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Ubi fracassorium, ibi fuggitorium
La mostra presenta uno studio della macchina culturale, intesa come insieme delle pratiche umane che trasformano la natura. In mostra 15 artisti internazionali che riflettono su questo tema attraverso opere site-specific, installazioni, video e performance.
Comunicato stampa
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Venerdì 5 maggio ore 19.00, artQ13 inaugura Ubi fracassorium, ibi fuggitorium, progetto espositivo ideato da Carlo Caloro e prodotto da artQ13, Roma. Articolata in tre location e due spazi espositivi mobili, la mostra presenta uno studio della macchina culturale, intesa come insieme delle pratiche umane che trasformano la natura, la quale a sua volta, cosi trasformata, influisce sulla vita dell’uomo. Quindici artisti internazionali riflettono su questo doppio effetto dell’agire umano, partendo dall’eccesso di attività, funzioni e relazioni che ne risulta.
Parcheggi, garage, automobili, traffico - sono il risultato del fare di tutti e di ciascuno, della ordinaria organizzazione comunitaria della vita in tutti i suoi risvolti. Eppure la perpetua accellerazione dei ritmi, imposta dal proliferare dei nostri artefatti, sembra inevitabilmente portare a un disastro. L’astuto Pulcinella, invocato dal titolo della mostra, sembra prefigurare le tattiche che gli artisti del progetto adottano nei confronti di questa frenetica espansione culturale: Ubi fracassorium, ibi fuggitorium – “Dove c'è una catastrofe, là c'è sempre una via di uscita”. La Maschera di Pulcinella, cosi come descritta da Giorgio Agamben, trova la propria essenza in questa sua capacità di trovare sempre una via di uscita dall’imminente catastrofe - proprio a causa della catastrofe. «(Una) pura parabasi: uscita dalla scena, dalla storia, dalla fatua, inconsistente vicenda in cui si vorrebbe implicarlo»: interrompere, sviare, ribaltare il pericolo incombente.
Parcheggi, garage, automobili, traffico - sono il risultato del fare di tutti e di ciascuno, della ordinaria organizzazione comunitaria della vita in tutti i suoi risvolti. Eppure la perpetua accellerazione dei ritmi, imposta dal proliferare dei nostri artefatti, sembra inevitabilmente portare a un disastro. L’astuto Pulcinella, invocato dal titolo della mostra, sembra prefigurare le tattiche che gli artisti del progetto adottano nei confronti di questa frenetica espansione culturale: Ubi fracassorium, ibi fuggitorium – “Dove c'è una catastrofe, là c'è sempre una via di uscita”. La Maschera di Pulcinella, cosi come descritta da Giorgio Agamben, trova la propria essenza in questa sua capacità di trovare sempre una via di uscita dall’imminente catastrofe - proprio a causa della catastrofe. «(Una) pura parabasi: uscita dalla scena, dalla storia, dalla fatua, inconsistente vicenda in cui si vorrebbe implicarlo»: interrompere, sviare, ribaltare il pericolo incombente.
05
maggio 2017
Ubi fracassorium, ibi fuggitorium
Dal 05 al 21 maggio 2017
arte contemporanea
Location
ARTQ13
Roma, Via Nicola Coviello, 15, (Roma)
Roma, Via Nicola Coviello, 15, (Roma)
Orario di apertura
da lunedi a domenica su appuntamento
Vernissage
5 Maggio 2017, h 19.00
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