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Trimmed after a pattern
Nel progetto espositivo, Mentasti riflette sulle modalità in cui la relazione amorosa si articola e si manifesta, trasmettendo la sensazione di trovarsi davanti a un discorso dal quale si è tagliati fuori, non perché non si capisca il significato delle parole, ma perché è evidente che manchi sempre
Comunicato stampa
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Il 19 settembre inaugurerà Trimmed after a pattern, mostra personale di Cecilia Mentasti, a cura di Thomas Ba e con un testo di Vittoria Caprotti. L’evento, firmato EXAMATO, dà il via a un nuovo ciclo di progetti in quella che sarà la nuova sede: WMilano, lo storico concept store in via Washington 51.
Nel progetto espositivo, Mentasti riflette sulle modalità in cui la relazione amorosa si articola e si manifesta, trasmettendo la sensazione di trovarsi davanti a un discorso dal quale si è tagliati fuori, non perché non si capisca il significato delle parole, ma perché è evidente che manchi sempre un pezzo per comprenderlo interamente.
Il titolo della mostra riprende una frase che compare nel carteggio tra il poeta Hugo von Hofmannsthal (1874) e il guardiamarina Edgar Karg von Bebenburg (1872). L’espressione, utilizzata dal guardiamarina, traducibile letteralmente come “tagliato secondo un modello”, viene adoperata come un enunciato di cui si percepisce intuitivamente il senso ma che mantiene un’enigmatica intraducibilità. Per Mentasti la frase diventa un importante spunto di riflessione da cui emerge come il linguaggio sia costretto a rinunciare al suo significato in favore del suo senso. Se qualcosa si perde sul piano razionale lo si può guadagnare su quello intuitivo, in uno scostamento che trasforma l’orizzonte percettivo.
Le opere in mostra – installazioni, ready-made e opere su carta – sono caratterizzate da questo comune slittamento di senso. Due gusci di pistacchi, Untitled (perfect day) (2023- in corso), si incastrano l’uno nell’altro in quello che potrebbe essere un bacio appassionato, un morso o un semplice puzzle. Alla parete un disegno di stelle dal titolo Institute for snow (2024), commissionato dall’artista a Walter Benjamin, omonimo del filosofo tedesco. Lo spazio è alterato dalla presenza dell’installazione Sorry Mondrian for the mess (2024), composta da due lampade da cantiere e da un brano inedito di boogie woogie. Il colore giallo e la struttura delle luci ammiccano all’opera di Piet Mondrian Broadway Boogie-Woogie, dipinta tra il 1940 e il 1944; la musica e la posizione delle luci rimandano alla sensualità e al sentimentalismo di una relazione di coppia. L’ultima presenza, quasi nascosta, della mostra, è l’opera we are just objects made of flesh (2023), una scritta in carattere Times New Roman grattata su intonaco, originariamente trovata dall’artista in un altro luogo. La frase è autoesplicativa, chiara e diretta, ma è necessario soffermarsi sulla connessione che il testo crea con un luogo e con un sentimento che al fruitore è sconosciuto.
Cecilia Mentasti (Varese, 1993) è un’artista visiva e art-worker. Nel 2019 ha co-fondato l’artist-run space BRACE BRACE. Per la stagione 2022-2023 è stata direttore artistico di AnonimaKunsthalle con il progetto Varese, una ricerca sull’inedita forza politica della periferia. Tra le ultime mostre Serenata, Bolzano (2022); Adesso no, Manifattura Tabacchi Firenze (2022); Vedersi da fuori, vedersi da dentro, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2023). È vincitrice del bando di produzione “Per chi crea” promosso da SIAE per l’anno 2024.
EXAMATO è un collettivo artistico fondato nel 2021 da Giorgio Bernasconi e Marco Paleari. L’idea alla base del progetto è quella di raccontare attraverso dei cortometraggi un’avventura artistica come fosse una storia. Lo spazio espositivo diviene così palcoscenico e luogo di aggregazione per nuovi artisti, che figurano come attori accidentali di un racconto che intreccia realtà e finzione e da origine a nuove e inusuali esperienze artistiche: ogni mostra è un episodio, ed ogni periodo scandisce una stagione.
WMilano è un concept store eclettico e innovativo. Nasce nel 2010 da un’idea di Aleksandra Stefanović, proprietaria del negozio, donna di mondo che ha deciso di condensare la sua passione per gli oggetti, i mobili di antiquariato e non, il design e l’innovazione in uno spazio singolare e unico nel suo genere, ricco di proposte curiose e interessanti.
La collaborazione tra EXAMATO e WMilano nasce da un’idea di Giorgio Bernasconi, Dora Casadio, Corso Innocenti e Aleksandra Stefanović: Hanno infatti deciso di convertire una parte del negozio, in un luogo espositivo, di produzione e di condivisione, che dia spazio agli artisti emergenti di esprimersi e alle proposte creative di prendere forma, creando valore e offrendo alla collettività una proposta artistica di qualità.
Nel progetto espositivo, Mentasti riflette sulle modalità in cui la relazione amorosa si articola e si manifesta, trasmettendo la sensazione di trovarsi davanti a un discorso dal quale si è tagliati fuori, non perché non si capisca il significato delle parole, ma perché è evidente che manchi sempre un pezzo per comprenderlo interamente.
Il titolo della mostra riprende una frase che compare nel carteggio tra il poeta Hugo von Hofmannsthal (1874) e il guardiamarina Edgar Karg von Bebenburg (1872). L’espressione, utilizzata dal guardiamarina, traducibile letteralmente come “tagliato secondo un modello”, viene adoperata come un enunciato di cui si percepisce intuitivamente il senso ma che mantiene un’enigmatica intraducibilità. Per Mentasti la frase diventa un importante spunto di riflessione da cui emerge come il linguaggio sia costretto a rinunciare al suo significato in favore del suo senso. Se qualcosa si perde sul piano razionale lo si può guadagnare su quello intuitivo, in uno scostamento che trasforma l’orizzonte percettivo.
Le opere in mostra – installazioni, ready-made e opere su carta – sono caratterizzate da questo comune slittamento di senso. Due gusci di pistacchi, Untitled (perfect day) (2023- in corso), si incastrano l’uno nell’altro in quello che potrebbe essere un bacio appassionato, un morso o un semplice puzzle. Alla parete un disegno di stelle dal titolo Institute for snow (2024), commissionato dall’artista a Walter Benjamin, omonimo del filosofo tedesco. Lo spazio è alterato dalla presenza dell’installazione Sorry Mondrian for the mess (2024), composta da due lampade da cantiere e da un brano inedito di boogie woogie. Il colore giallo e la struttura delle luci ammiccano all’opera di Piet Mondrian Broadway Boogie-Woogie, dipinta tra il 1940 e il 1944; la musica e la posizione delle luci rimandano alla sensualità e al sentimentalismo di una relazione di coppia. L’ultima presenza, quasi nascosta, della mostra, è l’opera we are just objects made of flesh (2023), una scritta in carattere Times New Roman grattata su intonaco, originariamente trovata dall’artista in un altro luogo. La frase è autoesplicativa, chiara e diretta, ma è necessario soffermarsi sulla connessione che il testo crea con un luogo e con un sentimento che al fruitore è sconosciuto.
Cecilia Mentasti (Varese, 1993) è un’artista visiva e art-worker. Nel 2019 ha co-fondato l’artist-run space BRACE BRACE. Per la stagione 2022-2023 è stata direttore artistico di AnonimaKunsthalle con il progetto Varese, una ricerca sull’inedita forza politica della periferia. Tra le ultime mostre Serenata, Bolzano (2022); Adesso no, Manifattura Tabacchi Firenze (2022); Vedersi da fuori, vedersi da dentro, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2023). È vincitrice del bando di produzione “Per chi crea” promosso da SIAE per l’anno 2024.
EXAMATO è un collettivo artistico fondato nel 2021 da Giorgio Bernasconi e Marco Paleari. L’idea alla base del progetto è quella di raccontare attraverso dei cortometraggi un’avventura artistica come fosse una storia. Lo spazio espositivo diviene così palcoscenico e luogo di aggregazione per nuovi artisti, che figurano come attori accidentali di un racconto che intreccia realtà e finzione e da origine a nuove e inusuali esperienze artistiche: ogni mostra è un episodio, ed ogni periodo scandisce una stagione.
WMilano è un concept store eclettico e innovativo. Nasce nel 2010 da un’idea di Aleksandra Stefanović, proprietaria del negozio, donna di mondo che ha deciso di condensare la sua passione per gli oggetti, i mobili di antiquariato e non, il design e l’innovazione in uno spazio singolare e unico nel suo genere, ricco di proposte curiose e interessanti.
La collaborazione tra EXAMATO e WMilano nasce da un’idea di Giorgio Bernasconi, Dora Casadio, Corso Innocenti e Aleksandra Stefanović: Hanno infatti deciso di convertire una parte del negozio, in un luogo espositivo, di produzione e di condivisione, che dia spazio agli artisti emergenti di esprimersi e alle proposte creative di prendere forma, creando valore e offrendo alla collettività una proposta artistica di qualità.
19
settembre 2024
Trimmed after a pattern
Dal 19 settembre al 17 ottobre 2024
arte contemporanea
Location
WMILANO
Milano, Via Giorgio Washington, 51, (Milano)
Milano, Via Giorgio Washington, 51, (Milano)
Orario di apertura
Dal 20 settembre al 17 ottobre
Da martedì a sabato dalle 10.30 – 13.30 alle 15.30 – 19.30
Vernissage
19 Settembre 2024, Dalle 18.00 alle 21.00
Sito web
Editore
EXAMATO
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Produzione organizzazione