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UFO. Superluoghi in mostra
Al centro dell’esposizione, otto diversi contesti urbani che nel ‘900 venivano definiti “non luoghi” e che oggi rappresentano gli spazi di produzione e consumo per eccellenza.
Comunicato stampa
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Dal 13 ottobre presso la Galleria Accursio di Bologna, 8 videodocumentari e i “pedinamenti fotografici” di Francesco Jodice esplorano nuovi spazi urbani e abitudini quotidiane
In occasione di “La civiltà dei superluoghi. Notizie dalla metropoli quotidiana” - la rassegna organizzata dall’Assessorato alla Pianificazione Territoriale e Trasporti della Provincia di Bologna per riflettere sui nuovi spazi metropolitani -, dal 13 ottobre all’1 novembre la Galleria Accursio di Bologna (via Rizzoli 1, accesso dal sottopassaggio con piazza Nettuno) è la sede dell’esposizione multimediale “UFO. Superluoghi in mostra”, un racconto in tappe di alcuni inconsueti paesaggi contemporanei del nostro Paese che comprende un’installazione fotografica su Bologna curata dall’artista Francesco Jodice.
Al centro dell’esposizione, otto diversi contesti urbani che nel ‘900 venivano definiti “non luoghi” e che oggi rappresentano gli spazi di produzione e consumo per eccellenza. Sono i “superluoghi”, outlet, centri dell’interscambio, aeroporti, fiere, centri commerciali, spazi distanti e dissonanti da ciò che è l’Italia nell’immaginario collettivo, e tuttavia quotidianamente frequentati, attraversati, consumati, al punto da competere - per numero di fruitori - con i centri storici delle città d’arte.
Con un allestimento futuristico - curato dallo studio di architettura e urbanistica *city-lab di Bologna - che rappresenta la sintesi delle forme familiari, ma spesso alienanti, dei “superluoghi”, il percorso multimediale si sviluppa attraverso i videodocumentari pensati e prodotti dalla Provincia di Bologna sotto la guida del regista romano Marco Santarelli. Al centro delle immagini - retroproiettate negli oblò di una sorta di astronave spaziale, un UFO appunto -, un campione dei “superluoghi” disseminati dal sud al nord Italia: il centro commerciale “Etnapolis” a Catania, il “Parco Leonardo” a Roma-Fiumicino, il centro commerciale “Megalò” a Chieti, l’outlet di Barberino del Mugello (FI), la nuova Fiera di Milano a Rho-Pero e l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio.
Il viaggio lungo la penisola riprodotto nello spazio espositivo tra via Rizzoli e Piazza Re Enzo, si conclude a Bologna, dove il centro storico e l’interporto - nella pianura a nord della città - sono letti come due realtà antitetiche, ma intimamente legate dalla loro duplice natura: da una parte il loro essere “territori della globalizzazione” funzionali ai flussi materiali e immateriali (merci, persone, capitali, informazioni, saperi) che strutturano l’ordine economico mondiale, dall’altra l’essere lo spazio fisico del lavorare, dell’abitare, del tempo libero, della mobilità e quindi del vivere la dimensione metropolitana quotidiana.
L’eccezionalità di questo duplice aspetto del territorio bolognese viene investigato - nella parte centrale della mostra - dall’installazione “The Secret Traces” del fotografo e artista Francesco Jodice, che analizza la natura dei gesti e delle abitudini quotidiane con una tecnica fotografica inusuale: il pedinamento di quattro persone che attraversano la città spostandosi da casa al luogo di lavoro.
L’esplorazione effettuata da Jodice a Bologna nella primavera 2007 ha avuto come destinazione quattro punti di particolare interesse, scelti perché costituiscono la parte più dinamica e “internazionale” della città: l’aeroporto, la stazione centrale, la fiera, il Caab, i quattro grandi poli di un asse ideale - secondo una figura contenuta anche nel Piano Strutturale Comunale (PSC) di Bologna -, che anche per il loro valore simbolico potrebbero costituire un unico “superluogo” bolognese.
I 300 scatti realizzati da Jodice lungo ognuno dei quattro pedinamenti sono stati montati in una serie di sequenze, che nella mostra sono proiettate a grandezza naturale sulle pareti di una stanza con l’accompagnamento sonoro dei differenti rumori della città. Le quattro sequenze si fronteggiano, il paesaggio diventa la proiezione di itinerari apparentemente fortuiti, ma che in realtà sono animati dalle intenzioni della persona pedinata. Dal centro della stanza, l’osservatore ha così l’impressione di trovarsi all’incrocio tra quattro differenti percorsi di vita quotidiana, scoprendo, sulle tracce di un’altra persona, un modo nuovo di rapportarsi con la città.
Nota del curatore
Per l’esposizione “UFO. Superluoghi in mostra”, Galleria Accursio si trasforma nell’antro di una base di atterraggio ideale per un superluogo ideale. Il disegno del progetto espositivo nasce dall’utilizzo di una geometria non convenzionale, elaborata attraverso le forme e il calcolo di Voronoi. Tale calcolo è impiegato, in particolare nel mondo anglosassone, nelle pratiche di geo-marketing per definire il posizionamento delle attività commerciali, le geometrie territoriali e le strategie geo-politiche delle più importanti catene della grande distribuzione e del commercio. All’interno della Galleria prende così forma uno strano oggetto che si insinua negli spazi in base al numero dei documentari realizzati da Santarelli sui superluoghi italiani e alla loro posizione geografica e alle relazioni che essi stabiliscono con il territorio. L’allestimento riproduce quindi la rete geografica, spaziale, economica del “superluogo all’italiana”: lo strano alieno che proietta le immagini di altri “alieni”, ovvero dei superluoghi italiani studiati dalla ricerca, parla di un mondo a noi vicino, quotidiano, nel quale la società contemporanea si riconosce, senza stupirsi o interrogarsi, però, sulle numerose implicazioni che tale mondo ha e avrà sulla vita di milioni di persone. L’alieno ci spia: forse il pedinamento di Jodice è il modo migliore per rappresentare quello che succede ogni giorno, quando si esce dalla porta di casa per raggiungere il proprio, personalissimo, “superluogo”.
“La civiltà dei superluoghi. Notizie dalla metropoli quotidiana” è realizzato dall’Assessorato alla Pianificazione Territoriale e Trasporti della Provincia di Bologna in collaborazione con il Comune di Bologna e con il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Emilia-Romagna, Istituto Nazionale di Urbanistica e Ordine degli Architetti di Bologna.
Main Sponsor: Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, IGD S.p.A.
Sponsor Tecnici: CESI, Confindustria Bologna, Coop Adriatica, Coop Costruzioni, COGEI S.p.A., Gallotti S.p.A., Interporto di Bologna, Legacoop Bologna, Manutencoop
In occasione di “La civiltà dei superluoghi. Notizie dalla metropoli quotidiana” - la rassegna organizzata dall’Assessorato alla Pianificazione Territoriale e Trasporti della Provincia di Bologna per riflettere sui nuovi spazi metropolitani -, dal 13 ottobre all’1 novembre la Galleria Accursio di Bologna (via Rizzoli 1, accesso dal sottopassaggio con piazza Nettuno) è la sede dell’esposizione multimediale “UFO. Superluoghi in mostra”, un racconto in tappe di alcuni inconsueti paesaggi contemporanei del nostro Paese che comprende un’installazione fotografica su Bologna curata dall’artista Francesco Jodice.
Al centro dell’esposizione, otto diversi contesti urbani che nel ‘900 venivano definiti “non luoghi” e che oggi rappresentano gli spazi di produzione e consumo per eccellenza. Sono i “superluoghi”, outlet, centri dell’interscambio, aeroporti, fiere, centri commerciali, spazi distanti e dissonanti da ciò che è l’Italia nell’immaginario collettivo, e tuttavia quotidianamente frequentati, attraversati, consumati, al punto da competere - per numero di fruitori - con i centri storici delle città d’arte.
Con un allestimento futuristico - curato dallo studio di architettura e urbanistica *city-lab di Bologna - che rappresenta la sintesi delle forme familiari, ma spesso alienanti, dei “superluoghi”, il percorso multimediale si sviluppa attraverso i videodocumentari pensati e prodotti dalla Provincia di Bologna sotto la guida del regista romano Marco Santarelli. Al centro delle immagini - retroproiettate negli oblò di una sorta di astronave spaziale, un UFO appunto -, un campione dei “superluoghi” disseminati dal sud al nord Italia: il centro commerciale “Etnapolis” a Catania, il “Parco Leonardo” a Roma-Fiumicino, il centro commerciale “Megalò” a Chieti, l’outlet di Barberino del Mugello (FI), la nuova Fiera di Milano a Rho-Pero e l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio.
Il viaggio lungo la penisola riprodotto nello spazio espositivo tra via Rizzoli e Piazza Re Enzo, si conclude a Bologna, dove il centro storico e l’interporto - nella pianura a nord della città - sono letti come due realtà antitetiche, ma intimamente legate dalla loro duplice natura: da una parte il loro essere “territori della globalizzazione” funzionali ai flussi materiali e immateriali (merci, persone, capitali, informazioni, saperi) che strutturano l’ordine economico mondiale, dall’altra l’essere lo spazio fisico del lavorare, dell’abitare, del tempo libero, della mobilità e quindi del vivere la dimensione metropolitana quotidiana.
L’eccezionalità di questo duplice aspetto del territorio bolognese viene investigato - nella parte centrale della mostra - dall’installazione “The Secret Traces” del fotografo e artista Francesco Jodice, che analizza la natura dei gesti e delle abitudini quotidiane con una tecnica fotografica inusuale: il pedinamento di quattro persone che attraversano la città spostandosi da casa al luogo di lavoro.
L’esplorazione effettuata da Jodice a Bologna nella primavera 2007 ha avuto come destinazione quattro punti di particolare interesse, scelti perché costituiscono la parte più dinamica e “internazionale” della città: l’aeroporto, la stazione centrale, la fiera, il Caab, i quattro grandi poli di un asse ideale - secondo una figura contenuta anche nel Piano Strutturale Comunale (PSC) di Bologna -, che anche per il loro valore simbolico potrebbero costituire un unico “superluogo” bolognese.
I 300 scatti realizzati da Jodice lungo ognuno dei quattro pedinamenti sono stati montati in una serie di sequenze, che nella mostra sono proiettate a grandezza naturale sulle pareti di una stanza con l’accompagnamento sonoro dei differenti rumori della città. Le quattro sequenze si fronteggiano, il paesaggio diventa la proiezione di itinerari apparentemente fortuiti, ma che in realtà sono animati dalle intenzioni della persona pedinata. Dal centro della stanza, l’osservatore ha così l’impressione di trovarsi all’incrocio tra quattro differenti percorsi di vita quotidiana, scoprendo, sulle tracce di un’altra persona, un modo nuovo di rapportarsi con la città.
Nota del curatore
Per l’esposizione “UFO. Superluoghi in mostra”, Galleria Accursio si trasforma nell’antro di una base di atterraggio ideale per un superluogo ideale. Il disegno del progetto espositivo nasce dall’utilizzo di una geometria non convenzionale, elaborata attraverso le forme e il calcolo di Voronoi. Tale calcolo è impiegato, in particolare nel mondo anglosassone, nelle pratiche di geo-marketing per definire il posizionamento delle attività commerciali, le geometrie territoriali e le strategie geo-politiche delle più importanti catene della grande distribuzione e del commercio. All’interno della Galleria prende così forma uno strano oggetto che si insinua negli spazi in base al numero dei documentari realizzati da Santarelli sui superluoghi italiani e alla loro posizione geografica e alle relazioni che essi stabiliscono con il territorio. L’allestimento riproduce quindi la rete geografica, spaziale, economica del “superluogo all’italiana”: lo strano alieno che proietta le immagini di altri “alieni”, ovvero dei superluoghi italiani studiati dalla ricerca, parla di un mondo a noi vicino, quotidiano, nel quale la società contemporanea si riconosce, senza stupirsi o interrogarsi, però, sulle numerose implicazioni che tale mondo ha e avrà sulla vita di milioni di persone. L’alieno ci spia: forse il pedinamento di Jodice è il modo migliore per rappresentare quello che succede ogni giorno, quando si esce dalla porta di casa per raggiungere il proprio, personalissimo, “superluogo”.
“La civiltà dei superluoghi. Notizie dalla metropoli quotidiana” è realizzato dall’Assessorato alla Pianificazione Territoriale e Trasporti della Provincia di Bologna in collaborazione con il Comune di Bologna e con il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Emilia-Romagna, Istituto Nazionale di Urbanistica e Ordine degli Architetti di Bologna.
Main Sponsor: Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, IGD S.p.A.
Sponsor Tecnici: CESI, Confindustria Bologna, Coop Adriatica, Coop Costruzioni, COGEI S.p.A., Gallotti S.p.A., Interporto di Bologna, Legacoop Bologna, Manutencoop
13
ottobre 2007
UFO. Superluoghi in mostra
Dal 13 ottobre al primo novembre 2007
architettura
fotografia
fotografia
Location
GALLERIA ACCURSIO
Bologna, Via Rizzoli, (Bologna)
Bologna, Via Rizzoli, (Bologna)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Vernissage
13 Ottobre 2007, ore 18.30
Sito web
www.superluoghi.it
Ufficio stampa
AGENDA
Autore