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Trappole. Pratiche Simboliche
La ricerca di Claudia Vetrano si inserisce in questo quadro di riflessione e indaga il sistema di relazioni che spesso attiva trappole più o meno evidenti; rielabora, infatti i simboli in relazione al senso di confine: recinti, catene, trappole, cultura, religione, lingue differenti.
Comunicato stampa
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Nell’ambito di Novissimi+, la prima edizione del bando To.Be dedicato alla crescita professionale di artisti emergenti, provenienti da un percorso di formazione presso l’Accademia Albertina di Torino, l’Associazione Ghёddo e A PICK GALLERY
presentano il progetto Trappole. Pratiche simboliche di Claudia Vetrano.
La proposta espositiva, curata da Emanuela Romano per A PICK GALLERY, si inserisce nell’ambito di un programma più ampio di mostre a cura dell’Associazione Ghёddo, che prevede la collaborazione tra artisti e spazi d’arte contemporanea del territorio torinese. L’intero progetto è realizzato con il supporto e il patrocinio dell’Accademia Albertina di Torino e della Città di Torino e con il sostegno della Fondazione Venesio.
Il simbolo è un segno corrispondente a un significato o a un valore universalmente riconosciuto. Ed è proprio attraverso i simboli che l'uomo conosce sé stesso e i suoi bisogni, ed attraverso la sua espressione pone le basi della società. Inoltre, con l'utilizzo di rituali, l’uomo tenta di dominare le potenti forze che sente intorno a sé, innescando pratiche che potrebbero condurre al controllo sociale.
La ricerca di Claudia Vetrano si inserisce in questo quadro di riflessione e indaga il sistema di relazioni che spesso attiva trappole più o meno evidenti.
Nata a Palermo nel 1995, l’artista attualmente frequenta l'Accademia Albertina di Torino.
L'opulenza siciliana e il rigore torinese probabilmente non influenzano molto Claudia, che, con una forma estremamente essenziale, mantiene una grande libertà espressiva e spazia fra diversi media senza aggiungere orpelli superflui. Il messaggio nelle sue opere è forte, proprio grazie alla sua semplicità e alla capacità di utilizzare oggetti, materiali e colori fortemente simbolici. La struttura simbolica, sottesa alla vita sociale, viene scomposta e utilizzata in modo inedito nei suoi lavori. L’artista rielabora, infatti, ogni simbolo in relazione al senso di confine: recinti, catene, trappole, cultura, religione, lingue differenti, sono tutti elementi che studia minuziosamente per la sua ricerca artistica.
Nelle installazioni di Vetrano troviamo componenti che, nell’evocare la “tortura”, portano lo spettatore a riflettere sull’identità personale in relazione all’altro e allo spazio circostante. Si generano, così, nuovi spazi e nuove modalità di viverli.
In mostra sono presentate le opere più recenti dell'artista che, partendo dal concetto di confine, approdano a installazioni-trappole.
Nell’opera Impenintenza (2022), la costrizione trova una soluzione più incisiva nel restituire un’immagine familiare, che rielaborata diventa una struttura estremamente ambigua. Un‘altalena, da tutti conosciuta e riconosciuta come uno strumento di semplice divertimento infantile, è trasfigurato in una seduta che assume l’aspetto di una gogna, strumento di tortura e punizione. L’allusione ad una piacevolezza fa vacillare ironicamente il confine tra attrazione e repulsione, inducendo una riflessione sui due concetti e sulla loro vulnerabilità.
Nell’opera Fidanza (2022), invece, la luce diventa un elemento attraente che induce il visitatore ad avvicinarsi, trovandosi di fronte a una ricostruzione della Bocca della Verità romana. Il primo istinto è quello di inserire la mano, seguendo la leggenda medievale secondo cui la bocca avrebbe potuto mordere chi non avesse affermato il vero. Ma avvicinandosi si percepisce, oltre la bocca, un ambiente urbano in un video notturno. Le labbra diventano quindi un'apertura di rivelazione e al tempo stesso di devianza dalla realtà, che ipnotizzano e catturano l’osservatore.
Il lavoro di Claudia Vetrano pone chi guarda di fronte alla necessità di andare in profondità, di superare le abitudini percepite come confortevoli, al fine di tutelarsi dagli altri e soprattutto da sé stessi.
Un’opera inedita di Claudia Vetrano, inoltre, farà parte della mostra collettiva BLU POLICROMO: narrazioni e interpretazioni a confronto, un elaborato percorso di espressioni artistiche che mettono in luce le numerose declinazioni del blu. La mostra, curata da Sara Liuzzi ed Emanuela Romano, in collaborazione con l'Associazione Ghëddo e Opere Scelte, inaugurerà mercoledì 15 febbraio da A PICK GALLERY e sarà visibile fino al 15 aprile 2023.
Biografia artista
Claudia Vetrano [1995] nata a Palermo, vive e lavora a Torino. Artista eclettica, focalizza la sua ricerca sul valore simbolico dell’elemento scultoreo, estrapolato dal quotidiano e reinterpretato con essenzialità e rigore di forme e cromatismi. Attualmente frequenta l’Accademia Albertina di Torino approfondendo i suoi studi in Scultura.
Biografia Associazione Ghёddo
Ghëddo è un’associazione culturale attiva a Torino dal 2021 con l’obiettivo di organizzare progetti culturali per valorizzare e promuovere la giovane arte emergente. L’associazione mira a creare una rete dinamica tra artistə, gallerie e spazi indipendenti del territorio, favorendo esperienze di cooperazione al fine di costruire un legame solidale e generare dinamiche di scambio umano, etico, artistico. Ghëddo è: Stefania Balocco, Francesca Bernardi, Olga Cantini, Chiara Cosentino, Rachele Fassari, Davide Nicastro, Barbara Ruperti.
presentano il progetto Trappole. Pratiche simboliche di Claudia Vetrano.
La proposta espositiva, curata da Emanuela Romano per A PICK GALLERY, si inserisce nell’ambito di un programma più ampio di mostre a cura dell’Associazione Ghёddo, che prevede la collaborazione tra artisti e spazi d’arte contemporanea del territorio torinese. L’intero progetto è realizzato con il supporto e il patrocinio dell’Accademia Albertina di Torino e della Città di Torino e con il sostegno della Fondazione Venesio.
Il simbolo è un segno corrispondente a un significato o a un valore universalmente riconosciuto. Ed è proprio attraverso i simboli che l'uomo conosce sé stesso e i suoi bisogni, ed attraverso la sua espressione pone le basi della società. Inoltre, con l'utilizzo di rituali, l’uomo tenta di dominare le potenti forze che sente intorno a sé, innescando pratiche che potrebbero condurre al controllo sociale.
La ricerca di Claudia Vetrano si inserisce in questo quadro di riflessione e indaga il sistema di relazioni che spesso attiva trappole più o meno evidenti.
Nata a Palermo nel 1995, l’artista attualmente frequenta l'Accademia Albertina di Torino.
L'opulenza siciliana e il rigore torinese probabilmente non influenzano molto Claudia, che, con una forma estremamente essenziale, mantiene una grande libertà espressiva e spazia fra diversi media senza aggiungere orpelli superflui. Il messaggio nelle sue opere è forte, proprio grazie alla sua semplicità e alla capacità di utilizzare oggetti, materiali e colori fortemente simbolici. La struttura simbolica, sottesa alla vita sociale, viene scomposta e utilizzata in modo inedito nei suoi lavori. L’artista rielabora, infatti, ogni simbolo in relazione al senso di confine: recinti, catene, trappole, cultura, religione, lingue differenti, sono tutti elementi che studia minuziosamente per la sua ricerca artistica.
Nelle installazioni di Vetrano troviamo componenti che, nell’evocare la “tortura”, portano lo spettatore a riflettere sull’identità personale in relazione all’altro e allo spazio circostante. Si generano, così, nuovi spazi e nuove modalità di viverli.
In mostra sono presentate le opere più recenti dell'artista che, partendo dal concetto di confine, approdano a installazioni-trappole.
Nell’opera Impenintenza (2022), la costrizione trova una soluzione più incisiva nel restituire un’immagine familiare, che rielaborata diventa una struttura estremamente ambigua. Un‘altalena, da tutti conosciuta e riconosciuta come uno strumento di semplice divertimento infantile, è trasfigurato in una seduta che assume l’aspetto di una gogna, strumento di tortura e punizione. L’allusione ad una piacevolezza fa vacillare ironicamente il confine tra attrazione e repulsione, inducendo una riflessione sui due concetti e sulla loro vulnerabilità.
Nell’opera Fidanza (2022), invece, la luce diventa un elemento attraente che induce il visitatore ad avvicinarsi, trovandosi di fronte a una ricostruzione della Bocca della Verità romana. Il primo istinto è quello di inserire la mano, seguendo la leggenda medievale secondo cui la bocca avrebbe potuto mordere chi non avesse affermato il vero. Ma avvicinandosi si percepisce, oltre la bocca, un ambiente urbano in un video notturno. Le labbra diventano quindi un'apertura di rivelazione e al tempo stesso di devianza dalla realtà, che ipnotizzano e catturano l’osservatore.
Il lavoro di Claudia Vetrano pone chi guarda di fronte alla necessità di andare in profondità, di superare le abitudini percepite come confortevoli, al fine di tutelarsi dagli altri e soprattutto da sé stessi.
Un’opera inedita di Claudia Vetrano, inoltre, farà parte della mostra collettiva BLU POLICROMO: narrazioni e interpretazioni a confronto, un elaborato percorso di espressioni artistiche che mettono in luce le numerose declinazioni del blu. La mostra, curata da Sara Liuzzi ed Emanuela Romano, in collaborazione con l'Associazione Ghëddo e Opere Scelte, inaugurerà mercoledì 15 febbraio da A PICK GALLERY e sarà visibile fino al 15 aprile 2023.
Biografia artista
Claudia Vetrano [1995] nata a Palermo, vive e lavora a Torino. Artista eclettica, focalizza la sua ricerca sul valore simbolico dell’elemento scultoreo, estrapolato dal quotidiano e reinterpretato con essenzialità e rigore di forme e cromatismi. Attualmente frequenta l’Accademia Albertina di Torino approfondendo i suoi studi in Scultura.
Biografia Associazione Ghёddo
Ghëddo è un’associazione culturale attiva a Torino dal 2021 con l’obiettivo di organizzare progetti culturali per valorizzare e promuovere la giovane arte emergente. L’associazione mira a creare una rete dinamica tra artistə, gallerie e spazi indipendenti del territorio, favorendo esperienze di cooperazione al fine di costruire un legame solidale e generare dinamiche di scambio umano, etico, artistico. Ghëddo è: Stefania Balocco, Francesca Bernardi, Olga Cantini, Chiara Cosentino, Rachele Fassari, Davide Nicastro, Barbara Ruperti.
10
febbraio 2023
Trappole. Pratiche Simboliche
Dal 10 all'undici febbraio 2023
arte contemporanea
Location
A PICK GALLERY
Torino, via Bernardino Galliari, 15/C, (Torino)
Torino, via Bernardino Galliari, 15/C, (Torino)
Orario di apertura
sabato 11 ore 15.30-20
Vernissage
10 Febbraio 2023, ore 18-21
Sito web
Autore
Curatore
Progetto grafico
Sponsor
Patrocini