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/tràc-ce/
Una scatola di scarpe rimasta nella soffitta di una casa alle pendici delle Dolomiti per 78 anni, al suo interno un tesoro: 400 provini di fotografie scattate da un soldato tedesco foto reporter durante la Seconda Guerra Mondiale. L’artista seleziona un centinaio di provini e li riproduce su ceramica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
/tràc-ce/.
di Flavio Rossi
a cura di MANRICA ROTILI
Ipogeo Pigneto presso Necci dal 1924
Via Fanfulla da Lodi, 68, 00176 Roma RM
Dall’ 11 febbraio al 14 febbraio 2023, dalle ore 11:00 alle ore 19:00
In collaborazione con Ùtol Ceramica
Una scatola di scarpe rimasta nella soffitta di una casa alle pendici delle Dolomiti per 78 anni, al suo interno un tesoro: 400 provini di fotografie scattate da un soldato tedesco foto reporter durante la Seconda Guerra Mondiale. Insieme a immagini di accampamenti, bombardamenti e rovine, ci sono ritratti di vita vissuta, scatti di nature morte, paesaggi, autoritratti e foto ricordo di un’Italia che non c’è più. Immagini di un romanticismo e di una poesia d’altri tempi eppure estremamente contemporanee.
Non si sa nulla di questo soldato senza nome, se non che insieme alla sua truppa aveva occupato l’hotel di famiglia di una giovanissima Silvana Dezulian e probabilmente se ne invaghisce, lasciandole il suo archivio di provini con la promessa di tornare a riprenderlo. Ma era la fine del 1945 e la storia fa il suo corso.
Silvana Dezulian era la nonna di David Romelli compagno di vita di Flavio Rossi e con lui socio fondatore di Ùtol Ceramica. A loro nonna Silvana lascia in eredità questo archivio anonimo che oggi diventa protagonista di una serie di pezzi in ceramica firmati Ùtol e delle opere di questa personale di Flavio Rossi.
L’artista seleziona un centinaio di provini e li riproduce su ceramica. Non c’è alcun intervento sulle immagini perché da sole hanno una carica simbolica che va oltre quanto raffigurano. Sono tracce di una promessa di permanenza contro il passaggio del tempo. Di voci che senza parlare ci raccontano cosa hanno sentito. Sono tracce di un amore.
Delle piccole odi sulla fotografia come luogo della memoria, del ricordo privato che seppure condiviso resta impenetrabile e davanti al quale il nostro sguardo non può che perdersi in un viaggio che porta inevitabilmente nel territorio della poesia.
La tecnica di realizzazione delle opere in mostra è scultorea, inizia da una lavorazione a lastra ovvero dalla stesura di terraglia bianca che poi viene ritagliata, modellata, cotta e vetrificata. La decalcomania fotografica passa attraverso una terza cottura: il riquadro stampato viene inglobato dallo smalto che in quest’ultima cottura fonde nuovamente. In questo modo ogni fotografia su ceramica rispetta in maniera fedele le proporzioni e le piccole imperfezioni della stampa originale.
Le opere che Flavio Rossi presenta in occasione di questa personale nascono quindi da un ritrovamento, proprio come lo spazio che le ospita, l'Ipogeo Pigneto, un luogo che custodisce la memoria del quartiere e che durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale diventa rifugio antiaereo per gli abitanti della zona.
C’è quindi un forte legame simbolico, oltre che storico, tra lo spazio espositivo e la poetica della mostra: entrambi riportano in vita racconti di vita personale, privata, che acquistano il valore di ricordo collettivo.
Nota biografica dell’artista
Flavio Rossi si laurea in pittura dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Roma e la Universitad Complutense de Madrid. Dopo gli studi accademici e per quasi 10 anni ha lavorato come pittore e assistente nello studio d'arte di Cristiano Pintaldi di Roma e Londra.
Negli anni a seguire è rimasto sempre nel campo dell'arte lavorando per musei e collaborando con una galleria d'arte di Canazei, in Trentino, come curatore.
Da quattro anni, insieme a David Romelli, è cofondatore di Ùtol Ceramica, una società che si muove come un collettivo artistico all'interno di realtà commerciali seguendo artisti pluridisciplinari e chef stellati nella realizzazione e personalizzazione di ceramiche artistiche.
Contatti:
utolceramica@gmail.com
@utol_ceramica
info@necci1924.com
@necci1924
di Flavio Rossi
a cura di MANRICA ROTILI
Ipogeo Pigneto presso Necci dal 1924
Via Fanfulla da Lodi, 68, 00176 Roma RM
Dall’ 11 febbraio al 14 febbraio 2023, dalle ore 11:00 alle ore 19:00
In collaborazione con Ùtol Ceramica
Una scatola di scarpe rimasta nella soffitta di una casa alle pendici delle Dolomiti per 78 anni, al suo interno un tesoro: 400 provini di fotografie scattate da un soldato tedesco foto reporter durante la Seconda Guerra Mondiale. Insieme a immagini di accampamenti, bombardamenti e rovine, ci sono ritratti di vita vissuta, scatti di nature morte, paesaggi, autoritratti e foto ricordo di un’Italia che non c’è più. Immagini di un romanticismo e di una poesia d’altri tempi eppure estremamente contemporanee.
Non si sa nulla di questo soldato senza nome, se non che insieme alla sua truppa aveva occupato l’hotel di famiglia di una giovanissima Silvana Dezulian e probabilmente se ne invaghisce, lasciandole il suo archivio di provini con la promessa di tornare a riprenderlo. Ma era la fine del 1945 e la storia fa il suo corso.
Silvana Dezulian era la nonna di David Romelli compagno di vita di Flavio Rossi e con lui socio fondatore di Ùtol Ceramica. A loro nonna Silvana lascia in eredità questo archivio anonimo che oggi diventa protagonista di una serie di pezzi in ceramica firmati Ùtol e delle opere di questa personale di Flavio Rossi.
L’artista seleziona un centinaio di provini e li riproduce su ceramica. Non c’è alcun intervento sulle immagini perché da sole hanno una carica simbolica che va oltre quanto raffigurano. Sono tracce di una promessa di permanenza contro il passaggio del tempo. Di voci che senza parlare ci raccontano cosa hanno sentito. Sono tracce di un amore.
Delle piccole odi sulla fotografia come luogo della memoria, del ricordo privato che seppure condiviso resta impenetrabile e davanti al quale il nostro sguardo non può che perdersi in un viaggio che porta inevitabilmente nel territorio della poesia.
La tecnica di realizzazione delle opere in mostra è scultorea, inizia da una lavorazione a lastra ovvero dalla stesura di terraglia bianca che poi viene ritagliata, modellata, cotta e vetrificata. La decalcomania fotografica passa attraverso una terza cottura: il riquadro stampato viene inglobato dallo smalto che in quest’ultima cottura fonde nuovamente. In questo modo ogni fotografia su ceramica rispetta in maniera fedele le proporzioni e le piccole imperfezioni della stampa originale.
Le opere che Flavio Rossi presenta in occasione di questa personale nascono quindi da un ritrovamento, proprio come lo spazio che le ospita, l'Ipogeo Pigneto, un luogo che custodisce la memoria del quartiere e che durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale diventa rifugio antiaereo per gli abitanti della zona.
C’è quindi un forte legame simbolico, oltre che storico, tra lo spazio espositivo e la poetica della mostra: entrambi riportano in vita racconti di vita personale, privata, che acquistano il valore di ricordo collettivo.
Nota biografica dell’artista
Flavio Rossi si laurea in pittura dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Roma e la Universitad Complutense de Madrid. Dopo gli studi accademici e per quasi 10 anni ha lavorato come pittore e assistente nello studio d'arte di Cristiano Pintaldi di Roma e Londra.
Negli anni a seguire è rimasto sempre nel campo dell'arte lavorando per musei e collaborando con una galleria d'arte di Canazei, in Trentino, come curatore.
Da quattro anni, insieme a David Romelli, è cofondatore di Ùtol Ceramica, una società che si muove come un collettivo artistico all'interno di realtà commerciali seguendo artisti pluridisciplinari e chef stellati nella realizzazione e personalizzazione di ceramiche artistiche.
Contatti:
utolceramica@gmail.com
@utol_ceramica
info@necci1924.com
@necci1924
11
febbraio 2023
/tràc-ce/
Dall'undici al 14 febbraio 2023
arte contemporanea
design
fotografia
personale
design
fotografia
personale
Location
NECCI
Roma, Via Fanfulla Da Lodi, 68, (Roma)
Roma, Via Fanfulla Da Lodi, 68, (Roma)
Orario di apertura
11 am 7 pm
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Sponsor