Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Tradizione in azione
Mostra d’arte “Tradizione in azione – Un percorso d’arte tra tradizione e contemporaneità” dei Fratelli Scuotto, ideatori e creatori della bottega “La Scarabattola” e dell’Associazione culturale EsseArte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugurerà Mercoledi 18 Novembre 2009 negli spazi del Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore a Napoli la mostra d'arte “Tradizione in azione – Un percorso d'arte tra tradizione e contemporaneità” dei Fratelli Scuotto, ideatori e creatori della bottega “La Scarabattola” e dell'Associazione culturale EsseArte.
Ventisette installazioni permetteranno di percorrere, come in un viaggio secolare ed indefinito, le molteplici sfaccettature e i diversi orientamenti di una tradizione, come quella partenopea di artigianato presepiale, che nonostante radici secolari, può continuare ad evolvere verso strade incontaminate grazie ad un costante confronto con la realtà artistica e sociale contemporanea.
Cosa suggerisce, infatti, la parola tradizione? Staticità, dinamismo, contemplazione, evoluzione?
È dal 1996 che i Fratelli Scuotto provano a dare risposte a questi interrogativi grazie ad un rispettoso, lungimirante ed ironico lavoro sull'arte presepiale.
Il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, cuore pulsante del centro storico napoletano, diventa così la scenografia ideale per accogliere ed esaltare un'antologia delle opere d'arte più rappresentative di un percorso artistico che da 13 anni si raffronta con uno studio attento e illuminante del passato, riuscendo ad esprimere lavori di eccezionale modernità.
Gli spazi del Chiostro e della Sala Capitolare interagiscono suggestivamente con le opere esposte. Come per i “Demoni”, derisi nei loro aspetti più malvagi e resi innocui. O come per “Il Grande Capitone su Meridiana” che ricorda rituali antichi per esorcizzare le paure dell'inverno.
Ed ancora i Fratelli Scuotto, “originali eredi della Transavanguardia” secondo Luca Beatrice, responsabile del Padiglione Italia della Biennale di Venezia, plasmano contenuti antichi in forme contemporanee, facendo anche convivere opposti come sacro e profano o come la luce del Bambino che nasce e la "dark side of the moon" della “Luna nel Pozzo”. Pulcinella è in scena come ortodossa maschera di napoletanità e come emblema del cambiamento, circondato inoltre da schiere d'uova e teschi di rimando ai nostri ossari e a rappresentazioni artistiche di recente memoria cittadina. E poi il riflesso, quello del pozzo vero e splendido del cortile di San Lorenzo che trova una sua eco in miniatura nell'opera “Maria `a Manilonga”, che rapisce i bambini imprudenti. Ancora il riflesso, sacro questa volta, che completa la figura del “Cristo allo specchio” cercando di rappresentarne l'intangibilità dello spirito, la parte divina.
A dare il benvenuto agli ospiti della serata inaugurale (ore20.00) sarà il giornalista Luciano Scateni, autore, tra l'altro, di uno speciale racconto scritto in occasione della mostra.
La serata vedrà la partecipazione di vari artisti, tra cui Marcello Colasurdo e i Damadakà. Gli invitati saranno, inoltre, allietati dalle degustazioni di vini preparate dagli esperti sommelier del Gambero Rosso e dalle specialità delle “eccellenze” gastronomiche del Centro Storico partenopeo grazie all'operato del Consorzio Centro Antico che riunisce la pizzeria Sorbillo, la cioccolateria Gay Odin, il tarallificio Leopoldo, la pasticceria Scaturchio e il ristorante La stanza del Gusto.
La mostra “Tradizione in Azione” si inserisce nel nuovo percorso gestionale del Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore. Promuovere il patrimonio storico, artistico e archeologico della struttura, ma anche imprimere alla stessa una nuova identità: San Lorenzo sarà sempre più un luogo in cui celebrare la commistione tra passato, presente e futuro, in cui si fondono vecchie e nuove forme di arte e si esaltano contemporaneamente tradizione e modernità in un legame unico.
“La Scarabattola” e i Fratelli Scuotto
ll laboratorio di artigianato artistico “La Scarabattola” nasce nel marzo del 1996 da un’idea dei fratelli Salvatore e Raffaele Scuotto. A loro si aggiungeranno gli altri fratelli Emanuele, Susy e Anna. Il nome “La Scarabattola” ha un chiaro riferimento alle scatole o mobiletti in legno e vetro contenenti nel proprio interno la scena della Natività che dal Settecento arredano le case dei napoletani. All’interno di questi preziosi scrigni si organizzava un impianto scenografico in cui erano disposti i personaggi principali legati alla nascita del Cristo.
La bottega vanta da subito commissioni di prestigio e mostre in Italia e all'estero. Il Laboratorio ha anche avuto il pregio di aver “musealizzato” una Natività nella cittadina provenzale di Frontignan. Sempre in Francia, a Pèzenas, è esposto un presepe completo realizzato per un consorzio di artigiani locali.
Nel 2001, “La Scarabattola” diventa fornitore ufficiale della Casa Reale di Spagna, con la realizzazione di 147 figure presepiali che arricchiscono la prestigiosa collezione presente al Palazzo Reale di Madrid. Per il museo dedicato al grande attore partenopeo Totò, i fratelli Scuotto hanno, inoltre, realizzato un busto in bronzo che raffigura lo stesso artista.
Dicono di loro...
Luca Beatrice - docente dell'Accademia di Brera e responsabile del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia
“...I Fratelli Scuotto si possono allora considerare originali eredi della Transavanguardia, nella modalità di un amabile virtuosismo manuale e di uno spirito giocoso che si contrappone al rigore minimalista e concettuale dell’Arte Povera. Il loro concettualismo è infatti esplicito e non richiede intermediari critici: la satira sottesa si fa paradosso evidente. Nella loro estrosa poetica si intravede quello spirito da “Commedia all’italiana”, che si identifica con il cinema di Monicelli e di Risi, nel teatro di Goldoni e nella comicità del maestro Totò. “Se la Francia ha avuto Marat –spiegava Achille Bonito Oliva esattamente trent’anni fa- l’Italia ha avuto TotÚ e la commedia dell’arte”.
L’abilit‡ tecnica poi Ë carta vincente, perchÈ la cura e la dedizione con cui seguono l’esecuzione di ogni loro lavoro prende le distanze da formule stereotipate di produzione seriale di idee. Se Jeff Koons o Damien Hirst delegano, i Fratelli Scuotto realizzano. Caratteristica preziosa e rara del loro modus operandi Ë l’artigianalit‡ infatti, che sottende l’idea e che non l’abbandona mai. Gli Scuotto sono moderni cesellatori di manufatti postmoderni realizzati come una volta, nelle antiche botteghe artigiane.
Quando l’arte sembrava sopravvalutata dal pensiero piuttosto che dal fare, ecco che il limite tra le due componenti creative si sfuma fino a formulare un’unisona definizione di arte/artigianato: dove finisce l’una comincia l’altro.
(dal catalogo “Maninarte”- Federico Motta Editore - 2009)
Roberto De Simone – regista, compositore e musicologo
”...La tradizione è lo scrigno della memoria ma anche lo specchio che riflette in modo oggettivo le mutevolezze della nostra identità nel sovrapporsi delle epoche. Il Natale ha in sé significati e simboli che ci insegnano come il racconto si trasfigura, pur restando immutato nel tempo. Sarebbe impensabile, oggi,pretendere di leggere compiutamente i segnali correlati alla tradizione più autentica del Natale,dal momento che molti di essi appaiono degradati a sbiadito retaggio di una cultura alla quale,nel lento scorrere del tempo, si è sostituito tutto un mondo di segni e valori
diversi dal Natale così come era sentito e vissuto una volta. Il Natale ha origini arcaiche che affondano in epoche antecedenti e pagane. Timorosi per il futuro, buio e spoglio paventato dall'inverno, popoli primitivi esorcizzavano i timori con rituali propiziatori al ritorno della luce e del calore. O, più tardi ,alla rottura simbolica del tempo, con la speranza di arrestare gli eventi nefasti e rigenerare un tempo nuovo, più equo e giusto. Di questo si può intravedere qualche traccia, ormai sbiadita, nell'usanza di tagliare-a-pezzi il capitone o l'anguilla e nel consumo dei tipici struffoli o del sesamiello (dalla caratteristica forma serpentina)”.
(da Personaggi di terrore, demoniaci e magico religiosi della tradizione natalizia meridionale – 2008
Marcello Colasurdo
Marcello Colasurdo è da circa trent'anni sulla scena della musica tradizionale campana. Da sempre ha coniugato l'attività artistica con quella operaia, essendo un ex operaio dell'Alenia. Ha fatto parte del gruppo operaio "E Zezi" di Pomigliano d'Arco per 18 anni, divenendone la voce nonché l'emblema.
Ha collaborato con vari artisti tra i quali gli Alma Megretta, Daniele Sepe, 99 Posse, N.C.C.P., partecipando a numerosi concerti dal vivo.
Impegnato come attore del cinema, ha lavorato con Federico Fellini, Salvatore Piscicelli,, Antonietta De Lillo, Antonio Capuano, e come attore di Teatro con Mario Martone, Laura Angiulli, e Giorgio Presburger.
Marcello Colasurdo è attore che si è formato come autodidatta, non avendo frequentato alcuna scuola o accademia di recitazione.
www.marcellocolasurdo.it
I Damadakà
Vincitore del festival europeo di musica tradizionale "Eurofolk 2006" in Spagna, Damadakà è un gruppo di musica e di ricerca sulla tradizione orale del Sud Italia, in particolare della Campania.
La sua formazione proviene direttamente dagli anziani, portatori della tradizione, con cui il gruppo ha appreso le differenti forme di suono, canto e danza durante le feste rituali tradizionali.
Oltre al repertorio campano, Damadak・propone anche altre forme della cultura e della tradizione orale del Sud Italia, come le tarantelle (Lazio, Puglia, Calabria, Abbruzzo, Sicilia) i racconti e i canti polivocali.
Gli strumenti tradizionali, l'uso polifonico delle voci, l'aspetto polivalente dei musicisti trasformano il concerto in spettacolo, dove per un momento lo spettatore vive allo stesso tempo lo spirito della festa e della devozione.
www.damadaka.it
www.myspace.com/damadaka
Ventisette installazioni permetteranno di percorrere, come in un viaggio secolare ed indefinito, le molteplici sfaccettature e i diversi orientamenti di una tradizione, come quella partenopea di artigianato presepiale, che nonostante radici secolari, può continuare ad evolvere verso strade incontaminate grazie ad un costante confronto con la realtà artistica e sociale contemporanea.
Cosa suggerisce, infatti, la parola tradizione? Staticità, dinamismo, contemplazione, evoluzione?
È dal 1996 che i Fratelli Scuotto provano a dare risposte a questi interrogativi grazie ad un rispettoso, lungimirante ed ironico lavoro sull'arte presepiale.
Il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, cuore pulsante del centro storico napoletano, diventa così la scenografia ideale per accogliere ed esaltare un'antologia delle opere d'arte più rappresentative di un percorso artistico che da 13 anni si raffronta con uno studio attento e illuminante del passato, riuscendo ad esprimere lavori di eccezionale modernità.
Gli spazi del Chiostro e della Sala Capitolare interagiscono suggestivamente con le opere esposte. Come per i “Demoni”, derisi nei loro aspetti più malvagi e resi innocui. O come per “Il Grande Capitone su Meridiana” che ricorda rituali antichi per esorcizzare le paure dell'inverno.
Ed ancora i Fratelli Scuotto, “originali eredi della Transavanguardia” secondo Luca Beatrice, responsabile del Padiglione Italia della Biennale di Venezia, plasmano contenuti antichi in forme contemporanee, facendo anche convivere opposti come sacro e profano o come la luce del Bambino che nasce e la "dark side of the moon" della “Luna nel Pozzo”. Pulcinella è in scena come ortodossa maschera di napoletanità e come emblema del cambiamento, circondato inoltre da schiere d'uova e teschi di rimando ai nostri ossari e a rappresentazioni artistiche di recente memoria cittadina. E poi il riflesso, quello del pozzo vero e splendido del cortile di San Lorenzo che trova una sua eco in miniatura nell'opera “Maria `a Manilonga”, che rapisce i bambini imprudenti. Ancora il riflesso, sacro questa volta, che completa la figura del “Cristo allo specchio” cercando di rappresentarne l'intangibilità dello spirito, la parte divina.
A dare il benvenuto agli ospiti della serata inaugurale (ore20.00) sarà il giornalista Luciano Scateni, autore, tra l'altro, di uno speciale racconto scritto in occasione della mostra.
La serata vedrà la partecipazione di vari artisti, tra cui Marcello Colasurdo e i Damadakà. Gli invitati saranno, inoltre, allietati dalle degustazioni di vini preparate dagli esperti sommelier del Gambero Rosso e dalle specialità delle “eccellenze” gastronomiche del Centro Storico partenopeo grazie all'operato del Consorzio Centro Antico che riunisce la pizzeria Sorbillo, la cioccolateria Gay Odin, il tarallificio Leopoldo, la pasticceria Scaturchio e il ristorante La stanza del Gusto.
La mostra “Tradizione in Azione” si inserisce nel nuovo percorso gestionale del Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore. Promuovere il patrimonio storico, artistico e archeologico della struttura, ma anche imprimere alla stessa una nuova identità: San Lorenzo sarà sempre più un luogo in cui celebrare la commistione tra passato, presente e futuro, in cui si fondono vecchie e nuove forme di arte e si esaltano contemporaneamente tradizione e modernità in un legame unico.
“La Scarabattola” e i Fratelli Scuotto
ll laboratorio di artigianato artistico “La Scarabattola” nasce nel marzo del 1996 da un’idea dei fratelli Salvatore e Raffaele Scuotto. A loro si aggiungeranno gli altri fratelli Emanuele, Susy e Anna. Il nome “La Scarabattola” ha un chiaro riferimento alle scatole o mobiletti in legno e vetro contenenti nel proprio interno la scena della Natività che dal Settecento arredano le case dei napoletani. All’interno di questi preziosi scrigni si organizzava un impianto scenografico in cui erano disposti i personaggi principali legati alla nascita del Cristo.
La bottega vanta da subito commissioni di prestigio e mostre in Italia e all'estero. Il Laboratorio ha anche avuto il pregio di aver “musealizzato” una Natività nella cittadina provenzale di Frontignan. Sempre in Francia, a Pèzenas, è esposto un presepe completo realizzato per un consorzio di artigiani locali.
Nel 2001, “La Scarabattola” diventa fornitore ufficiale della Casa Reale di Spagna, con la realizzazione di 147 figure presepiali che arricchiscono la prestigiosa collezione presente al Palazzo Reale di Madrid. Per il museo dedicato al grande attore partenopeo Totò, i fratelli Scuotto hanno, inoltre, realizzato un busto in bronzo che raffigura lo stesso artista.
Dicono di loro...
Luca Beatrice - docente dell'Accademia di Brera e responsabile del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia
“...I Fratelli Scuotto si possono allora considerare originali eredi della Transavanguardia, nella modalità di un amabile virtuosismo manuale e di uno spirito giocoso che si contrappone al rigore minimalista e concettuale dell’Arte Povera. Il loro concettualismo è infatti esplicito e non richiede intermediari critici: la satira sottesa si fa paradosso evidente. Nella loro estrosa poetica si intravede quello spirito da “Commedia all’italiana”, che si identifica con il cinema di Monicelli e di Risi, nel teatro di Goldoni e nella comicità del maestro Totò. “Se la Francia ha avuto Marat –spiegava Achille Bonito Oliva esattamente trent’anni fa- l’Italia ha avuto TotÚ e la commedia dell’arte”.
L’abilit‡ tecnica poi Ë carta vincente, perchÈ la cura e la dedizione con cui seguono l’esecuzione di ogni loro lavoro prende le distanze da formule stereotipate di produzione seriale di idee. Se Jeff Koons o Damien Hirst delegano, i Fratelli Scuotto realizzano. Caratteristica preziosa e rara del loro modus operandi Ë l’artigianalit‡ infatti, che sottende l’idea e che non l’abbandona mai. Gli Scuotto sono moderni cesellatori di manufatti postmoderni realizzati come una volta, nelle antiche botteghe artigiane.
Quando l’arte sembrava sopravvalutata dal pensiero piuttosto che dal fare, ecco che il limite tra le due componenti creative si sfuma fino a formulare un’unisona definizione di arte/artigianato: dove finisce l’una comincia l’altro.
(dal catalogo “Maninarte”- Federico Motta Editore - 2009)
Roberto De Simone – regista, compositore e musicologo
”...La tradizione è lo scrigno della memoria ma anche lo specchio che riflette in modo oggettivo le mutevolezze della nostra identità nel sovrapporsi delle epoche. Il Natale ha in sé significati e simboli che ci insegnano come il racconto si trasfigura, pur restando immutato nel tempo. Sarebbe impensabile, oggi,pretendere di leggere compiutamente i segnali correlati alla tradizione più autentica del Natale,dal momento che molti di essi appaiono degradati a sbiadito retaggio di una cultura alla quale,nel lento scorrere del tempo, si è sostituito tutto un mondo di segni e valori
diversi dal Natale così come era sentito e vissuto una volta. Il Natale ha origini arcaiche che affondano in epoche antecedenti e pagane. Timorosi per il futuro, buio e spoglio paventato dall'inverno, popoli primitivi esorcizzavano i timori con rituali propiziatori al ritorno della luce e del calore. O, più tardi ,alla rottura simbolica del tempo, con la speranza di arrestare gli eventi nefasti e rigenerare un tempo nuovo, più equo e giusto. Di questo si può intravedere qualche traccia, ormai sbiadita, nell'usanza di tagliare-a-pezzi il capitone o l'anguilla e nel consumo dei tipici struffoli o del sesamiello (dalla caratteristica forma serpentina)”.
(da Personaggi di terrore, demoniaci e magico religiosi della tradizione natalizia meridionale – 2008
Marcello Colasurdo
Marcello Colasurdo è da circa trent'anni sulla scena della musica tradizionale campana. Da sempre ha coniugato l'attività artistica con quella operaia, essendo un ex operaio dell'Alenia. Ha fatto parte del gruppo operaio "E Zezi" di Pomigliano d'Arco per 18 anni, divenendone la voce nonché l'emblema.
Ha collaborato con vari artisti tra i quali gli Alma Megretta, Daniele Sepe, 99 Posse, N.C.C.P., partecipando a numerosi concerti dal vivo.
Impegnato come attore del cinema, ha lavorato con Federico Fellini, Salvatore Piscicelli,, Antonietta De Lillo, Antonio Capuano, e come attore di Teatro con Mario Martone, Laura Angiulli, e Giorgio Presburger.
Marcello Colasurdo è attore che si è formato come autodidatta, non avendo frequentato alcuna scuola o accademia di recitazione.
www.marcellocolasurdo.it
I Damadakà
Vincitore del festival europeo di musica tradizionale "Eurofolk 2006" in Spagna, Damadakà è un gruppo di musica e di ricerca sulla tradizione orale del Sud Italia, in particolare della Campania.
La sua formazione proviene direttamente dagli anziani, portatori della tradizione, con cui il gruppo ha appreso le differenti forme di suono, canto e danza durante le feste rituali tradizionali.
Oltre al repertorio campano, Damadak・propone anche altre forme della cultura e della tradizione orale del Sud Italia, come le tarantelle (Lazio, Puglia, Calabria, Abbruzzo, Sicilia) i racconti e i canti polivocali.
Gli strumenti tradizionali, l'uso polifonico delle voci, l'aspetto polivalente dei musicisti trasformano il concerto in spettacolo, dove per un momento lo spettatore vive allo stesso tempo lo spirito della festa e della devozione.
www.damadaka.it
www.myspace.com/damadaka
18
novembre 2009
Tradizione in azione
Dal 18 novembre 2009 al 18 febbraio 2010
arti decorative e industriali
Location
COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN LORENZO MAGGIORE
Napoli, Via Dei Tribunali, 316, (Napoli)
Napoli, Via Dei Tribunali, 316, (Napoli)
Orario di apertura
la mostra sarà visitabile in coincidenza degli orari del Corso Estivo di Alta Formazione “Arte, etica e politica. Itinerari di Civiltà” (per maggiori informazioni Politeia
Sito web
www.lascarabattola.it