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Ugo Riva – La Porta dell’Angelo
La mostra, composta da 22 sculture e 7 disegni, nasce da tecniche raffinate di abbinamento e contrasto tra diversi materiali come terracotta e bronzo, in una simbiosi fra religioso e laico che colpisce per significati e bellezza
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 24 giugno al 30 settembre la Fortezza medicea di Arezzo torna al centro della cultura. Dopo
il suo esordio “museale” grazie alle opere di Ivan Theimer, arriva la mostra di Ugo Riva “La
Porta dell’Angelo”, a cura di Vittorio Sgarbi.
La mostra, composta da 22 sculture e 7 disegni, nasce da tecniche raffinate di abbinamento e
contrasto tra diversi materiali come terracotta e bronzo, in una simbiosi fra religioso e laico che
colpisce per significati e bellezza. Le sculture di Riva acquisiscono il senso della bellezza che
l’artista sa imprimere grazie alla cromia restituita dai materiali scelti, ai colori apportati in modo
sapiente attraverso la propria tavolozza, all’equilibrio dimensionale e geometrico che le masse
scolpite individuano con il vuoto circostante. Peraltro, di questa mostra resterà a memoria, e come
ulteriore sottolineatura del rapporto tra Ugo Riva e Arezzo, l’elsa della lancia d’oro della Giostra
del Saracino di settembre intitolata a Dante Viviani, ingegnere che all’inizio del secolo scorso ha
provveduto alla ricostruzione del fronte principale del duomo di Arezzo.
Nella splendida fortezza medicea firmata da Giuliano e Antonio da Sangallo, recuperata
all'originaria potenza dopo il recente restauro, il Maestro bergamasco, raffinato intellettuale, porta
le proprie riflessioni sull'esistere, sulla fede, sul destino dell'uomo. Un viaggio dedicato
all’esistenza umana, dalla materia allo spirito.
Ugo Riva, tra gli scultori contemporanei più noti e quotati del panorama italiano e internazionale ,
dopo una breve esperienza pittorica, dalla seconda metà degli anni Settanta matura la scelta di
dedicarsi esclusivamente alla scultura frequentando la bottega di Tarcisio Brugnetti. La sua opera,
in questo periodo giovanile, è vicina alle istanze espressionistiche, delle quali in seguito, nel corso
degli anni Ottanta, si allontanerà in favore di un approfondito studio e recupero della classicità
intesa non come maniera bensì come sorgente viva da cui attingere emozioni e sentimenti da
rivivere. Nel corso degli anni Novanta ha notevolmente diradato, nelle opere, i riferimenti alla
mitologia e alla letteratura del mondo classico, ma anche nel raccontare la contemporaneità la sua
attenzione si è sempre rivolta ai sentimenti e alle pulsioni che disegnano il contorno stesso di una
vita umana.
il suo esordio “museale” grazie alle opere di Ivan Theimer, arriva la mostra di Ugo Riva “La
Porta dell’Angelo”, a cura di Vittorio Sgarbi.
La mostra, composta da 22 sculture e 7 disegni, nasce da tecniche raffinate di abbinamento e
contrasto tra diversi materiali come terracotta e bronzo, in una simbiosi fra religioso e laico che
colpisce per significati e bellezza. Le sculture di Riva acquisiscono il senso della bellezza che
l’artista sa imprimere grazie alla cromia restituita dai materiali scelti, ai colori apportati in modo
sapiente attraverso la propria tavolozza, all’equilibrio dimensionale e geometrico che le masse
scolpite individuano con il vuoto circostante. Peraltro, di questa mostra resterà a memoria, e come
ulteriore sottolineatura del rapporto tra Ugo Riva e Arezzo, l’elsa della lancia d’oro della Giostra
del Saracino di settembre intitolata a Dante Viviani, ingegnere che all’inizio del secolo scorso ha
provveduto alla ricostruzione del fronte principale del duomo di Arezzo.
Nella splendida fortezza medicea firmata da Giuliano e Antonio da Sangallo, recuperata
all'originaria potenza dopo il recente restauro, il Maestro bergamasco, raffinato intellettuale, porta
le proprie riflessioni sull'esistere, sulla fede, sul destino dell'uomo. Un viaggio dedicato
all’esistenza umana, dalla materia allo spirito.
Ugo Riva, tra gli scultori contemporanei più noti e quotati del panorama italiano e internazionale ,
dopo una breve esperienza pittorica, dalla seconda metà degli anni Settanta matura la scelta di
dedicarsi esclusivamente alla scultura frequentando la bottega di Tarcisio Brugnetti. La sua opera,
in questo periodo giovanile, è vicina alle istanze espressionistiche, delle quali in seguito, nel corso
degli anni Ottanta, si allontanerà in favore di un approfondito studio e recupero della classicità
intesa non come maniera bensì come sorgente viva da cui attingere emozioni e sentimenti da
rivivere. Nel corso degli anni Novanta ha notevolmente diradato, nelle opere, i riferimenti alla
mitologia e alla letteratura del mondo classico, ma anche nel raccontare la contemporaneità la sua
attenzione si è sempre rivolta ai sentimenti e alle pulsioni che disegnano il contorno stesso di una
vita umana.
24
giugno 2017
Ugo Riva – La Porta dell’Angelo
Dal 24 giugno al 30 settembre 2017
arte contemporanea
Location
FORTEZZA MEDICEA
Arezzo, Via Madonna Del Prato, 112, (Arezzo)
Arezzo, Via Madonna Del Prato, 112, (Arezzo)
Vernissage
24 Giugno 2017, ore 17
Autore
Curatore