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Trento Longaretti – Opere sacre
trenta oli su tela di Trento Longaretti (Treviglio (BG), 1916) dedicati al tema del sacro, a partire dalla storica Natura morta di Pasqua del 1938 fino a opere recentissime, a testimoniare come il religioso sia un territorio esplorato in modo privilegiato dall’artista lungo tutta la sua lunghissima carriera, un percorso che l’ha visto inanellare quattro Biennali di Venezia, centinaia di mostre, opere in musei e chiese d’Italia e del mondo, venticinque anni di direzione dell’Accademia Carrara di Bergamo.
Comunicato stampa
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Dal 25 maggio al 23 giugno, lo Spazio Crocevia di via Appiani 1 a Milano ospita trenta oli su tela di Trento Longaretti (Treviglio (BG), 1916) dedicati al tema del sacro, a partire dalla storica Natura morta di Pasqua del 1938 fino a opere recentissime, a testimoniare come il religioso sia un territorio esplorato in modo privilegiato dall’artista lungo tutta la sua lunghissima carriera, un percorso che l’ha visto inanellare quattro Biennali di Venezia, centinaia di mostre, opere in musei e chiese d’Italia e del mondo, venticinque anni di direzione dell’Accademia Carrara di Bergamo.
A novantacinque anni Trento Longaretti dipinge ancora con lo spirito del primo giorno, quello del fanciullo. Un’immagine che tante volte ritorna nelle sue tele, accanto alla madre. «Avrò dipinto la madre mille volte – dice l’artista –. Mi colpisce come i bambini si attacchino a lei, quasi fossero una cosa sola perché la mamma è tutto: bene, protezione, speranza. La Madonna è madre e il suo mistero vive in ogni maternità».
Figure di un sacro quotidiano a cui Crocevia – Fondazione Alfredo e Teresita Paglione fa omaggio con questa mostra, curata da Giovanni Gazzaneo e con testi in catalogo di Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, che ha voluto Longaretti nuovamente al Padiglione Italia della Biennale di Venezia 55 anni dopo l’ultima apparizione del maestro.
Sono lavori in cui, come scrive Enzo Bianchi, “il segno vibrante, la forma che palpita quasi indomita, sussurrano che la contemplazione delle creature può essere alla fine una contemplazione del Cristo risorto che si ritira e si fa estremamente discreto, nascosto, perché noi non smettiamo di cercarlo”.
Anche per questo Longaretti è stato uno degli artisti favoriti di Paolo VI, con cui ha potuto intrecciare un rapporto privilegiato nella costruzione di un dialogo rinnovato e fecondo tra Chiesa e arte contemporanea. Ventisette sono le sue opere in Vaticano tra dipinti, mosaici e vetrate, a cui si possono aggiungere le molte sue opere donate dal pontefice.
In catalogo è pubblicato un testo, inedito in italiano, dell’artista dedicato a Papa Montini e pronunciato il 28 gennaio 1988 nella sede dell’Unesco a Parigi. “Sono un credente – dice Longaretti –. La fede dà significato alla mia vita. Sono al mondo per fare il pittore e so che questo mio fare ha un senso”.
Crocevia – Fondazione Alfredo e Teresita Paglione è un progetto dedicato alla conoscenza e alla valorizzazione della sfera del sacro nelle arti contemporanee. La Fondazione è intitolata al collezionista Alfredo Paglione e sua moglie Teresita Olivares, violoncellista colombiana, scomparsa nel gennaio 2008.
A novantacinque anni Trento Longaretti dipinge ancora con lo spirito del primo giorno, quello del fanciullo. Un’immagine che tante volte ritorna nelle sue tele, accanto alla madre. «Avrò dipinto la madre mille volte – dice l’artista –. Mi colpisce come i bambini si attacchino a lei, quasi fossero una cosa sola perché la mamma è tutto: bene, protezione, speranza. La Madonna è madre e il suo mistero vive in ogni maternità».
Figure di un sacro quotidiano a cui Crocevia – Fondazione Alfredo e Teresita Paglione fa omaggio con questa mostra, curata da Giovanni Gazzaneo e con testi in catalogo di Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, che ha voluto Longaretti nuovamente al Padiglione Italia della Biennale di Venezia 55 anni dopo l’ultima apparizione del maestro.
Sono lavori in cui, come scrive Enzo Bianchi, “il segno vibrante, la forma che palpita quasi indomita, sussurrano che la contemplazione delle creature può essere alla fine una contemplazione del Cristo risorto che si ritira e si fa estremamente discreto, nascosto, perché noi non smettiamo di cercarlo”.
Anche per questo Longaretti è stato uno degli artisti favoriti di Paolo VI, con cui ha potuto intrecciare un rapporto privilegiato nella costruzione di un dialogo rinnovato e fecondo tra Chiesa e arte contemporanea. Ventisette sono le sue opere in Vaticano tra dipinti, mosaici e vetrate, a cui si possono aggiungere le molte sue opere donate dal pontefice.
In catalogo è pubblicato un testo, inedito in italiano, dell’artista dedicato a Papa Montini e pronunciato il 28 gennaio 1988 nella sede dell’Unesco a Parigi. “Sono un credente – dice Longaretti –. La fede dà significato alla mia vita. Sono al mondo per fare il pittore e so che questo mio fare ha un senso”.
Crocevia – Fondazione Alfredo e Teresita Paglione è un progetto dedicato alla conoscenza e alla valorizzazione della sfera del sacro nelle arti contemporanee. La Fondazione è intitolata al collezionista Alfredo Paglione e sua moglie Teresita Olivares, violoncellista colombiana, scomparsa nel gennaio 2008.
25
maggio 2011
Trento Longaretti – Opere sacre
Dal 25 maggio al 23 giugno 2011
arte contemporanea
Location
CROCEVIA – FONDAZIONE ALFREDO E TERESITA PAGLIONE
Milano, Via Andrea Appiani, 1, (Milano)
Milano, Via Andrea Appiani, 1, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì, 16-19
Lunedì e sabato su appuntamento
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore