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Trasformazioni
La mostra si propone come un’immersione fra passato e presente con le fotografie di rappresentanti di spicco del mondo dell’arte contemporanea.
Comunicato stampa
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La 9a edizione della Biennale dell’immagine prende spunto dai mutamenti epocali che hanno interessato il territorio ticinese – mutamenti di tipo geo-fisico, ma anche antropologico e sociale – per dar vita a un percorso di memoria fotografica che parte dal recente passato e giunge nel cuore della contemporaneità con il titolo “TRASFORMAZIONI” – trasformazioni declinate anche nella capacità emozionale che può suscitare l’immagine fotografica.
Fra gli artisti in mostra Werner Bischof (m.a.x. museo) e Beat Streuli (Spazio Officina).
Affermatasi nell’arco di otto edizioni come uno dei più originali appuntamenti del genere in Svizzera e in Europa, la Biennale dell’immagine è una manifestazione focalizzata sulla fotografia e sulle arti visive contemporanee, tra cui video e cinema, divenuta altresì punto d’incontro tra le più innovative esperienze creative in tale ambito.
Questa edizione – organizzata e promossa dal Dicastero cultura e dal Dicastero servizi, attività sociali e giovani del Comune di Chiasso, in collaborazione con la Cons Arc / Galleria di Chiasso, il Centro Culturale Chiasso e il Comitato della Biennale – vede coinvolte ben 22 realtà espositive del territorio ticinese e insubrico, da Lugano a Como, ampliando quindi ulteriormente il suo raggio d’azione in senso geografico e come offerta culturale.
Il programma è arricchito da una rassegna cinematografica promossa dal Cinema Teatro di Chiasso e dal Cineclub del Mendrisiotto (i film saranno proiettati al Cinema Teatro), come pure da incontri proposti da alcune delle sedi che partecipano alla Biennale.
L’esposizione allo Spazio Officina, dal titolo "TRASFORMAZIONI", si articola in tre sezioni ed è organizzata dal Comitato della Biennale dell’immagine e promossa dal Dicastero cultura del Comune di Chiasso, con il sostegno del Dicastero servizi, attività sociali e giovani – Chiasso, culture in movimento.
La mostra "Ferro, asfalto e cemento armato. Le vie di comunicazione che hanno cambiato il Ticino. Fotografie d’archivio", a cura di Gian Franco Ragno e Antonio Mariotti, si propone come un’immersione fra passato e presente, partendo da una scelta critica di un centinaio di immagini, frutto della selezione di migliaia di fotografie totalmente inedite scattate sull’arco di un quarto di secolo da professionisti e addetti ai lavori per conto dell’Ufficio strade nazionali, e nella fase di realizzazione dell’autostrada A2 (che attraversa la Svizzera da Sud a Nord), nonché dal patrimonio dell’Archivio FFS – Ferrovie Federali Svizzere prima e durante la realizzazione della linea ferroviaria Gotthardbahn.
Tale sezione espositiva è affiancata dal settore "Di nuovo Gottardo. Opere dal progetto “Il San Gottardo” – 1997. BSI Art Collection", con fotografie di John Davies, Alberto Flammer, Gian Paolo Minelli, Gabriele Basilico, Gilbert Fastenaekens, Claudio Moser e Mimmo Jodice - figure di spicco nel mondo dell’arte contemporanea. La collezione d’arte contemporanea di banca BSI, oltre a puntare sul panorama artistico a livello internazionale, ha un’attenzione particolare al territorio, come nel caso della Biennale dell’immagine, con cui collabora con entusiasmo mettendo a disposizione una sessantina di opere fotografiche. L’intento è di proporre una rilettura di uno dei momenti più vivi della fotografia ticinese e per il Ticino.
Allo Spazio Officina sarà inoltre presente una sezione affidata a Beat Streuli (Altdorf, Canton Uri, 1957), che ha specificatamente realizzato un’installazione sulla realtà multiculturale di Chiasso.
Conosciuto a livello internazionale come street photographer, per rigore e coerenza Beat Streuli da oltre quindici anni fotografa o riprende in video i passanti di grandi città e metropoli, da New York a Osaka, da Zurigo a Chicago, da Düsseldorf a Sidney, da Barcellona a Vienna, da Berlino a Los Angeles, da Helsinki a Cracovia e Singapore.
Per la 9a Biennale dell’immagine Streuli è stato invitato a produrre un’installazione che offre un’immagine nuova e attuale della città-frontiera che è Chiasso, percorsa tutti i giorni da flussi di gente di passaggio: lavoratori, turisti, viaggiatori e cittadini.
Il suo approccio non è quello di un fotografo documentarista, anche se saranno presenti aspetti del quotidiano, dettagli d’architettura, passanti, vetture e in particolare immagini dei visitatori della manifestazione “Festate” 2014 (Festival di culture e musiche del mondo che si tiene ogni anno a Chiasso) e del loro essere nello spazio cittadino.
Scrive Chiasso, culture in movimento:
“Gli interventi artistici promossi da Chiasso, culture in movimento celebrano da sempre le molte sfaccettature dell’identità chiassese attraverso lo sguardo dei cittadini: passanti curiosi e increduli, abitanti storici, testimoni inconsapevoli di cambiamenti globali, commercianti traditi dai mutamenti economici, nuovi arrivati spaesati e stupiti.
Molte le letture raccolte e restituite dagli artisti, affascinati dalle peculiarità della cittadina di confine, che è valico, capolinea, dogana, luogo di lavoro e di sbarco, forte di un passato opulento e scapestrato, schizofrenica nella grande capacità di accogliere e nel duro proposito di respingere.
L’intervento di Beat Streuli arricchisce questo percorso artistico di un tassello nuovo e fondamentale, sconvolgente nella propria semplicità.
Streuli ci mostra la normalità delle persone che vivono Chiasso, ci spinge a osservare come possano essere affiancate e confuse con i passanti di Tokyo, New York e Bruxelles.
Uno sguardo che avvicinando pacifica e rasserena, pur aprendo nuovi inevitabili interrogativi”.
LA MOSTRA IN CIFRE
La mostra allo Spazio Officina presenta: 59 opere della BSI Art Collection; 1 installazione video (16’, looped) realizzata da Beat Streuli appositamente per la Biennale dell’immagine; 22 immagini vintage dell’Archivio di Stato del Canton Ticino, Bellinzona; 14 immagini vintage della Fondazione Pellegrini Canevascini, Collezione fotografica; riproduzioni fotografiche dall’Archivio storico FFS – Ferrovie Federali Svizzere, Berna.
In occasione del vernissage, domenica 12 ottobre 2014 dalle ore 18.00 alle 21.00 allo Spazio Officina si realizzerà inoltre una site-specific performance di Radio Gwendalyn dal titolo “Secret Sound Stories”, a cura di Alan Alpenfelt e Francesco Giudici, in collaborazione con la V edizione del Gwenstival – Festival internazionale di musica e radiofonia.
All’interno dello Spazio Officina si creerà una narrazione personale per ogni visitatore. Radio Gwendalyn e la compagnia ZWEETZ proporranno narrazioni audio in cuffia wi-fi raccontate da attori nascosti. I racconti saranno legati alle immagini esposte e istruiranno l’ascoltatore su come muoversi nello spazio e quale percorso intraprendere tra le fotografie. Per i visitatori si creerà così una personale mappa visiva e sonora.
Biennale dell’immagine:
www.consarc.ch/bi
Fra gli artisti in mostra Werner Bischof (m.a.x. museo) e Beat Streuli (Spazio Officina).
Affermatasi nell’arco di otto edizioni come uno dei più originali appuntamenti del genere in Svizzera e in Europa, la Biennale dell’immagine è una manifestazione focalizzata sulla fotografia e sulle arti visive contemporanee, tra cui video e cinema, divenuta altresì punto d’incontro tra le più innovative esperienze creative in tale ambito.
Questa edizione – organizzata e promossa dal Dicastero cultura e dal Dicastero servizi, attività sociali e giovani del Comune di Chiasso, in collaborazione con la Cons Arc / Galleria di Chiasso, il Centro Culturale Chiasso e il Comitato della Biennale – vede coinvolte ben 22 realtà espositive del territorio ticinese e insubrico, da Lugano a Como, ampliando quindi ulteriormente il suo raggio d’azione in senso geografico e come offerta culturale.
Il programma è arricchito da una rassegna cinematografica promossa dal Cinema Teatro di Chiasso e dal Cineclub del Mendrisiotto (i film saranno proiettati al Cinema Teatro), come pure da incontri proposti da alcune delle sedi che partecipano alla Biennale.
L’esposizione allo Spazio Officina, dal titolo "TRASFORMAZIONI", si articola in tre sezioni ed è organizzata dal Comitato della Biennale dell’immagine e promossa dal Dicastero cultura del Comune di Chiasso, con il sostegno del Dicastero servizi, attività sociali e giovani – Chiasso, culture in movimento.
La mostra "Ferro, asfalto e cemento armato. Le vie di comunicazione che hanno cambiato il Ticino. Fotografie d’archivio", a cura di Gian Franco Ragno e Antonio Mariotti, si propone come un’immersione fra passato e presente, partendo da una scelta critica di un centinaio di immagini, frutto della selezione di migliaia di fotografie totalmente inedite scattate sull’arco di un quarto di secolo da professionisti e addetti ai lavori per conto dell’Ufficio strade nazionali, e nella fase di realizzazione dell’autostrada A2 (che attraversa la Svizzera da Sud a Nord), nonché dal patrimonio dell’Archivio FFS – Ferrovie Federali Svizzere prima e durante la realizzazione della linea ferroviaria Gotthardbahn.
Tale sezione espositiva è affiancata dal settore "Di nuovo Gottardo. Opere dal progetto “Il San Gottardo” – 1997. BSI Art Collection", con fotografie di John Davies, Alberto Flammer, Gian Paolo Minelli, Gabriele Basilico, Gilbert Fastenaekens, Claudio Moser e Mimmo Jodice - figure di spicco nel mondo dell’arte contemporanea. La collezione d’arte contemporanea di banca BSI, oltre a puntare sul panorama artistico a livello internazionale, ha un’attenzione particolare al territorio, come nel caso della Biennale dell’immagine, con cui collabora con entusiasmo mettendo a disposizione una sessantina di opere fotografiche. L’intento è di proporre una rilettura di uno dei momenti più vivi della fotografia ticinese e per il Ticino.
Allo Spazio Officina sarà inoltre presente una sezione affidata a Beat Streuli (Altdorf, Canton Uri, 1957), che ha specificatamente realizzato un’installazione sulla realtà multiculturale di Chiasso.
Conosciuto a livello internazionale come street photographer, per rigore e coerenza Beat Streuli da oltre quindici anni fotografa o riprende in video i passanti di grandi città e metropoli, da New York a Osaka, da Zurigo a Chicago, da Düsseldorf a Sidney, da Barcellona a Vienna, da Berlino a Los Angeles, da Helsinki a Cracovia e Singapore.
Per la 9a Biennale dell’immagine Streuli è stato invitato a produrre un’installazione che offre un’immagine nuova e attuale della città-frontiera che è Chiasso, percorsa tutti i giorni da flussi di gente di passaggio: lavoratori, turisti, viaggiatori e cittadini.
Il suo approccio non è quello di un fotografo documentarista, anche se saranno presenti aspetti del quotidiano, dettagli d’architettura, passanti, vetture e in particolare immagini dei visitatori della manifestazione “Festate” 2014 (Festival di culture e musiche del mondo che si tiene ogni anno a Chiasso) e del loro essere nello spazio cittadino.
Scrive Chiasso, culture in movimento:
“Gli interventi artistici promossi da Chiasso, culture in movimento celebrano da sempre le molte sfaccettature dell’identità chiassese attraverso lo sguardo dei cittadini: passanti curiosi e increduli, abitanti storici, testimoni inconsapevoli di cambiamenti globali, commercianti traditi dai mutamenti economici, nuovi arrivati spaesati e stupiti.
Molte le letture raccolte e restituite dagli artisti, affascinati dalle peculiarità della cittadina di confine, che è valico, capolinea, dogana, luogo di lavoro e di sbarco, forte di un passato opulento e scapestrato, schizofrenica nella grande capacità di accogliere e nel duro proposito di respingere.
L’intervento di Beat Streuli arricchisce questo percorso artistico di un tassello nuovo e fondamentale, sconvolgente nella propria semplicità.
Streuli ci mostra la normalità delle persone che vivono Chiasso, ci spinge a osservare come possano essere affiancate e confuse con i passanti di Tokyo, New York e Bruxelles.
Uno sguardo che avvicinando pacifica e rasserena, pur aprendo nuovi inevitabili interrogativi”.
LA MOSTRA IN CIFRE
La mostra allo Spazio Officina presenta: 59 opere della BSI Art Collection; 1 installazione video (16’, looped) realizzata da Beat Streuli appositamente per la Biennale dell’immagine; 22 immagini vintage dell’Archivio di Stato del Canton Ticino, Bellinzona; 14 immagini vintage della Fondazione Pellegrini Canevascini, Collezione fotografica; riproduzioni fotografiche dall’Archivio storico FFS – Ferrovie Federali Svizzere, Berna.
In occasione del vernissage, domenica 12 ottobre 2014 dalle ore 18.00 alle 21.00 allo Spazio Officina si realizzerà inoltre una site-specific performance di Radio Gwendalyn dal titolo “Secret Sound Stories”, a cura di Alan Alpenfelt e Francesco Giudici, in collaborazione con la V edizione del Gwenstival – Festival internazionale di musica e radiofonia.
All’interno dello Spazio Officina si creerà una narrazione personale per ogni visitatore. Radio Gwendalyn e la compagnia ZWEETZ proporranno narrazioni audio in cuffia wi-fi raccontate da attori nascosti. I racconti saranno legati alle immagini esposte e istruiranno l’ascoltatore su come muoversi nello spazio e quale percorso intraprendere tra le fotografie. Per i visitatori si creerà così una personale mappa visiva e sonora.
Biennale dell’immagine:
www.consarc.ch/bi
12
ottobre 2014
Trasformazioni
Dal 12 ottobre 2014 all'undici gennaio 2015
fotografia
Location
SPAZIO OFFICINA
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Biglietti
Intero adulti: CHF 7.- / Euro 5
Ridotto (pensionati AVS, AI, studenti, TCI e TCS, FAI SWISS): CHF 5.- / Euro 4
Scolaresche e gruppi di minimo 15 persone: CHF 5.- / Euro 4
Metà prezzo: Chiasso Card
Gratuito: associazione amici del m.a.x. museo - bambini fino a 7 anni - Aiap - Giornalisti - Membri ICOM - Passaporto Musei svizzeri - Membri di Visarte
Entrata gratuita: ogni prima domenica del mese
Ingresso cumulativo Spazio Officina + m.a.x. museo
Intero adulti: CHF 12.-
Orario di apertura
Martedì – venerdì ore 15.00-18.00, sabato – domenica ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00; chiuso il lunedì
Spazio Officina è aperto: sabato 1°.11.2014 (Ognissanti), lunedì 8.12.2014 (Immacolata), venerdì 26.12.2014 (Santo Stefano), giovedì 1°.01.2015 (Capodanno), martedì 6.01.2015 (Epifania), ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00
Chiuso mercoledì 24 dicembre (Vigilia di Natale), giovedì 25 dicembre (Natale),
Vernissage
12 Ottobre 2014, ore 16 al Cinema Teatro di Chiasso
Autore
Curatore