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TransArt
Transart, festival di cultura contemporanea che ha luogo in Trentino Alto Adige in spazi alternativi, in occasione della partnership per l’edizione 2004 con la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, organizza una serata all’insegna della multimedialità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Prima parte della serata è dedicata ad uno spettacolo
della fashion designer berlinese Lisa D presentato in prima italiana: “Dry Clean Show”, con un’ironia che
si respira già a partire dal titolo, è una profonda critica ai processi di commercializzazione legati oggi al
mondo della moda. L'artista – in questo caso anche coreografa - inventa una azione teatrale/sfilata di
moda i cui protagonisti sono tre brand di moda fittizi che operano nell’ambito dello lifestyle e dello sport in
modo rivoluzionario e innovativo: “Disaster Surfer”, “Limits unlimited”, “Global Concern”. In nome del
successo facile e per affermarsi sul mercato, le ditte di moda inventano strategie di comunicazione
stravaganti ed eticamente discutibili: per accattivarsi il pubblico sono disposte a tutto ..... assisteremo a
campagne promozionali che sfruttano temi scottanti quali guerra, fame, malattia per scopi meramente
commerciali .... vedremo sfilare costumi con protesi a forma di serpente, proboscide elefantine e simboli
fallici di ogni genere! Le produzioni di Lisa D sono performances di moda, proposte nello stile di un party, in
cui l'artista gioca con tematiche, stoffe e colori. Un’idea della moda che riflette il desiderio di evadere da una
pelle imposta dalla società, che non è la propria, ma anche un’idea della moda in quanto affascinante e
paurosa visione del lavoratore nella società postfordista divenuta spettacolo. Lisa D è solita affiancare ai suoi
lavori, opere di musicisti contemporanei: in questo caso il celebre ensemble berlinese Zeitkratzer eseguirà
dal vivo una colonna sonora che trae spunto dal genere pop, reinterpretato, mixato, deviato e ridirezionato
così che si integri concettualmente con il plot della performance.
Protagonista della seconda parte della serata è, invece, una solo performance di Robin Rimbaud, in arte
Scanner. L'ambito d'azione di Scanner abbraccia l'interazione tra suoni ed immagini, l'architettura, i
paesaggi naturali o industriali. Lavora tra elettronica e campionamento, e dal '94 ha iniziato una nuova
sperimentazione di tecniche musicali, la cui caratteristica principale è quella di utilizzare strumenti di
intercettazione radio come gli scanner appunto, per realizzare composizioni musicali. “Double Fold” si
ispira all'omonimo libro di Nicolas Baker, “Double Fold”, che prende in esame i processi di
smantellamento degli archivi su carta della cultura occidentale. L'opera musicale ha come suo principio
ispiratore un battito, di 128 frequenze al minuto, che interagisce con la registrazione di rumori: il suono
quasi impercettible dello scrivere, rumore di carta che viene stropicciata, strappata, tagliata ... Il tutto è
accompagnato dalla proiezione di un lavoro video, che sarà presentato in prima mondiale.
Robin Rimbaud, alias Scanner: musicista, scrittore, media critic, ingegnere culturale, curatore del club digitale mensile Electronic Lounge
presso lo ICA dal 1994, 'a meaningful nexus of interaction,' (The Independent). Ha collaborato tra gli altri con Laurie Anderson e Michael
Nyman. Ha creato l'etichetta Sulphur Records. Dj Scanner è una specie di stakanovista della musica elettronica, impegnato in tutto il mondo a
sonorizzare spazi architettonici, spesso compone colonne sonore per la BBC, non disdegnando di partecipare ad installazioni multimediali
come quella conclusasi a Parigi nel 2003, che ha poi girato tutto il mondo.
Lisa D ha raccontato più volte in passato e traformato. attraverso il suo stesso linguaggio , il mondo della moda in numerose performances
teatrali, che in questi ultimi anni sono state accolte con grande calore dal pubblico e dalla stampa non solo a Berlino, Vienna e Graz ma anche
nelle principali capitali europee. I suoi spettacoli di moda multimediali come „Springerinnen“, „Die Dritte Schicht“, „Bienen“ e “Dry Clean Show”
sono stati dei veri e propri eventi al confine tra arte moda e indagine sociale.
della fashion designer berlinese Lisa D presentato in prima italiana: “Dry Clean Show”, con un’ironia che
si respira già a partire dal titolo, è una profonda critica ai processi di commercializzazione legati oggi al
mondo della moda. L'artista – in questo caso anche coreografa - inventa una azione teatrale/sfilata di
moda i cui protagonisti sono tre brand di moda fittizi che operano nell’ambito dello lifestyle e dello sport in
modo rivoluzionario e innovativo: “Disaster Surfer”, “Limits unlimited”, “Global Concern”. In nome del
successo facile e per affermarsi sul mercato, le ditte di moda inventano strategie di comunicazione
stravaganti ed eticamente discutibili: per accattivarsi il pubblico sono disposte a tutto ..... assisteremo a
campagne promozionali che sfruttano temi scottanti quali guerra, fame, malattia per scopi meramente
commerciali .... vedremo sfilare costumi con protesi a forma di serpente, proboscide elefantine e simboli
fallici di ogni genere! Le produzioni di Lisa D sono performances di moda, proposte nello stile di un party, in
cui l'artista gioca con tematiche, stoffe e colori. Un’idea della moda che riflette il desiderio di evadere da una
pelle imposta dalla società, che non è la propria, ma anche un’idea della moda in quanto affascinante e
paurosa visione del lavoratore nella società postfordista divenuta spettacolo. Lisa D è solita affiancare ai suoi
lavori, opere di musicisti contemporanei: in questo caso il celebre ensemble berlinese Zeitkratzer eseguirà
dal vivo una colonna sonora che trae spunto dal genere pop, reinterpretato, mixato, deviato e ridirezionato
così che si integri concettualmente con il plot della performance.
Protagonista della seconda parte della serata è, invece, una solo performance di Robin Rimbaud, in arte
Scanner. L'ambito d'azione di Scanner abbraccia l'interazione tra suoni ed immagini, l'architettura, i
paesaggi naturali o industriali. Lavora tra elettronica e campionamento, e dal '94 ha iniziato una nuova
sperimentazione di tecniche musicali, la cui caratteristica principale è quella di utilizzare strumenti di
intercettazione radio come gli scanner appunto, per realizzare composizioni musicali. “Double Fold” si
ispira all'omonimo libro di Nicolas Baker, “Double Fold”, che prende in esame i processi di
smantellamento degli archivi su carta della cultura occidentale. L'opera musicale ha come suo principio
ispiratore un battito, di 128 frequenze al minuto, che interagisce con la registrazione di rumori: il suono
quasi impercettible dello scrivere, rumore di carta che viene stropicciata, strappata, tagliata ... Il tutto è
accompagnato dalla proiezione di un lavoro video, che sarà presentato in prima mondiale.
Robin Rimbaud, alias Scanner: musicista, scrittore, media critic, ingegnere culturale, curatore del club digitale mensile Electronic Lounge
presso lo ICA dal 1994, 'a meaningful nexus of interaction,' (The Independent). Ha collaborato tra gli altri con Laurie Anderson e Michael
Nyman. Ha creato l'etichetta Sulphur Records. Dj Scanner è una specie di stakanovista della musica elettronica, impegnato in tutto il mondo a
sonorizzare spazi architettonici, spesso compone colonne sonore per la BBC, non disdegnando di partecipare ad installazioni multimediali
come quella conclusasi a Parigi nel 2003, che ha poi girato tutto il mondo.
Lisa D ha raccontato più volte in passato e traformato. attraverso il suo stesso linguaggio , il mondo della moda in numerose performances
teatrali, che in questi ultimi anni sono state accolte con grande calore dal pubblico e dalla stampa non solo a Berlino, Vienna e Graz ma anche
nelle principali capitali europee. I suoi spettacoli di moda multimediali come „Springerinnen“, „Die Dritte Schicht“, „Bienen“ e “Dry Clean Show”
sono stati dei veri e propri eventi al confine tra arte moda e indagine sociale.
25
settembre 2004
TransArt
25 settembre 2004
serata - evento
Location
AREA INDUSTRIALE
Trento, (TRENTO)
Trento, (TRENTO)
Vernissage
25 Settembre 2004, ore 20.30
Sito web
www.transart.it