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Ugo Mulas – La scena dell’arte
La sezione di opere presentata al PAC illustra l’evoluzione della ricerca fotografica di Ugo Mulas tra gli anni Sessanta e Settanta ed il suo passaggio dal reportage alla fotografia analitica. Il percorso della mostra si apre con le immagini di New York: arte e persone, il reportage più celebre del fotografo milanese.
Comunicato stampa
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Tre città, tre musei realizzano per la prima volta in Italia una vasta mostra dedicata all’opera fotografica di Ugo Mulas dagli esordi alle opere estreme. Roma, Milano, Torino congiuntamente presentano il più ampio spaccato che mai sia stato offerto al pubblico della fotografia che Mulas ha dedicato al mondo dell’arte contemporanea, fulcro della sua ispirazione d’autore.
La retrospettiva, ordinata con il concorso dell’Archivio Ugo Mulas, presenta circa 600 opere suddivise in due sezioni parallele e contemporanee a Roma e a Milano. E successivamente, a giugno, confluenti in un’unica rassegna a Torino.
ROMA
MAXXI Museo delle Arti del XX secolo
4 dicembre 2007 - 3 marzo 2008
Il MAXXI di Roma presenterà al pubblico una selezione di circa 300 fotografie dell'archivio Mulas, che illustra l'arte in Italia tra gli anni '50 e '70. Il pubblico potrà seguire le varie ricerche artistiche - dallo spazialismo all'arte povera e concettuale - attraverso i ritratti dei protagonisti e i reportage sui principali eventi artistici del periodo. La mostra permetterà anche di rileggere l'influenza dell'arte contemporanea sulla fotografia di Ugo Mulas, ricostruendo l'evoluzione che ha portato il fotografo dal reportage alla realizzazione delle Verifiche, una delle opere fondamentali nella storia della fotografia contemporanea italiana.
La mostra si articola attraverso varie sezioni parallele: Biennali, Ritratti, Eventi, Verifiche, con una struttura aperta che permette di seguire il doppio filo della documentazione dell'arte e dell'evoluzione linguistica dell'opera di Mulas. Il percorso si apre con una serie di foto dedicate al Bar Giamaica, luogo in cui il giovane Ugo Mulas conobbe molti degli artisti e degli intellettuali della Milano degli anni Cinquanta
1 - Le Biennali di Venezia
Una selezione di alcune delle più belle immagini realizzate alla Biennale tra il 1954 e il 1972 illustra l'evoluzione del reportage di Ugo Mulas. Le fotografie della rassegna veneziana, costituiscono anche l'asse temporale della mostra, presentando i vari movimenti artistici internazionali che si succedono nei vent'anni di attività del fotografo.
2 - I ritratti
Questa sezione presenta una galleria dei vari protagonisti dell'arte italiana di quegli anni: non solo gli artisti, ma anche i critici, i galleristi e i collezionisti. Le immagini alternano diversi generi di ritratto, dal reportage (Adami, Manzoni, Giacometti) alla foto in studio (De Chirico, Morandi, Giulio Carlo Argan, Peggy Guggenheim) e ai ritratti d'artista. All'interno di questa sezione, alcuni "focus" approfondiscono e pongono in risalto il forte rapporto di amicizia e di collaborazione che Mulas ha intrattenuto con alcuni artisti italiani come Burri, Ceroli, Fontana, Manzù, Pascali, Schifano, Twombly.
3 - Gli eventi
La sezione presenta una selezione di fotografie che segnano il passaggio dal reportage ad una indagine delle possibilità espressive e della fotografia, legata agli sviluppi dell'arte concettuale e del comportamento. Dalla mostra Sculture in città a Spoleto (1962) a Campo Urbano a Como (1969), da Vitalità del Negativo a Roma (1970) al decimo anniversario del Nouveau Réalisme (1970) a Milano.
4 - Le Verifiche
Le Verifiche (1970-1972), per la radicalità dell’analisi e lo spessore concettuale che le sostiene rappresentano le opere più significative dell'ultima stagione creativa dell'autore e il testamento più toccante della profondità cui è giunta l'esplorazione del mezzo,da parte del suo pensiero e del suo sguardo.
MILANO
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
6 dicembre 2007 - 10 febbraio 2008
La sezione di opere presentata al PAC illustra l’evoluzione della ricerca fotografica di Ugo Mulas tra gli anni Sessanta e Settanta ed il suo passaggio dal reportage alla fotografia analitica. Il percorso della mostra si apre con le immagini di New York: arte e persone, il reportage più celebre del fotografo milanese.
● New York: arte e persone 1964 - 1967
In questi anni l’attenzione degli artisti per i nuovi media e i fermenti della fotografia americana espressi da autori come Robert Frank e Lee Friedlander portano Mulas a superare definitivamente la tradizione del reportage classico. Le immagini della serie testimoniano i fermenti e la vitalità della scena artistica newyorchese: dagli happening, alle serate negli atelier, in un’ottica sempre funzionale all'analisi della situazione artistica. L’incontro con artisti quali: Duchamp, Warhol, Lichtenstein, Johns, Christo, Segal, Rosenquist, Dine, Oldenburg, Rauschenberg, Cage, favorisce nel fotografo un'attenzione critica verso l'uso del medium fotografico che anticipa i lavori della fine degli anni Sessanta.
● Nuove ricerche 1967 - 1969
La fine degli anni Sessanta è per Mulas il periodo dell'apertura alla sperimentazione sull’immagine fotografica nei vari contesti della comunicazione visiva. Nascono lavori che esplorano le diverse possibilità comunicative del mezzo: non più solo opere destinate alle riviste illustrate ma create per essere raccolte in libri e cataloghi (Campo Urbano, Vitalità del Negativo, Calder, Melotti); in grandi provini (Johns, Newman, Noland),in cartelle fotografiche come quelle su Fontana, Duchamp e Montale; in scenografie teatrali (Woyzeck, Giro di Vite). I grandi formati, le proiezioni, le solarizzazioni, l’uso dell’iconografia del provino, sono tutti elementi che Mulas recupera dalla pratica quotidiana del suo fare, dalle sperimentazioni pop e new dada e da un’attenta rilettura della storia della fotografia, che diventa il riferimento centrale di fronte ai cambiamenti radicali apparsi alla fine del decennio. La crisi del reportage, la ricerca di nuove significazioni per un linguaggio ormai privo del suo primato d’informazione rispetto all’avanzare della televisione, porta Mulas ad uno straordinario lavoro di riflessione critica sulla fotografia.
● Le Verifiche 1970 - 1972
Anche la mostra milanese si chiude con l’esposizione delle verifiche che suggellano come ultima stazione, il percorso della rassegna romana costituendosi come il legame più esplicito che contrassegna l’unitarietà del disegno espositivo e la complementarità delle due isole in cui si articola.
● Non mancherà una selezione di immagini sulla Milano degli anni Cinquanta - le Periferie - che permetterà al pubblico di tornare alle origini del lavoro di Mulas, contestualizzando l'evoluzione di vent'anni di ricerca.
TORINO
GAM Galleria d’Arte moderna
24 giugno 2008 - 19 ottobre 2008
Approdando a Torino le mostre di Roma e Milano confluiscono in un' unica rassegna che tocca i diversi momenti e le differenti attenzioni destinate all'immagine fotografica componendo un corpo unitario disponibile per nuove itinerazioni capaci di far meglio conoscere in Italia e in campo internazionale la figura e l'arte di uno dei maggiori fotografi del secondo dopoguerra.
La retrospettiva, ordinata con il concorso dell’Archivio Ugo Mulas, presenta circa 600 opere suddivise in due sezioni parallele e contemporanee a Roma e a Milano. E successivamente, a giugno, confluenti in un’unica rassegna a Torino.
ROMA
MAXXI Museo delle Arti del XX secolo
4 dicembre 2007 - 3 marzo 2008
Il MAXXI di Roma presenterà al pubblico una selezione di circa 300 fotografie dell'archivio Mulas, che illustra l'arte in Italia tra gli anni '50 e '70. Il pubblico potrà seguire le varie ricerche artistiche - dallo spazialismo all'arte povera e concettuale - attraverso i ritratti dei protagonisti e i reportage sui principali eventi artistici del periodo. La mostra permetterà anche di rileggere l'influenza dell'arte contemporanea sulla fotografia di Ugo Mulas, ricostruendo l'evoluzione che ha portato il fotografo dal reportage alla realizzazione delle Verifiche, una delle opere fondamentali nella storia della fotografia contemporanea italiana.
La mostra si articola attraverso varie sezioni parallele: Biennali, Ritratti, Eventi, Verifiche, con una struttura aperta che permette di seguire il doppio filo della documentazione dell'arte e dell'evoluzione linguistica dell'opera di Mulas. Il percorso si apre con una serie di foto dedicate al Bar Giamaica, luogo in cui il giovane Ugo Mulas conobbe molti degli artisti e degli intellettuali della Milano degli anni Cinquanta
1 - Le Biennali di Venezia
Una selezione di alcune delle più belle immagini realizzate alla Biennale tra il 1954 e il 1972 illustra l'evoluzione del reportage di Ugo Mulas. Le fotografie della rassegna veneziana, costituiscono anche l'asse temporale della mostra, presentando i vari movimenti artistici internazionali che si succedono nei vent'anni di attività del fotografo.
2 - I ritratti
Questa sezione presenta una galleria dei vari protagonisti dell'arte italiana di quegli anni: non solo gli artisti, ma anche i critici, i galleristi e i collezionisti. Le immagini alternano diversi generi di ritratto, dal reportage (Adami, Manzoni, Giacometti) alla foto in studio (De Chirico, Morandi, Giulio Carlo Argan, Peggy Guggenheim) e ai ritratti d'artista. All'interno di questa sezione, alcuni "focus" approfondiscono e pongono in risalto il forte rapporto di amicizia e di collaborazione che Mulas ha intrattenuto con alcuni artisti italiani come Burri, Ceroli, Fontana, Manzù, Pascali, Schifano, Twombly.
3 - Gli eventi
La sezione presenta una selezione di fotografie che segnano il passaggio dal reportage ad una indagine delle possibilità espressive e della fotografia, legata agli sviluppi dell'arte concettuale e del comportamento. Dalla mostra Sculture in città a Spoleto (1962) a Campo Urbano a Como (1969), da Vitalità del Negativo a Roma (1970) al decimo anniversario del Nouveau Réalisme (1970) a Milano.
4 - Le Verifiche
Le Verifiche (1970-1972), per la radicalità dell’analisi e lo spessore concettuale che le sostiene rappresentano le opere più significative dell'ultima stagione creativa dell'autore e il testamento più toccante della profondità cui è giunta l'esplorazione del mezzo,da parte del suo pensiero e del suo sguardo.
MILANO
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
6 dicembre 2007 - 10 febbraio 2008
La sezione di opere presentata al PAC illustra l’evoluzione della ricerca fotografica di Ugo Mulas tra gli anni Sessanta e Settanta ed il suo passaggio dal reportage alla fotografia analitica. Il percorso della mostra si apre con le immagini di New York: arte e persone, il reportage più celebre del fotografo milanese.
● New York: arte e persone 1964 - 1967
In questi anni l’attenzione degli artisti per i nuovi media e i fermenti della fotografia americana espressi da autori come Robert Frank e Lee Friedlander portano Mulas a superare definitivamente la tradizione del reportage classico. Le immagini della serie testimoniano i fermenti e la vitalità della scena artistica newyorchese: dagli happening, alle serate negli atelier, in un’ottica sempre funzionale all'analisi della situazione artistica. L’incontro con artisti quali: Duchamp, Warhol, Lichtenstein, Johns, Christo, Segal, Rosenquist, Dine, Oldenburg, Rauschenberg, Cage, favorisce nel fotografo un'attenzione critica verso l'uso del medium fotografico che anticipa i lavori della fine degli anni Sessanta.
● Nuove ricerche 1967 - 1969
La fine degli anni Sessanta è per Mulas il periodo dell'apertura alla sperimentazione sull’immagine fotografica nei vari contesti della comunicazione visiva. Nascono lavori che esplorano le diverse possibilità comunicative del mezzo: non più solo opere destinate alle riviste illustrate ma create per essere raccolte in libri e cataloghi (Campo Urbano, Vitalità del Negativo, Calder, Melotti); in grandi provini (Johns, Newman, Noland),in cartelle fotografiche come quelle su Fontana, Duchamp e Montale; in scenografie teatrali (Woyzeck, Giro di Vite). I grandi formati, le proiezioni, le solarizzazioni, l’uso dell’iconografia del provino, sono tutti elementi che Mulas recupera dalla pratica quotidiana del suo fare, dalle sperimentazioni pop e new dada e da un’attenta rilettura della storia della fotografia, che diventa il riferimento centrale di fronte ai cambiamenti radicali apparsi alla fine del decennio. La crisi del reportage, la ricerca di nuove significazioni per un linguaggio ormai privo del suo primato d’informazione rispetto all’avanzare della televisione, porta Mulas ad uno straordinario lavoro di riflessione critica sulla fotografia.
● Le Verifiche 1970 - 1972
Anche la mostra milanese si chiude con l’esposizione delle verifiche che suggellano come ultima stazione, il percorso della rassegna romana costituendosi come il legame più esplicito che contrassegna l’unitarietà del disegno espositivo e la complementarità delle due isole in cui si articola.
● Non mancherà una selezione di immagini sulla Milano degli anni Cinquanta - le Periferie - che permetterà al pubblico di tornare alle origini del lavoro di Mulas, contestualizzando l'evoluzione di vent'anni di ricerca.
TORINO
GAM Galleria d’Arte moderna
24 giugno 2008 - 19 ottobre 2008
Approdando a Torino le mostre di Roma e Milano confluiscono in un' unica rassegna che tocca i diversi momenti e le differenti attenzioni destinate all'immagine fotografica componendo un corpo unitario disponibile per nuove itinerazioni capaci di far meglio conoscere in Italia e in campo internazionale la figura e l'arte di uno dei maggiori fotografi del secondo dopoguerra.
04
dicembre 2007
Ugo Mulas – La scena dell’arte
Dal 04 dicembre 2007 al 10 febbraio 2008
fotografia
Location
PAC – PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Palestro, 14, (Milano)
Milano, Via Palestro, 14, (Milano)
Biglietti
5,00 euro INTERO - 3,00 euro RIDOTTO – 2,00 euro SCOLARESCHE. bambini fino a 6 anni gratuito, dai 7 ai 14 ridotto
Orario di apertura
lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30-19.30
giovedì 9.30-22.30
chiuso il 24 dicembre e il 31 dicembre 2007
il 25 dicembre 2007 e il 1 gennaio 2008 apertura dalle ore 14.30-19.30
Vernissage
4 Dicembre 2007, ore 21.30
Sito web
www.ugomulas.org
Editore
ELECTA
Autore
Curatore