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Traslochi di terra e di pensiero
Collettiva ispirata alla poetessa Anna Achmatova
Comunicato stampa
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La vera storia, a cui ci ispiriamo sempre nelle nostre collettive, per Traslochi è quella di un poeta: Anna Achmatova Anna di tutte le Russie così come ce la presenta Elaine Feinstein (insigne studiosa e traduttrice della poesia russa). L’ Achmatova ha affrontato lo stalinismo con tutte le sue persecuzioni: continui sfratti, traslochi peregrinaggi sempre meno sostenibili, in splendida miseria, nel lussuoso squallore(Mandel’stam), malata stanca ha nobilmente tenuta alta la testa, senza lamenti ma con tanta poesia spesso tramandata a memoria per timore di essere accusata di ribellione. Bevo a una casa distrutta – alla mia vita sciagurata… Ebbene, Anna, dopo Stalin ha potuto godere di una certa libertà, ma la casa più inimmaginabile l’ha ottenuta postmortem, nel 1989, centenario della sua nascita: l’UNESCO ha dedicato all’ Achmatova un asteroide che rimarrà, davanti al mondo intero, sua dimora per l’eternità.
-In mostra, dalla nostra collezione: Mimmo Rotella un piccolo disegno commentato con uno scritto di suo pugno: quel maledetto giorno del 9 settembre 1977 che riguarda il suo ritorno definitivo in Italia da Parigi. Due profili specchianti (disegno a pennarello), Enrico Baj, si fissano quasi a voler entrare l’uno nell’altro. Del grande fluxus Giuseppe Chiari, esponiamo uno dei suoi collage Art is easy , Emilio Tadini con la sua saetta che irrompe sempre sconvolgendo la serenità dell’insieme scaraventadoci in altri luoghi mentali, Bruno Munari, genio in movimento perpetuo, un positivo/ negativo. Tra gli artisti invitati: “La tartaruga” di Gigirigamonti quale simbolo di impossibilità di trasloco e Milena Barberis: l’opera da New York “House Help” quale dubbio sulla direzione da seguire.
-In mostra, dalla nostra collezione: Mimmo Rotella un piccolo disegno commentato con uno scritto di suo pugno: quel maledetto giorno del 9 settembre 1977 che riguarda il suo ritorno definitivo in Italia da Parigi. Due profili specchianti (disegno a pennarello), Enrico Baj, si fissano quasi a voler entrare l’uno nell’altro. Del grande fluxus Giuseppe Chiari, esponiamo uno dei suoi collage Art is easy , Emilio Tadini con la sua saetta che irrompe sempre sconvolgendo la serenità dell’insieme scaraventadoci in altri luoghi mentali, Bruno Munari, genio in movimento perpetuo, un positivo/ negativo. Tra gli artisti invitati: “La tartaruga” di Gigirigamonti quale simbolo di impossibilità di trasloco e Milena Barberis: l’opera da New York “House Help” quale dubbio sulla direzione da seguire.
07
ottobre 2008
Traslochi di terra e di pensiero
Dal 07 ottobre al 07 novembre 2008
arte contemporanea
Location
SPAZIO ANFOSSI
Milano, Via Augusto Anfossi, (Milano)
Milano, Via Augusto Anfossi, (Milano)
Orario di apertura
Lu-Ve 15-19 e su appuntamento
Vernissage
7 Ottobre 2008, ore 19
Autore
Curatore