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Tracce
Tema della mostra è il viaggio, nelle sue diverse accezioni, reale o immaginario, la vita come viaggio, il sogno come viaggio della mente
Comunicato stampa
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Tema della mostra è il viaggio, nelle sue diverse accezioni, reale o immaginario, la vita come viaggio, il sogno come viaggio della mente…
Così scrive Paolo Daffara nel testo di presentazione dell’iniziativa: "Il romanzo comincia in una stazione ferroviaria, sbuffa una locomotiva,uno sfiatare di stantuffo copre l'apertura del capitolo, una nuvola di fumo nasconde parte del primo capoverso"
Se una notte d'inverno un viaggiatore, romanzo di Italo Calvino sulla scrittura e sul viaggio, o meglio sulla scrittura come viaggio, si apre così, con uno sbuffo che copre il primo capitolo.
E questa mostra ha in sé la metafora dello sbuffo, le artiste e gli artisti espongono infatti in biblioteca un’opera di venti centimetri per trenta mentre piccoli lavori sono inseriti tra le pagine dei libri.
I piccoli originali costituiscono tracce di un passaggio, come le cartoline (non casualmente, lo stesso formato) che talvolta si incontrano nei libri destinati al prestito o alla consultazione. Tracce o souvenir di viaggio che capitano in mano al futuro lettore. Sbuffi.
L’iniziativa ha il senso di riprendere una casualità d’incontro e vuole affermare il valore del dono.
Nella logica del mercato dell’arte il dono non è previsto; un alto numero di artiste e di artisti, accettando la proposta, dimostra, oltre alla propria generosità, che le regole si possono cambiare.
Ma il dono ha anche un aspetto di intimità, di quasi segretezza tra chi lo porge e chi lo riceve, e ciò fa dire a Loretta Lo Giudice:
“ C’è una sola cosa che mi dispiace in questa mostra e allo stesso tempo mi suggerisce il senso del gioco: il fatto che le cartoline siano nascoste e invisibili a quanti vedono la collettiva delle opere più grandi.
Una mostra che non si mostra, ma aspetta.
Singolare.
Le opere piccole -le cartoline- ci sono, ma in esposizione sono visibili solo i lavori più grandi, uno per ogni artista partecipante. Le altre 15 “tracce” del proprio sentire il viaggio –il tema - sono qui, tra i libri della biblioteca chissà dove, chissà per quanto tempo. Un gioco? Ben di più: una riflessione, tante possibili interpretazioni, sulla traccia che lascia in noi ogni passaggio o che noi lasciamo di esso.”
Così scrive Paolo Daffara nel testo di presentazione dell’iniziativa: "Il romanzo comincia in una stazione ferroviaria, sbuffa una locomotiva,uno sfiatare di stantuffo copre l'apertura del capitolo, una nuvola di fumo nasconde parte del primo capoverso"
Se una notte d'inverno un viaggiatore, romanzo di Italo Calvino sulla scrittura e sul viaggio, o meglio sulla scrittura come viaggio, si apre così, con uno sbuffo che copre il primo capitolo.
E questa mostra ha in sé la metafora dello sbuffo, le artiste e gli artisti espongono infatti in biblioteca un’opera di venti centimetri per trenta mentre piccoli lavori sono inseriti tra le pagine dei libri.
I piccoli originali costituiscono tracce di un passaggio, come le cartoline (non casualmente, lo stesso formato) che talvolta si incontrano nei libri destinati al prestito o alla consultazione. Tracce o souvenir di viaggio che capitano in mano al futuro lettore. Sbuffi.
L’iniziativa ha il senso di riprendere una casualità d’incontro e vuole affermare il valore del dono.
Nella logica del mercato dell’arte il dono non è previsto; un alto numero di artiste e di artisti, accettando la proposta, dimostra, oltre alla propria generosità, che le regole si possono cambiare.
Ma il dono ha anche un aspetto di intimità, di quasi segretezza tra chi lo porge e chi lo riceve, e ciò fa dire a Loretta Lo Giudice:
“ C’è una sola cosa che mi dispiace in questa mostra e allo stesso tempo mi suggerisce il senso del gioco: il fatto che le cartoline siano nascoste e invisibili a quanti vedono la collettiva delle opere più grandi.
Una mostra che non si mostra, ma aspetta.
Singolare.
Le opere piccole -le cartoline- ci sono, ma in esposizione sono visibili solo i lavori più grandi, uno per ogni artista partecipante. Le altre 15 “tracce” del proprio sentire il viaggio –il tema - sono qui, tra i libri della biblioteca chissà dove, chissà per quanto tempo. Un gioco? Ben di più: una riflessione, tante possibili interpretazioni, sulla traccia che lascia in noi ogni passaggio o che noi lasciamo di esso.”
03
febbraio 2007
Tracce
Dal 03 febbraio al primo marzo 2007
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA GALLARATESE
Milano, Via Giacomo Quarenghi, 21, (Milano)
Milano, Via Giacomo Quarenghi, 21, (Milano)
Orario di apertura
lunedì – venerdì 9.30 – 21.30, sabato 9.30 – 19.30
Vernissage
3 Febbraio 2007, ore 17,30
Autore
Curatore