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Trasformazioni architettoniche e urbane nella città di Varese centro e periferia
In mostra le proposte elaborate da 110 studenti guidati da tredici architetti professori di chiara fama internazionale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
USI - Accademia di architettura
Villa Argentina, Largo Bernasconi 2, CH-6850 Mendrisio (Svizzera)
T +41 (0)58 666 50 00, F +41 (0)58 666 58 68, info.arc@usi.ch, www.arc.usi.ch
COMUNICATO STAMPA Mendrisio, 12 gennaio 2011
LA MOSTRA DEI PROGETTI DI DIPLOMA DELL’ACCADEMIA SBARCA A VARESE
SPAZIO MUSEALE VILLA BARAGIOLA
13.1-20.2.2011
Giovedì 13 gennaio 2011, alle ore 18.00, nello Spazio Museale di Villa Baragiola a Varese si
inaugura l’esposizione dei progetti di diploma, edizione 2010, Trasformazioni
architettoniche e urbane nella città di Varese, centro e periferia, promossa dall’Accademia
di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana) in partnership con la città
di Varese. In mostra le proposte elaborate da 110 studenti guidati da tredici architettiprofessori
di chiara fama internazionale.
Inoltre, alla fine del mese di febbraio la città di Varese ospiterà un convegno che intende,
una volta di più, suscitare un dibattito presso la cittadinanza; per l’occasione sarà
presentata la pubblicazione che raccoglie i risultati dell’esperienza condotta con e per la
città nel corso di un intenso anno di lavoro.
110 ipotesi progettuali per 7 aree della città
Teatro, auditorium, gallerie espositive, negozi, un nuovo edificio per l’Università dell’Insubria,
residenze, ridisegno degli spazi pubblici per l’area di Piazza Repubblica.
Unificazione in un nuovo terminal per le Ferrovie Nord e Ferrovie dello Stato, uffici, residenze, area
per il mercato, parco urbano, nuovo hub per i trasporti pubblici nella grande area delle attuali
Stazioni ferroviarie.
Il Lago di Varese, una risorsa turistica ricettiva da salvaguardare e attualizzare attraverso il ridisegno
degli argini, la progettazione di edifici per fitness, wellness e sport legati all’acqua.
Le ex Industrie aeronautiche Aermacchi ripensate in un campus sperimentale a servizio delle
imprese, un museo per le industrie varesine, una scuola di design, un auditorium, residenze per
studenti.
Il Cimitero di Belforte, un nuovo limite tra la città dei vivi e la città dei morti, tra il presente e la
memoria, uno dei luoghi sui quali si fonda e si sviluppa la città.
Una biblioteca e un edificio amministrativo comunale nell’area di Palazzo Estense, ma anche un
centro per gli anziani, luoghi di ritrovo e di relax, spazi per la contemplazione e per lo studio.
Social housing, nuove tipologie edilizie residenziali e negozi nell’area di Piazzale Staffora.
2
Varese: una vera e propria full immersion
Nel 2009 è stato siglato presso Palazzo Estense, sede del Comune di Varese, un accordo di
collaborazione tra l’Accademia di architettura di Mendrisio e l’amministrazione comunale con il
sostegno di un pool di partner/sponsor; la città di Varese è stata così identificata come territorio di
indagine progettuale per l’edizione 2010 dei diplomi dell’Accademia.
Da febbraio a giugno 2010 (prima sessione) e da settembre a dicembre 2010 (seconda sessione) a
Mendrisio 110 studenti di provenienza internazionale hanno realizzato i loro progetti di diploma
indagando sette aree strategiche della città di Varese. Il risultato è costituito da 110 chiavi di lettura
per il futuro sviluppo urbanistico, ambientale e architettonico della città, sotto la guida di tredici
architetti-professori di chiara fama internazionale: Francisco e Manuel Aires Mateus (Lisbona),
Michele Arnaboldi (Locarno), Martin Boesch (Zurigo), Esteban Bonell (Barcellona), Mario Botta
(Lugano), Marianne Burkhalter e Christian Sumi (Zurigo), Antonio Citterio (Milano), Marc-Henri
Collomb (Losanna), Quintus Miller (Basilea), Valerio Olgiati (Flims) e Jonathan Sergison (Londra).
Gli studenti hanno frequentato dei seminari introduttivi nei quali sono stati affrontati argomenti
storici, antropologici, filosofici, urbanistici e architettonici riferiti a Varese per comprendere la città
in tutte le sue sfumature. I seminari, aperti al pubblico, hanno registrato una folta presenza di
pubblico proveniente dai territori insubrici.
Durante lo svolgimento delle attività, numerosi sono stati i momenti di coinvolgimento e confronto
con la comunità varesina. In particolare, un ciclo di sei conferenze pubbliche è stato promosso tra
febbraio e aprile 2010 nella prestigiosa cornice di Villa e Collezione Panza a Varese, grazie
all’ospitalità concessa dal FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano e dalla Direttrice di Villa e Collezione
Panza, Anna Bernardini. Alcuni dei professori, il direttore del diploma Mario Botta, e il direttore
dell’Accademia di Mendrisio Valentin Bearth hanno presentato al pubblico il work in progress dei
lavori.
Non da ultime le critiche finali, ossia il momento di verifica dei lavori elaborati, ha visto la
partecipazione di rappresentanti del territorio varesino, dell’amministrazione comunale e provinciale
di Varese, della Regione Lombardia, come pure degli ordini professionali e delle associazioni di
categoria, architetti e ingegneri, giornalisti e studiosi che in una “maratona” di diversi giorni hanno
affiancato esponenti provenienti dal territorio svizzero e da varie nazioni europee.
La mostra allo Spazio Museale di Villa Baragiola a Varese
La mostra presso lo Spazio Museale di Villa Baragiola, essenziale nel suo allestimento, ma ricca di
contenuti e spunti per la Varese futura, vuole ripercorrere l’intenso percorso che ha caratterizzato
l’edizione 2010 dei diplomi, riproponendo i momenti cruciali e l’atmosfera vibrante vissuta negli
atelier di progettazione, veri e propri laboratori del fare.
Suggestioni, tavole di progetto, plastici a scala territoriale e urbanistica, modelli architettonici
costruiti con polistirolo, legno, cemento, gesso e cartone, immagini di vita quotidiana, restituzioni
virtuali tridimensionali, dettagli costruttivi, scampoli di materiali e slideshows contribuiranno a
comporre lo skyline della mostra in un allestimento scenografico che proporrà la Varese
immaginata dai 110 studenti, ora architetti.
3
La mostra a Villa Baragiola a Varese, aperta al pubblico da giovedì 13 gennaio a domenica 20
febbraio 2011, vuole essere la base di partenza e di confronto con la comunità varesina per la
realizzazione di un convegno che verrà organizzato a Varese alla fine del mese di febbraio, al quale
parteciperanno le più alte autorità amministrative e politiche del territorio, affiancate dagli
esponenti dell’Accademia di architettura di Mendrisio che hanno seguito e coordinato il diploma
2010 Trasformazioni architettoniche e urbane nella città di Varese, centro e periferia. In questa
occasione verrà presentata la pubblicazione dedicata al progetto.
Giovedì 13 gennaio 2011, alle ore 18.00, in occasione dell’inaugurazione della mostra allo Spazio
Museale di Villa Baragiola (Via Caracciolo 46, Varese, Italia) interverranno Attilio Fontana, Sindaco
del Comune di Varese, Fabio Binelli, Assessore all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale del
Comune di Varese, Valentin Bearth, Direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio, e Mario
Botta, Direttore del diploma dell’Accademia.
La mostra può essere visitata dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle
18.30. L’ingresso è gratuito.
Premio del Rotary Club Varese
Il Rotary Club Varese ha deciso di donare due borse di studio a diplomati dell’Accademia che
sapranno proporre un progetto di ricerca focalizzato su un tema legato alla città di Varese e che si
posizioni nel contesto degli ambiti di ricerca prioritari dell’Accademia. Le borse di studio, del valore
di Euro 5’000 ciascuna, sono assegnate a Rebecca Frisoli (atelier diretto da Francisco e Manuel Aires
Mateus) per una ricerca sul Sacro Monte di Varese, e a Edoardo Ferrari con Marco Magnani (atelier
diretto da Marianne Burkhalter e Christian Sumi) per una ricerca su Flaminio Bertoni.
Ringraziamenti
L’esperienza condotta dagli studenti dell’Accademia di Mendrisio su Varese è stata resa possibile
grazie al patrocinio del Comune di Varese, della Provincia di Varese, della Regione Lombardia -
Culture, Identità e Autonomie della Lombardia; con la collaborazione del FAI - Fondo per
l’Ambiente Italiano, di Tinext, di Living is life, Elmec e del Ristorante Da Venanzio; con il sostegno
dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Varese, di
ANCE - Associazione Nazionale Costruttori Edili Varese, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di
Varese, Rotary Club Varese, Ferrovie Nord, Norlight, Engel & Völkers, Fondazione Comunitaria del
Varesotto ONLUS e Teamwork.
L’Accademia di architettura coglie l’occasione per ringraziare la città di Varese, il suo Sindaco Attilio
Fontana, le sue collaboratrici e i suoi collaboratori e tutti gli enti che hanno aderito all’iniziativa e
che fin dall’inizio hanno mostrato grande entusiasmo e generosità.
Inoltre, numerose associazioni e fondazioni s’impegnano da anni a sostenere gli studenti durante il
loro cursus accademico. In questo senso operano l’Associazione Amici dell’Accademia di
architettura, la Fondazione Avra, la Fondazione Doctor Brunschwig, la Fondazione Casa
dell’Accademia, la Fondazione Gurta, la Fondazione Achille Isella, la Fondazione Körfer, la
Fondazione Felix Leemann, la Fondazione Leonardo, la Fondazione Agnese e Agostino Maletti, la
Fondazione Sergio Mantegazza, il Comune di Mendrisio, la Fondazione Promo, la Banca Raiffeisen,
la Fondazione Jost Reinhold, il Rotary Club Mendrisiotto, la Famiglia-Fondazione Vontobel e la
Fondazione Winterhalter.
4
L’Accademia ringrazia tutte le fondazioni sopraccitate che si adoperano a favore degli studenti ed è
particolarmente grata all’Associazione Amici dell’Accademia, fondata nel 1996, e alla sua
Presidentessa, Lorenza Noseda. L’Associazione, che si è data quale scopo la promozione del
rapporto con la vita sociale della regione, contribuisce a rafforzare il profilo internazionale
dell’Accademia attraverso borse di studio destinate a studenti stranieri meritevoli.
Prossima tappa: Londra
Già fervono i preparativi per la prossima edizione, che interesserà la città di Londra, sotto la
direzione di un altro autorevole professore-architetto, Jonathan Sergison: una nuova scommessa
per l’Accademia!
Press Office
Amanda Prada
Responsabile comunicazione e conferenze
Accademia di architettura di Mendrisio
T +41 (0)58 666 58 69
amanda.prada@usi.ch
www.diploma.arc.usi.ch
www.varese110elode.ch
USI - Accademia di architettura
Villa Argentina, Largo Bernasconi 2, CH-6850 Mendrisio (Svizzera)
T +41 (0)58 666 50 00, F +41 (0)58 666 58 68, info.arc@usi.ch, www.arc.usi.ch
È stato con vivo piacere che il Comune di Varese nei mesi scorsi ha avviato una collaborazione con
l’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana e concesso il patrocinio al diploma
che la scuola di Mendrisio ha voluto dedicare alla nostra città.
L’amministrazione, in particolare, ha reso disponibili i materiali cartografici e fornito il supporto
tecnico necessario affinché gli studenti diplomandi e i professori che li hanno seguiti potessero
svolgere al meglio il loro compito. Tutto ciò perché abbiamo creduto molto nel progetto, sia come
stimolo per i giovani alla conoscenza del nostro territorio e all’approfondimento delle sue
peculiarità, sia come avvio di collaborazioni future tra la città e la Provincia di Varese e il Cantone
Ticino.
I progetti messi a punto dagli studenti dell’Accademia a conclusione del loro percorso di studi sono
ora esposti a Villa Baragiola, al giudizio di tutti i visitatori.
L’impegno è stato davvero notevole: oltre un centinaio di studenti, suddivisi in undici atelier di
progettazione diretti da altrettanti professori-architetti di fama internazionale, hanno elaborato
proposte per lo sviluppo urbano di Varese: dalle Stazioni ferroviarie a Piazza Repubblica, dal Lago al
Cimitero Belforte, dalle ex Industrie Aermacchi a Piazzale Staffora a Palazzo Estense, queste sono le
aree analizzate e ripensate dai futuri architetti. A Varese e per Varese.
Attilio Fontana
Sindaco di Varese
Il commento finale della presidente dell’Ordine degli Architetti di Varese
sull’evento clou del Progetto Diploma 2010
Lo sguardo dell’Accademia di Mendrisio su Varese
In mostra i 110 progetti elaborati dagli studenti
Varese - «Con la mostra a Villa Baragiola termina un percorso che ha visto la nostra città
protagonista e tema centrale di un fermento progettuale che mi auguro possa sfociare in
una serie di atti concreti volti a elevare il livello architettonico e la qualità della vita
urbana».
È il commento di Laura Gianetti, presidente dell’Ordine varesino degli architetti, sulla
rassegna che da giovedì 13 esporrà i progetti di diploma dell’Accademia di architettura di
Mendrisio. Progetti che, lo scorso anno, hanno visto centodieci studenti dell’ateneo
ticinese impegnati nella rivisitazione di alcune aree di Varese.
“Trasformazioni architettoniche e urbane nella città di Varese, centro e periferia” (questo il
titolo del ciclo di elaborazioni progettuali) si conclude così lasciando in dono visioni e
ipotesi che offrono una nuova chiave di lettura di aree topiche quali la zona dell’ex
Aermacchi, piazza della Repubblica, le due stazioni ferroviarie, il lago di Varese…
«Trasformazioni e rivisitazioni certamente non facili - conferma Laura Gianetti, presidente
dell’Ordine degli Architetti varesino - che hanno tuttavia il pregio di suggerire una città
diversa, innovativa, sicuramente più stimolante e interessante ma che, soprattutto, hanno
saputo focalizzare l’attenzione dei cittadini sulla propria città aprendo un dibattito che
languiva da lungo tempo».
«Questo laboratorio di idee è stato accompagnato da un ciclo di conferenze - realizzato
anche con il contributo e l’appoggio dell’Ordine degli Architetti di Varese - che ha visto i
docenti ticinesi esporre i vari progetti, con gli interventi finali di Valentin Bearth e Mario
Botta, rispettivamente direttore e co-fondatore dell’Accademia».
Info: http://www.ordinearchitettivarese.it/ViewNews.aspx?nid=2158&pid=1
Patrizia Kopsch
kappaesseci@alice.it
366 4883395
USI - Accademia di architettura
Villa Argentina, Largo Bernasconi 2, CH-6850 Mendrisio (Svizzera)
T +41 (0)58 666 50 00, F +41 (0)58 666 58 68, info.arc@usi.ch, www.arc.usi.ch
COLOPHON
Titolo
Diploma 2010. Trasformazioni architettoniche e urbane nella città di Varese, centro e periferia
Università
Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana)
Città partner
Varese (Italia)
Con il patrocinio di
Comune di Varese; Provincia di Varese; Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della
Lombardia
Con la collaborazione di
FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano; Tinext; Living is life; Elmec; Ristorante da Venanzio
Con il sostegno di
Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Varese; ANCE -
Associazione Nazionale Costruttori Edili Varese; Ordine degli Ingegneri della Provincia di Varese;
Rotary Club Varese; Ferrovie Nord; Norlight; Engel & Völkers; Fondazione Comunitaria del
Varesotto ONLUS; Teamwork
Aree di progetto selezionate nella città di Varese
Lago, Stazioni ferroviarie, ex Industrie aeronautiche Aermacchi, Piazza Repubblica, Cimitero di
Belforte, Palazzo Estense, Piazzale Staffora
Periodo di studio
Prima sessione: febbraio-giugno 2010
Seconda sessione: settembre-dicembre 2010
Direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio
Valentin Bearth
Direttore del diploma
Mario Botta
Relazioni fra l’Accademia di architettura di Mendrisio e la città di Varese
Andrea Ciotti
2
Architetti professori
Francisco e Manuel Aires Mateus (Lisbona), Michele Arnaboldi (Locarno), Martin Boesch (Zurigo),
Esteban Bonell (Barcellona), Mario Botta (Lugano), Marianne Burkhalter e Christian Sumi (Zurigo),
Antonio Citterio (Milano), Marc-Henri Collomb (Losanna), Quintus Miller (Basilea), Valerio Olgiati
(Flims), Jonathan Sergison (Londra)
Architetti collaboratori
Men Duri Arquint, Francesco Buzzi, Gabriele Cappellato, Carlotta Fantoni, Pascal Flammer, Michele
Gaggetta, Michele Gaggini, Gianluca Gelmini, Max Otto Krausbeck, Joao Machado, Stefania
Murer, Karim Notari, Gianluca Tronconi, Julian von der Schulenburg
Presidente della commissione giudicatrice
Aurelio Galfetti
Commissione giudicatrice
Walter Angonese, Christoph Frank, Franz Oswald, Heinz Tesar
Invitati alle critiche finali
Enrico Arosio, Franco Barbieri, Michele Bardelli, Andrea Bassi, Carlo Bertelli, Roberta Besozzi, Fabio
Binelli, Riccardo Blumer, Pietro Boschetti, Roberto Briccola, Silvano Caccia, Raffaele Cavadini,
Alessandra Coppa, Philippe Daverio, Attilio Fontana, Paolo Fumagalli, Gianluca Gardelli, Chiara
Gatti, Kersten Geers, Laura Gianetti, Franz Graf, Fulvio Irace, Bruno Keller, Marisa Masini, Mario
Monotti, Elio Ostinelli, Pierluigi Panza, Attilio Panzeri, Ignacio Rubiño, Flora Ruchat-Roncati,
Emanuele Sauerwein, Irene Maria Scalise, Adolph Stiller, Ruggero Tropeano, Luigi Zanzi
Coordinamento
Ursula Bolli, Gianluca Gelmini
Studenti
Prima sessione: 82
Seconda sessione: 23
A CURA DI
Partner
USI - Accademia di architettura
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T +41 (0)58 666 50 00, F +41 (0)58 666 58 68, info.arc@usi.ch, www.arc.usi.ch
ACCADEMIA DI ARCHITETTURA DI MENDRISIO
DA SCUOLA A POLO DI ECCELLENZA CULTURALE
Fondata nel 1996 dai ticinesi Mario Botta e Aurelio Galfetti, l’Accademia di architettura di
Mendrisio (Università della Svizzera italiana) è una scuola umanista e cosmopolita che ha preso
avvio da un progetto pedagogico esplicitamente alternativo rispetto alle formazioni impartite nei
due Politecnici Federali di Losanna e Zurigo. Da ciò deriva l’attenzione riservata in Accademia alle
scienze umane (filosofia, antropologia culturale, sociologia, ecologia umana, storia e critica dell’arte
contemporanea, stili e tecniche del cinema, estetica musicale, …), che s’integrano con la
preparazione tecnica e l’apprendimento pratico affinché gli studenti imparino ad allargare i singoli
programmi costruttivi e funzionali delle architetture a un più ambizioso valore pubblico.
Il ruolo centrale è svolto dagli atelier di progettazione, diretti da architetti che sostengono da vicino
gli studenti, come in un autentico apprendistato, in modo che le conoscenze critiche e i saperi
tecno-scientifici siano continuamente verificati sul campo con sperimentazioni laboratoriali. Il futuro
architetto, negli scambi con i docenti e gli altri studenti provenienti da molteplici aree linguisticoculturali,
viene così stimolato a formare una propria visione aperta, dialettica e critica, l’unica in
grado di opporsi tanto all’omologazione globalizzata, quanto alla ristrettezza localistica o
nostalgica.
Il successo della giovane Accademia è attestato dal numero crescente di studenti che ogni anno
chiedono di iscriversi e che attualmente, nonostante l’accesso venga limitato per garantire alti
parametri didattici, sono circa 700. Pur essendo prevalenti i bacini svizzero e italiano, compaiono
molti giovani che provengono da vari altri paesi dell’Europa occidentale e dell’Est, così come da
paesi extraeuropei che si spingono sino all’America latina e all’Asia.
Il campus universitario di Mendrisio è a metà strada tra Lugano e Como, poco distante da Milano e
sull’asse che collega la metropoli lombarda con Zurigo, il primo grande polo urbano del Nord
Europa. Questa collocazione pone la scuola in una condizione geo-culturale privilegiata, nel punto
d’interscambio tra due grandi tradizioni: quella di lingua tedesca dell’Europa continentale e quella
di lingua italiana dell’area mediterranea che ha nel Cantone Ticino la propaggine più settentrionale.
L’Accademia è quindi una scuola cosmopolita già grazie alla sua posizione geografica, la cui
vocazione di collegamento internazionale si è tradotta nel principio ordinatore dell’impianto
intellettuale e pedagogico dell’istituzione. Nel corpo docente si trovano, infatti, rappresentate le
due grandi tradizioni continentale e mediterranea con professori provenienti dalle diverse aree
linguistico-culturali della Svizzera (italiana, tedesca e francese), cui si affiancano docenti di
nazionalità italiana ma anche francese, spagnola e portoghese, per ampliarsi inoltre a presenze di
area anglosassone.
2
Tra i suoi professori l’Accademia vanta architetti affermati a livello internazionale, come pure storici
e intellettuali fra i più autorevoli. Fra i tanti nomi illustri che hanno insegnato negli anni passati
vogliamo ricordare Kenneth Frampton, Harald Szeemann, Carlo Bertelli, Bice Curiger, Jacqueline
Burckhardt, Francesco Dal Co, Stanislaus von Moos, Yehuda Emmanuel Safran, Oliviero Toscani,
Bruno Monguzzi, Felice Varini, Massimo Cacciari, Leonardo Benevolo, Albert Jacquard per le
materie teoriche; per la progettazione, invece, Aurelio Galfetti, Panos Koulermos, Heinz Tesar e
Peter Zumthor, che ha vinto il prestigioso premio Pritzker 2009, il più alto riconoscimento in campo
architettonico.
Mendrisio ha saputo affermarsi come polo universitario internazionale anche grazie a un’intensa
attività complementare alla didattica vera e propria. Tra le varie iniziative che arricchiscono il
panorama dell’offerta culturale spiccano le conferenze pubbliche e le esposizioni. Questi
appuntamenti, oltre che indirizzarsi agli studenti e ai collaboratori dell’Accademia, coinvolgono
ampie fasce della comunità ticinese e di altri cantoni svizzeri, come pure un pubblico proveniente
dalla vicina Italia e occasionalmente da più lontano. Così tutta una galleria di celebrità à couper le
souffle è già passata da Mendrisio: Renzo Piano, Jean Nouvel, Jacques Herzog, Frank O. Gehry,
Toyo Ito, Eduardo Souto de Moura, Zaha Hadid, Massimiliano Fuksas, Tadao Ando, Paulo Mendes
da Rocha, Álvaro Siza, Kazuyo Sejima & Ryue Nishizawa e molti altri ancora. Oltre ai grandi nomi
dell’architettura vi sono anche i contributi portati da intellettuali, storici e studiosi appartenenti ad
ambiti affini e complementari a quello della pratica architettonica. Tra questi si possono ricordare
quelli sulla cultura cinematografica organizzati da Marco Müller, le serate incentrate sulle
problematiche ecologiche con studiosi quali Riccardo Petrella e Vandana Shiva e gli incontri
filosofici con Massimo Cacciari. Ogni serata attira numerose centinaia di persone con picchi di oltre
un migliaio.
Tra le numerose attività che ruotano intorno all’Accademia si segnalano inoltre l’attività editoriale
che vede la pubblicazione di cataloghi e di saggi, il continuo rafforzamento del sistema bibliotecario
con l’acquisizione di fondi specializzati negli ambiti di storia dell’arte e dell’architettura, l’apertura
nel 2005 di una Galleria espositiva annessa alla scuola, la costituzione della Fondazione Archivio del
Moderno che opera quale centro studi sui temi del progetto della modernità, nonché il progetto del
futuro Teatro dell’architettura. Anche grazie a iniziative di questo tipo il dibattito intorno
all’architettura si mantiene vivo e fertile a Mendrisio.
Press Office
Amanda Prada
Responsabile comunicazione e conferenze
Accademia di architettura di Mendrisio
T +41 (0)58 666 58 69
amanda.prada@usi.ch
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PER RICHIEDERE LE IMMAGINI
Numerose immagini:
• il modello territoriale su Varese
• le conferenze pubbliche a Villa Panza (febbraio-aprile 2010)
• i progetti dei diplomandi (giugno + dicembre 2010)
• le critiche finali (giugno + dicembre 2010)
• la cerimonia di consegna dei diplomi (giugno 2010)
• i ritratti dei professori
sono disponibili su richiesta.
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COMUNICATO STAMPA Mendrisio, 12 gennaio 2011
LA MOSTRA DEI PROGETTI DI DIPLOMA DELL’ACCADEMIA SBARCA A VARESE
SPAZIO MUSEALE VILLA BARAGIOLA
13.1-20.2.2011
Giovedì 13 gennaio 2011, alle ore 18.00, nello Spazio Museale di Villa Baragiola a Varese si
inaugura l’esposizione dei progetti di diploma, edizione 2010, Trasformazioni
architettoniche e urbane nella città di Varese, centro e periferia, promossa dall’Accademia
di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana) in partnership con la città
di Varese. In mostra le proposte elaborate da 110 studenti guidati da tredici architettiprofessori
di chiara fama internazionale.
Inoltre, alla fine del mese di febbraio la città di Varese ospiterà un convegno che intende,
una volta di più, suscitare un dibattito presso la cittadinanza; per l’occasione sarà
presentata la pubblicazione che raccoglie i risultati dell’esperienza condotta con e per la
città nel corso di un intenso anno di lavoro.
110 ipotesi progettuali per 7 aree della città
Teatro, auditorium, gallerie espositive, negozi, un nuovo edificio per l’Università dell’Insubria,
residenze, ridisegno degli spazi pubblici per l’area di Piazza Repubblica.
Unificazione in un nuovo terminal per le Ferrovie Nord e Ferrovie dello Stato, uffici, residenze, area
per il mercato, parco urbano, nuovo hub per i trasporti pubblici nella grande area delle attuali
Stazioni ferroviarie.
Il Lago di Varese, una risorsa turistica ricettiva da salvaguardare e attualizzare attraverso il ridisegno
degli argini, la progettazione di edifici per fitness, wellness e sport legati all’acqua.
Le ex Industrie aeronautiche Aermacchi ripensate in un campus sperimentale a servizio delle
imprese, un museo per le industrie varesine, una scuola di design, un auditorium, residenze per
studenti.
Il Cimitero di Belforte, un nuovo limite tra la città dei vivi e la città dei morti, tra il presente e la
memoria, uno dei luoghi sui quali si fonda e si sviluppa la città.
Una biblioteca e un edificio amministrativo comunale nell’area di Palazzo Estense, ma anche un
centro per gli anziani, luoghi di ritrovo e di relax, spazi per la contemplazione e per lo studio.
Social housing, nuove tipologie edilizie residenziali e negozi nell’area di Piazzale Staffora.
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Varese: una vera e propria full immersion
Nel 2009 è stato siglato presso Palazzo Estense, sede del Comune di Varese, un accordo di
collaborazione tra l’Accademia di architettura di Mendrisio e l’amministrazione comunale con il
sostegno di un pool di partner/sponsor; la città di Varese è stata così identificata come territorio di
indagine progettuale per l’edizione 2010 dei diplomi dell’Accademia.
Da febbraio a giugno 2010 (prima sessione) e da settembre a dicembre 2010 (seconda sessione) a
Mendrisio 110 studenti di provenienza internazionale hanno realizzato i loro progetti di diploma
indagando sette aree strategiche della città di Varese. Il risultato è costituito da 110 chiavi di lettura
per il futuro sviluppo urbanistico, ambientale e architettonico della città, sotto la guida di tredici
architetti-professori di chiara fama internazionale: Francisco e Manuel Aires Mateus (Lisbona),
Michele Arnaboldi (Locarno), Martin Boesch (Zurigo), Esteban Bonell (Barcellona), Mario Botta
(Lugano), Marianne Burkhalter e Christian Sumi (Zurigo), Antonio Citterio (Milano), Marc-Henri
Collomb (Losanna), Quintus Miller (Basilea), Valerio Olgiati (Flims) e Jonathan Sergison (Londra).
Gli studenti hanno frequentato dei seminari introduttivi nei quali sono stati affrontati argomenti
storici, antropologici, filosofici, urbanistici e architettonici riferiti a Varese per comprendere la città
in tutte le sue sfumature. I seminari, aperti al pubblico, hanno registrato una folta presenza di
pubblico proveniente dai territori insubrici.
Durante lo svolgimento delle attività, numerosi sono stati i momenti di coinvolgimento e confronto
con la comunità varesina. In particolare, un ciclo di sei conferenze pubbliche è stato promosso tra
febbraio e aprile 2010 nella prestigiosa cornice di Villa e Collezione Panza a Varese, grazie
all’ospitalità concessa dal FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano e dalla Direttrice di Villa e Collezione
Panza, Anna Bernardini. Alcuni dei professori, il direttore del diploma Mario Botta, e il direttore
dell’Accademia di Mendrisio Valentin Bearth hanno presentato al pubblico il work in progress dei
lavori.
Non da ultime le critiche finali, ossia il momento di verifica dei lavori elaborati, ha visto la
partecipazione di rappresentanti del territorio varesino, dell’amministrazione comunale e provinciale
di Varese, della Regione Lombardia, come pure degli ordini professionali e delle associazioni di
categoria, architetti e ingegneri, giornalisti e studiosi che in una “maratona” di diversi giorni hanno
affiancato esponenti provenienti dal territorio svizzero e da varie nazioni europee.
La mostra allo Spazio Museale di Villa Baragiola a Varese
La mostra presso lo Spazio Museale di Villa Baragiola, essenziale nel suo allestimento, ma ricca di
contenuti e spunti per la Varese futura, vuole ripercorrere l’intenso percorso che ha caratterizzato
l’edizione 2010 dei diplomi, riproponendo i momenti cruciali e l’atmosfera vibrante vissuta negli
atelier di progettazione, veri e propri laboratori del fare.
Suggestioni, tavole di progetto, plastici a scala territoriale e urbanistica, modelli architettonici
costruiti con polistirolo, legno, cemento, gesso e cartone, immagini di vita quotidiana, restituzioni
virtuali tridimensionali, dettagli costruttivi, scampoli di materiali e slideshows contribuiranno a
comporre lo skyline della mostra in un allestimento scenografico che proporrà la Varese
immaginata dai 110 studenti, ora architetti.
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La mostra a Villa Baragiola a Varese, aperta al pubblico da giovedì 13 gennaio a domenica 20
febbraio 2011, vuole essere la base di partenza e di confronto con la comunità varesina per la
realizzazione di un convegno che verrà organizzato a Varese alla fine del mese di febbraio, al quale
parteciperanno le più alte autorità amministrative e politiche del territorio, affiancate dagli
esponenti dell’Accademia di architettura di Mendrisio che hanno seguito e coordinato il diploma
2010 Trasformazioni architettoniche e urbane nella città di Varese, centro e periferia. In questa
occasione verrà presentata la pubblicazione dedicata al progetto.
Giovedì 13 gennaio 2011, alle ore 18.00, in occasione dell’inaugurazione della mostra allo Spazio
Museale di Villa Baragiola (Via Caracciolo 46, Varese, Italia) interverranno Attilio Fontana, Sindaco
del Comune di Varese, Fabio Binelli, Assessore all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale del
Comune di Varese, Valentin Bearth, Direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio, e Mario
Botta, Direttore del diploma dell’Accademia.
La mostra può essere visitata dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle
18.30. L’ingresso è gratuito.
Premio del Rotary Club Varese
Il Rotary Club Varese ha deciso di donare due borse di studio a diplomati dell’Accademia che
sapranno proporre un progetto di ricerca focalizzato su un tema legato alla città di Varese e che si
posizioni nel contesto degli ambiti di ricerca prioritari dell’Accademia. Le borse di studio, del valore
di Euro 5’000 ciascuna, sono assegnate a Rebecca Frisoli (atelier diretto da Francisco e Manuel Aires
Mateus) per una ricerca sul Sacro Monte di Varese, e a Edoardo Ferrari con Marco Magnani (atelier
diretto da Marianne Burkhalter e Christian Sumi) per una ricerca su Flaminio Bertoni.
Ringraziamenti
L’esperienza condotta dagli studenti dell’Accademia di Mendrisio su Varese è stata resa possibile
grazie al patrocinio del Comune di Varese, della Provincia di Varese, della Regione Lombardia -
Culture, Identità e Autonomie della Lombardia; con la collaborazione del FAI - Fondo per
l’Ambiente Italiano, di Tinext, di Living is life, Elmec e del Ristorante Da Venanzio; con il sostegno
dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Varese, di
ANCE - Associazione Nazionale Costruttori Edili Varese, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di
Varese, Rotary Club Varese, Ferrovie Nord, Norlight, Engel & Völkers, Fondazione Comunitaria del
Varesotto ONLUS e Teamwork.
L’Accademia di architettura coglie l’occasione per ringraziare la città di Varese, il suo Sindaco Attilio
Fontana, le sue collaboratrici e i suoi collaboratori e tutti gli enti che hanno aderito all’iniziativa e
che fin dall’inizio hanno mostrato grande entusiasmo e generosità.
Inoltre, numerose associazioni e fondazioni s’impegnano da anni a sostenere gli studenti durante il
loro cursus accademico. In questo senso operano l’Associazione Amici dell’Accademia di
architettura, la Fondazione Avra, la Fondazione Doctor Brunschwig, la Fondazione Casa
dell’Accademia, la Fondazione Gurta, la Fondazione Achille Isella, la Fondazione Körfer, la
Fondazione Felix Leemann, la Fondazione Leonardo, la Fondazione Agnese e Agostino Maletti, la
Fondazione Sergio Mantegazza, il Comune di Mendrisio, la Fondazione Promo, la Banca Raiffeisen,
la Fondazione Jost Reinhold, il Rotary Club Mendrisiotto, la Famiglia-Fondazione Vontobel e la
Fondazione Winterhalter.
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L’Accademia ringrazia tutte le fondazioni sopraccitate che si adoperano a favore degli studenti ed è
particolarmente grata all’Associazione Amici dell’Accademia, fondata nel 1996, e alla sua
Presidentessa, Lorenza Noseda. L’Associazione, che si è data quale scopo la promozione del
rapporto con la vita sociale della regione, contribuisce a rafforzare il profilo internazionale
dell’Accademia attraverso borse di studio destinate a studenti stranieri meritevoli.
Prossima tappa: Londra
Già fervono i preparativi per la prossima edizione, che interesserà la città di Londra, sotto la
direzione di un altro autorevole professore-architetto, Jonathan Sergison: una nuova scommessa
per l’Accademia!
Press Office
Amanda Prada
Responsabile comunicazione e conferenze
Accademia di architettura di Mendrisio
T +41 (0)58 666 58 69
amanda.prada@usi.ch
www.diploma.arc.usi.ch
www.varese110elode.ch
USI - Accademia di architettura
Villa Argentina, Largo Bernasconi 2, CH-6850 Mendrisio (Svizzera)
T +41 (0)58 666 50 00, F +41 (0)58 666 58 68, info.arc@usi.ch, www.arc.usi.ch
È stato con vivo piacere che il Comune di Varese nei mesi scorsi ha avviato una collaborazione con
l’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana e concesso il patrocinio al diploma
che la scuola di Mendrisio ha voluto dedicare alla nostra città.
L’amministrazione, in particolare, ha reso disponibili i materiali cartografici e fornito il supporto
tecnico necessario affinché gli studenti diplomandi e i professori che li hanno seguiti potessero
svolgere al meglio il loro compito. Tutto ciò perché abbiamo creduto molto nel progetto, sia come
stimolo per i giovani alla conoscenza del nostro territorio e all’approfondimento delle sue
peculiarità, sia come avvio di collaborazioni future tra la città e la Provincia di Varese e il Cantone
Ticino.
I progetti messi a punto dagli studenti dell’Accademia a conclusione del loro percorso di studi sono
ora esposti a Villa Baragiola, al giudizio di tutti i visitatori.
L’impegno è stato davvero notevole: oltre un centinaio di studenti, suddivisi in undici atelier di
progettazione diretti da altrettanti professori-architetti di fama internazionale, hanno elaborato
proposte per lo sviluppo urbano di Varese: dalle Stazioni ferroviarie a Piazza Repubblica, dal Lago al
Cimitero Belforte, dalle ex Industrie Aermacchi a Piazzale Staffora a Palazzo Estense, queste sono le
aree analizzate e ripensate dai futuri architetti. A Varese e per Varese.
Attilio Fontana
Sindaco di Varese
Il commento finale della presidente dell’Ordine degli Architetti di Varese
sull’evento clou del Progetto Diploma 2010
Lo sguardo dell’Accademia di Mendrisio su Varese
In mostra i 110 progetti elaborati dagli studenti
Varese - «Con la mostra a Villa Baragiola termina un percorso che ha visto la nostra città
protagonista e tema centrale di un fermento progettuale che mi auguro possa sfociare in
una serie di atti concreti volti a elevare il livello architettonico e la qualità della vita
urbana».
È il commento di Laura Gianetti, presidente dell’Ordine varesino degli architetti, sulla
rassegna che da giovedì 13 esporrà i progetti di diploma dell’Accademia di architettura di
Mendrisio. Progetti che, lo scorso anno, hanno visto centodieci studenti dell’ateneo
ticinese impegnati nella rivisitazione di alcune aree di Varese.
“Trasformazioni architettoniche e urbane nella città di Varese, centro e periferia” (questo il
titolo del ciclo di elaborazioni progettuali) si conclude così lasciando in dono visioni e
ipotesi che offrono una nuova chiave di lettura di aree topiche quali la zona dell’ex
Aermacchi, piazza della Repubblica, le due stazioni ferroviarie, il lago di Varese…
«Trasformazioni e rivisitazioni certamente non facili - conferma Laura Gianetti, presidente
dell’Ordine degli Architetti varesino - che hanno tuttavia il pregio di suggerire una città
diversa, innovativa, sicuramente più stimolante e interessante ma che, soprattutto, hanno
saputo focalizzare l’attenzione dei cittadini sulla propria città aprendo un dibattito che
languiva da lungo tempo».
«Questo laboratorio di idee è stato accompagnato da un ciclo di conferenze - realizzato
anche con il contributo e l’appoggio dell’Ordine degli Architetti di Varese - che ha visto i
docenti ticinesi esporre i vari progetti, con gli interventi finali di Valentin Bearth e Mario
Botta, rispettivamente direttore e co-fondatore dell’Accademia».
Info: http://www.ordinearchitettivarese.it/ViewNews.aspx?nid=2158&pid=1
Patrizia Kopsch
kappaesseci@alice.it
366 4883395
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Villa Argentina, Largo Bernasconi 2, CH-6850 Mendrisio (Svizzera)
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COLOPHON
Titolo
Diploma 2010. Trasformazioni architettoniche e urbane nella città di Varese, centro e periferia
Università
Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana)
Città partner
Varese (Italia)
Con il patrocinio di
Comune di Varese; Provincia di Varese; Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della
Lombardia
Con la collaborazione di
FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano; Tinext; Living is life; Elmec; Ristorante da Venanzio
Con il sostegno di
Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Varese; ANCE -
Associazione Nazionale Costruttori Edili Varese; Ordine degli Ingegneri della Provincia di Varese;
Rotary Club Varese; Ferrovie Nord; Norlight; Engel & Völkers; Fondazione Comunitaria del
Varesotto ONLUS; Teamwork
Aree di progetto selezionate nella città di Varese
Lago, Stazioni ferroviarie, ex Industrie aeronautiche Aermacchi, Piazza Repubblica, Cimitero di
Belforte, Palazzo Estense, Piazzale Staffora
Periodo di studio
Prima sessione: febbraio-giugno 2010
Seconda sessione: settembre-dicembre 2010
Direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio
Valentin Bearth
Direttore del diploma
Mario Botta
Relazioni fra l’Accademia di architettura di Mendrisio e la città di Varese
Andrea Ciotti
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Architetti professori
Francisco e Manuel Aires Mateus (Lisbona), Michele Arnaboldi (Locarno), Martin Boesch (Zurigo),
Esteban Bonell (Barcellona), Mario Botta (Lugano), Marianne Burkhalter e Christian Sumi (Zurigo),
Antonio Citterio (Milano), Marc-Henri Collomb (Losanna), Quintus Miller (Basilea), Valerio Olgiati
(Flims), Jonathan Sergison (Londra)
Architetti collaboratori
Men Duri Arquint, Francesco Buzzi, Gabriele Cappellato, Carlotta Fantoni, Pascal Flammer, Michele
Gaggetta, Michele Gaggini, Gianluca Gelmini, Max Otto Krausbeck, Joao Machado, Stefania
Murer, Karim Notari, Gianluca Tronconi, Julian von der Schulenburg
Presidente della commissione giudicatrice
Aurelio Galfetti
Commissione giudicatrice
Walter Angonese, Christoph Frank, Franz Oswald, Heinz Tesar
Invitati alle critiche finali
Enrico Arosio, Franco Barbieri, Michele Bardelli, Andrea Bassi, Carlo Bertelli, Roberta Besozzi, Fabio
Binelli, Riccardo Blumer, Pietro Boschetti, Roberto Briccola, Silvano Caccia, Raffaele Cavadini,
Alessandra Coppa, Philippe Daverio, Attilio Fontana, Paolo Fumagalli, Gianluca Gardelli, Chiara
Gatti, Kersten Geers, Laura Gianetti, Franz Graf, Fulvio Irace, Bruno Keller, Marisa Masini, Mario
Monotti, Elio Ostinelli, Pierluigi Panza, Attilio Panzeri, Ignacio Rubiño, Flora Ruchat-Roncati,
Emanuele Sauerwein, Irene Maria Scalise, Adolph Stiller, Ruggero Tropeano, Luigi Zanzi
Coordinamento
Ursula Bolli, Gianluca Gelmini
Studenti
Prima sessione: 82
Seconda sessione: 23
A CURA DI
Partner
USI - Accademia di architettura
Villa Argentina, Largo Bernasconi 2, CH-6850 Mendrisio (Svizzera)
T +41 (0)58 666 50 00, F +41 (0)58 666 58 68, info.arc@usi.ch, www.arc.usi.ch
ACCADEMIA DI ARCHITETTURA DI MENDRISIO
DA SCUOLA A POLO DI ECCELLENZA CULTURALE
Fondata nel 1996 dai ticinesi Mario Botta e Aurelio Galfetti, l’Accademia di architettura di
Mendrisio (Università della Svizzera italiana) è una scuola umanista e cosmopolita che ha preso
avvio da un progetto pedagogico esplicitamente alternativo rispetto alle formazioni impartite nei
due Politecnici Federali di Losanna e Zurigo. Da ciò deriva l’attenzione riservata in Accademia alle
scienze umane (filosofia, antropologia culturale, sociologia, ecologia umana, storia e critica dell’arte
contemporanea, stili e tecniche del cinema, estetica musicale, …), che s’integrano con la
preparazione tecnica e l’apprendimento pratico affinché gli studenti imparino ad allargare i singoli
programmi costruttivi e funzionali delle architetture a un più ambizioso valore pubblico.
Il ruolo centrale è svolto dagli atelier di progettazione, diretti da architetti che sostengono da vicino
gli studenti, come in un autentico apprendistato, in modo che le conoscenze critiche e i saperi
tecno-scientifici siano continuamente verificati sul campo con sperimentazioni laboratoriali. Il futuro
architetto, negli scambi con i docenti e gli altri studenti provenienti da molteplici aree linguisticoculturali,
viene così stimolato a formare una propria visione aperta, dialettica e critica, l’unica in
grado di opporsi tanto all’omologazione globalizzata, quanto alla ristrettezza localistica o
nostalgica.
Il successo della giovane Accademia è attestato dal numero crescente di studenti che ogni anno
chiedono di iscriversi e che attualmente, nonostante l’accesso venga limitato per garantire alti
parametri didattici, sono circa 700. Pur essendo prevalenti i bacini svizzero e italiano, compaiono
molti giovani che provengono da vari altri paesi dell’Europa occidentale e dell’Est, così come da
paesi extraeuropei che si spingono sino all’America latina e all’Asia.
Il campus universitario di Mendrisio è a metà strada tra Lugano e Como, poco distante da Milano e
sull’asse che collega la metropoli lombarda con Zurigo, il primo grande polo urbano del Nord
Europa. Questa collocazione pone la scuola in una condizione geo-culturale privilegiata, nel punto
d’interscambio tra due grandi tradizioni: quella di lingua tedesca dell’Europa continentale e quella
di lingua italiana dell’area mediterranea che ha nel Cantone Ticino la propaggine più settentrionale.
L’Accademia è quindi una scuola cosmopolita già grazie alla sua posizione geografica, la cui
vocazione di collegamento internazionale si è tradotta nel principio ordinatore dell’impianto
intellettuale e pedagogico dell’istituzione. Nel corpo docente si trovano, infatti, rappresentate le
due grandi tradizioni continentale e mediterranea con professori provenienti dalle diverse aree
linguistico-culturali della Svizzera (italiana, tedesca e francese), cui si affiancano docenti di
nazionalità italiana ma anche francese, spagnola e portoghese, per ampliarsi inoltre a presenze di
area anglosassone.
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Tra i suoi professori l’Accademia vanta architetti affermati a livello internazionale, come pure storici
e intellettuali fra i più autorevoli. Fra i tanti nomi illustri che hanno insegnato negli anni passati
vogliamo ricordare Kenneth Frampton, Harald Szeemann, Carlo Bertelli, Bice Curiger, Jacqueline
Burckhardt, Francesco Dal Co, Stanislaus von Moos, Yehuda Emmanuel Safran, Oliviero Toscani,
Bruno Monguzzi, Felice Varini, Massimo Cacciari, Leonardo Benevolo, Albert Jacquard per le
materie teoriche; per la progettazione, invece, Aurelio Galfetti, Panos Koulermos, Heinz Tesar e
Peter Zumthor, che ha vinto il prestigioso premio Pritzker 2009, il più alto riconoscimento in campo
architettonico.
Mendrisio ha saputo affermarsi come polo universitario internazionale anche grazie a un’intensa
attività complementare alla didattica vera e propria. Tra le varie iniziative che arricchiscono il
panorama dell’offerta culturale spiccano le conferenze pubbliche e le esposizioni. Questi
appuntamenti, oltre che indirizzarsi agli studenti e ai collaboratori dell’Accademia, coinvolgono
ampie fasce della comunità ticinese e di altri cantoni svizzeri, come pure un pubblico proveniente
dalla vicina Italia e occasionalmente da più lontano. Così tutta una galleria di celebrità à couper le
souffle è già passata da Mendrisio: Renzo Piano, Jean Nouvel, Jacques Herzog, Frank O. Gehry,
Toyo Ito, Eduardo Souto de Moura, Zaha Hadid, Massimiliano Fuksas, Tadao Ando, Paulo Mendes
da Rocha, Álvaro Siza, Kazuyo Sejima & Ryue Nishizawa e molti altri ancora. Oltre ai grandi nomi
dell’architettura vi sono anche i contributi portati da intellettuali, storici e studiosi appartenenti ad
ambiti affini e complementari a quello della pratica architettonica. Tra questi si possono ricordare
quelli sulla cultura cinematografica organizzati da Marco Müller, le serate incentrate sulle
problematiche ecologiche con studiosi quali Riccardo Petrella e Vandana Shiva e gli incontri
filosofici con Massimo Cacciari. Ogni serata attira numerose centinaia di persone con picchi di oltre
un migliaio.
Tra le numerose attività che ruotano intorno all’Accademia si segnalano inoltre l’attività editoriale
che vede la pubblicazione di cataloghi e di saggi, il continuo rafforzamento del sistema bibliotecario
con l’acquisizione di fondi specializzati negli ambiti di storia dell’arte e dell’architettura, l’apertura
nel 2005 di una Galleria espositiva annessa alla scuola, la costituzione della Fondazione Archivio del
Moderno che opera quale centro studi sui temi del progetto della modernità, nonché il progetto del
futuro Teatro dell’architettura. Anche grazie a iniziative di questo tipo il dibattito intorno
all’architettura si mantiene vivo e fertile a Mendrisio.
Press Office
Amanda Prada
Responsabile comunicazione e conferenze
Accademia di architettura di Mendrisio
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USI - Accademia di architettura
Villa Argentina, Largo Bernasconi 2, CH-6850 Mendrisio (Svizzera)
T +41 (0)58 666 50 00, F +41 (0)58 666 58 68, info.arc@usi.ch, www.arc.usi.ch
PER RICHIEDERE LE IMMAGINI
Numerose immagini:
• il modello territoriale su Varese
• le conferenze pubbliche a Villa Panza (febbraio-aprile 2010)
• i progetti dei diplomandi (giugno + dicembre 2010)
• le critiche finali (giugno + dicembre 2010)
• la cerimonia di consegna dei diplomi (giugno 2010)
• i ritratti dei professori
sono disponibili su richiesta.
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gennaio 2011
Trasformazioni architettoniche e urbane nella città di Varese centro e periferia
Dal 13 gennaio al 20 febbraio 2011
architettura
Location
VILLA BARAGIOLA
Varese, Via Francesco Caracciolo, 46, (Varese)
Varese, Via Francesco Caracciolo, 46, (Varese)
Orario di apertura
da martedì a domenica: 10.00 - 12.30 / 15.00 - 18.30 lunedì chiuso
Vernissage
13 Gennaio 2011, ore 18