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Tschabalala Self – The Function
Frutto di una residenza dell’artista a Napoli, ‘The Function’ si compone di una serie di nuovi dipinti e sculture che indagano le dinamiche fisiche e psicologiche innescate dalla relazione all’interno di uno spazio sociale.
Comunicato stampa
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T293 è lieta di presentare 'The Function', la prima mostra personale in Italia dell’artista americana Tschabalala Self. Frutto di una residenza dell’artista a Napoli, la mostra si compone di una serie di nuovi dipinti e sculture che indagano le dinamiche fisiche e psicologiche innescate dalla relazione all’interno di uno spazio sociale. L’ispirazione per questa mostra, sia a livello formale che concettuale, viene dall’idea di una festa in casa, con Self come ospite della galleria.
I lavori in mostra ritraggono personaggi solitari o coppie, che si muovono, danzano, parlano e osservano tutti gli altri invitati alla fête. Il senso di intimità e, al contempo, di isolamento che queste figure suscitano sconcerta lo spettatore, che non può far altro che lasciarsi trascinare nel vortice di emozioni provocate dalle scene ritratte.
Squarci di vecchi dipinti, tele grezze, tessuti, stampe e fogli di carta vengono assemblati, stirati, dipinti e disegnati, in modo da dar forma a un caledoscopio di comportamenti ed emozioni tutte umane. I diversi motivi che compongono queste opere creano figure dinamiche che osservano lo spettatore con la stessa intensità con cui chiedono di essere osservate. La loro identità non è trattata dalla Self come una forma pre-costituita e pronta per essere rappresentata sulla tela; piuttosto, si mostra come il frutto di un processo di negoziazione tra diversi sguardi: quello dell’artista, quello dello spettatore, e quello di tutti gli altri personaggi che partecipano a questo gioco relazionale.
La pratica artistica di Tschabalala Self è sempre stata caratterizzata dall’uso di varie tecniche di rilegatura e di cucito che si accompagnano alla pittura e al disegno. Il ricorso a tecniche artigianali tanto tradizionali e a gesti ripetitivi aiuta l’artista ad esplorare come il corpo (e in particolare il corpo delle donne di colore) funzioni come simbolo politico e sociale. I corpi (e le persone) che l’artista ritrae appaiono come assemblaggi frantumati che internalizzano nelle loro forme una confluenza di proiezioni culturali. E’ precisamente la destrutturazione delle modalità tradizionali di rappresentazione del corpo che permette all’artista di focalizzarsi più su come le persone osservano, che su ciò che appare. I suoi sono gli occhi che guardano a come le altre persone guardano, prima di esplorare attraverso la sua pratica altamente processuale come questo gioco di rappresentazioni influisca sulla vita politica e sociale.
Sfruttando in maniera originale sia l’astrazione che la figurazione, Tschabalala Self crea una nuova serie di lavori che sviluppa ulteriormente tali politiche dello sguardo, sia verso il corpo genderizzato, che razzializzato. Tuttavia, in The Function, l’artista propone anche una prospettiva più personale e persino nostalgica sul tema. Lei prende spunto dalle idee ed aspettative associate all’immaginario di una festa in casa –come uno di quei momenti liberi, gioviali e senza restrizioni nell’ambito della vita sociale di ognuno- così da far luce sull’intricata rete di relazioni politiche che profondamente influenza la contemporanea iconografia del corpo.
I lavori in mostra ritraggono personaggi solitari o coppie, che si muovono, danzano, parlano e osservano tutti gli altri invitati alla fête. Il senso di intimità e, al contempo, di isolamento che queste figure suscitano sconcerta lo spettatore, che non può far altro che lasciarsi trascinare nel vortice di emozioni provocate dalle scene ritratte.
Squarci di vecchi dipinti, tele grezze, tessuti, stampe e fogli di carta vengono assemblati, stirati, dipinti e disegnati, in modo da dar forma a un caledoscopio di comportamenti ed emozioni tutte umane. I diversi motivi che compongono queste opere creano figure dinamiche che osservano lo spettatore con la stessa intensità con cui chiedono di essere osservate. La loro identità non è trattata dalla Self come una forma pre-costituita e pronta per essere rappresentata sulla tela; piuttosto, si mostra come il frutto di un processo di negoziazione tra diversi sguardi: quello dell’artista, quello dello spettatore, e quello di tutti gli altri personaggi che partecipano a questo gioco relazionale.
La pratica artistica di Tschabalala Self è sempre stata caratterizzata dall’uso di varie tecniche di rilegatura e di cucito che si accompagnano alla pittura e al disegno. Il ricorso a tecniche artigianali tanto tradizionali e a gesti ripetitivi aiuta l’artista ad esplorare come il corpo (e in particolare il corpo delle donne di colore) funzioni come simbolo politico e sociale. I corpi (e le persone) che l’artista ritrae appaiono come assemblaggi frantumati che internalizzano nelle loro forme una confluenza di proiezioni culturali. E’ precisamente la destrutturazione delle modalità tradizionali di rappresentazione del corpo che permette all’artista di focalizzarsi più su come le persone osservano, che su ciò che appare. I suoi sono gli occhi che guardano a come le altre persone guardano, prima di esplorare attraverso la sua pratica altamente processuale come questo gioco di rappresentazioni influisca sulla vita politica e sociale.
Sfruttando in maniera originale sia l’astrazione che la figurazione, Tschabalala Self crea una nuova serie di lavori che sviluppa ulteriormente tali politiche dello sguardo, sia verso il corpo genderizzato, che razzializzato. Tuttavia, in The Function, l’artista propone anche una prospettiva più personale e persino nostalgica sul tema. Lei prende spunto dalle idee ed aspettative associate all’immaginario di una festa in casa –come uno di quei momenti liberi, gioviali e senza restrizioni nell’ambito della vita sociale di ognuno- così da far luce sull’intricata rete di relazioni politiche che profondamente influenza la contemporanea iconografia del corpo.
17
marzo 2016
Tschabalala Self – The Function
Dal 17 marzo al 27 maggio 2016
arte contemporanea
Location
T293 [Sede definitivamente chiusa]
Napoli, Via Dei Tribunali, 293, (Napoli)
Napoli, Via Dei Tribunali, 293, (Napoli)
Orario di apertura
Lunedì - Venerdì, dalle ore 12 alle ore 19.
Vernissage
17 Marzo 2016, ore 19
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