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Tracce Svelate 2011: Silvia D’Amato – Finestre ad Ovest
L’artista romana, classe 1974, si affaccia sulla tela dipingendo scenografie oniriche nelle quali ogni spettatore è chiamato a perdere e insieme a ritrovare un po’ di se stesso.
Comunicato stampa
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FINESTRE AD OVEST
Silvia D’Amato afferma.
Afferma Qualcosa di sé. Ma ci dice Tutto.
Dosa elementi di cui si serve nella pittura e nel far questo ci schiude mondi fantastici.
L’artista romana, classe 1974, si affaccia sulla tela dipingendo scenografie oniriche nelle quali ogni spettatore è chiamato a perdere e insieme a ritrovare un po’ di se stesso.
Silvia dipinge usando il colore come parte integrante della struttura del quadro, piegando l’esigenza espressiva personale a quella della materia che preme per manifestarsi.
Le campiture di colore, le sfumature, gli inserti tridimensionali diventano finestre sulle emozioni di chi li usa.
Ogni tanto Silvia lascia qualche traccia, più riconoscibile, più familiare. Una canzone, stralci di poesie.
La sua scrittura è un’ intervento forte, asseverativo, un “ci sono!” qui e ora, traccia di chi passa e lascia indietro un segnale. L’autrice unisce la grafia al mondo che la circonda, a paesaggi dell’anima: case e città affiorano appena, in secondo piano rispetto alle parole dell’artista, come un ricordo che vagamente le accompagna, delicate e leggere come l’intenzione di chi le esprime.
Senza fare rumore.
Così ci vengono incontro questi lavori. Si calano nel nostro quotidiano senza trauma fatti per essere d’accompagnamento o per fare luce nel nostro nido. Meglio se esposto a ovest, per ricevere i raggi solari al tramonto, quando l’artista è solita dipingere.
A ricordarci che ognuno può avere una sua finestra su un mondo da sogno le opere lavorano in una dimensione intimista quasi familiare come squarci su un mondo che riesca, anche per poco, a distrarre la nostra attenzione verso un altrove rassicurante.
Nata a Roma nel 1974, Silvia D’Amato frequenta le scuole magistrali e si laurea in Lettere Moderne (discipline dello spettacolo).
Frequenta la Scuola internazionale di Teatro “Circo a vapore' (dal 1994 al 1996). Studia chitarra, danza, canto.
Si dedica alla pittura da autodidatta in seguito agli ‘incoraggiamenti’ da parte di amici, studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
“FINESTRE AD OVEST” presso ARTIPELAGO è la sua prima mostra personale.
Fabrizia Bettazzi, 15/03/2011.
NON BASTA APRIRE LA FINESTRA
Fernando Pessoa
Non basta aprire la finestra
per vedere la campagna e il fiume.
Non basta non essere ciechi
per vedere gli alberi e i fiori.
Bisogna anche non aver nessuna filosofia.
Con la filosofia non vi sono alberi:
vi sono solo idee.
Vi è soltanto ognuno di noi,
simile ad una spelonca.
C’è solo una finestra chiusa
e tutto il mondo fuori;
e un sogno di ciò che potrebbe esser visto
se la finestra si aprisse,
che mai è quello che si vede
quando la finestra si apre.
Silvia D’Amato afferma.
Afferma Qualcosa di sé. Ma ci dice Tutto.
Dosa elementi di cui si serve nella pittura e nel far questo ci schiude mondi fantastici.
L’artista romana, classe 1974, si affaccia sulla tela dipingendo scenografie oniriche nelle quali ogni spettatore è chiamato a perdere e insieme a ritrovare un po’ di se stesso.
Silvia dipinge usando il colore come parte integrante della struttura del quadro, piegando l’esigenza espressiva personale a quella della materia che preme per manifestarsi.
Le campiture di colore, le sfumature, gli inserti tridimensionali diventano finestre sulle emozioni di chi li usa.
Ogni tanto Silvia lascia qualche traccia, più riconoscibile, più familiare. Una canzone, stralci di poesie.
La sua scrittura è un’ intervento forte, asseverativo, un “ci sono!” qui e ora, traccia di chi passa e lascia indietro un segnale. L’autrice unisce la grafia al mondo che la circonda, a paesaggi dell’anima: case e città affiorano appena, in secondo piano rispetto alle parole dell’artista, come un ricordo che vagamente le accompagna, delicate e leggere come l’intenzione di chi le esprime.
Senza fare rumore.
Così ci vengono incontro questi lavori. Si calano nel nostro quotidiano senza trauma fatti per essere d’accompagnamento o per fare luce nel nostro nido. Meglio se esposto a ovest, per ricevere i raggi solari al tramonto, quando l’artista è solita dipingere.
A ricordarci che ognuno può avere una sua finestra su un mondo da sogno le opere lavorano in una dimensione intimista quasi familiare come squarci su un mondo che riesca, anche per poco, a distrarre la nostra attenzione verso un altrove rassicurante.
Nata a Roma nel 1974, Silvia D’Amato frequenta le scuole magistrali e si laurea in Lettere Moderne (discipline dello spettacolo).
Frequenta la Scuola internazionale di Teatro “Circo a vapore' (dal 1994 al 1996). Studia chitarra, danza, canto.
Si dedica alla pittura da autodidatta in seguito agli ‘incoraggiamenti’ da parte di amici, studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
“FINESTRE AD OVEST” presso ARTIPELAGO è la sua prima mostra personale.
Fabrizia Bettazzi, 15/03/2011.
NON BASTA APRIRE LA FINESTRA
Fernando Pessoa
Non basta aprire la finestra
per vedere la campagna e il fiume.
Non basta non essere ciechi
per vedere gli alberi e i fiori.
Bisogna anche non aver nessuna filosofia.
Con la filosofia non vi sono alberi:
vi sono solo idee.
Vi è soltanto ognuno di noi,
simile ad una spelonca.
C’è solo una finestra chiusa
e tutto il mondo fuori;
e un sogno di ciò che potrebbe esser visto
se la finestra si aprisse,
che mai è quello che si vede
quando la finestra si apre.
28
maggio 2011
Tracce Svelate 2011: Silvia D’Amato – Finestre ad Ovest
Dal 28 maggio al 09 giugno 2011
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ARTIPELAGO
Castelnuovo Di Porto, Via Roma, 32/34, (Roma)
Castelnuovo Di Porto, Via Roma, 32/34, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 16-19
domenica e lunedì mattina su appuntamento
Vernissage
28 Maggio 2011, h 19,30
Autore
Curatore