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Transcription. Copia in movimento
La mostra nasce come riflessione sul museo MAiO il cui scopo è il recupero delle opere d’arte trafugate nella II Guerra Mondiale e di riproporle in forma digitale. La mostra attinge visualmente all’archivio digitale del museo dando vita ad opere inedite con attenzione per la stampa e la grafica.
Comunicato stampa
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TRANSCRIPTION - Copia in movimento
/ Haidong Bai / Marta di Donna / Carlotta Mazzi / Francesca Mussi / Vincenzo Luca Picone / Melisa Pirez / Gianluca Tramonti / Vincenzo Zancana /
A cura di Milena Zanetti
Il progetto espositivo "TRANSCRIPTION. Copia in movimento" nasce come riflessione attorno al museo in cui è ospitato e alle strategie adottate da esso. Il MAiO, Museo dell’Arte in ostaggio e delle Grafiche visionarie, ha come scopo quello di recuperare le numerosissime opere d’arte trafugate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e di farle circolare sotto forma digitale. Il pubblico ha la possibilità di riscoprire le opere in maniera totalmente innovativa attraverso due videogiochi in realtà aumentata.
Partendo dalla volontà del Museo di creare un sistema digitale e virtuale di fruizione e riflettendo sulla dicotomia del termine “ostaggio” - esso deriva dal tardo latino hospitaticum, che vuol dire “ospite”, significato diametralmente opposto al senso che ne attribuiamo oggi - gli artisti indagano l’effettiva liberazione delle immagini nel digitale. Quanto gli archivi digitali danno nuova visibilità alle immagini? La digitalizzazione dell’arte amplifica le possibilità di fruizione oppure quest’ultima ricade ostaggio di un sistema meno trasparente di quello che si pensa?
La nascita del web e delle microtecnologie di riproduzione hanno permesso alle immagini di essere riprodotte infinite volte, modificate, classificate e raccolte in diversi contesti e diverse piattaforme; non sempre però con risultati esclusivamente positivi. L’immagine digitale è libera di circolare all’interno della rete ma lungo il percorso pezzi di senso e contenuto spesso vengono smarriti. L’immagine digitale è una copia in movimento ma è una copia che ha perso il suo originale, il suo riferimento al reale. La copia digitale rimane dunque materiale vulnerabile, il suo utilizzo e la sua visibilità sono dipendenti dalla rete e dall’impiego di quest’ultima.
La ricerca proposta viene elaborata dagli artisti, negli spazi del MAiO, attingendo visualmente dall’archivio digitale del museo e dando vita a opere inedite con particolare attenzione per la stampa e la grafica d’arte.
In collaborazione con Associazione La Forza Del Segno
/ Haidong Bai / Marta di Donna / Carlotta Mazzi / Francesca Mussi / Vincenzo Luca Picone / Melisa Pirez / Gianluca Tramonti / Vincenzo Zancana /
A cura di Milena Zanetti
Il progetto espositivo "TRANSCRIPTION. Copia in movimento" nasce come riflessione attorno al museo in cui è ospitato e alle strategie adottate da esso. Il MAiO, Museo dell’Arte in ostaggio e delle Grafiche visionarie, ha come scopo quello di recuperare le numerosissime opere d’arte trafugate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e di farle circolare sotto forma digitale. Il pubblico ha la possibilità di riscoprire le opere in maniera totalmente innovativa attraverso due videogiochi in realtà aumentata.
Partendo dalla volontà del Museo di creare un sistema digitale e virtuale di fruizione e riflettendo sulla dicotomia del termine “ostaggio” - esso deriva dal tardo latino hospitaticum, che vuol dire “ospite”, significato diametralmente opposto al senso che ne attribuiamo oggi - gli artisti indagano l’effettiva liberazione delle immagini nel digitale. Quanto gli archivi digitali danno nuova visibilità alle immagini? La digitalizzazione dell’arte amplifica le possibilità di fruizione oppure quest’ultima ricade ostaggio di un sistema meno trasparente di quello che si pensa?
La nascita del web e delle microtecnologie di riproduzione hanno permesso alle immagini di essere riprodotte infinite volte, modificate, classificate e raccolte in diversi contesti e diverse piattaforme; non sempre però con risultati esclusivamente positivi. L’immagine digitale è libera di circolare all’interno della rete ma lungo il percorso pezzi di senso e contenuto spesso vengono smarriti. L’immagine digitale è una copia in movimento ma è una copia che ha perso il suo originale, il suo riferimento al reale. La copia digitale rimane dunque materiale vulnerabile, il suo utilizzo e la sua visibilità sono dipendenti dalla rete e dall’impiego di quest’ultima.
La ricerca proposta viene elaborata dagli artisti, negli spazi del MAiO, attingendo visualmente dall’archivio digitale del museo e dando vita a opere inedite con particolare attenzione per la stampa e la grafica d’arte.
In collaborazione con Associazione La Forza Del Segno
05
maggio 2019
Transcription. Copia in movimento
Dal 05 al 24 maggio 2019
arte moderna e contemporanea
Location
MAIO – MUSEO DELL’ARTE IN OSTAGGIO E DELLE GRAFICHE VISIONARIE
Cassina De' Pecchi, Via Trieste, 3, (Milano)
Cassina De' Pecchi, Via Trieste, 3, (Milano)
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 15-18
Vernissage
5 Maggio 2019, ore 17-21
Autore
Curatore