione del colore per punti direttamente su tessuto di pilor nero, e in alcuni tratti a pennello. Questa tecnica molto rigorosa si basa sul controllo degli aloni che il pigmento più o meno diluito crea su questo tipo di supporto.
Valeria Saieva, nativa di Palermo ma da sempre a Lucca, attinge, con Interno di Trinacria, a un surrealismo lieve con il quale indaga il rapporto con le proprie radici. La tecnica che Valeria ha utilizzato per la realizzazione del lavoro di Tra parentesi è un classico olio su tela a pasta, maturato sia negli studi, sia nelle sue esperienze di d’apres di pittori di varie epoche. L’opera è impostata con una luce che illumina un interno arancione; le ombre sono lavorate con l’azzurro, il suo complementare. L’effetto è una tensione vibrante e un’inquietudine che supera l’aspetto figurativo.
Antonio Sammartano ospite da Trapani, alterna un lavoro di lettura del reale, tramite l’elaborazione fotografica, con la stesura di grandi monocromi. La sua pittura a olio su tela è un itinerario nei modi dell’espressionismo astratto. Nel suo lavoro Fuochi Fatui racconta questo percorso nel rosso, complicato dalla relazione con il titolo, stretto tra l’istante del gesto e la sua cristallizzazione concettuale. Antonio controlla la tecnica dell’espressionismo astratto con sensibilità e confidenza con il gesto e la superficie.
La Provincia di Lucca dedica a sei artisti contemporanei emergenti una mostra esclusiva
TRA PARENTESI 2008: LA FORZA E LA DISCIPLINA DEL COLORE.
MONOCROMIE, LUCE, DIALETTICA TRA LA PITTURA, ARCHITETTURA, DESIGN E FOTOGRAFIA
LUCCA - Torna a Palazzo Ducale, dal 19 settembre all’11 ottobre, «Tra parentesi», la rassegna espositiva che la Provincia di Lucca dedica ad artisti contemporanei emergenti. L’edizione 2008 si incentra sulla materia stessa della pittura: il colore; il sottotitolo infatti è «Monocromi? Un’indagine sul colore».
Disciplinato dall’utilizzo del monocromo il percorso espositivo, curato ancora una volta dall’arch. Mauro Lovi, raccoglie opere di sei giovani della provincia di Lucca - Silvia Baldocchi, Alessandro Battisti, Chiara Cinelli, Alessandro Giorgetti, Chiara Lera, Valeria Saieva – e accoglie i lavori di due ospiti, Antonio Sammartano, siciliano, e di Joannes Kriesche, tedesco.
L’evento è realizzato con il contributo di Tra- art, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dell’Ordine degli Architetti di Lucca e da «Bevilacqua. Il colore senza limiti» ed è stato presentato questa mattina a Palazzo Ducale dal presidente della Provincia Stefano Baccelli, dal curatore Muro Lovi, dal presidente dell’Ordine degli Architetti Giovanni Bartolini, da Giuseppe Bevilacqua, titolare dell’omonima azienda e dal responsabile comunicazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Petrozziello.
«Tra parentesi – dichiara Baccelli - implica un’idea di istituzione pubblica che lavora anche per far emergere e crescere nuove energie creative; per dar loro visibilità, far fare loro esperienza, aiutarle a sentirsi parte di un ambiente culturale che si sviluppa e che evolve. Tra Parentesi, in questo senso, è da considerare una manifestazione per molti versi parallela al Lucca Film Festival e al Look At Festival, eventi-incubatori che stanno contribuendo a far conoscere un protagonismo giovanile positivo, ricco di idee e di intraprendenza, grazie al quale sta sviluppandosi un contesto culturale più vivo e dinamico».
L’intento dei percorsi di «Tra parentesi», dunque, si riassume nelle volontà di valorizzare l’arte contemporanea, far conoscere i nuovi talenti del territorio, favorire un confronto tra esperienze diverse attraverso il coinvolgimento di personalità della pittura e delle discipline contigue, come architettura, design, fotografia, comunicazione. Ecco perché la mostra non prescinde dagli Incontri alle ore 17:00 tra artisti e il pubblico, affinché l’indagine sul colore e sul termine monocromo si apra alle interpretazioni, alle verifiche, alle esperienze, alle biografie personali. Tre gli appuntamenti, tutti alle ore 17.00, con i grandi professionisti dell’arte: Manlio Brusatin (Il comune senso del colore) e Adolfo Natalini (Materia colore) il 27 settembre; Pier Luigi Bachi (United Colors of Advertising) e Mario Ciampi (Artisti in Cina) il 4 ottobre; Paolo Barbatella (un artista allo specchio) e Antonio Possenti (la resistenza della pittura) l’11 ottobre. In quest’ultimo appuntamento, in particolare, che rappresenta due esperienze autorevoli e storicizzate di fare ed appartenere al mondo dell’arte e della pittura, vedrà il coinvolgimento diretto di giovani artisti e degli allievi delle scuole d’arte.
«Tra parentesi» 2008 si caratterizza dunque attraverso opere che sviluppano le potenzialità e la luce di un solo colore: il rosso per La ruga, opera su carta di Silvia Baldocchi, che raffigura un antico borgo toscano e per Fuochi fatui di Antonio di Sammartano; il verde sia per Alessandro Battisti che ha riprodotto su marmo le emozioni delle scritte, i desideri, i sogni, che gli adolescenti lasciano sui muri delle strade, sulle panchine, sulle porte sia per Chiara Lera (in declinazione verde acido) che lo utilizza in Merry Christmas, un’opera realizzata con tecniche particolarissime; il rosa che contraddistingue Amy aveva capito tutto, un lavoro complesso sulle icone femminili di varie epoche di Chiara Cinelli; il bianco ad olio dei veloci paesaggi autostradali di Alessandro Giorgetti (opera Ostuni); i blu lucidi di Templi di luce dell’artista tedesco Johannes Kriesche; l’arancione utilizzato da Valeria Saieva, nativa di Palermo ma da sempre a Lucca, che, attraverso un surrealismo lieve, con Interno di Trinacria, indaga il rapporto con le proprie radici.
Per dare al visitatore testimonianza di un’indagine nella pittura e dell’osmosi di esperienze attraverso un progetto che cresce e muta, secondo le discipline e le sensibilità degli artisti, Palazzo Ducale recupera con Documento 07 anche l’allestimento dello scorso anno con il report fotografico di Beatrice Speranza, i cui scatti sono testimonianza delle opere di Fabrizio Bresciani, Arianna Luporini, Chiara Pasquini, Pietro Soriani, coinvolti, con una nuova opera, anche «Tra parentesi 2008».
Il catalogo di «Tra parentesi» 2008 (pp. 32) sarà distribuito gratuitamente durante la mostra, che sarà visitabile con i seguenti orari: dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 13.00 e dalle 14:00 alle 19:00, ingresso libero. L’inaugurazione avverrà venerdì 19 settembre alle ore 17.00.
I PROTAGONISTI DI «TRA PARENTESI 2008» [fonte: catalogo mostra]
Silvia Baldocchi autrice de La ruga, un lavoro impegnativo su carta, (montata su un grande telaio) realizzato con pigmenti e acrilici, dipinto a volte a spatola a volte a pennello, anche con due mani. La pittura di scorci ambientali tra memoria e luce è il tema attuale del suo lavoro, effettuato dopo lunghi soggiorni in luoghi particolari. In questo caso il luogo raffigurato è un antico borgo toscano in collina, dove la luce plasma volumetrie, tagli, superfici e passaggi di un color rosso terra che ci avvolge e ci fa entrare verso la luce.
Alessandro Battisti è l’unico che non usato il pennello. Propone invece una rivisitazione concettuale del mosaico con incisione su marmo nelle singole tessere. Ha scelto il verde e ha dato al suo lavoro una chiave simbolica. In Senza Titolo ha fotografato le scritte che gli adolescenti lasciano con il pennarello sulle panchine, sulle porte ecc. Aneliti, sogni, constatazioni, suppliche, certezze, desideri, provocazioni, il sesso materiale; destinati ad essere coperti dalla vernice e dal tempo. Ha quindi riprodotto la grafia delle scritte su vari pezzi di marmo con una fresa, rendendo eterna quell’emozione.
Chiara Cinelli racconta, con Amy aveva capito tutto, un lavoro complesso sulle icone femminili di varie epoche. Lavora combinando testi ed elaborazioni delle immagini, in questo caso si tratta ritratti (visi di donne famose) lette in chiave pop, cioè stendendo il colore per campiture piatte, isolando zone di luce e di ombra. Raffigurazioni e riflessioni della condizione femminile che consentono insieme agli scritti che accompagnano le immagini, la comunicazione della propria sensibilità politica. Colore dovuto il rosa.
Alessandro Giorgetti, in Ostuni espone un materiale pittorico bianco ad olio che quanto più è materia e più diventa rarefatto, come le immagini dei veloci paesaggi autostradali che si sedimentano nella memoria. Nelle botteghe di belle arti a Lucca nel mese di giugno non si trovava più un solo tubetto di colore bianco ad olio, perché era stato utilizzato tutto da Alessandro per fare il suo paesaggio/passaggio. La sua tecnica di costruzione della materia per strati avviene con la stesura diretta dal tubo, poi equilibrata, con grande controllo, con il pennello.
Johannes Kriesche, ospite tedesco, presenta un retablo di sei tele, Templi di luce, realizzate con una tecnica particolare che ricorda l’encausto. Dopo aver tracciato un rigido chiaroscuro,Johannes ricopre la tela con una colata di paraffina colorata che crea un diaframma traslucido. Per Templi di luce ha utilizzato il blu, che offre allo spettatore come mistico e luccicante fenomeno architettonico in notte monocromatica, si rivela essere invece un insieme di stazioni di benzina, a volte della periferia circostante, a volte fotografate nel corso dei suoi viaggi e poi adattate al quadro: case del tesoro dell’energia! Dr. Roland Held, Darmstadt , 2008
Chiara Lera ha affrontato il buio dell’opera Merry Christmas con la luce verde acido di “possibili” illuminazioni stradali. Su una composizione di elementi verticali il disegno è stato riportato tramite fori (la bucatura che ricorda la preparazione dell’affresco) e con l’iniezione del colore per punti direttamente su tessuto di pilor nero, e in alcuni tratti a pennello. Questa tecnica molto rigorosa si basa sul controllo degli aloni che il pigmento più o meno diluito crea su questo tipo di supporto.
Valeria Saieva, nativa di Palermo ma da sempre a Lucca, attinge, con Interno di Trinacria, a un surrealismo lieve con il quale indaga il rapporto con le proprie radici. La tecnica che Valeria ha utilizzato per la realizzazione del lavoro di Tra parentesi è un classico olio su tela a pasta, maturato sia negli studi, sia nelle sue esperienze di d’apres di pittori di varie epoche. L’opera è impostata con una luce che illumina un interno arancione; le ombre sono lavorate con l’azzurro, il suo complementare. L’effetto è una tensione vibrante e un’inquietudine che supera l’aspetto figurativo.
Antonio Sammartano ospite da Trapani, alterna un lavoro di lettura del reale, tramite l’elaborazione fotografica, con la stesura di grandi monocromi. La sua pittura a olio su tela è un itinerario nei modi dell’espressionismo astratto. Nel suo lavoro Fuochi Fatui racconta questo percorso nel rosso, complicato dalla relazione con il titolo, stretto tra l’istante del gesto e la sua cristallizzazione concettuale. Antonio controlla la tecnica dell’espressionismo astratto con sensibilità e confidenza con il gesto e la superficie.
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settembre 2008
Tra parentesi 2008. Monocromi? Un’indagine sul colore
Dal 19 settembre al 12 ottobre 2008
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
PALAZZO DUCALE
Lucca, Via Francesco Carrara, 1, (Lucca)
Lucca, Via Francesco Carrara, 1, (Lucca)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 13.00 e dalle 14:00 alle 19:00
Vernissage
19 Settembre 2008, ore 17
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