Red Sniper è un nuovo progetto interdisciplinare che nasce in Belgio a Bruxelles dalla collaborazione del videoartista Kendell Geers con il musicista Patrick Codenys. Entrambi personalità affermate nell’ambito della propria disciplina artistica, Geers e Codenys si incontrano per dare vita ad un progetto che sviluppa una nuova filosofia di interazione audio-visuale. L’autonomia della composizione musicale rispetto all’ideazione visuale e viceversa è il punto di partenza della loro collaborazione e su questa base decostruiscono, costruiscono e ricostruiscono insieme – con un valore aggiuntivo reso dalla live performance – immagini e suoni. La prima apparizione pubblica di Red Sniper avviene nell’aprile 2003 presso il Centre Pompidou di Parigi: Geers e Codenys presentano un progetto dal titolo Prototype: un grande schermo, videoproiezioni e musica elettronica in dolby surround…. ad un primo sguardo sembra una ormai tradizionale postazione del trend lanciato dagli innumerevoli dj & vj che popolano festival di musica ed arti elettronica, ma ormai spopolano anche discoteche e locali underground.
Ma solo dopo pochi minuti si scopre che la proposta della nuova formazione ha un carattere veramente innovativo: l’immagine in movimento viene trattata sonoricamente, per essere poi riedita visualmente, e per finire i suoni vengono decostruiti visualmente. Il processo è simile a quello di una partita a scacchi, dove né immagini né suoni hanno alcun particolare diritto di precedenza e le sorti del duello sono in gioco per tutti i duellanti. La performance oscilla continuamente tra televisione e white noise, citazioni del proprio lavoro e body music. Prototype , ancora in fase sperimentale, viene presentato nuovamente in luglio 2003 in occasione del festival “Guided by Heroes” presso lo Z33 ad Hasselt e al teatro Handelsbeurs di Ghent in Belgio.
In occasione di Transart_03, Red Sniper presenta un nuovo progetto, che sviluppa quello precdente, dal titolo Rhytm and Chaos. Il numero degli schermi aumenta a tre, oltre alle videoproiezioni entra in gioco l’elemento luce – dietro gli schermi si nascondono, infatti, potenti luci bianche abbaglianti che si alternano alle videoproiezioni – e il tutto mescolato diventa una sorprendente esplosione audio-visuale di energia ed emozioni. L’elemento visuale si arricchisce di immagine tratte live dai canali satellitari e di clips cinematografiche, di poesia visuale e di immagini fotografiche: parla la storia, il presente, dalla pornografia al dramma della guerra.