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Tracce del Tempo
La mostra indaga le nozioni di tempo e spazio, intorno alle quali si sono progressivamente organizzati i diversi settori del sapere. Le opere degli artisti sono suddivise in tre tempi: Tempo Ciclico (mitologico), Tempo Storico e Tempo Cosmico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Primo Piano LivinGallery ha il piacere di presentare la mostra d’arte contemporanea Tracce del tempo, curata da Dores Sacquegna e allestita presso la Fondazione Palmieri a Lecce. L’evento, patrocinato dal Comune di Lecce, si inaugura sabato 20 Maggio alle ore 19:30 alla presenza degli artisti. Durante l’opening la performance Perceptual Border di Massimiliano Manieri (con la partecipazione di Madia Biondo) e Multi Tracce una loop station che descrive, attraverso le sonorità del trombone, le tracce del tempo, come scorrimento del battito, del musicista e compositore M° Alberto “Nick” Bolettieri.
Gli artisti
La mostra è composta da ventuno artisti e performer prevalentemente della scena internazionale, presenti con opere multidisciplinari, incluso la performance e il suono. Nella trilogia tra tempo mitico, storico e cosmico, in mostra tre grandi installazioni dell’artista francese Brigitte Amarger, che gioca tra geografie dell’esodo, storia e memoria, corpo e cyberspazio. Mondi fluttuanti e crittografie zen si trovano nelle opere pittoriche dell’artista francese Claudie Bastide, mentre ritmi, algoritmi e segni sono presenti nelle vibranti tele di Nena Cirkovic, artista serba residente in Austria. La luce come rivelazione del nostro Io divino nell’opera della slovena Ines Fugina-Malnar. Le questioni dell’identità tra memoria, mortalità e rinascita sono visibili nelle micro-sculture di oggetti della nostra quotidianità, visti come elementi istrionici e antropomorfi dall’artista americano Ronald Gonzalez. Tempo ciclico nel rituale della danza e relazioni sui comportamenti di coppia, nelle opere pittoriche della artista canadese Pnina Granirer. Natura e caducità nelle installazioni di elementi naturali dell’artista americana Dena Haden e nelle opere ready made dell’artista olandese Hannie Kortland. Campi magnetici di informazione nello spazio fenomenologico con il polittico pittorico dell’artista cinese Ping He, guerra nella quinta dimensione con le fotografie a bassa velocità di oggetti in movimento dell’artista polacco Pawel Opalinski, sequenze di natura al limite dell’entropia, le opere della designer e artista francese Marie Piselli. Bellezza, morte, trasformazione e rinascita nelle opere evocative dell’artista sudafricana Lize Krüger, residente nel Regno Unito. La scrittura come traccia della nostra identità fisica, psicologica e sociale nella micro-scultura di Masha Luch, artista siberiana che vive a Montenegro. Scrittura e simbologie legate ai temi del tempo, nelle opere multi materiche dell’artista lussemburghese Margot Reding-Schroeder, realizzate con cera, polveri di pietra, transfer che donano un senso di eternità. Tempo e spazio, fisicità e fluidità nella scultura di Maudegrasse, artista americano e nelle opere pittoriche dell’artista tedesca Verena Schwarz, residente in New Messico che interroga la scienza e l’evoluzione della terra e dei moti marini. Più visionaria è l’opera di Marco Riha, austriaco, vive ed opera in Messico, con una pittura che rappresenta una figura zoomorfa che sogna interi mondi dallo spazio. Scoprire le proprie radici identitarie in un viaggio tra memoria e ritmi lenti nelle fotografie dell’artista americano Anthony Kyle Rotelli di origini italiane. Storie di pietre nel tempo ciclico della memoria dei luoghi, tra passato e presente nell’installazione dell’artista italiana Teresa Vella.
Massimiliano Manieri inizia l’attività professionale negli anni Novanta, con progetti di reading itineranti come il Poet-Bar, dove emerge il suo approccio al racconto e alla poesia. Con la performance Perceptual Border (con la partecipazione di Madia Biondo), l’artista mette in scena una riflessione sul proprio “Io”, attraverso un monologo con la sua coscienza. Nello spazio dilatato dell’azione, l’artista, invita lo spettatore a interloquire e a reagire alle provocazioni verbali. L’obiettivo della performance è quello di riscoprire nel bene e nel male, la bellezza dell’unicità dell’essere umano con le sue meravigliose sfaccettature.
Alberto “Nick” Bolettieri, è un musicista polistrumentista, compositore e direttore d'orchestra italiano, nato a Milano, attualmente vive a Lecce. Ha all’attivo numerose collaborazioni concertistiche e discografiche con grandi nomi della scena musicale nell'ambito del jazz e musica leggera. In scena con la performance Multi tracce, una loop station che descrive – attraverso le sonorità del trombone – le tracce del tempo, come scorrimento del battito.
Sponsor Tecnico: Azienda Agricola Contino (www.continowines.it)
Produzione Evento: Primo Piano LivinGallery
Info Mostra:
Fondazione Palmieri
Vico dei Sotterranei, Lecce
Apertura: Dal lunedì al sabato 17:00 – 21:00
Mattina e domenica su appuntamento 10:00-13:00
Tel: 349 37 20 659 | primopianogallery@gmail.com
https://primopianospecialprojects.com/
Ingresso libero
Gli artisti
La mostra è composta da ventuno artisti e performer prevalentemente della scena internazionale, presenti con opere multidisciplinari, incluso la performance e il suono. Nella trilogia tra tempo mitico, storico e cosmico, in mostra tre grandi installazioni dell’artista francese Brigitte Amarger, che gioca tra geografie dell’esodo, storia e memoria, corpo e cyberspazio. Mondi fluttuanti e crittografie zen si trovano nelle opere pittoriche dell’artista francese Claudie Bastide, mentre ritmi, algoritmi e segni sono presenti nelle vibranti tele di Nena Cirkovic, artista serba residente in Austria. La luce come rivelazione del nostro Io divino nell’opera della slovena Ines Fugina-Malnar. Le questioni dell’identità tra memoria, mortalità e rinascita sono visibili nelle micro-sculture di oggetti della nostra quotidianità, visti come elementi istrionici e antropomorfi dall’artista americano Ronald Gonzalez. Tempo ciclico nel rituale della danza e relazioni sui comportamenti di coppia, nelle opere pittoriche della artista canadese Pnina Granirer. Natura e caducità nelle installazioni di elementi naturali dell’artista americana Dena Haden e nelle opere ready made dell’artista olandese Hannie Kortland. Campi magnetici di informazione nello spazio fenomenologico con il polittico pittorico dell’artista cinese Ping He, guerra nella quinta dimensione con le fotografie a bassa velocità di oggetti in movimento dell’artista polacco Pawel Opalinski, sequenze di natura al limite dell’entropia, le opere della designer e artista francese Marie Piselli. Bellezza, morte, trasformazione e rinascita nelle opere evocative dell’artista sudafricana Lize Krüger, residente nel Regno Unito. La scrittura come traccia della nostra identità fisica, psicologica e sociale nella micro-scultura di Masha Luch, artista siberiana che vive a Montenegro. Scrittura e simbologie legate ai temi del tempo, nelle opere multi materiche dell’artista lussemburghese Margot Reding-Schroeder, realizzate con cera, polveri di pietra, transfer che donano un senso di eternità. Tempo e spazio, fisicità e fluidità nella scultura di Maudegrasse, artista americano e nelle opere pittoriche dell’artista tedesca Verena Schwarz, residente in New Messico che interroga la scienza e l’evoluzione della terra e dei moti marini. Più visionaria è l’opera di Marco Riha, austriaco, vive ed opera in Messico, con una pittura che rappresenta una figura zoomorfa che sogna interi mondi dallo spazio. Scoprire le proprie radici identitarie in un viaggio tra memoria e ritmi lenti nelle fotografie dell’artista americano Anthony Kyle Rotelli di origini italiane. Storie di pietre nel tempo ciclico della memoria dei luoghi, tra passato e presente nell’installazione dell’artista italiana Teresa Vella.
Massimiliano Manieri inizia l’attività professionale negli anni Novanta, con progetti di reading itineranti come il Poet-Bar, dove emerge il suo approccio al racconto e alla poesia. Con la performance Perceptual Border (con la partecipazione di Madia Biondo), l’artista mette in scena una riflessione sul proprio “Io”, attraverso un monologo con la sua coscienza. Nello spazio dilatato dell’azione, l’artista, invita lo spettatore a interloquire e a reagire alle provocazioni verbali. L’obiettivo della performance è quello di riscoprire nel bene e nel male, la bellezza dell’unicità dell’essere umano con le sue meravigliose sfaccettature.
Alberto “Nick” Bolettieri, è un musicista polistrumentista, compositore e direttore d'orchestra italiano, nato a Milano, attualmente vive a Lecce. Ha all’attivo numerose collaborazioni concertistiche e discografiche con grandi nomi della scena musicale nell'ambito del jazz e musica leggera. In scena con la performance Multi tracce, una loop station che descrive – attraverso le sonorità del trombone – le tracce del tempo, come scorrimento del battito.
Sponsor Tecnico: Azienda Agricola Contino (www.continowines.it)
Produzione Evento: Primo Piano LivinGallery
Info Mostra:
Fondazione Palmieri
Vico dei Sotterranei, Lecce
Apertura: Dal lunedì al sabato 17:00 – 21:00
Mattina e domenica su appuntamento 10:00-13:00
Tel: 349 37 20 659 | primopianogallery@gmail.com
https://primopianospecialprojects.com/
Ingresso libero
20
maggio 2023
Tracce del Tempo
Dal 20 maggio al 02 giugno 2023
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE PALMIERI – CHIESA DI SAN SEBASTIANO
Lecce, Vico Dei Sotterranei, 26, (Lecce)
Lecce, Vico Dei Sotterranei, 26, (Lecce)
Orario di apertura
Dal lunedì al sabato 17:00 – 21:00
Mattina e domenica su appuntamento 10:00-13:00
Vernissage
20 Maggio 2023, 19:30
Sito web
Editore
Primo Piano Edizioni
Ufficio stampa
Primo Piano LivinGallery
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Sponsor
Patrocini