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Transeuropa Festival 2011
Transeuropa Festival è il primo festival transnazionale che si svolge contemporaneamente in dodici città d’Europa, dal 7 al 15 maggio, creando uno spazio comune – politico e culturale – di scambio, dibattito e azione. A partire dalla convinzione che il transnazionalismo rappresenti una chiave di lettura idonea a rappresentare e comunicare l’evoluzione delle strutture sociali contemporanee, il programma artistico di Transeuropa Festival si distingue per un approccio multidisciplinare e partecipativo.
Comunicato stampa
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Transeuropa Festival – Programma artistico transnazionale
Transeuropa Festival è il primo festival transnazionale che si svolge contemporaneamente in dodici città d'Europa, dal 7 al 15 maggio, creando uno spazio comune – politico e culturale – di scambio, dibattito e azione. A partire dalla convinzione che il transnazionalismo rappresenti una chiave di lettura idonea a rappresentare e comunicare l’evoluzione delle strutture sociali contemporanee, il programma artistico di Transeuropa Festival si distingue per un approccio multidisciplinare e partecipativo. Il Festival si offre quale piattaforma in grado di sperimentare nuovi format e altre prospettive di intervento. Le numerose attività proposte da Transeuropa ricorrono in tutte le città coinvolte, contando sulla partecipazione di oltre venticinque operatori culturali tra cui artisti, curatori, film-makers, con l'intento di giungere a risultati condivisi.
The ground, was divided we jumped, On-board programme for the modern traveller e Visualizing Transnationalism, i tre progetti principali in cui è articolato il programma, affrontano – da una prospettiva estetico visiva – alcune tematiche fondamentali dell'intero Transeuropa Festival.
Il programma artistico di Transeuropa Festival è curato e coordinato da Emanuele Guidi, con la collaborazione di Tobias Hering per il progetto On-board programme for the modern traveller, e Lorenzo Sandoval per Visualizing Transnationalism. È stato realizzato grazie al sostegno del Transeuropa Network e dei membri di European Alternatives (www.euroalter.com/).
Emanuele Guidi è curatore indipendente; vive a Berlino.
Tobias Hering è scrittore e curatore cinematografico; vive a Berlino.
Lorenzo Sandoval è artista e curatore; vive a Berlino.
The ground was divided, we jumped (Casa del Transeuropa Festival)
un progetto di Can Altay
a cura di Emanuele Guidi
The ground was divided, we jumped è il titolo della location che l’artista ha realizzato per Transeuropa e che funge da Casa del Festival in quattro sedi distinte: Bologna (Sala Borsa/Urban Center), Cluj Napoca (Tranzit House), Londra (Rochelle School) e Parigi (Espace Jemmapes).
The ground was divided, we jumped si pone come dispositivo di connessione tra le città coinvolte, attraverso un insieme di elementi architettonici e riferimenti concettuali comuni, che allo stesso tempo dialoga direttamente con ciascuna città e i suoi abitanti, un’interfaccia in grado di coinvolgere attivamente diversi tipi di pubblico. L'idea di introdurre alcune situazioni, aperte e lievemente stranianti, all'interno di tale contesto riflette l'intenzione di tradurre criticamente l'immagine di un mondo – e di un’Europa – che non garantisce movimenti fluidi e affrancati.
The ground was divided, we jumped ospiterà, in ciascuna delle città, una gamma diversificata di attività organizzate dagli attivisti del Festival, tra cui dibattiti, seminari, mostre, proiezioni.
Can Altay (1975, Ankara, Turchia) è un artista che vive e lavora a Istanbul, in Turchia.
Tra le mostre personali si ricordano quelle realizzate presso: The Showroom, London (2010), Kunst lerhaus Bethanien, Berlino (2008), e Spike Island, Bristol (2007); i suoi lavori sono stati presentati alle Biennali di Istanbul (2003), dell'Avana (2003) e di Gwangju (2008 ); al Walker Art Center (USA), Van Abbe Museum (Netherlands), ZKM (Germania), il PS1 MoMA (USA), e Platform Garanti (Turchia).
Visualizing Transnationalism
coordinato da Emanuele Guidi e Lorenzo Sandoval
Il termine “transnazionalismo” sta diventando parte costitutiva del tessuto sociale e culturale europeo. Lungi dall'essere interpretata solo come entità geopolitica ed economica, l’Europa dovrebbe essere riconsiderata a partire dalle relazioni molteplici che vi si instaurano, alla luce del potenziale dei nuovi mezzi di comunicazione, dei sistemi di networking e piattaforme di socializzazione virtuali, nonché delle popolazioni di nuovi migranti che quotidianamente l’attraversano seguendo dinamiche inattese. In tal senso, tutti flussi transnazionali, le azioni e i movimenti provenienti “dal basso” costituiscono un substrato culturale che necessita di essere esplorato e reinterpretato. In un campo d'azione così complesso, la forza di alcune pratiche comuni e la creazione di reti sono diventate la bussola attraverso cui orientarsi; la dimensione di genere, gli spazi di conoscenza, l'immigrazione, sono soltanto alcune delle innumerevoli lenti attraverso cui indagare queste relazioni, plurali e cangianti.
Com'è possibile mappare un territorio così articolato? Come renderlo visibile?
Visualizing Transnationalism è un processo collaborativo di ricerca derivato da una serie di incontri e seminari pubblici tenuti a Berlino, Londra, e Cluj Napoca. Al progetto hanno partecipato artisti, architetti, grafici, attivisti e curatori con l'intento di affrontare e “visualizzare” l’idea di transnazionalismo attraverso diverse strategie di mappatura.
Parte delle ricerche in corso verranno presentate nel quadro dell'intero Transeuropa Festival in forma di poster e cartoline: i media tradizionalmente utilizzati nello spazio pubblico, per comunicare attraverso parole e immagini. I manifesti saranno distribuiti in tutte le città, e documenteranno i processi individuali e collettivi messi in atto nei mesi precedenti al Festival.
Il progetto sarà presentato a Bologna, nel corso del Festival, l’11 maggio, a partire dalla pratica artistica del collettivo GenderArtNet un collettivo che ha portato avanti un processo sperimentale di mappatura che esplora l’interrelazione tra genere, etnia, razza, classe e genere nell’Europa contemporanea.
On-board programme for the modern traveller (Discussing film and video at Transeuropa Festival 2011)
a cura di Tobias Hering
con la collaborazione di Emanuele Guidi
Guest curators: Bonaventure Soh Bejeng Ndikung, Brad Butler & Karen Mirza, Martina Angelotti & Elvira Vannini e Joanne Richardson.
In linea con l'aspetto partecipativo e trans-locale del Festival Transeuropa, Emanuele Guidi e Tobias Hering hanno invitato sei artisti e curatori a collaborare al progetto On-board programme for the modern traveller, il cui obiettivo non è elargire risposte quanto suscitare quesiti e innescare processi di riflessione. Nelle diverse città che fanno capo al Festival, verrà presentata una diversa selezione di film e video in merito ai temi principali del Transeuropa Festival: immigrazione, diritti civili, identità post-1989, il concetto di transnazionalismo e l'impegno politico delle arti visive. Tutte le proiezioni saranno accompagnate da dibattiti organizzati dai co-curatori.
> Bologna: Clashing Tales. The local aspect of the struggle
a cura di Martina Angelotti e Elvira Vannini
giovedì 12 maggio ore 18 - MAMbo - Museo dʼArte Moderna di Bologna,
intervengono: Marcelo Exposito (artista), Martina Angelotti, Elvira Vannini
Negli ultimi anni in Europa la riflessione sui fenomeni migratori, sugli spazi sociali e sulla nozione di comunità, è stata allʼorigine di diversi percorsi artistici. Nuove pratiche di insubordinazione, che corrispondono al cambiamento produttivo, sociale e politico di organizzazione del lavoro, hanno generato modelli diversi di integrazione e forme di sovversione. Clashing Tales. The local aspect of the struggle si interroga su come possano oggi le pratiche artistiche operare una rottura e attivare nuovi strumenti linguistici e interpretativi per la società, presentando tre video che affrontano il tema del linguaggio e della pratica artistica da punti di vista differenti.
Screening: John Jordan e Isabell Fremeaux, Les Sentiers de lʼutopie, 2010; Marcelo Exposito, Lexico Familiar, 2008; Angela Melitopoulos, The Language of things, 2007.
I video saranno visibili nel foyer del MAMbo durante tutta la giornata del 12 maggio.
Clashing Tales. The local aspect of the struggle sarà inoltre presentato il 10 maggio alla Red House di Sofia.
Martina Angelotti è curatrice indipendente e critico d'arte. Vive a Milano. (www.onoff.co.it).
Elvira Vannini è curatrice indipendente e scrittrice. Vive a Milano.
Transeuropa Festival è il primo festival transnazionale che si svolge contemporaneamente in dodici città d'Europa, dal 7 al 15 maggio, creando uno spazio comune – politico e culturale – di scambio, dibattito e azione. A partire dalla convinzione che il transnazionalismo rappresenti una chiave di lettura idonea a rappresentare e comunicare l’evoluzione delle strutture sociali contemporanee, il programma artistico di Transeuropa Festival si distingue per un approccio multidisciplinare e partecipativo. Il Festival si offre quale piattaforma in grado di sperimentare nuovi format e altre prospettive di intervento. Le numerose attività proposte da Transeuropa ricorrono in tutte le città coinvolte, contando sulla partecipazione di oltre venticinque operatori culturali tra cui artisti, curatori, film-makers, con l'intento di giungere a risultati condivisi.
The ground, was divided we jumped, On-board programme for the modern traveller e Visualizing Transnationalism, i tre progetti principali in cui è articolato il programma, affrontano – da una prospettiva estetico visiva – alcune tematiche fondamentali dell'intero Transeuropa Festival.
Il programma artistico di Transeuropa Festival è curato e coordinato da Emanuele Guidi, con la collaborazione di Tobias Hering per il progetto On-board programme for the modern traveller, e Lorenzo Sandoval per Visualizing Transnationalism. È stato realizzato grazie al sostegno del Transeuropa Network e dei membri di European Alternatives (www.euroalter.com/).
Emanuele Guidi è curatore indipendente; vive a Berlino.
Tobias Hering è scrittore e curatore cinematografico; vive a Berlino.
Lorenzo Sandoval è artista e curatore; vive a Berlino.
The ground was divided, we jumped (Casa del Transeuropa Festival)
un progetto di Can Altay
a cura di Emanuele Guidi
The ground was divided, we jumped è il titolo della location che l’artista ha realizzato per Transeuropa e che funge da Casa del Festival in quattro sedi distinte: Bologna (Sala Borsa/Urban Center), Cluj Napoca (Tranzit House), Londra (Rochelle School) e Parigi (Espace Jemmapes).
The ground was divided, we jumped si pone come dispositivo di connessione tra le città coinvolte, attraverso un insieme di elementi architettonici e riferimenti concettuali comuni, che allo stesso tempo dialoga direttamente con ciascuna città e i suoi abitanti, un’interfaccia in grado di coinvolgere attivamente diversi tipi di pubblico. L'idea di introdurre alcune situazioni, aperte e lievemente stranianti, all'interno di tale contesto riflette l'intenzione di tradurre criticamente l'immagine di un mondo – e di un’Europa – che non garantisce movimenti fluidi e affrancati.
The ground was divided, we jumped ospiterà, in ciascuna delle città, una gamma diversificata di attività organizzate dagli attivisti del Festival, tra cui dibattiti, seminari, mostre, proiezioni.
Can Altay (1975, Ankara, Turchia) è un artista che vive e lavora a Istanbul, in Turchia.
Tra le mostre personali si ricordano quelle realizzate presso: The Showroom, London (2010), Kunst lerhaus Bethanien, Berlino (2008), e Spike Island, Bristol (2007); i suoi lavori sono stati presentati alle Biennali di Istanbul (2003), dell'Avana (2003) e di Gwangju (2008 ); al Walker Art Center (USA), Van Abbe Museum (Netherlands), ZKM (Germania), il PS1 MoMA (USA), e Platform Garanti (Turchia).
Visualizing Transnationalism
coordinato da Emanuele Guidi e Lorenzo Sandoval
Il termine “transnazionalismo” sta diventando parte costitutiva del tessuto sociale e culturale europeo. Lungi dall'essere interpretata solo come entità geopolitica ed economica, l’Europa dovrebbe essere riconsiderata a partire dalle relazioni molteplici che vi si instaurano, alla luce del potenziale dei nuovi mezzi di comunicazione, dei sistemi di networking e piattaforme di socializzazione virtuali, nonché delle popolazioni di nuovi migranti che quotidianamente l’attraversano seguendo dinamiche inattese. In tal senso, tutti flussi transnazionali, le azioni e i movimenti provenienti “dal basso” costituiscono un substrato culturale che necessita di essere esplorato e reinterpretato. In un campo d'azione così complesso, la forza di alcune pratiche comuni e la creazione di reti sono diventate la bussola attraverso cui orientarsi; la dimensione di genere, gli spazi di conoscenza, l'immigrazione, sono soltanto alcune delle innumerevoli lenti attraverso cui indagare queste relazioni, plurali e cangianti.
Com'è possibile mappare un territorio così articolato? Come renderlo visibile?
Visualizing Transnationalism è un processo collaborativo di ricerca derivato da una serie di incontri e seminari pubblici tenuti a Berlino, Londra, e Cluj Napoca. Al progetto hanno partecipato artisti, architetti, grafici, attivisti e curatori con l'intento di affrontare e “visualizzare” l’idea di transnazionalismo attraverso diverse strategie di mappatura.
Parte delle ricerche in corso verranno presentate nel quadro dell'intero Transeuropa Festival in forma di poster e cartoline: i media tradizionalmente utilizzati nello spazio pubblico, per comunicare attraverso parole e immagini. I manifesti saranno distribuiti in tutte le città, e documenteranno i processi individuali e collettivi messi in atto nei mesi precedenti al Festival.
Il progetto sarà presentato a Bologna, nel corso del Festival, l’11 maggio, a partire dalla pratica artistica del collettivo GenderArtNet un collettivo che ha portato avanti un processo sperimentale di mappatura che esplora l’interrelazione tra genere, etnia, razza, classe e genere nell’Europa contemporanea.
On-board programme for the modern traveller (Discussing film and video at Transeuropa Festival 2011)
a cura di Tobias Hering
con la collaborazione di Emanuele Guidi
Guest curators: Bonaventure Soh Bejeng Ndikung, Brad Butler & Karen Mirza, Martina Angelotti & Elvira Vannini e Joanne Richardson.
In linea con l'aspetto partecipativo e trans-locale del Festival Transeuropa, Emanuele Guidi e Tobias Hering hanno invitato sei artisti e curatori a collaborare al progetto On-board programme for the modern traveller, il cui obiettivo non è elargire risposte quanto suscitare quesiti e innescare processi di riflessione. Nelle diverse città che fanno capo al Festival, verrà presentata una diversa selezione di film e video in merito ai temi principali del Transeuropa Festival: immigrazione, diritti civili, identità post-1989, il concetto di transnazionalismo e l'impegno politico delle arti visive. Tutte le proiezioni saranno accompagnate da dibattiti organizzati dai co-curatori.
> Bologna: Clashing Tales. The local aspect of the struggle
a cura di Martina Angelotti e Elvira Vannini
giovedì 12 maggio ore 18 - MAMbo - Museo dʼArte Moderna di Bologna,
intervengono: Marcelo Exposito (artista), Martina Angelotti, Elvira Vannini
Negli ultimi anni in Europa la riflessione sui fenomeni migratori, sugli spazi sociali e sulla nozione di comunità, è stata allʼorigine di diversi percorsi artistici. Nuove pratiche di insubordinazione, che corrispondono al cambiamento produttivo, sociale e politico di organizzazione del lavoro, hanno generato modelli diversi di integrazione e forme di sovversione. Clashing Tales. The local aspect of the struggle si interroga su come possano oggi le pratiche artistiche operare una rottura e attivare nuovi strumenti linguistici e interpretativi per la società, presentando tre video che affrontano il tema del linguaggio e della pratica artistica da punti di vista differenti.
Screening: John Jordan e Isabell Fremeaux, Les Sentiers de lʼutopie, 2010; Marcelo Exposito, Lexico Familiar, 2008; Angela Melitopoulos, The Language of things, 2007.
I video saranno visibili nel foyer del MAMbo durante tutta la giornata del 12 maggio.
Clashing Tales. The local aspect of the struggle sarà inoltre presentato il 10 maggio alla Red House di Sofia.
Martina Angelotti è curatrice indipendente e critico d'arte. Vive a Milano. (www.onoff.co.it).
Elvira Vannini è curatrice indipendente e scrittrice. Vive a Milano.
07
maggio 2011
Transeuropa Festival 2011
Dal 07 al 15 maggio 2011
arte contemporanea
presentazione
incontro - conferenza
presentazione
incontro - conferenza
Location
SALA BORSA
Bologna, Piazza Del Nettuno, 3, (Bologna)
Bologna, Piazza Del Nettuno, 3, (Bologna)
Sito web
www.transeuropafestival.eu
Autore
Curatore