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Tullio Pericoli – Moby Dick. Dipinti 2008 – 2012
Cartiere Vannucci è lieta di presentare “Moby Dick” la personale che vede tornare Tullio Pericoli in mostra a Milano con una selezione di circa 40 nuove opere su tela di grande e medio formato dedicata ai temi, cari all’artista, del ritratto e del paesaggio. In questa mostra Pericoli si trova ad indagare una volta di più due ambiti iconografici che sa rendere straordinariamente prossimi, confermando la sua straordinaria capacità di restituire, in sapiente forma pittorica, volti e territori quasi fossero superfici da esplorare e di cui tradurre i simboli.
Comunicato stampa
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Cartiere Vannucci è lieta di presentare “Moby Dick” la personale che vede tornare Tullio Pericoli in mostra a Milano con una selezione di circa 40 nuove opere su tela di grande e medio formato dedicata ai temi, cari all’artista, del ritratto e del paesaggio. In questa mostra Pericoli si trova ad indagare una volta di più due ambiti iconografici che sa rendere straordinariamente prossimi, confermando la sua straordinaria capacità di restituire, in sapiente forma pittorica, volti e territori quasi fossero superfici da esplorare e di cui tradurre i simboli.
Ma perché Moby Dick? Questo titolo, evocativo di atmosfere letterarie, suggerisce qualcosa che si agita sotto la superficie. Come il mostro marino solcava il profondo dell’oceano, così i ritratti e i paesaggi di Pericoli sono come mossi da un grosso animale sotterraneo, simbolo dell’anima profonda, che disegna i volti e le geografie, che agisce in profondità come un magma e, con un continuo lavorio, rende instabile la superficie della tela.
Protagonista di queste opere è la materia pittorica, l’olio, perfettamente controllato dall’autore che ci regala straordinarie mappe di luoghi e volti, in un affascinante continuum narrativo. E’ proprio la pittura la protagonista di questi lavori, dove la mano dell’artista registra con grande sensibilità, quasi come fosse un sismografo, tutte le tracce sottese e stratificate che i luoghi e le persone ci raccontano. Ed è sempre la pittura, che Pericoli dosa con sapienti sovrapposizioni di materia, a narrarci le infinite sedimentazioni che conferiscono identità ai luoghi e alle persone.
Tullio Pericoli nasce a Colli del Tronto (Ascoli Piceno) nel 1936. Dal 1961 vive a Milano dove si afferma come pittore e disegnatore. Espone le sue opere in Italia e all’estero presso gallerie private e musei. Nel 1995 la sua attività di scenografo e costumista lo porta a lavorare per l’Opernhaus di Zurigo, il Teatro Studio e il Teatro alla Scala di Milano. Tra i suoi ultimi libri: Die Tafel des Königs (1993) Prestel Verlag Monaco,Terre (2000) Rizzoli, I ritratti (2002 e 2009) Adelphi, Viaggio nel paesaggio (2004) Nuages, L’anima del volto (2005) Bompiani e Paesaggi (2007) Rizzoli. Tra le mostre più recenti: “Nature” (2002) a Palazzo Lanfranchi di Pisa, “Dipinti per Torrecchia” (2004) al Museo Nazionale del Palazzo di Venezia di Roma, “Drawings, watercolours, and paintings of Samuel Beckett by Tullio Pericoli” (2007) all'Oscar Wilde House di Dublino, “Sedendo e mirando” (2009) al Museo d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini di Ascoli Piceno, “Lineamenti. Volto e paesaggio” (2010) al Museo dell’Ara Pacis a Roma, “L’infinito paesaggio” (2010) a Villa Necchi Campiglio, di Milano.
Ma perché Moby Dick? Questo titolo, evocativo di atmosfere letterarie, suggerisce qualcosa che si agita sotto la superficie. Come il mostro marino solcava il profondo dell’oceano, così i ritratti e i paesaggi di Pericoli sono come mossi da un grosso animale sotterraneo, simbolo dell’anima profonda, che disegna i volti e le geografie, che agisce in profondità come un magma e, con un continuo lavorio, rende instabile la superficie della tela.
Protagonista di queste opere è la materia pittorica, l’olio, perfettamente controllato dall’autore che ci regala straordinarie mappe di luoghi e volti, in un affascinante continuum narrativo. E’ proprio la pittura la protagonista di questi lavori, dove la mano dell’artista registra con grande sensibilità, quasi come fosse un sismografo, tutte le tracce sottese e stratificate che i luoghi e le persone ci raccontano. Ed è sempre la pittura, che Pericoli dosa con sapienti sovrapposizioni di materia, a narrarci le infinite sedimentazioni che conferiscono identità ai luoghi e alle persone.
Tullio Pericoli nasce a Colli del Tronto (Ascoli Piceno) nel 1936. Dal 1961 vive a Milano dove si afferma come pittore e disegnatore. Espone le sue opere in Italia e all’estero presso gallerie private e musei. Nel 1995 la sua attività di scenografo e costumista lo porta a lavorare per l’Opernhaus di Zurigo, il Teatro Studio e il Teatro alla Scala di Milano. Tra i suoi ultimi libri: Die Tafel des Königs (1993) Prestel Verlag Monaco,Terre (2000) Rizzoli, I ritratti (2002 e 2009) Adelphi, Viaggio nel paesaggio (2004) Nuages, L’anima del volto (2005) Bompiani e Paesaggi (2007) Rizzoli. Tra le mostre più recenti: “Nature” (2002) a Palazzo Lanfranchi di Pisa, “Dipinti per Torrecchia” (2004) al Museo Nazionale del Palazzo di Venezia di Roma, “Drawings, watercolours, and paintings of Samuel Beckett by Tullio Pericoli” (2007) all'Oscar Wilde House di Dublino, “Sedendo e mirando” (2009) al Museo d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini di Ascoli Piceno, “Lineamenti. Volto e paesaggio” (2010) al Museo dell’Ara Pacis a Roma, “L’infinito paesaggio” (2010) a Villa Necchi Campiglio, di Milano.
22
marzo 2012
Tullio Pericoli – Moby Dick. Dipinti 2008 – 2012
Dal 22 marzo al 05 maggio 2012
arte contemporanea
Location
CARTIERE VANNUCCI
Milano, Via Atto Vannucci, 16, (Milano)
Milano, Via Atto Vannucci, 16, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato: 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00
Vernissage
22 Marzo 2012, ore 18,00.
Autore