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Ugo Ferrero – Biografismi
La mostra ha come proprio filo conduttore un concetto molto semplice: legare il nostro presente, personale e collettivo, a figure della poesia, dell’arte, della cultura, che hanno in comune con l’artista delle “coincidenze”, delle sovrapposizioni emotive, intuitive, poetiche
Comunicato stampa
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La mostra “Biografismi di Ugo Ferrero”, che si svolgerà a Roma dal 15 al 25 novembre presso il Palazzo dell’Informazione è curata dal Prof. Maurizio Papiri,che sin dagli anni 90 ha seguito il lavoro e la produzione dell’artista. Maurizio Papiri, Docente di Design e Storia dell’Arte famoso per i numerosi ambiziosissimi progetti realizzati in giro per il mondo, gli Hotels Exedra, Hassler, Parco dei Principi a Roma, l’Hotel Ritz ed il Meurice a Parigi, le case di Jack Nicholson a Los Angeles e l’Aga Khan a Parig etc, anche in occasione di questa personale ha spinto Ugo Ferrero a presentare i suoi dieci anni di lavoro e le ultime opere create.
La mostra ha come proprio filo conduttore un concetto molto semplice: legare il nostro presente, personale e collettivo, a figure della poesia, dell’arte, della cultura, che hanno in comune con l’artista delle “coincidenze”, delle sovrapposizioni emotive, intuitive, poetiche. Ed è proprio facendo riferimento a queste figure che si sono sviluppati alcuni dei progetti presentati: un omaggio ai Poeti Maledetti che tanta influenza hanno avuto ed hanno, ancora, nella vita quotidiana e culturale del pianeta; a personalità come Pasolini o Alfonso Gatto, Francis Bacon o Alda Merini, Susan Sontag o Olympe de Gouges. Lo sguardo dell’autore gira nella vita privata di questi “visionari illuminati”, ne va a scoprire le pieghe nascoste, quelle pieghe dalle quali è nata la loro forte espressione poetica e la capacità di incidere, a volte loro malgrado, sulla cultura presente. In questa ricerca si inseriscono temi più strettamente personali ma ugualmente condivisi, che fanno direttamente riferimento ad alcune domande che ognuno di noi si pone: “Ciò che non sapremo mai di noi stessi”, “Duplice tramonto”, “L’ultimo volo, ovvero elogio all’autodeterminazione” ed altre opere apparentemente più intime ma che fanno parte della memoria e dell’esistenza collettiva.
Le sculture sono realizzate prediligendo alcuni materiali: la terracotta, il raku ed il bronzo, tutti elementi “antichi”, primordiali, ricchi di passato e di attributi simbolici; tutti elementi in cui il contatto fisico e visivo avviene in maniera forte, diretta, esplicita. Alcune opere hanno poi, come sfondo, una sorta di rotolo del cantastorie dipinto ad olio, una quinta del teatro della memoria, del ricordo, delle domande senza risposte, alle quali sono legate da un filo rosso. “Biografismi”, quindi, vuole rappresentare il senso reale del nostro “esserci”, la possibilità di rintracciare radici e assonanze, stimoli e scoperte, quel filo rosso che ci lega costantemente a chi abbiamo vicino o che è passato prima di noi.
Cenni Biografici
Ugo Ferrero nasce a Roma nel 1955 dove vive e lavora.
Molto giovane inizia a scrivere poesia e a diciassette anni pubblica il suo primo libro dal titolo ”Mizar” seguito, due anni dopo, da “Testacoda” un volume illustrato con incisioni realizzate sulle ormai introvabili lastre per il ciclostile.
“Testacoda” è anche il nome della galleria che Ugo Ferrero aprirà a Roma, dove presenterà per la prima volta le sue installazioni, le sculture, i quadri realizzati ad inchiostro di china ed il busto di Tristan Corbiere, il primo del progetto sui Poeti Maledetti.Prima e dopo la laurea in Sociologia della Comunicazione, continua a scrivere racconti e brevi romanzi; alcune sue poesie saranno pubblicate su “Nuovi Argomenti”. Scrive anche testi per canzoni, produce diversi musicisti e contemporaneamente, fra un viaggio e l’altro, dirige una sua Agenzia che si occupa di pubblicità con particolare attenzione alla Psicolinguistica applicata al Marketing; su questo tema ha di recente pubblicato il volume “Emotional Assets”. A metà degli anni 90, l’amico architetto Maurizio Papiri lo spinge a riprendere la sua produzione di sculture; viene così realizzato e completato il ciclo dedicato ai Poeti Maledetti, secondo la stesura definitiva tracciata da Paul Verlaine nella sua celebre antologia.
A questa produzione si aggiungono altri “omaggi” a poeti e scrittori che l’artista considera nodali per la cultura nazionale ed internazionale.
Con questa sorta di definizione di riferimento “BIOGRAFISMI”, l’artista cerca di decifrare tracce e segni nella vita degli artisti che ci hanno preceduto per trovare sfumature ed assonanze emotivamente significative rispetto al nostro presente.Le sue ultime personali, in questi anni, si sono svolte presso l’Atelier Papiri, la Galleria Navona 42 ed il Palazzo Comunale di Nocera Umbra.
Una stele dell’artista,”la Stele dell’Uovo”, è stata posata nel 2006 all’ingresso del quartiere fieristico della città di Losanna.
Ugo Ferrero ha ultimamente realizzato una produzione di oli su grandi tele seguendo un progetto già definito in prosa: “FOTOGRAMMI DI VIAGGIO PROIETTATI A CASO”, esperimenti in cui la terracotta è applicata su tela e alcune serie fotografiche sperimentali. Fa parte invece del progetto “CIO’ CHE NON SAPREMO MAI DI NOI STESSI” l’installazione realizzata con fusioni in bronzo rotanti che verrà presentata in anteprima a Novembre in occasione della personale dell’artista al Palazzo dell’Informazione.
L’artista sta attualmente lavorando alle successive personali previste a Nizza e Budapest.
La mostra ha come proprio filo conduttore un concetto molto semplice: legare il nostro presente, personale e collettivo, a figure della poesia, dell’arte, della cultura, che hanno in comune con l’artista delle “coincidenze”, delle sovrapposizioni emotive, intuitive, poetiche. Ed è proprio facendo riferimento a queste figure che si sono sviluppati alcuni dei progetti presentati: un omaggio ai Poeti Maledetti che tanta influenza hanno avuto ed hanno, ancora, nella vita quotidiana e culturale del pianeta; a personalità come Pasolini o Alfonso Gatto, Francis Bacon o Alda Merini, Susan Sontag o Olympe de Gouges. Lo sguardo dell’autore gira nella vita privata di questi “visionari illuminati”, ne va a scoprire le pieghe nascoste, quelle pieghe dalle quali è nata la loro forte espressione poetica e la capacità di incidere, a volte loro malgrado, sulla cultura presente. In questa ricerca si inseriscono temi più strettamente personali ma ugualmente condivisi, che fanno direttamente riferimento ad alcune domande che ognuno di noi si pone: “Ciò che non sapremo mai di noi stessi”, “Duplice tramonto”, “L’ultimo volo, ovvero elogio all’autodeterminazione” ed altre opere apparentemente più intime ma che fanno parte della memoria e dell’esistenza collettiva.
Le sculture sono realizzate prediligendo alcuni materiali: la terracotta, il raku ed il bronzo, tutti elementi “antichi”, primordiali, ricchi di passato e di attributi simbolici; tutti elementi in cui il contatto fisico e visivo avviene in maniera forte, diretta, esplicita. Alcune opere hanno poi, come sfondo, una sorta di rotolo del cantastorie dipinto ad olio, una quinta del teatro della memoria, del ricordo, delle domande senza risposte, alle quali sono legate da un filo rosso. “Biografismi”, quindi, vuole rappresentare il senso reale del nostro “esserci”, la possibilità di rintracciare radici e assonanze, stimoli e scoperte, quel filo rosso che ci lega costantemente a chi abbiamo vicino o che è passato prima di noi.
Cenni Biografici
Ugo Ferrero nasce a Roma nel 1955 dove vive e lavora.
Molto giovane inizia a scrivere poesia e a diciassette anni pubblica il suo primo libro dal titolo ”Mizar” seguito, due anni dopo, da “Testacoda” un volume illustrato con incisioni realizzate sulle ormai introvabili lastre per il ciclostile.
“Testacoda” è anche il nome della galleria che Ugo Ferrero aprirà a Roma, dove presenterà per la prima volta le sue installazioni, le sculture, i quadri realizzati ad inchiostro di china ed il busto di Tristan Corbiere, il primo del progetto sui Poeti Maledetti.Prima e dopo la laurea in Sociologia della Comunicazione, continua a scrivere racconti e brevi romanzi; alcune sue poesie saranno pubblicate su “Nuovi Argomenti”. Scrive anche testi per canzoni, produce diversi musicisti e contemporaneamente, fra un viaggio e l’altro, dirige una sua Agenzia che si occupa di pubblicità con particolare attenzione alla Psicolinguistica applicata al Marketing; su questo tema ha di recente pubblicato il volume “Emotional Assets”. A metà degli anni 90, l’amico architetto Maurizio Papiri lo spinge a riprendere la sua produzione di sculture; viene così realizzato e completato il ciclo dedicato ai Poeti Maledetti, secondo la stesura definitiva tracciata da Paul Verlaine nella sua celebre antologia.
A questa produzione si aggiungono altri “omaggi” a poeti e scrittori che l’artista considera nodali per la cultura nazionale ed internazionale.
Con questa sorta di definizione di riferimento “BIOGRAFISMI”, l’artista cerca di decifrare tracce e segni nella vita degli artisti che ci hanno preceduto per trovare sfumature ed assonanze emotivamente significative rispetto al nostro presente.Le sue ultime personali, in questi anni, si sono svolte presso l’Atelier Papiri, la Galleria Navona 42 ed il Palazzo Comunale di Nocera Umbra.
Una stele dell’artista,”la Stele dell’Uovo”, è stata posata nel 2006 all’ingresso del quartiere fieristico della città di Losanna.
Ugo Ferrero ha ultimamente realizzato una produzione di oli su grandi tele seguendo un progetto già definito in prosa: “FOTOGRAMMI DI VIAGGIO PROIETTATI A CASO”, esperimenti in cui la terracotta è applicata su tela e alcune serie fotografiche sperimentali. Fa parte invece del progetto “CIO’ CHE NON SAPREMO MAI DI NOI STESSI” l’installazione realizzata con fusioni in bronzo rotanti che verrà presentata in anteprima a Novembre in occasione della personale dell’artista al Palazzo dell’Informazione.
L’artista sta attualmente lavorando alle successive personali previste a Nizza e Budapest.
15
novembre 2007
Ugo Ferrero – Biografismi
Dal 15 al 25 novembre 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELL’INFORMAZIONE
Roma, Piazza Mastai, 9, (Roma)
Roma, Piazza Mastai, 9, (Roma)
Orario di apertura
ore 11-20
Vernissage
15 Novembre 2007, ore 19
Autore
Curatore