Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Two Points. 2008 Chinese Contemporary
Lo scorso anno, Palazzo Frisacco ospitò uno degli eventi collaterali della 52° Mostra della Biennale di Venezia, curato da Chen Mei-Yuan e dedicato ad artisti cinesi d’avanguardia, per usare un termine abusato ma comprensibile anche ai non frequentatori d’arte contemporanea. Torna ora un nuovo allestimento di artisti cinesi a Tolmezzo, e giunge sull’onda dei Giochi Olimpici e di ciò che essi hanno veicolato sui media di tutto l’occidente dal pianeta Cina.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
COMUNICATO STAMPA
Città di Tolmezzo
Assessorato alla Cultura
Provincia di Udine
Assessorato alla Cultura
COMUNE DI TOLMEZZO
PALAZZO FRISACCO – TOLMEZZO (UD)
TWO POINTS
2008 Chinese Contemporary
20 settembre – 31 ottobre 2008
a cura di Chen Mei Yuan
presentazione di Enzo Santese
Palazzo Frisacco
Via del Din 7 – Tolmezzo (UD)
Inaugurazione sabato 20 settembre ore 11,00
Orari: 10.30/12.30 – 17.00/19.00 chiuso il martedì
Lo scorso anno, Palazzo Frisacco ospitò uno degli eventi collaterali della 52° Mostra della Biennale di Venezia, curato da Chen Mei-Yuan e dedicato ad artisti cinesi “d’avanguardia”, per usare un termine abusato ma comprensibile anche ai non frequentatori d’arte contemporanea.
Torna ora un nuovo allestimento di artisti cinesi a Tolmezzo, e giunge sull’onda dei Giochi Olimpici e di ciò che essi hanno veicolato sui “media” di tutto l’occidente dal “pianeta Cina”.
Anche coloro che non hanno trascorso due settimane davanti al televisore hanno oggi una percezione diversa e più forte della Cina, della sua capacità in particolare di saldare il più strabiliante e tecnologico post-moderno alla millenaria cultura e tradizione del Paese.
L’arte contemporanea segue un po’ questo percorso: da un lato le più nuove e spiazzanti sub-culture giovanili come l’hip hop e il gothic, dall’altro la cultura-madre, per usare due termini efficaci della curatrice.
La nostra città è onorata di essere stata prescelta per una proposta così stimolante: è una conferma della reputazione acquisita dall’attività espositiva di Palazzo Frisacco e del fatto che l’apparente marginalità di Tolmezzo è un luogo comune superato nei fatti, e da molto tempo ormai.
Il Sindaco di Tolmezzo – Sergio Cuzzi
Nella prima metà del ventesimo secolo le correnti d’arte moderna in Europa e America (Dada, Pop, Arte concettuale, Installazione) hanno dato ai Cinesi una nuova visione dell’arte. I giovani artisti d’avanguardia con passione seguono la modernità per realizzare e mettere in pratica i propri desideri. Gli anni ‘60 a Taiwan e gli anni ‘80 in Cina sono i momenti chiave di questo cambiamento.
Prima di allora, per cause politiche, si sono create due nazioni cinesi che per un certo periodo hanno subìto un vuoto di cultura. Quando i primi frammenti di cultura occidentale cominciarono a toccare la terra cinese, si discuteva di modernismo e pensieri filosofi ci, specialmente di esistenzialismo che sulle due sponde cinesi ha influenzato molto lo sviluppo delle avanguardie. Si cimentano nell’arte sperimentale, slegandosi dai vincoli della tradizione. I binari su cui corre l’arte spingono verso la modernità che penetra attraverso maggiori contatti e aperture. Gli artisti cinesi con l’esperienza legata al loro territorio e con la loro visione culturale, interpretano a loro modo la nuova corrente di pensiero, e perciò creano opere con un linguaggio occidentale che risultano molto particolari.
Lungo il corso del ventesimo secolo si sono susseguiti conflitti politici, sociali, culturali ad ogni livello ma che ora sembra si siano placati. Oggi l’arte contemporanea cinese in campo internazionale si è guadagnata un’importante posizione e nel mercato dà ottimi risultati. Ma bisogna affacciarsi ad una nuova sfida e uscire dall’influsso dell’arte europea e americana, liberarsi e camminare per la propria strada. Andare alla ricerca della novità in quest’epoca ma allo stesso tempo sviluppare un’arte che contenga una moderna cultura cinese riconoscibile.
Oggi la visione del tempo e dello spazio hanno totalmente una nuova dimensione. Siamo in una nuova era di avanzato sviluppo tecnologico e informatico (e-age). La disponibilità di risorse da utilizzare per l’arte è molto più ampia. Ma per trovare novità e per dialogare con il Mondo la sfida è grande e non si può evitare. Ma cos’è la moderna cultura cinese? Non è chiaro. Allestire una mostra esponendo delle opere come fosse una vetrina d’arte è un modo per invitare gli artisti a rispondere usando uno spazio creato apposta per esprimere la propria opinione e creare dialogo con i visitatori. Verranno generate probabilmente ulteriori discussioni e approfondimenti anche attraverso altri canali di comunicazione. Il luogo espositivo è nel nord Italia nelle Alpi in una serena e antica città: Tolmezzo. La particolarità del luogo di montagna ha permesso il tramandarsi di una cultura legata all’uomo. Palazzo Frisacco di Tolmezzo ha un’architettura del XVII sec. e dopo essere stato restaurato, viene utilizzato come luogo espositivo d’arte contemporanea. Questo luogo si è attivato vivacemente tra tradizione, modernità, locale ed estera; sembra che la barriera Alpina che la circonda non sia
sufficiente a bloccare la penetrazione di influssi esterni. Ho pensato che bisogna rispettare questo luogo ed il suo scenario di cultura umana, allo stesso tempo ho assunto il compito di portare un dialogo con una cultura molto diversa sperando di portare ricche risorse con continuità negli anni a venire con ulteriori temi ed esposizioni. Vorrei dare, specialmente in futuro, maggior spazio alla e-generation. A Giugno 2007 Cina-Taiwan performance (1), è stata la prima esposizione di questa serie. Il tema del 2008 discute di due punti: subcultura e cultura madre che si “sfregano” a vicenda e convivono insieme. Sono curiosa di vedere cosa emerge da questo confronto. In passato si discuteva di sub-cultura generalmente come un fenomeno prevalente tra i teenager. Ma oggi espande la sua influenza come una moda che attrae anche altre fasce di età. Ha raggiunto velocemente Cina, Taiwan e i territori. Proviene dal Giappone e dall’America ed ha la caratteristica del divertimento, come l’Hip hop, ACG (animation comic game), cosplay, lolita, gothic, ecc. La forza attraente è caratterizzata dalla libertà, la gioventù, il nuovo comportamento di vita, nuova sensibilità di bellezza. Dalle nicchie della società si espande velocemente e scuote i principi sociali. Il background dell’artista della e-generation spiega la forza di questo fenomeno. Da un altro punto di vista la cultura madre ha ancora possibilità di mostrare il suo valore? Qual è il cordone ombelicale che la relaziona all’arte contemporanea? Dalla società primitiva passando verso la civilizzazione, la cultura cinese lungo il fiume della storia ha raccolto moltissimi popoli trasformandosi in un corpo unico. Il popolo Han è il più numeroso che ha tramandato questa cultura. Attraverso lo sviluppo del confucianesimo, taoismo e buddismo si è portata una diffusione e profonda influenza in tutta l’Asia. Ha generato molto interesse e studio anche in occidente venendo identificata come antica filosofi a orientale. La tradizione della civiltà contadina basata sulla
cultura del popolo, viene trasmessa verbalmente e tramandata da generazione in generazione ha piantato le proprie radici in profondità. Le numerose credenze popolari dominano il modo di vivere della
gente. Nel XXI secolo scienza e tecnologia si sono molto sviluppate ma ci accorgiamo che non sono sufficienti a sostituire le funzioni delle credenze del popolo verso il cuore, spirito e corpo. Cultura madre è un fondamento dello sviluppo umano, ad essa si collegano moltissime e vaste conoscenze, è il nucleo della cultura del popolo. Affacciandoci al Mondo di oggi in cui non si può evitare il contatto con la globalizzazione, essa viene messa alla prova. Subcultura e cultura madre che si “sfregano” a vicenda così “funzionano” nella moderna società, ciascuna assume il suo significato. Ma l’arte, con la sua libertà di esprimersi, probabilmente rovescia la tradizione o probabilmente torna indietro alla tradizione e si nutre delle sue risorse. Dal massimo della primitività al massimo della modernità si intrecciano o si allontanano. E’ l’artista con il suo talento che deve farci un po’ di luce ed il visitatore verrà reso partecipe.
Da un punto così lontano in Oriente all’altro in Occidente, ho raccolto qui dei validi artisti in una mostra per un esame di coscienza ed per uno studio di esplorazione per passare oltre. Questo e l’altro punto camminando si avvicinano in un continuo approfondimento.
Two points.
Chen Mei Yuan
(1) Evento collaterale della 52° Mostra della Biennale di Venezia P3 Project, diviso in sezioni per Nazioni curate da ogni singolo curatore. Mostra con base a Venezia e dislocata in varie sedi. La sezione Cina-Taiwan era curata dalla sottoscritta, con esposizioni a Venezia, a Tolmezzo e a Taiwan. Artisti: Huang Yang, Yang Zhichao, Chen Mei Yuan, Lin Bing, Ko Liang Chih.
Città di Tolmezzo
Assessorato alla Cultura
Provincia di Udine
Assessorato alla Cultura
COMUNE DI TOLMEZZO
PALAZZO FRISACCO – TOLMEZZO (UD)
TWO POINTS
2008 Chinese Contemporary
20 settembre – 31 ottobre 2008
a cura di Chen Mei Yuan
presentazione di Enzo Santese
Palazzo Frisacco
Via del Din 7 – Tolmezzo (UD)
Inaugurazione sabato 20 settembre ore 11,00
Orari: 10.30/12.30 – 17.00/19.00 chiuso il martedì
Lo scorso anno, Palazzo Frisacco ospitò uno degli eventi collaterali della 52° Mostra della Biennale di Venezia, curato da Chen Mei-Yuan e dedicato ad artisti cinesi “d’avanguardia”, per usare un termine abusato ma comprensibile anche ai non frequentatori d’arte contemporanea.
Torna ora un nuovo allestimento di artisti cinesi a Tolmezzo, e giunge sull’onda dei Giochi Olimpici e di ciò che essi hanno veicolato sui “media” di tutto l’occidente dal “pianeta Cina”.
Anche coloro che non hanno trascorso due settimane davanti al televisore hanno oggi una percezione diversa e più forte della Cina, della sua capacità in particolare di saldare il più strabiliante e tecnologico post-moderno alla millenaria cultura e tradizione del Paese.
L’arte contemporanea segue un po’ questo percorso: da un lato le più nuove e spiazzanti sub-culture giovanili come l’hip hop e il gothic, dall’altro la cultura-madre, per usare due termini efficaci della curatrice.
La nostra città è onorata di essere stata prescelta per una proposta così stimolante: è una conferma della reputazione acquisita dall’attività espositiva di Palazzo Frisacco e del fatto che l’apparente marginalità di Tolmezzo è un luogo comune superato nei fatti, e da molto tempo ormai.
Il Sindaco di Tolmezzo – Sergio Cuzzi
Nella prima metà del ventesimo secolo le correnti d’arte moderna in Europa e America (Dada, Pop, Arte concettuale, Installazione) hanno dato ai Cinesi una nuova visione dell’arte. I giovani artisti d’avanguardia con passione seguono la modernità per realizzare e mettere in pratica i propri desideri. Gli anni ‘60 a Taiwan e gli anni ‘80 in Cina sono i momenti chiave di questo cambiamento.
Prima di allora, per cause politiche, si sono create due nazioni cinesi che per un certo periodo hanno subìto un vuoto di cultura. Quando i primi frammenti di cultura occidentale cominciarono a toccare la terra cinese, si discuteva di modernismo e pensieri filosofi ci, specialmente di esistenzialismo che sulle due sponde cinesi ha influenzato molto lo sviluppo delle avanguardie. Si cimentano nell’arte sperimentale, slegandosi dai vincoli della tradizione. I binari su cui corre l’arte spingono verso la modernità che penetra attraverso maggiori contatti e aperture. Gli artisti cinesi con l’esperienza legata al loro territorio e con la loro visione culturale, interpretano a loro modo la nuova corrente di pensiero, e perciò creano opere con un linguaggio occidentale che risultano molto particolari.
Lungo il corso del ventesimo secolo si sono susseguiti conflitti politici, sociali, culturali ad ogni livello ma che ora sembra si siano placati. Oggi l’arte contemporanea cinese in campo internazionale si è guadagnata un’importante posizione e nel mercato dà ottimi risultati. Ma bisogna affacciarsi ad una nuova sfida e uscire dall’influsso dell’arte europea e americana, liberarsi e camminare per la propria strada. Andare alla ricerca della novità in quest’epoca ma allo stesso tempo sviluppare un’arte che contenga una moderna cultura cinese riconoscibile.
Oggi la visione del tempo e dello spazio hanno totalmente una nuova dimensione. Siamo in una nuova era di avanzato sviluppo tecnologico e informatico (e-age). La disponibilità di risorse da utilizzare per l’arte è molto più ampia. Ma per trovare novità e per dialogare con il Mondo la sfida è grande e non si può evitare. Ma cos’è la moderna cultura cinese? Non è chiaro. Allestire una mostra esponendo delle opere come fosse una vetrina d’arte è un modo per invitare gli artisti a rispondere usando uno spazio creato apposta per esprimere la propria opinione e creare dialogo con i visitatori. Verranno generate probabilmente ulteriori discussioni e approfondimenti anche attraverso altri canali di comunicazione. Il luogo espositivo è nel nord Italia nelle Alpi in una serena e antica città: Tolmezzo. La particolarità del luogo di montagna ha permesso il tramandarsi di una cultura legata all’uomo. Palazzo Frisacco di Tolmezzo ha un’architettura del XVII sec. e dopo essere stato restaurato, viene utilizzato come luogo espositivo d’arte contemporanea. Questo luogo si è attivato vivacemente tra tradizione, modernità, locale ed estera; sembra che la barriera Alpina che la circonda non sia
sufficiente a bloccare la penetrazione di influssi esterni. Ho pensato che bisogna rispettare questo luogo ed il suo scenario di cultura umana, allo stesso tempo ho assunto il compito di portare un dialogo con una cultura molto diversa sperando di portare ricche risorse con continuità negli anni a venire con ulteriori temi ed esposizioni. Vorrei dare, specialmente in futuro, maggior spazio alla e-generation. A Giugno 2007 Cina-Taiwan performance (1), è stata la prima esposizione di questa serie. Il tema del 2008 discute di due punti: subcultura e cultura madre che si “sfregano” a vicenda e convivono insieme. Sono curiosa di vedere cosa emerge da questo confronto. In passato si discuteva di sub-cultura generalmente come un fenomeno prevalente tra i teenager. Ma oggi espande la sua influenza come una moda che attrae anche altre fasce di età. Ha raggiunto velocemente Cina, Taiwan e i territori. Proviene dal Giappone e dall’America ed ha la caratteristica del divertimento, come l’Hip hop, ACG (animation comic game), cosplay, lolita, gothic, ecc. La forza attraente è caratterizzata dalla libertà, la gioventù, il nuovo comportamento di vita, nuova sensibilità di bellezza. Dalle nicchie della società si espande velocemente e scuote i principi sociali. Il background dell’artista della e-generation spiega la forza di questo fenomeno. Da un altro punto di vista la cultura madre ha ancora possibilità di mostrare il suo valore? Qual è il cordone ombelicale che la relaziona all’arte contemporanea? Dalla società primitiva passando verso la civilizzazione, la cultura cinese lungo il fiume della storia ha raccolto moltissimi popoli trasformandosi in un corpo unico. Il popolo Han è il più numeroso che ha tramandato questa cultura. Attraverso lo sviluppo del confucianesimo, taoismo e buddismo si è portata una diffusione e profonda influenza in tutta l’Asia. Ha generato molto interesse e studio anche in occidente venendo identificata come antica filosofi a orientale. La tradizione della civiltà contadina basata sulla
cultura del popolo, viene trasmessa verbalmente e tramandata da generazione in generazione ha piantato le proprie radici in profondità. Le numerose credenze popolari dominano il modo di vivere della
gente. Nel XXI secolo scienza e tecnologia si sono molto sviluppate ma ci accorgiamo che non sono sufficienti a sostituire le funzioni delle credenze del popolo verso il cuore, spirito e corpo. Cultura madre è un fondamento dello sviluppo umano, ad essa si collegano moltissime e vaste conoscenze, è il nucleo della cultura del popolo. Affacciandoci al Mondo di oggi in cui non si può evitare il contatto con la globalizzazione, essa viene messa alla prova. Subcultura e cultura madre che si “sfregano” a vicenda così “funzionano” nella moderna società, ciascuna assume il suo significato. Ma l’arte, con la sua libertà di esprimersi, probabilmente rovescia la tradizione o probabilmente torna indietro alla tradizione e si nutre delle sue risorse. Dal massimo della primitività al massimo della modernità si intrecciano o si allontanano. E’ l’artista con il suo talento che deve farci un po’ di luce ed il visitatore verrà reso partecipe.
Da un punto così lontano in Oriente all’altro in Occidente, ho raccolto qui dei validi artisti in una mostra per un esame di coscienza ed per uno studio di esplorazione per passare oltre. Questo e l’altro punto camminando si avvicinano in un continuo approfondimento.
Two points.
Chen Mei Yuan
(1) Evento collaterale della 52° Mostra della Biennale di Venezia P3 Project, diviso in sezioni per Nazioni curate da ogni singolo curatore. Mostra con base a Venezia e dislocata in varie sedi. La sezione Cina-Taiwan era curata dalla sottoscritta, con esposizioni a Venezia, a Tolmezzo e a Taiwan. Artisti: Huang Yang, Yang Zhichao, Chen Mei Yuan, Lin Bing, Ko Liang Chih.
20
settembre 2008
Two Points. 2008 Chinese Contemporary
Dal 20 settembre al 31 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO FRISACCO
Tolmezzo, Via Renato Del Din, 7, (Udine)
Tolmezzo, Via Renato Del Din, 7, (Udine)
Orario di apertura
10.30/12.30; 17.00/19.00 chiuso il martedì
Vernissage
20 Settembre 2008, ore 11
Sito web
www.nuovartesegno.com
Curatore