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Transizioni e passaggi
L’esposizione nasce dalla volontà di voler creare un trait d union tra artisti finlandesi ed il mondo
dell’arte della città di Roma . L’intenzione è quella di cercare delle relazioni reali tra il mondo della
cultura Finlandese e quello della città
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 23 marzo 2018 alle ore 12.00 all interno dello Spazio Cerere si terrà la mostra collettiva
Transizioni e passaggi .
L'esposizione nasce dalla volontà di voler creare un trait d union tra artisti finlandesi ed il mondo
dell'arte della città di Roma . L'intenzione è quella di cercare delle relazioni reali tra il mondo della
cultura Finlandese e quello della città .
La mostra presenta un nutrito corpo di opere, dalla pittura al video, dalla fotografia alla scultura,
proponendo risvolti contaminanti fra traiettorie astratte e immagini nitide che potranno dare una
vista d insieme allo spettatore lasciando allo sguardo la possibilità di raggiungere un punto di
prospettiva dove potersi affacciare , osservare e comprendere i punti di vista divergenti delle opere
come in un coro che cerca una voce sola.
Hannu Palosuo diventa artefice di una moderna figurazione che rivela come una tematica
ricorrente possa risultare di assoluta attualità. Sull’evocazione della memoria e del ricordo, l’artista
erge a protagonista dei dipinti la quotidianità, con toni contrapposti ma concordanti per evidenziare
il positivo e il negativo dell’immagine, la sua presenza e il suo vuoto.
Hannu Palosuo nasce nel 1966 a Helsinki in Finlandia. Nel 1989 è a Roma, con una borsa di studio,
dove frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi “La Sapienza” con
l’indirizzo di “Storia dell’Arte Moderna” e l’Accademia di Belle Arti. Attualmente vive e lavora fra
Helsinki e Roma. Numerose sono le esperienze di lavoro artistico in Europa e nel mondo. Partecipa
alla Biennale di Venezia del 2009 su invito della Repubblica Araba-Siriana realizzando "None of
them is the truth", un’installazione pittorica che ha ricoperto l’intero spazio a lui dedicato
nell’intento di “inghiottire” lo spettatore all’interno del lavoro stesso. Alla Biennale di Venezia
viene invitato anche nelle due edizioni successive; nell'edizione del 2013 i suoi lavori vengono
esposti, all'interno della collettiva"Cara amica arte"curata da Duccio Trombadori.
Nanna Susi è una persona appassionata. È anche un'artista disciplinata, la sua ricerca della
perfezione e la sua capacità di pittrice di camuffare l'architettura multidimensionale delle sue opere
in una veste espressionista vivace. Per Susi, la pittura è un campo di esposizione per le energie e le
correnti che costituiscono la vita.
Nanna Susi è un'artista finlandese contemporanea (nata nel 1967). All'inizio del 2000 ha vissuto e
ha lavorato alcuni anni a Roma, in Italia. Attualmente si trova a Helsinki, in Finlandia e a Roma. Ha
tenuto numerose mostre privati in giro per la Finlandia e l'Europa, e ha preso parte a mostre
collettive su scala internazionale. Susi è stato esposto in una vasta mostra "Underneath the Eyes"
presso l'Helsinki Art Museum (HAM) durante il periodo 2012-2013. I dipinti di Susi sono inclusi in
molte collezioni finlandesi, ad esempio a Helsinki, nei musei d'arte di Tampere e Lahti, nel museo
d'arte EMMA di Espoo, nelle collezioni della Fondazione KONE e in molte collezioni private e
straniere.
Il colore di base di Katja Tukiainen è il rosa. Con le sue ragazze carine, forti e svelte, i colori ad
olio brillanti e le pennellate eloquenti parla di cose serie. Proprio grazie a questa maniera cute che
sussume la limitata autonomia del neo-pop europeo le strategie di appropriazione dello stereotipo
che caratterizzano gli stessi Superflat e Pop Surrealism si manifestano nuovamente. Dipinge i suoi
slogan per cambiare il mondo e i suoi paesaggi da sogno per chiunque possa intervenire. La sua
ricerca artistica si concentra sulla pittura narrativa nello spazio.
Katja Tukiainen conseguito lauree specialistiche presso l'Accademia di Belle Arti di Finlandia e
l'Università di Arte e Design. Al momento sta lavorando con il suo dottorato in Visual Artist presso
l'Accademia di Belle Arti di Helsinki. I suoi dipinti sono inclusi in molte collezioni prestigiose
come la collezione del KIASMA Museum of Contemporary Art e la collezione Gösta Serlachius
Fine Arts Foundation. Le sue opere sono esposte a livello internazionale dalla metà del 1990.
Video lavori esposti dagli artisti: Sophia Ehrnrooth, Sasha Huber e Rosa Liksom.
Immagini in movimento e ripetizioni meditative
Ph. D. Hanna Maria Laakso
Dream of Championship di Sophia Ehrnrooth, Haïti Chérie di Sasha Huber e Finlandia – National
landscapes di Rosa Liksom sono video sperimentali in cui la ripetizione meditativa evoca lo stato
del sogno, della spiritualità e dell’inconscio.
Nel lavoro di Ehrnrooth, dei ragazzi scandiscono i nomi dei giocatori di calcio: vediamo i volti
plasmati da un’ampia gamma di emozioni e ascoltiamo la pronuncia di nomi esotici.
Ehrnrooth afferma: “ il sogno di diventare un campione è alla base di Dream of Championship:
ragazzi di ogni parte del mondo condividono questa fantasia. Nel video dei ragazzi scandinavi
recitano il ruolo di giocatori conosciuti e meno conosciuti da tutto il mondo – ai loro occhi tutti
campioni in egual misura2.
In Haïti Chérie di Huber, lavoro nato in risposta al terremoto di Haiti del 2010, vediamo degli
angeli di neve disegnati dal corpo del regista sul mare ghiacciato in Finlandia. Quello che questo
pattern ripetitivo suggerisce è la tristezza della perdita come anche uno stato trascendentale in cui la
speranza esiste.
In Finlandia – National landscapes di Liksom, seguiamo delle donne che indossano il burka afgano
vagando nel paesaggio finlandese. La ripetizione dei passi di queste donne senza volto spinge lo
spettatore a focalizzarsi sui contrasti tra familiare e straniante, tra conosciuto e sconosciuto.
I tre lavori riflettono la formazione dei tre artisti. Ehrnrooth ha lavorato come artista visivo nel
campo della pittura e della fotografia dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti
finlandese. Huber ha conseguito un Master all’Università di Arte e design di Helsinki, il suo lavoro
spazia tra video, fotografia ed interventi performativi o progetti editoriali. Liksom ha studiato
antropologia e scienze politiche a Helsinki, Copenaghen e Mosca. In aggiunta al suo lavoro
letterario, ha fatto per decenni pittura e lavori video.
I lavori abbandonano la linea narrativa evocando temi che esplorano questioni come la solidarietà e
la democrazia, i sogni e le speranze. Nell’opera di Ehrnrooth, l’innocente ammirazione dei ragazzi
per gli eroi del calcio prescinde da le loro origini razziali, etniche e religiose – sono tutti
semplicemente degli eroi. Nel lavoro di Huber, nel regno del trascendentale, ciò che rimane è il
proprio sé spirituale. Nel lavoro di Liksom, il conosciuto si mescola armoniosamente con l’ignoto,
rendendoci testimoni del multiculturalismo alla luce della natura finlandese in continuo
cambiamento. Quindi, per la loro natura contemplativa, i tre lavori si avvicinano alla stabilità della
pittura o all’immobilità della fotografia: invitano lo spettatore a guardare dentro l’immagine - dando
libero spazio a diverse interpretazioni e puri stati emotivi.
Transizioni e passaggi .
L'esposizione nasce dalla volontà di voler creare un trait d union tra artisti finlandesi ed il mondo
dell'arte della città di Roma . L'intenzione è quella di cercare delle relazioni reali tra il mondo della
cultura Finlandese e quello della città .
La mostra presenta un nutrito corpo di opere, dalla pittura al video, dalla fotografia alla scultura,
proponendo risvolti contaminanti fra traiettorie astratte e immagini nitide che potranno dare una
vista d insieme allo spettatore lasciando allo sguardo la possibilità di raggiungere un punto di
prospettiva dove potersi affacciare , osservare e comprendere i punti di vista divergenti delle opere
come in un coro che cerca una voce sola.
Hannu Palosuo diventa artefice di una moderna figurazione che rivela come una tematica
ricorrente possa risultare di assoluta attualità. Sull’evocazione della memoria e del ricordo, l’artista
erge a protagonista dei dipinti la quotidianità, con toni contrapposti ma concordanti per evidenziare
il positivo e il negativo dell’immagine, la sua presenza e il suo vuoto.
Hannu Palosuo nasce nel 1966 a Helsinki in Finlandia. Nel 1989 è a Roma, con una borsa di studio,
dove frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi “La Sapienza” con
l’indirizzo di “Storia dell’Arte Moderna” e l’Accademia di Belle Arti. Attualmente vive e lavora fra
Helsinki e Roma. Numerose sono le esperienze di lavoro artistico in Europa e nel mondo. Partecipa
alla Biennale di Venezia del 2009 su invito della Repubblica Araba-Siriana realizzando "None of
them is the truth", un’installazione pittorica che ha ricoperto l’intero spazio a lui dedicato
nell’intento di “inghiottire” lo spettatore all’interno del lavoro stesso. Alla Biennale di Venezia
viene invitato anche nelle due edizioni successive; nell'edizione del 2013 i suoi lavori vengono
esposti, all'interno della collettiva"Cara amica arte"curata da Duccio Trombadori.
Nanna Susi è una persona appassionata. È anche un'artista disciplinata, la sua ricerca della
perfezione e la sua capacità di pittrice di camuffare l'architettura multidimensionale delle sue opere
in una veste espressionista vivace. Per Susi, la pittura è un campo di esposizione per le energie e le
correnti che costituiscono la vita.
Nanna Susi è un'artista finlandese contemporanea (nata nel 1967). All'inizio del 2000 ha vissuto e
ha lavorato alcuni anni a Roma, in Italia. Attualmente si trova a Helsinki, in Finlandia e a Roma. Ha
tenuto numerose mostre privati in giro per la Finlandia e l'Europa, e ha preso parte a mostre
collettive su scala internazionale. Susi è stato esposto in una vasta mostra "Underneath the Eyes"
presso l'Helsinki Art Museum (HAM) durante il periodo 2012-2013. I dipinti di Susi sono inclusi in
molte collezioni finlandesi, ad esempio a Helsinki, nei musei d'arte di Tampere e Lahti, nel museo
d'arte EMMA di Espoo, nelle collezioni della Fondazione KONE e in molte collezioni private e
straniere.
Il colore di base di Katja Tukiainen è il rosa. Con le sue ragazze carine, forti e svelte, i colori ad
olio brillanti e le pennellate eloquenti parla di cose serie. Proprio grazie a questa maniera cute che
sussume la limitata autonomia del neo-pop europeo le strategie di appropriazione dello stereotipo
che caratterizzano gli stessi Superflat e Pop Surrealism si manifestano nuovamente. Dipinge i suoi
slogan per cambiare il mondo e i suoi paesaggi da sogno per chiunque possa intervenire. La sua
ricerca artistica si concentra sulla pittura narrativa nello spazio.
Katja Tukiainen conseguito lauree specialistiche presso l'Accademia di Belle Arti di Finlandia e
l'Università di Arte e Design. Al momento sta lavorando con il suo dottorato in Visual Artist presso
l'Accademia di Belle Arti di Helsinki. I suoi dipinti sono inclusi in molte collezioni prestigiose
come la collezione del KIASMA Museum of Contemporary Art e la collezione Gösta Serlachius
Fine Arts Foundation. Le sue opere sono esposte a livello internazionale dalla metà del 1990.
Video lavori esposti dagli artisti: Sophia Ehrnrooth, Sasha Huber e Rosa Liksom.
Immagini in movimento e ripetizioni meditative
Ph. D. Hanna Maria Laakso
Dream of Championship di Sophia Ehrnrooth, Haïti Chérie di Sasha Huber e Finlandia – National
landscapes di Rosa Liksom sono video sperimentali in cui la ripetizione meditativa evoca lo stato
del sogno, della spiritualità e dell’inconscio.
Nel lavoro di Ehrnrooth, dei ragazzi scandiscono i nomi dei giocatori di calcio: vediamo i volti
plasmati da un’ampia gamma di emozioni e ascoltiamo la pronuncia di nomi esotici.
Ehrnrooth afferma: “ il sogno di diventare un campione è alla base di Dream of Championship:
ragazzi di ogni parte del mondo condividono questa fantasia. Nel video dei ragazzi scandinavi
recitano il ruolo di giocatori conosciuti e meno conosciuti da tutto il mondo – ai loro occhi tutti
campioni in egual misura2.
In Haïti Chérie di Huber, lavoro nato in risposta al terremoto di Haiti del 2010, vediamo degli
angeli di neve disegnati dal corpo del regista sul mare ghiacciato in Finlandia. Quello che questo
pattern ripetitivo suggerisce è la tristezza della perdita come anche uno stato trascendentale in cui la
speranza esiste.
In Finlandia – National landscapes di Liksom, seguiamo delle donne che indossano il burka afgano
vagando nel paesaggio finlandese. La ripetizione dei passi di queste donne senza volto spinge lo
spettatore a focalizzarsi sui contrasti tra familiare e straniante, tra conosciuto e sconosciuto.
I tre lavori riflettono la formazione dei tre artisti. Ehrnrooth ha lavorato come artista visivo nel
campo della pittura e della fotografia dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti
finlandese. Huber ha conseguito un Master all’Università di Arte e design di Helsinki, il suo lavoro
spazia tra video, fotografia ed interventi performativi o progetti editoriali. Liksom ha studiato
antropologia e scienze politiche a Helsinki, Copenaghen e Mosca. In aggiunta al suo lavoro
letterario, ha fatto per decenni pittura e lavori video.
I lavori abbandonano la linea narrativa evocando temi che esplorano questioni come la solidarietà e
la democrazia, i sogni e le speranze. Nell’opera di Ehrnrooth, l’innocente ammirazione dei ragazzi
per gli eroi del calcio prescinde da le loro origini razziali, etniche e religiose – sono tutti
semplicemente degli eroi. Nel lavoro di Huber, nel regno del trascendentale, ciò che rimane è il
proprio sé spirituale. Nel lavoro di Liksom, il conosciuto si mescola armoniosamente con l’ignoto,
rendendoci testimoni del multiculturalismo alla luce della natura finlandese in continuo
cambiamento. Quindi, per la loro natura contemplativa, i tre lavori si avvicinano alla stabilità della
pittura o all’immobilità della fotografia: invitano lo spettatore a guardare dentro l’immagine - dando
libero spazio a diverse interpretazioni e puri stati emotivi.
23
marzo 2018
Transizioni e passaggi
Dal 23 al 26 marzo 2018
arte contemporanea
Location
SPAZIO CERERE
Roma, Via Degli Ausoni, 1/3, (Roma)
Roma, Via Degli Ausoni, 1/3, (Roma)
Orario di apertura
dalle ore 12 alle ore 18.
Vernissage
23 Marzo 2018, h 12
Curatore