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Traduzione citazione contaminazione. Rapporti tra i linguaggi dell’arte visiva
La mostra, organizzata dall’Istituto Nazionale per la Grafica in occasione delle celebrazioni per il 35° Anniversario della sua fondazione, propone una riflessione sulle varie forme di relazione che si sono stabilite tra i linguaggi artistici nell’epoca moderna: una panoramica sul rapporto della grafica (e delle sue trasformazioni attraverso il tempo) con la pittura, o con la scultura.
Comunicato stampa
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La mostra, organizzata dall'Istituto Nazionale per la Grafica in occasione delle celebrazioni per il 35° Anniversario della sua fondazione, propone una riflessione sulle varie forme di relazione che si sono stabilite tra i linguaggi artistici nell'epoca moderna: una panoramica sul rapporto della grafica (e delle sue trasformazioni attraverso il tempo) con la pittura, o con la scultura. Dopo alcuni riferimenti al Cinquecento e al Seicento, ci si concentra su una selezione di autori moderni e contemporanei; da quando, nel Settecento, si iniziò a definire incisori 'traduttori' quelli che riproducevano un'opera d'arte essenzialmente a scopo divulgativo e, pur nella ricerca di massima fedeltà all'originale, ne davano una consapevole interpretazione; all'epoca in cui l'artista sceglie invece di rielaborare un'opera altrui come spunto e pretesto del proprio percorso creativo: parte da un lavoro preesistente per elaborarne un altro muovendosi liberamente, citando dettagli o appropriandosi di un'opera nella sua interezza, nell'intenzione comunque di fare una cosa nuova.
Accanto ad incisori, antichi e attuali sono quindi presenti in mostra artisti della fotografia, dall'Ottocento ad oggi, e videomaker. Dai disegni e le stampe di Francesco Giangiacomo che riporta a pure linee di contorno gli affreschi del Pinturicchio, alla traduzione – attraverso tutti i suoi 'passaggi di stato' - della Danae del Correggio ad opera di Nicola Ortis e Alessandro Porretti, alla rielaborazione di Piranesi operata da Pistoletto, fino alla litografia di Francis Bacon con lo stesso Innocenzo X del Velàzquez che Celestino Turletti aveva tradotto nell'Ottocento; dalla documentazione degli affreschi raffaelleschi di Adolphe Braun, ai nudi accademici che rimandano a Michelangelo (Gaudenzio Marconi) o a Maestri dell'Ottocento (il Caino di Wilhelm Von Gloeden); dai più recenti tableaux vivants di Witkin e Morimura alle storiche rielaborazioni concettuali di Giulio Paolini, Luca Maria Patella, Luigi Ghirri, Mario Cresci; dal riutilizzo di Pasquale Santoro (Piranesi), alle citazioni di Jemima Stehli (Helmut Newton), alle appropriazioni di Sherrie Levine (Walker Evans) fino alle interpretazioni dei grandi Maestri e alle contaminazioni linguistiche nei video di Gioli, di Corsicato e di Studio Azzurro.
Come gli artisti, infatti, scelgono ancora di dedicarsi ad una rielaborazione della storia e della tradizione attraverso il patrimonio di novità tecnico-linguistiche e di idee che l'epoca in cui vivono gli riserva, anche la riflessione critica sull'argomento può portare oggi ad ulteriori chiavi di lettura. E l'Istituto Nazionale per la Grafica, che da sempre ha fatto dello studio sulla stampa di traduzione uno dei suoi maggiori impegni istituzionali, vuole con questa mostra dare nuovamente risalto al tema, evidenziando continuità e discontinuità nelle diverse forme e tipi di traduzione nella grafica, attraverso una selezione di opere particolarmente emblematiche delle proprie raccolte accanto ad alcuni significativi prestiti di collezioni esterne, tra cui le Raccolte Museali Fratelli Alinari di Firenze, la Deutsche Bank Collection di Francoforte e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.
Accanto ad incisori, antichi e attuali sono quindi presenti in mostra artisti della fotografia, dall'Ottocento ad oggi, e videomaker. Dai disegni e le stampe di Francesco Giangiacomo che riporta a pure linee di contorno gli affreschi del Pinturicchio, alla traduzione – attraverso tutti i suoi 'passaggi di stato' - della Danae del Correggio ad opera di Nicola Ortis e Alessandro Porretti, alla rielaborazione di Piranesi operata da Pistoletto, fino alla litografia di Francis Bacon con lo stesso Innocenzo X del Velàzquez che Celestino Turletti aveva tradotto nell'Ottocento; dalla documentazione degli affreschi raffaelleschi di Adolphe Braun, ai nudi accademici che rimandano a Michelangelo (Gaudenzio Marconi) o a Maestri dell'Ottocento (il Caino di Wilhelm Von Gloeden); dai più recenti tableaux vivants di Witkin e Morimura alle storiche rielaborazioni concettuali di Giulio Paolini, Luca Maria Patella, Luigi Ghirri, Mario Cresci; dal riutilizzo di Pasquale Santoro (Piranesi), alle citazioni di Jemima Stehli (Helmut Newton), alle appropriazioni di Sherrie Levine (Walker Evans) fino alle interpretazioni dei grandi Maestri e alle contaminazioni linguistiche nei video di Gioli, di Corsicato e di Studio Azzurro.
Come gli artisti, infatti, scelgono ancora di dedicarsi ad una rielaborazione della storia e della tradizione attraverso il patrimonio di novità tecnico-linguistiche e di idee che l'epoca in cui vivono gli riserva, anche la riflessione critica sull'argomento può portare oggi ad ulteriori chiavi di lettura. E l'Istituto Nazionale per la Grafica, che da sempre ha fatto dello studio sulla stampa di traduzione uno dei suoi maggiori impegni istituzionali, vuole con questa mostra dare nuovamente risalto al tema, evidenziando continuità e discontinuità nelle diverse forme e tipi di traduzione nella grafica, attraverso una selezione di opere particolarmente emblematiche delle proprie raccolte accanto ad alcuni significativi prestiti di collezioni esterne, tra cui le Raccolte Museali Fratelli Alinari di Firenze, la Deutsche Bank Collection di Francoforte e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.
20
maggio 2010
Traduzione citazione contaminazione. Rapporti tra i linguaggi dell’arte visiva
Dal 20 maggio al 18 luglio 2010
arte antica
arte moderna e contemporanea
disegno e grafica
arte moderna e contemporanea
disegno e grafica
Location
ISTITUTO CENTRALE PER LA GRAFICA – PALAZZO POLI
Roma, Via Poli, 54, (Roma)
Roma, Via Poli, 54, (Roma)
Orario di apertura
ore 10.00 - 19.00 – chiuso: lunedì e domenica
Vernissage
20 Maggio 2010, ore 18
Editore
PALOMBI
Autore
Curatore