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Trasharte
L’arte diviene cosi’ strumento di un processo conservativo e insieme di denuncia, aperta o appena suggerita: e’ cosi’ che nasce la trash art.
Comunicato stampa
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La terza settimana di Educazione alla Cultura dello Sviluppo Sostenibile, che si svolge a Palermo e che rientra nel -Decennio dell'Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005 -2014-, sostenuto dalla Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco, e' dedicata quest'anno al problema Rifiuti: riduzione e riciclaggio.
I rifiuti sono di moda, hanno recentemente riempito le prime pagine dei quotidiani e dei telegiornali, facendo notizia come problema nazionale: l'emergenza piu' lunga nella storia, come e' stata definita. Montagne di rifiuti che soffocano le città, il pianeta.
Ma c'e' chi questi rifiuti fa rivivere, e non solo a livello industriale o artigianale, ma nobilitandoli con il marchio artistico. C'e' chi manipola con seducente energia creativa reperti cercati o trovati per caso, salvandoli dal loro abbandono, facendoli ripalpitare e risorgere a nuovo uso. Reliquie, rottami, che con improvvisi guizzi dell'immaginario, attraverso suggestioni, impulsi e cultura, assunti in nuovi contesti, riannodano il rapporto interrotto con l'uomo. I frammenti svelano i loro ritmi segreti, si trasformano e ridanno linfa a un nuovo ciclo vitale ed economico, che vuole sottolineare lo scorrere e lo stratificarsi delle esperienze nel tempo. -L'insignificante inizia ad esistere- dice Germano Celant.
L'arte diviene cosi' strumento di un processo conservativo e insieme di denuncia, aperta o appena suggerita: e' cosi' che nasce la trash art. La carta, dei giornali in preferenza, la plastica, le lattine, metalli vari, gli scarti industriali, elettrici, ospedalieri, i tessuti, in cui si esprime spesso la manualità femminile con una tensione piu' narrativa, piu' favolistica, il legno, materiali naturali, piccoli oggetti usati e messi da parte vengono assemblati e combinati con diversi codici semantici, da quello verbale della scrittura a quello matematico, a quello artistico, per dar vita ad opere d'arte, in cui a volte prevale l'effetto pittorico, altre il dato plastico e volumetrico affidato alle modalità d'assemblaggio. In tutte queste forme fisico e mentale, natura e cultura vivono un reciproco interscambio creativo, alternando rigore geometrico e razionalità di segno alla vivacità della fantasia e alla intima sensibilità personale: l'arte si e' presa la rivincita sull'abbandono e sul disprezzo dell'inciviltà e della volgarità.
I rifiuti sono di moda, hanno recentemente riempito le prime pagine dei quotidiani e dei telegiornali, facendo notizia come problema nazionale: l'emergenza piu' lunga nella storia, come e' stata definita. Montagne di rifiuti che soffocano le città, il pianeta.
Ma c'e' chi questi rifiuti fa rivivere, e non solo a livello industriale o artigianale, ma nobilitandoli con il marchio artistico. C'e' chi manipola con seducente energia creativa reperti cercati o trovati per caso, salvandoli dal loro abbandono, facendoli ripalpitare e risorgere a nuovo uso. Reliquie, rottami, che con improvvisi guizzi dell'immaginario, attraverso suggestioni, impulsi e cultura, assunti in nuovi contesti, riannodano il rapporto interrotto con l'uomo. I frammenti svelano i loro ritmi segreti, si trasformano e ridanno linfa a un nuovo ciclo vitale ed economico, che vuole sottolineare lo scorrere e lo stratificarsi delle esperienze nel tempo. -L'insignificante inizia ad esistere- dice Germano Celant.
L'arte diviene cosi' strumento di un processo conservativo e insieme di denuncia, aperta o appena suggerita: e' cosi' che nasce la trash art. La carta, dei giornali in preferenza, la plastica, le lattine, metalli vari, gli scarti industriali, elettrici, ospedalieri, i tessuti, in cui si esprime spesso la manualità femminile con una tensione piu' narrativa, piu' favolistica, il legno, materiali naturali, piccoli oggetti usati e messi da parte vengono assemblati e combinati con diversi codici semantici, da quello verbale della scrittura a quello matematico, a quello artistico, per dar vita ad opere d'arte, in cui a volte prevale l'effetto pittorico, altre il dato plastico e volumetrico affidato alle modalità d'assemblaggio. In tutte queste forme fisico e mentale, natura e cultura vivono un reciproco interscambio creativo, alternando rigore geometrico e razionalità di segno alla vivacità della fantasia e alla intima sensibilità personale: l'arte si e' presa la rivincita sull'abbandono e sul disprezzo dell'inciviltà e della volgarità.
18
novembre 2008
Trasharte
Dal 18 al 30 novembre 2008
arte contemporanea
Location
REAL ALBERGO DEI POVERI
Palermo, Corso Calatafimi, 217, (Palermo)
Palermo, Corso Calatafimi, 217, (Palermo)
Autore
Curatore