Pochi passi verso il chiuso, una leggera flessione delle gambe e la testa è catturata. Emergendo, un altro luogo s’aggrappa agli occhi, dove abitano compagni di specchio e sguardi privati d’orizzonte. Una boccata di buio e poi giù, di nuovo sotto il livello del sogno. Una torsione del busto e la testa può riemergere ancora, ma l’orizzonte non dimentica gli sguardi e tornerà anche nel grigio.
Ugo Piergiovanni, nato a Roma nel 1959. Dopo il liceo artistico frequenta il corso di scenografia di Toti Scialoja all’Accademia di Belle Arti di Roma. Si laurea in Sociologia con una tesi in Antropologia Urbana. Passando attraverso la pittura giunge, all’inizio degli anni ’90, alla fotografia che attualmente utilizza parallelamente alle video-installazioni.