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Tra Pareti Inesatte
L’evento, creato appositamente per gli spazi suggestivi dell’Abbazia di San Zeno, legati alla storia artistica della città, tende a restituire l’atmosfera di arcaica e misteriosa sacralità dell’abbazia, la scarna e proprio per questo “possente” architettura, sconcertante e meravigliosa, attraverso i 12 quadri di Iacopo Castellani, accompagnati dai testi di Valentina Pagnan, interpretati da Luisa e Silvia Pasello, con la partecipazione musicale di Ares Tavolazzi.
Comunicato stampa
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L’evento, creato appositamente per gli spazi suggestivi dell’Abbazia di San Zeno, legati alla storia artistica della città, tende a restituire l’atmosfera di arcaica e misteriosa sacralità dell’abbazia, la scarna e proprio per questo “possente” architettura, sconcertante e meravigliosa, attraverso i 12 quadri di Iacopo Castellani, accompagnati dai testi di Valentina Pagnan, interpretati da Luisa e Silvia Pasello, con la partecipazione musicale di Ares Tavolazzi.
“Raccontare attraverso la mia opera pittorica San Zeno è come raccontare delle ossa, dei nervi e del sangue. Che se anche non se ne parla so benissimo di avere, tra pareti inesatte”, Iacopo Castellani.
IACOPO CASTELLANI
Nasce a Firenze il 25 aprile 1970. Vive e lavora a Sesto Fiorentino. Considera i suoi quadri come oggetti che non hanno nessuna funzione se non la presunzione di comunicare sensazioni. Li compone sempre in orizzontale, distesi, abbandonando definitivamente l'idea del quadro come una finestra aperta sul mondo e abbracciando invece quella di un'apertura per scendere su sensazioni e pensieri nascosti. Interviene sulla materia, la esplora, la lavora. Resina, sabbia, terra, ossidi, foglie metalliche, vetro, fibra ottica e legno sono gli ingredienti di un impasto ben amalgamato che guida l’osservatore verso sensazioni e pensieri nascosti. La mutevole incidenza della luce sulle superfici intensamente materiche porta lo spettatore a scoprire un’emozione nuova ad ogni sguardo. “L'idea nasce dall'esplorazione della materia, un viaggio dove le sensazioni divengono materia, qualcosa che si tocca, che ha forma, consistenza e colore. Anche la luce diviene materia in costante movimento ed arricchisce il quadro con i suoi chiaroscuri... il quadro perde la concezione di immobilità grazie alla luce che cambia nelle pieghe e nei movimenti della materia”. Inizia la propria attività espositiva nel 2003. Da allora lavora a vari progetti tra i quali “L'inferno - quattro passaggi (canti III IX XII XXVI)” scenografia per lo spettacolo “Il doloroso ospizio” con la regia di Sauro Albisani, la realizzazione di “Ventisei studi per le linee del cielo” per il Grand Hotel Palatino di Roma. Collabora con vari artisti, interessato alle commistioni fra discipline e tecniche. Con la scrittrice Valentina Pagnan lavora a “Suggestioni città” nel 2006. Con il fotografo Andrea Paoletti avvia una collaborazione che da vita a tre progetti: “Preghiere” , “Il cielo provvisorio” nel 2007 e “Firenze 03/08” per il Grand Hotel Mediterraneo di Firenze nel 2008. Nel 2008 e 2009 partecipa al progetto "Giocalarte" organizzato da Matithayh per il Comune di Pontedera (PI), con i bambini delle scuole elementari.
“Raccontare attraverso la mia opera pittorica San Zeno è come raccontare delle ossa, dei nervi e del sangue. Che se anche non se ne parla so benissimo di avere, tra pareti inesatte”, Iacopo Castellani.
IACOPO CASTELLANI
Nasce a Firenze il 25 aprile 1970. Vive e lavora a Sesto Fiorentino. Considera i suoi quadri come oggetti che non hanno nessuna funzione se non la presunzione di comunicare sensazioni. Li compone sempre in orizzontale, distesi, abbandonando definitivamente l'idea del quadro come una finestra aperta sul mondo e abbracciando invece quella di un'apertura per scendere su sensazioni e pensieri nascosti. Interviene sulla materia, la esplora, la lavora. Resina, sabbia, terra, ossidi, foglie metalliche, vetro, fibra ottica e legno sono gli ingredienti di un impasto ben amalgamato che guida l’osservatore verso sensazioni e pensieri nascosti. La mutevole incidenza della luce sulle superfici intensamente materiche porta lo spettatore a scoprire un’emozione nuova ad ogni sguardo. “L'idea nasce dall'esplorazione della materia, un viaggio dove le sensazioni divengono materia, qualcosa che si tocca, che ha forma, consistenza e colore. Anche la luce diviene materia in costante movimento ed arricchisce il quadro con i suoi chiaroscuri... il quadro perde la concezione di immobilità grazie alla luce che cambia nelle pieghe e nei movimenti della materia”. Inizia la propria attività espositiva nel 2003. Da allora lavora a vari progetti tra i quali “L'inferno - quattro passaggi (canti III IX XII XXVI)” scenografia per lo spettacolo “Il doloroso ospizio” con la regia di Sauro Albisani, la realizzazione di “Ventisei studi per le linee del cielo” per il Grand Hotel Palatino di Roma. Collabora con vari artisti, interessato alle commistioni fra discipline e tecniche. Con la scrittrice Valentina Pagnan lavora a “Suggestioni città” nel 2006. Con il fotografo Andrea Paoletti avvia una collaborazione che da vita a tre progetti: “Preghiere” , “Il cielo provvisorio” nel 2007 e “Firenze 03/08” per il Grand Hotel Mediterraneo di Firenze nel 2008. Nel 2008 e 2009 partecipa al progetto "Giocalarte" organizzato da Matithayh per il Comune di Pontedera (PI), con i bambini delle scuole elementari.
20
giugno 2009
Tra Pareti Inesatte
Dal 20 al 30 giugno 2009
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
ABBAZIA DI SAN ZENO
Pisa, Via San Zeno, 14, (Pisa)
Pisa, Via San Zeno, 14, (Pisa)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 17,00/20,00 – 21,00/23,00. Domenica 10,00/13,00 - 17,00/20,00 – 21,00/23,00
Vernissage
20 Giugno 2009, ore 21.30
Sito web
www.matithyah.it
Autore