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Ugo Nespolo – That’s Life
Un mondo variopinto, con bizzarri personaggi che saettano nello spazio e occhieggiano al visitatore per un inatteso sberleffo, sta per mettersi in mostra a Catania. E’ il mondo stravagante di Ugo Nespolo, esplorato e raccontato nell’antologica “That’s Life” dal curatore Danilo Eccher in una mostra ideata e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo e ospitata negli spazi della Fondazione Puglisi Cosentino dal 2 ottobre 2016 e fino al 15 gennaio 2017
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un mondo variopinto, con bizzarri personaggi che saettano nello spazio e occhieggiano al
visitatore per un inatteso sberleffo, sta per mettersi in mostra a Catania. E’ il mondo
stravagante di Ugo Nespolo, esplorato e raccontato nell’antologica “That’s Life” dal
curatore Danilo Eccher in una mostra ideata e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro -
Italia e Mediterraneo e ospitata negli spazi della Fondazione Puglisi Cosentino dal 2
ottobre 2016 e fino al 15 gennaio 2017.
Piemontese, 75 anni, Nespolo è uno degli interpreti più singolari nella pittura del
Novecento italiano e questa sarà la sua prima mostra nell’isola. “A Catania e alla Sicilia –
scrive il curatore Eccher - il compito di ridistribuire le carte per una nuova lettura del
piemontese Nespolo, recuperare tracce importanti che raccontano di leggerezza goliardica
nell’analizzare le dinamiche logico-matematiche, l’ironia profonda, dai profumi situazionisti,
per una drammatica crisi sociale che nel 1969 gli farà realizzare opere come ‘Champagne-
Molotov’, i giocattoli giganti di un poverismo metafisico, gli anagrammi e gli incastri da cui
poi prenderanno vita le figure e i paesaggi immersi nelle esplosive atmosfere deperiane”.
In mostra a Catania sono oltre 170 opere, provenienti da collezioni private, realizzate
dall’artista in un arco temporale di circa cinquant’anni, fra il 1967 e il 2016. Insieme ad un
corpo di disegni, figurano sculture, installazioni, mobili e tappeti di design, costruzioni in
legno che sono la cifra identificativa del maestro piemontese. Una sezione, in particolare,
è dedicata al cinema sperimentale degli anni Settanta.
Scrive Eccher nel suo saggio introduttivo: “Come spesso capita, attorno alle cose che si
pensa di conoscere molto bene si scopre invece un’infinità di aspetti ignoti e di elementi
sorprendenti; di un artista conosciuto e apprezzato, anche dal grande pubblico, come Ugo
Nespolo, si pensa di conoscere tutto, ci si illude di esaurire l’intera sua ricerca nei legni
policromi. Invece, il percorso creativo di Nespolo nasconde brusche sterzate, inattesi
inciampi, improvvise impennate, nasconde un mondo visionario e acrobatico che si lascia
solo intuire nelle opere più note. A Catania proporremo un itinerario a ritroso per ritrovare
alcune pagine ancora oscure della storia dell’arte contemporanea ma anche per ricostruire
la complessa mappa artistica di un grande e singolare protagonista dell’arte italiana.
Significa ricostruire le prime esperienze ‘fluxus’ con Ben Vautier, le mostre da Arturo
Schwarz, rileggere le critiche di Pierre Restany, scorrere i primi film sperimentali con Lucio
Fontana attore, cogliere l’ironia e lo sberleffo che accomunava Nespolo all’amico Alighiero
Boetti. Togliere le incrostazioni interpretative legate alla bellezza superficiale per scavare
nei pensieri più ruvidi, nella poesia più intima dell’arte di Ugo Nespolo, è quello che la
mostra siciliana di Catania intende restituire. Non un artista diverso ma più completo, non
una semplice mostra ma una ricerca curiosa e interessante”.
“Sono sinceramente molto felice di aver contribuito in maniera determinante a realizzare
questa mostra che può considerarsi una retrospettiva del percorso culturale ed artistico del
mio caro amico Ugo Nespolo. – afferma il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele,
Presidente della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo e promotore
dell’iniziativa, il quale aggiunge – Dopo anni in cui le nostre vite non hanno più consentito
di incontrarci, grazie all’amabilità del gallerista Enrico Lombardi ho avuto modo di rivedere
alcune sue opere e con grande emozione ritrovare, attraverso di esse, quel periodo così
gradevole che ha caratterizzato la mia vita giovanile negli indimenticabili anni Sessanta, in
cui i grandi protagonisti erano Arturo Schwarz e la sua meravigliosa galleria, il caro amico
Giorgio Marconi ai primi passi della sua avventura professionale e gli artisti a quell’epoca
considerati rivoluzionari, ovvero Baj, Crippa, Dova, Bertini, Harloff, Tadini e Del Pezzo, dei
quali faceva parte, appunto, anche Nespolo. In mostra abbiamo portato un compendio di
opere che sintetizzano l’intera e variegata sua parabola artistica, a cominciare dalle
sculture di fine decennio, per continuare con le incursioni nell’Arte povera dei primi anni
Settanta, con i tappeti ed i ricami degli anni Settanta ed Ottanta e con la poliedrica
produzione dell’ultimo ventennio, incluse l’esperienza cinematografica che lo ha visto
autore di pellicole e manifesti di film e le opere di ispirazione deperiana. Sono dunque
molto felice che questa retrospettiva complessiva di Ugo Nespolo sia stata realizzata su
mio impulso grazie alla Fondazione che presiedo, non solo come omaggio ad un rapporto
amicale antico attualmente rinnovatosi, ma soprattutto quale testimonianza concreta del
fatto che – in un’epoca così convulsa, in cui il mondo accelera in maniera sorprendente
giorno dopo giorno – i valori culturali che mi avevano suggestionato tanti anni fa
mantengono inalterato il loro effetto trascinante ancora oggi.”.
“Nespolo – dice Allegra Puglisi Cosentino, Presidente della Fondazione Puglisi Cosentino
– ha l’abilità di ‘portare l'arte nella vita’, spaziando attraverso settori completamente diversi
e sempre con il proprio stile inconfondibile. Si tratta di un artista incredibilmente poliedrico,
capace di esplorare nel corso della sua vita mondi sempre nuovi come la grafica
pubblicitaria, il design, il cinema, il teatro, l’illustrazione, l’abbigliamento. La sua ricerca
spazia attraverso materiali, supporti, tecniche differenti, sempre guidata da uno spirito
ludico e da un’inondazione di colori che travolgono inesorabilmente lo spettatore. Un
artista senza confini, che si slega dalle tradizionali forme d’arte come la pittura o la
scultura affrontando con coraggio sfide sempre diverse e arrivando a progettare tra le
tante cose anche un orologio Swatch, un’etichetta Campari e la maglia rosa del Giro
d’Italia 2003. Siamo entusiasti di ospitare questa mostra negli spazi della Fondazione
Puglisi Cosentino dando l’opportunità ai visitatori di conoscere da vicino l’arte di un grande
interprete del Novecento”.
Alla mostra “That’s Life”, che vede il coordinamento generale di Enrico e Lorenzo
Lombardi, è dedicato un prezioso catalogo-volume edito da Franco Maria Ricci che,
insieme a immagini e documenti inediti con cui si ricompone lo straordinario percorso
artistico di Ugo Nespolo, raccoglie con il testo del curatore Eccher anche un’accurata
antologia critica di saggi dedicati al maestro da studiosi e storici dell’arte nel corso della
sua decennale attività.
Orari: dal martedì alla domenica: 10-13 e 16-20. Biglietto: intero 8 euro, ridotto 5 euro. Info
visite guidate e laboratori 329 45.71.064
visitatore per un inatteso sberleffo, sta per mettersi in mostra a Catania. E’ il mondo
stravagante di Ugo Nespolo, esplorato e raccontato nell’antologica “That’s Life” dal
curatore Danilo Eccher in una mostra ideata e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro -
Italia e Mediterraneo e ospitata negli spazi della Fondazione Puglisi Cosentino dal 2
ottobre 2016 e fino al 15 gennaio 2017.
Piemontese, 75 anni, Nespolo è uno degli interpreti più singolari nella pittura del
Novecento italiano e questa sarà la sua prima mostra nell’isola. “A Catania e alla Sicilia –
scrive il curatore Eccher - il compito di ridistribuire le carte per una nuova lettura del
piemontese Nespolo, recuperare tracce importanti che raccontano di leggerezza goliardica
nell’analizzare le dinamiche logico-matematiche, l’ironia profonda, dai profumi situazionisti,
per una drammatica crisi sociale che nel 1969 gli farà realizzare opere come ‘Champagne-
Molotov’, i giocattoli giganti di un poverismo metafisico, gli anagrammi e gli incastri da cui
poi prenderanno vita le figure e i paesaggi immersi nelle esplosive atmosfere deperiane”.
In mostra a Catania sono oltre 170 opere, provenienti da collezioni private, realizzate
dall’artista in un arco temporale di circa cinquant’anni, fra il 1967 e il 2016. Insieme ad un
corpo di disegni, figurano sculture, installazioni, mobili e tappeti di design, costruzioni in
legno che sono la cifra identificativa del maestro piemontese. Una sezione, in particolare,
è dedicata al cinema sperimentale degli anni Settanta.
Scrive Eccher nel suo saggio introduttivo: “Come spesso capita, attorno alle cose che si
pensa di conoscere molto bene si scopre invece un’infinità di aspetti ignoti e di elementi
sorprendenti; di un artista conosciuto e apprezzato, anche dal grande pubblico, come Ugo
Nespolo, si pensa di conoscere tutto, ci si illude di esaurire l’intera sua ricerca nei legni
policromi. Invece, il percorso creativo di Nespolo nasconde brusche sterzate, inattesi
inciampi, improvvise impennate, nasconde un mondo visionario e acrobatico che si lascia
solo intuire nelle opere più note. A Catania proporremo un itinerario a ritroso per ritrovare
alcune pagine ancora oscure della storia dell’arte contemporanea ma anche per ricostruire
la complessa mappa artistica di un grande e singolare protagonista dell’arte italiana.
Significa ricostruire le prime esperienze ‘fluxus’ con Ben Vautier, le mostre da Arturo
Schwarz, rileggere le critiche di Pierre Restany, scorrere i primi film sperimentali con Lucio
Fontana attore, cogliere l’ironia e lo sberleffo che accomunava Nespolo all’amico Alighiero
Boetti. Togliere le incrostazioni interpretative legate alla bellezza superficiale per scavare
nei pensieri più ruvidi, nella poesia più intima dell’arte di Ugo Nespolo, è quello che la
mostra siciliana di Catania intende restituire. Non un artista diverso ma più completo, non
una semplice mostra ma una ricerca curiosa e interessante”.
“Sono sinceramente molto felice di aver contribuito in maniera determinante a realizzare
questa mostra che può considerarsi una retrospettiva del percorso culturale ed artistico del
mio caro amico Ugo Nespolo. – afferma il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele,
Presidente della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo e promotore
dell’iniziativa, il quale aggiunge – Dopo anni in cui le nostre vite non hanno più consentito
di incontrarci, grazie all’amabilità del gallerista Enrico Lombardi ho avuto modo di rivedere
alcune sue opere e con grande emozione ritrovare, attraverso di esse, quel periodo così
gradevole che ha caratterizzato la mia vita giovanile negli indimenticabili anni Sessanta, in
cui i grandi protagonisti erano Arturo Schwarz e la sua meravigliosa galleria, il caro amico
Giorgio Marconi ai primi passi della sua avventura professionale e gli artisti a quell’epoca
considerati rivoluzionari, ovvero Baj, Crippa, Dova, Bertini, Harloff, Tadini e Del Pezzo, dei
quali faceva parte, appunto, anche Nespolo. In mostra abbiamo portato un compendio di
opere che sintetizzano l’intera e variegata sua parabola artistica, a cominciare dalle
sculture di fine decennio, per continuare con le incursioni nell’Arte povera dei primi anni
Settanta, con i tappeti ed i ricami degli anni Settanta ed Ottanta e con la poliedrica
produzione dell’ultimo ventennio, incluse l’esperienza cinematografica che lo ha visto
autore di pellicole e manifesti di film e le opere di ispirazione deperiana. Sono dunque
molto felice che questa retrospettiva complessiva di Ugo Nespolo sia stata realizzata su
mio impulso grazie alla Fondazione che presiedo, non solo come omaggio ad un rapporto
amicale antico attualmente rinnovatosi, ma soprattutto quale testimonianza concreta del
fatto che – in un’epoca così convulsa, in cui il mondo accelera in maniera sorprendente
giorno dopo giorno – i valori culturali che mi avevano suggestionato tanti anni fa
mantengono inalterato il loro effetto trascinante ancora oggi.”.
“Nespolo – dice Allegra Puglisi Cosentino, Presidente della Fondazione Puglisi Cosentino
– ha l’abilità di ‘portare l'arte nella vita’, spaziando attraverso settori completamente diversi
e sempre con il proprio stile inconfondibile. Si tratta di un artista incredibilmente poliedrico,
capace di esplorare nel corso della sua vita mondi sempre nuovi come la grafica
pubblicitaria, il design, il cinema, il teatro, l’illustrazione, l’abbigliamento. La sua ricerca
spazia attraverso materiali, supporti, tecniche differenti, sempre guidata da uno spirito
ludico e da un’inondazione di colori che travolgono inesorabilmente lo spettatore. Un
artista senza confini, che si slega dalle tradizionali forme d’arte come la pittura o la
scultura affrontando con coraggio sfide sempre diverse e arrivando a progettare tra le
tante cose anche un orologio Swatch, un’etichetta Campari e la maglia rosa del Giro
d’Italia 2003. Siamo entusiasti di ospitare questa mostra negli spazi della Fondazione
Puglisi Cosentino dando l’opportunità ai visitatori di conoscere da vicino l’arte di un grande
interprete del Novecento”.
Alla mostra “That’s Life”, che vede il coordinamento generale di Enrico e Lorenzo
Lombardi, è dedicato un prezioso catalogo-volume edito da Franco Maria Ricci che,
insieme a immagini e documenti inediti con cui si ricompone lo straordinario percorso
artistico di Ugo Nespolo, raccoglie con il testo del curatore Eccher anche un’accurata
antologia critica di saggi dedicati al maestro da studiosi e storici dell’arte nel corso della
sua decennale attività.
Orari: dal martedì alla domenica: 10-13 e 16-20. Biglietto: intero 8 euro, ridotto 5 euro. Info
visite guidate e laboratori 329 45.71.064
01
ottobre 2016
Ugo Nespolo – That’s Life
Dal primo ottobre 2016 al 15 gennaio 2017
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE PUGLISI COSENTINO – PALAZZO VALLE
Catania, Via Vittorio Emanuele Ii, 120, (Catania)
Catania, Via Vittorio Emanuele Ii, 120, (Catania)
Biglietti
Interi: 8 euro; ridotti: 5 euro; martedì e venerdì pomeriggio 3 euro
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 10-13; 16-20. Chiuso il lunedì;
La biglietteria chiude 1 ora prima.
Autore
Curatore