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Tris Vonna-Michell
presso la cripta del Museo Marino Marini, si terrà una nuova performance dell’artista inglese Tris Vonna-Michell, realizzata in collaborazione con Federica Bueti e il coordinamento di Alberto Salvadori.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 8 settembre 2010, alle ore 19, presso la cripta del Museo Marino Marini, si terrà una nuova performance dell’artista inglese Tris Vonna-Michell, realizzata in collaborazione con Federica Bueti e il coordinamento di Alberto Salvadori.
Le performances di Tris Vonna-Michell sono frammenti di storie e minuziose descrizioni che l’artista racconta spesso a bassa voce, come un ragazzo timido in cerca di intimità con l'interlocutore. Ad ogni nuovo gesto corrisponde una nuova parola, la memoria e i fatti di finzione si sovrappongono e confondono, dando vita ad un paesaggio in permanente trasformazione, in cui è il linguaggio a fare da ago della bilancia tra un ordine voluto ed un caos accelerato: oggetti, registratori audio, film, fotocopie, spazzolini, portauova, vecchie cartoline sono i pezzi di un intricato puzzle che l’artista compone e ri-compone in sempre nuove e seducenti narrazioni.
Qualunque sia lo spunto per il racconto (le strade della Berlino ai tempi della GDR, un uomo di nome Otto Hahn, il paesaggio post-industriale di Detroit, le rovine delle città tedesche bombardate o il proprio studio in una periferia inglese non più ben definita), il soggetto dei suoi racconti è senza dubbio la storia. Il momento performativo, spesso accompagnato dalla proiezione di diapositive, i cambiamenti di tono e velocità, il racconto dell’esperienza personale dei luoghi, la passione per i particolari dimenticati, accentuano un approccio circolare ai fatti della storia.
I suoi racconti sono come dei Merzbau, enormi architetture onnicomprensive di cui non si riconosce più la singolarità del frammento ma di cui si può godere il veloce allontanamento da qualsiasi organizzazione razionale dello spazio e del tempo.
La pratica artistica di Tris Vonna-Michell pone domande sul concetto di ambiguità, verità, finzione, memoria, storia collettiva e personale, ma soprattutto riflette sulla complessità del nostro modo di percepire, o ricostruire l’esperienza in un’appassionata ricerca sul linguaggio come struttura che organizza il reale.
Alludendo proprio alle possibilità di registrazione e trasmissione di storia, continuo sottotesto alle sue performance così come alle sue installazioni, Tris Vonna-Michell in occasione della performance al Museo Marino Marini, elaborerà un nuovo racconto nato dal suo passaggio a Firenze.
Tris Vonna-Michell (Southend On Sea, Gran Bretagna,1982) vive e lavora a Stoccolma.
Tra il 2001 e il 2005, ha studiato al Falmouth College of Art e poi fotografia alla Glasgow School of Art, completando i suoi studi alla Hochschule für Bildende Künste / Städelschule di Francoforte nel 2007. In questo periodo comincia a lavorare a tre progetti: Wasteful Illumination (2008 – on going), Hanh / hunh (2003 – on going) e Leipzig Calendar Works (2005 – on going), che ad oggi rappresentano i perni centrali della sua ricerca. Ha presentato mostre personali e performance presso Overduin and Kite, Los Angeles, Capitain Petzel, Berlin (entrambe nel 2010), Halle für Kunst, Lüneburg, Jeu de Paume, Parigi, Tensta Konsthall, Stoccolma ( X Initiative, New York (tutte nel 2009), Kunsthalle di Zurigo, (2008 and 2009), GAMeC, Bergamo (2009), Witte de With, Rotterdam (2007), Cubitt, London (2007), Braunschweig Kunstverein Cuboid (2007), and Palais de Beaux-Arts, Brussel (2006), Witte de With di Rotterdam (2006). Ha inoltre preso parte a mostre collettive presso Creative time, New York; Tate Triennial, Tate Britain, Londra; the Generational: Younger than Jesus, New Museum, New York; and MUDAM, Lussemburgo (tutte nel 2009), la Yokohama Triennial e la Berlin Biennal (entrambe nel 2008). Nel 2008, ha inoltre vinto il Bâloise Art Prize, l’ Ars Viva Prize e la residenza presso lo IASPIS a Stoccolma.
Le performances di Tris Vonna-Michell sono frammenti di storie e minuziose descrizioni che l’artista racconta spesso a bassa voce, come un ragazzo timido in cerca di intimità con l'interlocutore. Ad ogni nuovo gesto corrisponde una nuova parola, la memoria e i fatti di finzione si sovrappongono e confondono, dando vita ad un paesaggio in permanente trasformazione, in cui è il linguaggio a fare da ago della bilancia tra un ordine voluto ed un caos accelerato: oggetti, registratori audio, film, fotocopie, spazzolini, portauova, vecchie cartoline sono i pezzi di un intricato puzzle che l’artista compone e ri-compone in sempre nuove e seducenti narrazioni.
Qualunque sia lo spunto per il racconto (le strade della Berlino ai tempi della GDR, un uomo di nome Otto Hahn, il paesaggio post-industriale di Detroit, le rovine delle città tedesche bombardate o il proprio studio in una periferia inglese non più ben definita), il soggetto dei suoi racconti è senza dubbio la storia. Il momento performativo, spesso accompagnato dalla proiezione di diapositive, i cambiamenti di tono e velocità, il racconto dell’esperienza personale dei luoghi, la passione per i particolari dimenticati, accentuano un approccio circolare ai fatti della storia.
I suoi racconti sono come dei Merzbau, enormi architetture onnicomprensive di cui non si riconosce più la singolarità del frammento ma di cui si può godere il veloce allontanamento da qualsiasi organizzazione razionale dello spazio e del tempo.
La pratica artistica di Tris Vonna-Michell pone domande sul concetto di ambiguità, verità, finzione, memoria, storia collettiva e personale, ma soprattutto riflette sulla complessità del nostro modo di percepire, o ricostruire l’esperienza in un’appassionata ricerca sul linguaggio come struttura che organizza il reale.
Alludendo proprio alle possibilità di registrazione e trasmissione di storia, continuo sottotesto alle sue performance così come alle sue installazioni, Tris Vonna-Michell in occasione della performance al Museo Marino Marini, elaborerà un nuovo racconto nato dal suo passaggio a Firenze.
Tris Vonna-Michell (Southend On Sea, Gran Bretagna,1982) vive e lavora a Stoccolma.
Tra il 2001 e il 2005, ha studiato al Falmouth College of Art e poi fotografia alla Glasgow School of Art, completando i suoi studi alla Hochschule für Bildende Künste / Städelschule di Francoforte nel 2007. In questo periodo comincia a lavorare a tre progetti: Wasteful Illumination (2008 – on going), Hanh / hunh (2003 – on going) e Leipzig Calendar Works (2005 – on going), che ad oggi rappresentano i perni centrali della sua ricerca. Ha presentato mostre personali e performance presso Overduin and Kite, Los Angeles, Capitain Petzel, Berlin (entrambe nel 2010), Halle für Kunst, Lüneburg, Jeu de Paume, Parigi, Tensta Konsthall, Stoccolma ( X Initiative, New York (tutte nel 2009), Kunsthalle di Zurigo, (2008 and 2009), GAMeC, Bergamo (2009), Witte de With, Rotterdam (2007), Cubitt, London (2007), Braunschweig Kunstverein Cuboid (2007), and Palais de Beaux-Arts, Brussel (2006), Witte de With di Rotterdam (2006). Ha inoltre preso parte a mostre collettive presso Creative time, New York; Tate Triennial, Tate Britain, Londra; the Generational: Younger than Jesus, New Museum, New York; and MUDAM, Lussemburgo (tutte nel 2009), la Yokohama Triennial e la Berlin Biennal (entrambe nel 2008). Nel 2008, ha inoltre vinto il Bâloise Art Prize, l’ Ars Viva Prize e la residenza presso lo IASPIS a Stoccolma.
08
settembre 2010
Tris Vonna-Michell
08 settembre 2010
performance - happening
Location
MUSEO MARINO MARINI – PALAZZO DEL TAU
Firenze, Piazza Di San Pancrazio, (Firenze)
Firenze, Piazza Di San Pancrazio, (Firenze)
Vernissage
8 Settembre 2010, ore 19
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore