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Twilight of the Plan: Chandigarh and Brasilia
La terza tappa del viaggio attraverso città e aree metropolitane d’importanza planetaria prevede, infatti, un confronto fra due città create ex nihilo poco dopo il 1950: una sorta di test per verificare lo stato di salute dell’urbanistica del movimento moderno e per mettere in luce somiglianze, differenze, contrasti, velocità e assurdità di due città sorprendenti. Il titolo Twilight of the Plan: Chandigarh and Brasilia (ovvero Il Crepuscolo del Piano: Chandigarh e Brasilia) suggerisce a sua volta i limiti della concezione di piani moderni adottati nell’urbanistica del decennio 1950-60
Comunicato stampa
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Nell’ambito del ciclo espositivo sulle metropoli del mondo emergente, l’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana, dopo le mostre sul Messico e Mosca, propone un nuovo appuntamento con l’esposizione che s’inaugurerà giovedì 8 febbraio 2007 alle ore 19: Twilight of the Plan: Chandigarh and Brasilia.
La terza tappa del viaggio attraverso città e aree metropolitane d’importanza planetaria prevede, infatti, un confronto fra due città create ex nihilo poco dopo il 1950: una sorta di test per verificare lo stato di salute dell’urbanistica del movimento moderno e per mettere in luce somiglianze, differenze, contrasti, velocità e assurdità di due città sorprendenti. Il titolo Twilight of the Plan: Chandigarh and Brasilia (ovvero Il Crepuscolo del Piano: Chandigarh e Brasilia) suggerisce a sua volta i limiti della concezione di piani moderni adottati nell’urbanistica del decennio 1950-60.
Chandigarh e Brasilia, le due città capitali in India e Brasile, sono le realizzazioni senza dubbio più spettacolari dell’urbanistica moderna, risultati ambiziosi e al contempo contraddittori, veri e propri manifesti. La prima, iniziata a costruire nel 1951, rappresenta la più grande e completa esperienza di Le Corbusier, al quale si devono sia il piano urbanistico, particolarmente interessante soprattutto per quel che riguarda l’organizzazione viaria, sia la progettazione del complesso degli edifici pubblici. Opera di collaborazione si può invece considerare Brasilia, il cui piano è stato ideato da Lucio Costa, mentre i più importanti edifici pubblici si devono a Oscar Niemeyer (1956).
La mostra presentata alla Galleria dell’Accademia si propone d’indagare la realtà contemporanea delle due città attraverso una sequenza di parole chiave suddivise in due categorie – urbanistica e architettura – che segnalano le tematiche caratterizzanti la modernità dei loro progetti. Il visitatore segue un percorso di ricostruzione storica della formazione di un idioma ufficiale attraverso il quale l’architettura fu chiamata a raffigurare in India e in Brasile la modernizzazione e a rappresentarne l’identità nazionale.
Ma la mostra testimonia anche il divario che si è nel tempo prodotto tra l’originaria ambizione di creare un habitat per la nuova classe media e la successiva densificazione; prende inoltre in esame le differenze nelle modalità di gestione, confrontate con la logica dell’economia globale e con problemi come l’incremento di abitanti, lo sviluppo della mobilità e il pluralismo culturale.
Fin dall’inizio dei lavori di costruzione, tanto Chandigarh quanto Brasilia sono sempre state al centro d’importanti campagne fotografiche. Il particolare contesto storico e soprattutto la fama dei rispettivi architetti e urbanisti – Le Corbusier e Pierre Jeanneret per Chandigarh, Lucio Costa e Oscar Niemeyer per Brasilia – sono quindi documentati in mostra con una selezione di riprese d’epoca dalle collezioni di fotografi come René Burri, Thomas Farkas, Marcel Gautherot, Lucie Hervé, Ernst Scheidegger e Peter Scheyer. La lettura della città contemporanea è affidata agli scatti di Enrico Cano, che nel 2006 ha realizzato due campagne fotografiche.
L’esposizione, sostenuta dalla Commissione svizzera per l’UNESCO, è curata da Josep Acebillo, direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio, dalla professoressa Maristella Casciato (Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”, Sede di Cesena, Università degli Studi di Bologna) e dal professore Stanislaus von Moos (Accademia di Mendrisio).
Alla vernice della mostra interverranno i tre curatori per un dialogo sulle due città di moderna fondazione. Saranno inoltre presenti Eduardo dos Santos, ambasciatore del Brasile a Berna, e Rajnish Wattas, direttore del Chandigarh College of Architecture.
Al termine della vernice un aperitivo sarà offerto a tutti i presenti.
La vernice dell’esposizione Twilight of the Plan: Chandigarh and Brasilia è prevista per giovedì 8 febbraio 2007 alle ore 19.00 presso l’Accademia di architettura (Galleria dell’Accademia, pianterreno di Palazzo Canavée, Via Canavée 5, 6850 Mendrisio-Svizzera).
La mostra resterà aperta sino a domenica 18 marzo 2007. Potrà essere visitata dal mercoledì alla domenica dalle ore 12 alle ore 18.
L’ingresso è libero.
Durante l’apertura della mostra sarà presentato il catalogo Twilight of the Plan: Chandigarh and Brasilia a cura di Josep Acebillo, Maristella Casciato e Stanislaus von Moos, edito dalla Mendrisio Academy Press (2007, 192 pagine, a colori, in lingua inglese, Fr. 25/Euro 16).
Dopo Chandigarh e Brasilia, la Galleria ospiterà altre due mostre sulle metropoli del mondo emergente:
- Johannesburg: metropoli emergenti/divergenti (3 aprile - 10 maggio 2007):
sullo sfondo di una visione che comprende i problemi ereditati dall’apartheid, la mostra offrirà un panorama delle trasformazioni in corso. Una serie di foto straordinarie di David Goldblatt documenterà la reazione della gente comune di fronte ai progetti più significativi.
- Shanghai, Pechino and Nanchino: three Chinese venues (24 maggio - 29 giugno 2007):
la mostra si prefigge l’obiettivo di stabilire se il grande sviluppo urbanistico cinese, che coinvolge in maniera prepotente anche l’industria e l’economia, si rivelerà compatibile con il patrimonio della città storica e con un ambiente sostenibile.
La terza tappa del viaggio attraverso città e aree metropolitane d’importanza planetaria prevede, infatti, un confronto fra due città create ex nihilo poco dopo il 1950: una sorta di test per verificare lo stato di salute dell’urbanistica del movimento moderno e per mettere in luce somiglianze, differenze, contrasti, velocità e assurdità di due città sorprendenti. Il titolo Twilight of the Plan: Chandigarh and Brasilia (ovvero Il Crepuscolo del Piano: Chandigarh e Brasilia) suggerisce a sua volta i limiti della concezione di piani moderni adottati nell’urbanistica del decennio 1950-60.
Chandigarh e Brasilia, le due città capitali in India e Brasile, sono le realizzazioni senza dubbio più spettacolari dell’urbanistica moderna, risultati ambiziosi e al contempo contraddittori, veri e propri manifesti. La prima, iniziata a costruire nel 1951, rappresenta la più grande e completa esperienza di Le Corbusier, al quale si devono sia il piano urbanistico, particolarmente interessante soprattutto per quel che riguarda l’organizzazione viaria, sia la progettazione del complesso degli edifici pubblici. Opera di collaborazione si può invece considerare Brasilia, il cui piano è stato ideato da Lucio Costa, mentre i più importanti edifici pubblici si devono a Oscar Niemeyer (1956).
La mostra presentata alla Galleria dell’Accademia si propone d’indagare la realtà contemporanea delle due città attraverso una sequenza di parole chiave suddivise in due categorie – urbanistica e architettura – che segnalano le tematiche caratterizzanti la modernità dei loro progetti. Il visitatore segue un percorso di ricostruzione storica della formazione di un idioma ufficiale attraverso il quale l’architettura fu chiamata a raffigurare in India e in Brasile la modernizzazione e a rappresentarne l’identità nazionale.
Ma la mostra testimonia anche il divario che si è nel tempo prodotto tra l’originaria ambizione di creare un habitat per la nuova classe media e la successiva densificazione; prende inoltre in esame le differenze nelle modalità di gestione, confrontate con la logica dell’economia globale e con problemi come l’incremento di abitanti, lo sviluppo della mobilità e il pluralismo culturale.
Fin dall’inizio dei lavori di costruzione, tanto Chandigarh quanto Brasilia sono sempre state al centro d’importanti campagne fotografiche. Il particolare contesto storico e soprattutto la fama dei rispettivi architetti e urbanisti – Le Corbusier e Pierre Jeanneret per Chandigarh, Lucio Costa e Oscar Niemeyer per Brasilia – sono quindi documentati in mostra con una selezione di riprese d’epoca dalle collezioni di fotografi come René Burri, Thomas Farkas, Marcel Gautherot, Lucie Hervé, Ernst Scheidegger e Peter Scheyer. La lettura della città contemporanea è affidata agli scatti di Enrico Cano, che nel 2006 ha realizzato due campagne fotografiche.
L’esposizione, sostenuta dalla Commissione svizzera per l’UNESCO, è curata da Josep Acebillo, direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio, dalla professoressa Maristella Casciato (Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”, Sede di Cesena, Università degli Studi di Bologna) e dal professore Stanislaus von Moos (Accademia di Mendrisio).
Alla vernice della mostra interverranno i tre curatori per un dialogo sulle due città di moderna fondazione. Saranno inoltre presenti Eduardo dos Santos, ambasciatore del Brasile a Berna, e Rajnish Wattas, direttore del Chandigarh College of Architecture.
Al termine della vernice un aperitivo sarà offerto a tutti i presenti.
La vernice dell’esposizione Twilight of the Plan: Chandigarh and Brasilia è prevista per giovedì 8 febbraio 2007 alle ore 19.00 presso l’Accademia di architettura (Galleria dell’Accademia, pianterreno di Palazzo Canavée, Via Canavée 5, 6850 Mendrisio-Svizzera).
La mostra resterà aperta sino a domenica 18 marzo 2007. Potrà essere visitata dal mercoledì alla domenica dalle ore 12 alle ore 18.
L’ingresso è libero.
Durante l’apertura della mostra sarà presentato il catalogo Twilight of the Plan: Chandigarh and Brasilia a cura di Josep Acebillo, Maristella Casciato e Stanislaus von Moos, edito dalla Mendrisio Academy Press (2007, 192 pagine, a colori, in lingua inglese, Fr. 25/Euro 16).
Dopo Chandigarh e Brasilia, la Galleria ospiterà altre due mostre sulle metropoli del mondo emergente:
- Johannesburg: metropoli emergenti/divergenti (3 aprile - 10 maggio 2007):
sullo sfondo di una visione che comprende i problemi ereditati dall’apartheid, la mostra offrirà un panorama delle trasformazioni in corso. Una serie di foto straordinarie di David Goldblatt documenterà la reazione della gente comune di fronte ai progetti più significativi.
- Shanghai, Pechino and Nanchino: three Chinese venues (24 maggio - 29 giugno 2007):
la mostra si prefigge l’obiettivo di stabilire se il grande sviluppo urbanistico cinese, che coinvolge in maniera prepotente anche l’industria e l’economia, si rivelerà compatibile con il patrimonio della città storica e con un ambiente sostenibile.
08
febbraio 2007
Twilight of the Plan: Chandigarh and Brasilia
Dall'otto febbraio al 18 marzo 2007
architettura
Location
AAM – ACCADEMIA DI ARCHITETTURA – VILLA ARGENTINA
Mendrisio, Largo Bernasconi, 2, (Mendrisio)
Mendrisio, Largo Bernasconi, 2, (Mendrisio)
Orario di apertura
dal mercoledì alla domenica dalle ore 12 alle ore 18
Vernissage
8 Febbraio 2007, ore 19 in via Canavée 5
Curatore