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Ugo Carà – A cent’anni dalla nascita
Una manifestazione per ricordare la figura dell’artista e l’importanza del suo archivio, presentando un inedito video realizzato nel 1998 da Gianni Cioccolanti.
Comunicato stampa
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Ugo Carà a cent’anni dalla nascita
Dopo l’introduzione dell’Assessore alla Cultura Massimo Greco e del Direttore dell’Area Cultura – Civici musei di storia ed arte Adriano Dugulin, seguiranno gli interventi di Marianna Accerboni, critico di riferimento di Ugo Carà e di Franca Tissi che tratteggeranno la figura dell’artista e l’importanza del suo archivio, presentando un inedito video realizzato nel 1998 da Gianni Cioccolanti.
L’ARCHIVIO Nel 2005 Giuliana Carabei, figlia del Maestro, con notevole sensibilità culturale, ha donato al Comune di Trieste, grazie all’interessamento della Casa d’Aste “Stadion” di Trieste, l’archivio del padre, per incrementare gli archivi dei Civici Musei di Storia ed Arte e perché “possa essere messo a disposizione del pubblico per preservarne nel tempo la memoria”.
L’archivio, che contiene una straordinaria e completa documentazione della vita e dell’opera di Carà, è stato riordinato dall’archivista Franca Tissi con la consulenza scientifica dell’architetto Marianna Accerboni – in particolare per quanto riguarda la produzione artistica da un punto di vista critico e temporale – che aveva avviato lo studio e il riordino per espressa volontà del Maestro ancora in vita.
L’Associazione Triestina Amici dei Musei “Marcello Mascherini” ha generosamente finanziato il riordino. Ora nel Civico Museo di Storia Patria di via Imbriani 5 l’archivio è consultabile ed è anche stato creato un angolo espositivo dove sono esposti alcuni attrezzi, stampi, bozzetti e fotografie provenienti dallo studio di via dei Leo. I carteggi con enti, istituzioni e artisti, la documentazione, le rassegne stampa, i cataloghi, i manifesti, gli inviti di esposizioni e le fotografie di opere, molte delle quali non disponibili, di arredamenti, di mostre e di incontri con personalità, rappresentano in modo compiuto la testimonianza dell’attività di un grande artista del Novecento europeo.
LA BIOGRAFIA Ugo Carabaich – dal 1929 italianizzato in Carabei, in arte Ugo Carà dal 1928 – nasce a Muggia il 26 novembre 1908 da Heléne Ladas (nata a Smirne, ma di origini cretesi) e da Nicolò Carabaich un medico originario dell’isola di Veglia. Gli studi a Trieste, nella Facoltà di Economia e commercio non si concludono, ma nel 1928 egli espone disegni, incisioni, sculture e oggetti di metallo nel Padiglione del Giardino pubblico; esordisce poi con una mostra personale ad Atene nel 1929, città e paese che la madre frequentava. Dopo un soggiorno a Firenze e uno a Vienna, ritorna a Trieste e sotto la guida di Renato Brill inizia a disegnare, ritratti, nudi dal vero, a conoscere le tecniche della pittura e della scultura alla quale si appassiona, sperimenta la realizzazione di tessuti, di oggetti per l’arredamento in metallo e in ceramica, gioielli, medaglie. Assieme ad artisti di rilievo internazionale, architetti e ingegneri navali partecipa nel secondo dopoguerra alla realizzazione delle “navi bianche”, progettando arredi e decorazioni per i transatlantici costruiti nei cantieri di Trieste, Monfalcone e Genova. Con successo partecipa a numerose mostre a livello nazionale e internazionale sin da giovanissimo, nel 1934 alla Biennale di Venezia, nel 1937 all’Esposizione universale di Parigi, a New York nel 1947 dove una sua opera è conservata nel Metropolitan Museum of Art. Autore di molti monumenti commissionati da enti pubblici – la “Nuotatrice” a Barcola, il pavimento in mosaico per l’Università di Trieste, il busto di Alexander Moissi nel Giardino pubblico, il monumento “Ai Martiri delle foibe” – insegna plastica e disegno dal vero all’Istituto statale d’arte dal 1956 per vent’anni.
Si spegne il 12 dicembre 2004 all’età di novantasei anni.
Dopo l’introduzione dell’Assessore alla Cultura Massimo Greco e del Direttore dell’Area Cultura – Civici musei di storia ed arte Adriano Dugulin, seguiranno gli interventi di Marianna Accerboni, critico di riferimento di Ugo Carà e di Franca Tissi che tratteggeranno la figura dell’artista e l’importanza del suo archivio, presentando un inedito video realizzato nel 1998 da Gianni Cioccolanti.
L’ARCHIVIO Nel 2005 Giuliana Carabei, figlia del Maestro, con notevole sensibilità culturale, ha donato al Comune di Trieste, grazie all’interessamento della Casa d’Aste “Stadion” di Trieste, l’archivio del padre, per incrementare gli archivi dei Civici Musei di Storia ed Arte e perché “possa essere messo a disposizione del pubblico per preservarne nel tempo la memoria”.
L’archivio, che contiene una straordinaria e completa documentazione della vita e dell’opera di Carà, è stato riordinato dall’archivista Franca Tissi con la consulenza scientifica dell’architetto Marianna Accerboni – in particolare per quanto riguarda la produzione artistica da un punto di vista critico e temporale – che aveva avviato lo studio e il riordino per espressa volontà del Maestro ancora in vita.
L’Associazione Triestina Amici dei Musei “Marcello Mascherini” ha generosamente finanziato il riordino. Ora nel Civico Museo di Storia Patria di via Imbriani 5 l’archivio è consultabile ed è anche stato creato un angolo espositivo dove sono esposti alcuni attrezzi, stampi, bozzetti e fotografie provenienti dallo studio di via dei Leo. I carteggi con enti, istituzioni e artisti, la documentazione, le rassegne stampa, i cataloghi, i manifesti, gli inviti di esposizioni e le fotografie di opere, molte delle quali non disponibili, di arredamenti, di mostre e di incontri con personalità, rappresentano in modo compiuto la testimonianza dell’attività di un grande artista del Novecento europeo.
LA BIOGRAFIA Ugo Carabaich – dal 1929 italianizzato in Carabei, in arte Ugo Carà dal 1928 – nasce a Muggia il 26 novembre 1908 da Heléne Ladas (nata a Smirne, ma di origini cretesi) e da Nicolò Carabaich un medico originario dell’isola di Veglia. Gli studi a Trieste, nella Facoltà di Economia e commercio non si concludono, ma nel 1928 egli espone disegni, incisioni, sculture e oggetti di metallo nel Padiglione del Giardino pubblico; esordisce poi con una mostra personale ad Atene nel 1929, città e paese che la madre frequentava. Dopo un soggiorno a Firenze e uno a Vienna, ritorna a Trieste e sotto la guida di Renato Brill inizia a disegnare, ritratti, nudi dal vero, a conoscere le tecniche della pittura e della scultura alla quale si appassiona, sperimenta la realizzazione di tessuti, di oggetti per l’arredamento in metallo e in ceramica, gioielli, medaglie. Assieme ad artisti di rilievo internazionale, architetti e ingegneri navali partecipa nel secondo dopoguerra alla realizzazione delle “navi bianche”, progettando arredi e decorazioni per i transatlantici costruiti nei cantieri di Trieste, Monfalcone e Genova. Con successo partecipa a numerose mostre a livello nazionale e internazionale sin da giovanissimo, nel 1934 alla Biennale di Venezia, nel 1937 all’Esposizione universale di Parigi, a New York nel 1947 dove una sua opera è conservata nel Metropolitan Museum of Art. Autore di molti monumenti commissionati da enti pubblici – la “Nuotatrice” a Barcola, il pavimento in mosaico per l’Università di Trieste, il busto di Alexander Moissi nel Giardino pubblico, il monumento “Ai Martiri delle foibe” – insegna plastica e disegno dal vero all’Istituto statale d’arte dal 1956 per vent’anni.
Si spegne il 12 dicembre 2004 all’età di novantasei anni.
10
dicembre 2008
Ugo Carà – A cent’anni dalla nascita
10 dicembre 2008
incontro - conferenza
Location
PALAZZO GOPCEVICH
Trieste, Via Gioacchino Rossini, 4, (Trieste)
Trieste, Via Gioacchino Rossini, 4, (Trieste)
Vernissage
10 Dicembre 2008, ore 17,30 nella Sala “Bobi Bazlen”
Autore