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Ubaldo Bartolini – Atti
Nelle opere di piccolo formato che costituiscono la serie degli Atti, Ubaldo Bartolini continua la sua originale esplorazione del paesaggio, questa volta rinunciando quasi del tutto allo strumento del colore e della figurazione e approdando ad esiti che si avvicinano all’astrattismo.
Comunicato stampa
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Negli Atti di Ubaldo Bartolini la violenza della luce si esprime in tutta la sua grandezza, è invadente e travolge ogni minimo dettaglio. I paesaggi sembrano dissolversi per lasciare forza al disorientamento spaziale e alla perdita di equilibrio. Ogni dipinto appare angosciosamente identico agli altri senza garantire punti di approdo e dando rilevanza a forme inafferrabili. L’artista utilizza soltanto due tinte, bianco e terra di Cassel, ma le infinite variazioni danno corpo alla complessità della percezione e alla difficoltà di relazione con il contesto. La luce, pertanto, diventa “segno” che conferisce agli spazi una qualità immateriale, è vortice che trascina e sopprime qualsiasi richiamo ad altri suggerimenti cromatici, accentuando l’effetto di profondità.
Le immagini, però, oltre ad essere intrise del senso della perdita e della sopraffazione, costituiscono anche la base per il ripensamento di un luogo della possibilità e della speranza. Si fanno invito poetico ad una riflessione sui continui mutamenti di fenomeni che a volte appaiono scontati. Chi osserva, infatti, non riesce a distinguere immediatamente ciò che è stato rappresentato: soltanto la calma dello sguardo può liberarsi dal magma indistinto della luce per far emergere le superfici di un panorama velato. Ogni quadro diventa il frammento di una visione non più confusa ed è la spinta ad una luminosità che deflagra in uno spazio permeabile, distaccandosi dal peso della temperie iniziale. È un passaggio che si completa anche mentalmente, pronto ad accostarsi ai colori di un bosco o alle parti silenziose di un mondo rurale. (Mario Savini)
Le immagini, però, oltre ad essere intrise del senso della perdita e della sopraffazione, costituiscono anche la base per il ripensamento di un luogo della possibilità e della speranza. Si fanno invito poetico ad una riflessione sui continui mutamenti di fenomeni che a volte appaiono scontati. Chi osserva, infatti, non riesce a distinguere immediatamente ciò che è stato rappresentato: soltanto la calma dello sguardo può liberarsi dal magma indistinto della luce per far emergere le superfici di un panorama velato. Ogni quadro diventa il frammento di una visione non più confusa ed è la spinta ad una luminosità che deflagra in uno spazio permeabile, distaccandosi dal peso della temperie iniziale. È un passaggio che si completa anche mentalmente, pronto ad accostarsi ai colori di un bosco o alle parti silenziose di un mondo rurale. (Mario Savini)
21
dicembre 2013
Ubaldo Bartolini – Atti
Dal 21 dicembre 2013 al 21 gennaio 2014
arte contemporanea
Location
PER MARI E MONTI ARTE CONTEMPORANEA
Civitanova Marche, Viale Vittorio Veneto, 53, (Macerata)
Civitanova Marche, Viale Vittorio Veneto, 53, (Macerata)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-12.30 e 17-20
Vernissage
21 Dicembre 2013, ore 18.00
Autore