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Two Points. Taiwan + China contemporary art 2011
256 fumetti disegnati su un lungo rotolo di seta raccontano con ironia la fine del Novecento e l’inizio del nuovo millennio. Attraverso la video arte, un gruppo di danzatori si muove lungo un ponte che unisce idealmente le sponde di due paesi divisi dal mare. E ancora, attraverso l’antica tecnica dell’incisione, dalle tele emergono paesaggi sentimentali tridimensionali.
Comunicato stampa
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256 fumetti disegnati su un lungo rotolo di seta raccontano con ironia la fine del Novecento e l’inizio del nuovo millennio. Attraverso la video arte, un gruppo di danzatori si muove lungo un ponte che unisce idealmente le sponde di due paesi divisi dal mare. E ancora, attraverso l’antica tecnica dell’incisione, dalle tele emergono paesaggi sentimentali tridimensionali.
Dal 12 febbraio al 13 marzo, Fondazione Villa Benzi Zecchini propone TWO POINTS, Taiwan + China contemporary art 2011, una collettiva di artisti provenienti dalle due Cine: Taiwan e Repubblica Popolare Cinese. Due territori uniti dalla stessa radice culturale, ma con differenti sistemi politici e sociali, che ancora oggi convivono con nodi storici non risolti.
Realizzata con il patrocinio della Provincia di Treviso e del Comune di Caerano di San Marco, in collaborazione con il Credito Trevigiano e l’AsoloArtFilmFestival, la mostra invita a scoprire come il linguaggio dell’arte contemporanea cinese sappia convivere con il suo millenario patrimonio culturale, fondendosi in una stimolante combinazione tra stile classico, moderno e contemporaneo.
Curata dall’artista Chen Mei Yuan, che da 14 anni vive e lavora a Treviso, la mostra avvia infatti un confronto tra la cultura madre e la sub colture, fenomeno quest’ultimo nato tra il Giappone e l’America, oggi diffuso con forza tra le nuove generazioni e capace di diffondere un messaggio di libertà e nuova sensibilità, a contatto con la globalizzazione.
L’obiettivo del progetto è già nel titolo: nella mappa geografica esistono due Cine, divise dal mare dello Stretto di Taiwan: la Repubblica Cinese (Taiwan) e la Repubblica Popolare Cinese (Cina), che a distanza di oltre mezzo secolo dalla loro separazione, conservano la memoria di ferite profonde. Uniti oggi da un inseparabile rapporto di tipo economico, i due paesi si riscoprono attraverso l’arte.
Per raccontare il legame tra la loro storia e attualità, Chen Mei Yuan ha ideato un percorso iniziato nel 2007 con un evento collaterale della Biennale di Venezia. Centrato sulla ricerca e la conoscenza di artisti con le esperienze più diverse, attraverso la mostra si traduce in uno spaccato della cultura cinese contemporanea.
Non è la prima volta che gli spazi della villa cinquecentesca aprono all’Asia. Qui la produzione artistica trova spazio per proporre temi come la contaminazione e il contatto tra culture e tradizioni, con una naturale predisposizione all’accoglienza che negli anni ha portato a realizzare progetti come Le vie dell’oro e la ricerca del sacro, ma anche Le mille e una notte, che ha trasformato Villa Benzi in un caravanserraglio aperto all’incontro e al racconto. Dopo il recente successo dell’evento dedicato a Giusto Pio, Fondazione Villa Benzi Zecchini offre una nuova occasione di conoscenza tra artisti e pubblico, tra antico e moderno, attraverso l’arte.
Sono dodici gli artisti cinesi protagonisti di TWO POINTS. Tra memoria, politica e attualità, la loro arte esprime idee innovative, ironiche, talvolta pungenti, gioca e sperimenta con scienza e tecnologia in una continua ricerca della moderna identità cinese. Sono talenti emergenti accanto a personalità molto apprezzate nel mercato internazionale. La loro esperienza personale, spesso vissuta in condizioni di estrema difficoltà, si traduce in pitture a olio e installazioni, incisioni e fotografie, calligrafie e video arte.
“Nella prima metà del Ventesimo secolo – spiega la curatrice – le correnti d’arte moderna in Europa e America (Dada, Pop, Arte concettuale, installazione) hanno dato alla Cina una nuova visone dell’arte e i giovani artisti d’avanguardia hanno seguito la modernità per realizzare e mettere in pratica i propri desideri. Oggi, con l’elevato sviluppo tecnologico e le ampie risorse disponibili per l’arte, la sfida è ancora più grande e non si può evitare. Allestire una mostra è un modo per invitare gli artisti a rispondere attraverso le proprie idee e creare un dialogo con i visitatori”.
La mostra si compone di quaranta opere che testimoniano le profonde e stressanti trasformazioni della società cinese, protagonista di una crescita che in vent’anni l’ha portata ad essere tra gli attori principali dell’economia mondiale.
Dalla Natura morta, dove particolari realistici sono disseminati in un tessuto fantastico, al Phantom Landscape, letteralmente paesaggio fantasma, che combina la pittura tradizionale cinese del paesaggio con elementi urbani e metropolitani, dalla calligrafia taiwanese pronta a scandire lo spazio della memoria e del vivere quotidiano, fino alle creazioni che indagano la relazione della figura umana con i mass media, la moda, la pubblicità.
L’approfondimento della cultura cinese contemporanea, durante questo mese, passa anche attraverso il cinema. L’AsoloArtFilmFestival apre il suo straordinario archivio, messo insieme in oltre trent’anni di attività, per proporre due appuntamenti. E’ in programma il 24 febbraio e il 10 marzo, la proiezione di una selezione di film d’arte e biografie d’artista dedicati al grande paese asiatico e realizzati da artisti e registi cinesi.
Dal 12 febbraio al 13 marzo, Fondazione Villa Benzi Zecchini propone TWO POINTS, Taiwan + China contemporary art 2011, una collettiva di artisti provenienti dalle due Cine: Taiwan e Repubblica Popolare Cinese. Due territori uniti dalla stessa radice culturale, ma con differenti sistemi politici e sociali, che ancora oggi convivono con nodi storici non risolti.
Realizzata con il patrocinio della Provincia di Treviso e del Comune di Caerano di San Marco, in collaborazione con il Credito Trevigiano e l’AsoloArtFilmFestival, la mostra invita a scoprire come il linguaggio dell’arte contemporanea cinese sappia convivere con il suo millenario patrimonio culturale, fondendosi in una stimolante combinazione tra stile classico, moderno e contemporaneo.
Curata dall’artista Chen Mei Yuan, che da 14 anni vive e lavora a Treviso, la mostra avvia infatti un confronto tra la cultura madre e la sub colture, fenomeno quest’ultimo nato tra il Giappone e l’America, oggi diffuso con forza tra le nuove generazioni e capace di diffondere un messaggio di libertà e nuova sensibilità, a contatto con la globalizzazione.
L’obiettivo del progetto è già nel titolo: nella mappa geografica esistono due Cine, divise dal mare dello Stretto di Taiwan: la Repubblica Cinese (Taiwan) e la Repubblica Popolare Cinese (Cina), che a distanza di oltre mezzo secolo dalla loro separazione, conservano la memoria di ferite profonde. Uniti oggi da un inseparabile rapporto di tipo economico, i due paesi si riscoprono attraverso l’arte.
Per raccontare il legame tra la loro storia e attualità, Chen Mei Yuan ha ideato un percorso iniziato nel 2007 con un evento collaterale della Biennale di Venezia. Centrato sulla ricerca e la conoscenza di artisti con le esperienze più diverse, attraverso la mostra si traduce in uno spaccato della cultura cinese contemporanea.
Non è la prima volta che gli spazi della villa cinquecentesca aprono all’Asia. Qui la produzione artistica trova spazio per proporre temi come la contaminazione e il contatto tra culture e tradizioni, con una naturale predisposizione all’accoglienza che negli anni ha portato a realizzare progetti come Le vie dell’oro e la ricerca del sacro, ma anche Le mille e una notte, che ha trasformato Villa Benzi in un caravanserraglio aperto all’incontro e al racconto. Dopo il recente successo dell’evento dedicato a Giusto Pio, Fondazione Villa Benzi Zecchini offre una nuova occasione di conoscenza tra artisti e pubblico, tra antico e moderno, attraverso l’arte.
Sono dodici gli artisti cinesi protagonisti di TWO POINTS. Tra memoria, politica e attualità, la loro arte esprime idee innovative, ironiche, talvolta pungenti, gioca e sperimenta con scienza e tecnologia in una continua ricerca della moderna identità cinese. Sono talenti emergenti accanto a personalità molto apprezzate nel mercato internazionale. La loro esperienza personale, spesso vissuta in condizioni di estrema difficoltà, si traduce in pitture a olio e installazioni, incisioni e fotografie, calligrafie e video arte.
“Nella prima metà del Ventesimo secolo – spiega la curatrice – le correnti d’arte moderna in Europa e America (Dada, Pop, Arte concettuale, installazione) hanno dato alla Cina una nuova visone dell’arte e i giovani artisti d’avanguardia hanno seguito la modernità per realizzare e mettere in pratica i propri desideri. Oggi, con l’elevato sviluppo tecnologico e le ampie risorse disponibili per l’arte, la sfida è ancora più grande e non si può evitare. Allestire una mostra è un modo per invitare gli artisti a rispondere attraverso le proprie idee e creare un dialogo con i visitatori”.
La mostra si compone di quaranta opere che testimoniano le profonde e stressanti trasformazioni della società cinese, protagonista di una crescita che in vent’anni l’ha portata ad essere tra gli attori principali dell’economia mondiale.
Dalla Natura morta, dove particolari realistici sono disseminati in un tessuto fantastico, al Phantom Landscape, letteralmente paesaggio fantasma, che combina la pittura tradizionale cinese del paesaggio con elementi urbani e metropolitani, dalla calligrafia taiwanese pronta a scandire lo spazio della memoria e del vivere quotidiano, fino alle creazioni che indagano la relazione della figura umana con i mass media, la moda, la pubblicità.
L’approfondimento della cultura cinese contemporanea, durante questo mese, passa anche attraverso il cinema. L’AsoloArtFilmFestival apre il suo straordinario archivio, messo insieme in oltre trent’anni di attività, per proporre due appuntamenti. E’ in programma il 24 febbraio e il 10 marzo, la proiezione di una selezione di film d’arte e biografie d’artista dedicati al grande paese asiatico e realizzati da artisti e registi cinesi.
12
febbraio 2011
Two Points. Taiwan + China contemporary art 2011
Dal 12 febbraio al 13 marzo 2011
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
VILLA BENZI ZECCHINI
Caerano Di San Marco, Via Montello, 61, (Treviso)
Caerano Di San Marco, Via Montello, 61, (Treviso)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 15.30 alle 18.30, il sabato e la domenica anche 10 alle 12.30
Vernissage
12 Febbraio 2011, ore 18.30
Ufficio stampa
FRONTIERE
Curatore