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Turi Simeti
La mostra costituisce un omaggio a un artista che, a partire dagli anni Sessanta, con il gruppo Zero, fino ad oggi ha operato con continuità, coerenza, rigore e dinamismo rari, creando lavori peculiari che, pur presentando caratteristiche formali simili, risultano ogni volta inediti grazie a due aspetti imprescindibili: la circolarità dialettica tra autore, opera e fruitore e la tensione che preme dall’interno in ogni singola opera.
Comunicato stampa
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La Galleria Salvatore + Caroline Ala ha il piacere di annunciare la mostra personale dell’artista Turi Simeti. L’inaugurazione si terrà la sera di giovedì 18 febbraio dalle 18 alle 21 e la mostra proseguirà fino a sabato 10 aprile 2010.
La mostra costituisce un omaggio a un artista che, a partire dagli anni Sessanta, con il gruppo Zero, fino ad oggi ha operato con continuità, coerenza, rigore e dinamismo rari, creando lavori peculiari che, pur presentando caratteristiche formali simili, risultano ogni volta inediti grazie a due aspetti imprescindibili: la circolarità dialettica tra autore, opera e fruitore e la tensione che preme dall’interno in ogni singola opera.
”Uno spettacolo poderoso e ineffabile - scrive Gianluca Ranzi - ammantato della danza di luce e ombra che fa vibrare gli ovali che premono dal di sotto della tela, come a voler fuoriuscire dallo spazio limitato del quadro, a voler forzare il limite della pelle della pittura che li contiene.”
Saranno esposte circa trenta opere recenti realizzate con la caratteristica tecnica della tela sagomata dipinta con acrilico steso a monocromo secondo la gamma cromatica prediletta dall’artista: blu, bianco, giallo, rosso e nero. E’ una monocromia aperta che cattura il nostro sguardo e nella quale il colore sfuma attraverso la tecnica dell’estroflessione che consente all’opera di acquistare tridimensionalità. Tutto lo spazio espositivo diventa un vero e proprio percorso visivo grazie alla capacità dell’artista di creare corrispondenze e risonanze poetiche tra ombra e luce, solido e immateriale, concavo e convesso.
La purezza di queste superfici induce a una partecipazione intensa, suscitata da quell’ineffabilità e non-rappresentabilità delle cose, dalla possibilità della rappresentazione del vuoto, dal ripudio della completezza a favore di una asimmetria mobile da sempre presenti e caratteristici nella sua ricerca.
“Le opere di Simeti creano - secondo Ranzi - una forma di intelligibile, ma inafferrabile bellezza che rimane inesorabilmente sfuggente, precaria e velata da quelle stesse ombre mobili ottenute dal rifrangersi della luce sugli aggetti delle sagome ovali.”
La modulazione asimmetrica degli ovali anima le superfici delle tele con contrappunti che evocano l’imprevedibilità e la quiete in una riflessione che abbraccia percezione fisica e meditazione interiore, scienza e filosofia e affascina lo spettatore con la sua allusione al mistero dell’incoerenza con cui inevitabilmente cerchiamo di perseguire un ideale di perfezione che sappiamo irraggiungibile.
L’artista sarà presente il giorno dell’inaugurazione
>>>
Turi Simeti nasce ad Alcamo in provincia di Trapani nel 1929 e nel 1958 si trasferisce a Roma dove frequenta Alberto Burri. Negli anni Sessanta espone in importanti rassegne in Italia e all’estero dedicate all’Arte Programmata e a Nuova Tendenza. Trasferitosi a Milano, nel 1965 partecipa al progetto Zero Avantgarde presentato per la prima volta nello studio di Lucio Fontana. Soggiorna per lunghi periodi a New York tra il 1966 e il 1969 dove è stato invitato dalla Fairleigh Dickinson University come artista residente. Negli anni Settanta e Ottanta la sua attività espositiva lo porta in diverse città europee. Dal 1980 inizia a lavorare e ad esporre a Rio de Janeiro. Nel 1991 il Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina (dove gli era stata commissionata una scultura nel 1980) gli dedica un’importante retrospettiva. Tra le principali mostre personali degli anni Novanta ricordiamo quelle del 1996 al Kunstverein di Ludwigsburg e ad Erice. Più recenti le rassegne del 2001 alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate e del 2002 alla Fondazione Mudima di Milano. Attualmente Turi Simeti vive e lavora a Milano.
Le sue opere sono presenti, tra le altre, nelle seguenti collezioni: in Italia, Galleria Civica di Torino; Pinacoteca di Macerata; Villa Croce, Genova; Museo d'Arte Moderna di Bolzano; CIMAC, Palazzo Reale, Milano; in Germania, Städtische Museum Gelsenkirchen; Museum Pfalzgalerie Kaiserslautern; Wilhelm-Hack-Museum Ludwigshafen; Städtische Galerie Villa Zanders, Bergisch Gladbach; Mittellrhein-Museum, Koblenz; in Olanda, Mondriaanhuis, Amersfoot e in Brasile, MAM, Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro.
La mostra costituisce un omaggio a un artista che, a partire dagli anni Sessanta, con il gruppo Zero, fino ad oggi ha operato con continuità, coerenza, rigore e dinamismo rari, creando lavori peculiari che, pur presentando caratteristiche formali simili, risultano ogni volta inediti grazie a due aspetti imprescindibili: la circolarità dialettica tra autore, opera e fruitore e la tensione che preme dall’interno in ogni singola opera.
”Uno spettacolo poderoso e ineffabile - scrive Gianluca Ranzi - ammantato della danza di luce e ombra che fa vibrare gli ovali che premono dal di sotto della tela, come a voler fuoriuscire dallo spazio limitato del quadro, a voler forzare il limite della pelle della pittura che li contiene.”
Saranno esposte circa trenta opere recenti realizzate con la caratteristica tecnica della tela sagomata dipinta con acrilico steso a monocromo secondo la gamma cromatica prediletta dall’artista: blu, bianco, giallo, rosso e nero. E’ una monocromia aperta che cattura il nostro sguardo e nella quale il colore sfuma attraverso la tecnica dell’estroflessione che consente all’opera di acquistare tridimensionalità. Tutto lo spazio espositivo diventa un vero e proprio percorso visivo grazie alla capacità dell’artista di creare corrispondenze e risonanze poetiche tra ombra e luce, solido e immateriale, concavo e convesso.
La purezza di queste superfici induce a una partecipazione intensa, suscitata da quell’ineffabilità e non-rappresentabilità delle cose, dalla possibilità della rappresentazione del vuoto, dal ripudio della completezza a favore di una asimmetria mobile da sempre presenti e caratteristici nella sua ricerca.
“Le opere di Simeti creano - secondo Ranzi - una forma di intelligibile, ma inafferrabile bellezza che rimane inesorabilmente sfuggente, precaria e velata da quelle stesse ombre mobili ottenute dal rifrangersi della luce sugli aggetti delle sagome ovali.”
La modulazione asimmetrica degli ovali anima le superfici delle tele con contrappunti che evocano l’imprevedibilità e la quiete in una riflessione che abbraccia percezione fisica e meditazione interiore, scienza e filosofia e affascina lo spettatore con la sua allusione al mistero dell’incoerenza con cui inevitabilmente cerchiamo di perseguire un ideale di perfezione che sappiamo irraggiungibile.
L’artista sarà presente il giorno dell’inaugurazione
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Turi Simeti nasce ad Alcamo in provincia di Trapani nel 1929 e nel 1958 si trasferisce a Roma dove frequenta Alberto Burri. Negli anni Sessanta espone in importanti rassegne in Italia e all’estero dedicate all’Arte Programmata e a Nuova Tendenza. Trasferitosi a Milano, nel 1965 partecipa al progetto Zero Avantgarde presentato per la prima volta nello studio di Lucio Fontana. Soggiorna per lunghi periodi a New York tra il 1966 e il 1969 dove è stato invitato dalla Fairleigh Dickinson University come artista residente. Negli anni Settanta e Ottanta la sua attività espositiva lo porta in diverse città europee. Dal 1980 inizia a lavorare e ad esporre a Rio de Janeiro. Nel 1991 il Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina (dove gli era stata commissionata una scultura nel 1980) gli dedica un’importante retrospettiva. Tra le principali mostre personali degli anni Novanta ricordiamo quelle del 1996 al Kunstverein di Ludwigsburg e ad Erice. Più recenti le rassegne del 2001 alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate e del 2002 alla Fondazione Mudima di Milano. Attualmente Turi Simeti vive e lavora a Milano.
Le sue opere sono presenti, tra le altre, nelle seguenti collezioni: in Italia, Galleria Civica di Torino; Pinacoteca di Macerata; Villa Croce, Genova; Museo d'Arte Moderna di Bolzano; CIMAC, Palazzo Reale, Milano; in Germania, Städtische Museum Gelsenkirchen; Museum Pfalzgalerie Kaiserslautern; Wilhelm-Hack-Museum Ludwigshafen; Städtische Galerie Villa Zanders, Bergisch Gladbach; Mittellrhein-Museum, Koblenz; in Olanda, Mondriaanhuis, Amersfoot e in Brasile, MAM, Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro.
18
febbraio 2010
Turi Simeti
Dal 18 febbraio al 17 aprile 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA SALVATORE + CAROLINE ALA
Milano, Via Monte Di Pietà, (Milano)
Milano, Via Monte Di Pietà, (Milano)
Orario di apertura
da martedì al sabato dalle 10 alle 19. Chiuso domenica e lunedì.
Vernissage
18 Febbraio 2010, dalle 18 alle 21.
Autore