Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
-
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
-
Ugo Nespolo / Enrico Manera – Couleurs et Lumieres
Doppia personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Enrico Manera , è da qualche tempo che Enrico Manera rifiuta di riproporre certe icone che in verità
hanno reso riconoscibile il suo segno e che per lunghi periodi hanno interessato e continuano ad
interessare , galleristi, collezionisti e mercanti e sono proprio questi ultimi, che facendo “orecchie da
mercante” e nonostante i ripetuti segnali di cambiamento da parte dell’ artista, insistono pedanti e mai
arresi nel richiedergli un “Diabolik” o un “Uomo Ragno”.
E’ singolare poi , ma non sorprendente che ai continui rifiuti di Manera , qualche gallerista senza scrupoli
abbia avuto la brillante idea di invitare uno o più pittori , privi di ambizioni a riprodurre quelle stesse icone
abbandonate dal maestro(in verità con risultati deludenti ) e con questi modesti cloni a invadere alcuni
stand nelle fiere d’arte o nelle gallerie.Ma è la reazione dell’artista che ci ha sorpreso a tal punto da indurci
a riportarla per iscritto; Manera pur sapendo si è mostrato disinteressato e non se ne fa un cruccio,
ripetendo a chi gli fa presente questa situazione , la romanissima frase “ me ne può frega’ di meno “.
Ripropone appunto le famose “icone” “ Oggetto del Desiderio”, dai fumetti ai simboli delle major ad altri
refrain della sua storia, inserendovi però dei flash sui nuovi lavori, tutto ciò all’insegna di un buonissimo in
volontariato, più frutto di un rifiuto di posizioni radicali e traumatiche che di mero calcolo mercantile.
L’affascinante panoramica viene poi completata da una serie di “Work in Progress” presentati in anteprima
e da un gruppo di opere luminose retaggio di iniziali amori e di riserve ironiche mai esaurite. Ducci
Trombadori che osserva e analizza l’evoluzione artistica di Enrico Manera da molti anni, sostiene la teoria
che da tempo lui si occuperebbe “ più del sapere del fare “ è questa un’affermazione che non possiamo
che condividere , visto i risultati sorprendenti ai quali ci troviamo di fronte.
hanno reso riconoscibile il suo segno e che per lunghi periodi hanno interessato e continuano ad
interessare , galleristi, collezionisti e mercanti e sono proprio questi ultimi, che facendo “orecchie da
mercante” e nonostante i ripetuti segnali di cambiamento da parte dell’ artista, insistono pedanti e mai
arresi nel richiedergli un “Diabolik” o un “Uomo Ragno”.
E’ singolare poi , ma non sorprendente che ai continui rifiuti di Manera , qualche gallerista senza scrupoli
abbia avuto la brillante idea di invitare uno o più pittori , privi di ambizioni a riprodurre quelle stesse icone
abbandonate dal maestro(in verità con risultati deludenti ) e con questi modesti cloni a invadere alcuni
stand nelle fiere d’arte o nelle gallerie.Ma è la reazione dell’artista che ci ha sorpreso a tal punto da indurci
a riportarla per iscritto; Manera pur sapendo si è mostrato disinteressato e non se ne fa un cruccio,
ripetendo a chi gli fa presente questa situazione , la romanissima frase “ me ne può frega’ di meno “.
Ripropone appunto le famose “icone” “ Oggetto del Desiderio”, dai fumetti ai simboli delle major ad altri
refrain della sua storia, inserendovi però dei flash sui nuovi lavori, tutto ciò all’insegna di un buonissimo in
volontariato, più frutto di un rifiuto di posizioni radicali e traumatiche che di mero calcolo mercantile.
L’affascinante panoramica viene poi completata da una serie di “Work in Progress” presentati in anteprima
e da un gruppo di opere luminose retaggio di iniziali amori e di riserve ironiche mai esaurite. Ducci
Trombadori che osserva e analizza l’evoluzione artistica di Enrico Manera da molti anni, sostiene la teoria
che da tempo lui si occuperebbe “ più del sapere del fare “ è questa un’affermazione che non possiamo
che condividere , visto i risultati sorprendenti ai quali ci troviamo di fronte.
31
marzo 2012
Ugo Nespolo / Enrico Manera – Couleurs et Lumieres
Dal 31 marzo al 30 aprile 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE IMPERATORI
Porto San Giorgio, Via Giuseppe Mazzini, 123, (Ascoli Piceno)
Porto San Giorgio, Via Giuseppe Mazzini, 123, (Ascoli Piceno)
Vernissage
31 Marzo 2012, ore 18
Autore
Curatore