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ULAZ “perchè mai gli ingressi dei portoni sono segnalati in serbo?”
Collettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ULAZ
"perchè mai gli ingressi dei portoni sono segnalati in serbo?"
- Anche quell'arco in ferro tra i due muri è bellissimo -
- Si, anche se non si capisce bene che funzione avesse -
- Ve lo dico io, nessuna. Ho abitato in questo cortile per quarant'anni e quell'arco è
arrivato con il set delle “Stagioni del cuore” -
- Vuole dire che è posticcio? -
- Si, per quel che mi ricordo non è là da più di dieci anni -
_______
- Ma era l'appartamento del custode? -
- Ma va, ci abitava un funzionario pubblico. E non vi dico cos'era quando ci siamo entrati -
- In che senso? -
- Faceva schifo. Era un porcaio. Chi c'ha abitato ne faceva di tutti i colori. Non vi dico altro
perché non voglio diventare volgare -
- Vabbè ma in che senso? -
- Quando è arrivata la produzione del film di Castellitto hanno dovuto pulirlo per tre giorni
prima di cominciare a montare il set -
- E non so dove hanno dovuto mettere le mani quei poveri ragazzi -
- Sì e non è che adesso sia tanto meglio -
- No no, non avete idea. C'era da vomitare. Come minimo -
Regalem, realem, fictus.
Concepita come Accademia Militare al servizio di casa Savoia e della nobiltà piemontese, la
Cavallerizza Reale - fedele all'ambivalenza dell'aggettivo che porta in dote - ha subito nei
secoli una serie di trasformazioni, o forse sarebbe meglio dire 'riconversioni'. Da sede di
maneggio e scuderie della Famiglia Reale, a luogo di ricovero dei mezzi della Polizia di
Stato, a stabile abitato da operai (perlopiù immigrati) e funzionari pubblici, a set teatrale e
cinematografico.
Quest'ultimo passaggio, piuttosto recente, ha alterato in modo irreversibile il meccanismo
fisiologico di stratificazione di questo luogo innescando una serie di sovrapposizioni
continue che rendono difficilmente distinguibili le tracce e i depositi "reali" da quelli
"finzionali". Allo stesso modo storie, storielle e aneddoti si rincorrono all'interno dei cortili
in una sorta di 'finzione aumentata' o - ancora una volta - 'reale', che capovolge il
significato di "realtà virtuale". Attingendo al gergo della geologia, il processo alterato in tal
modo potrebbe definirsi di "stratificazione incrociata".
ULAZ ne costituisce (e ne documenta) l'ultimo strato
"perchè mai gli ingressi dei portoni sono segnalati in serbo?"
- Anche quell'arco in ferro tra i due muri è bellissimo -
- Si, anche se non si capisce bene che funzione avesse -
- Ve lo dico io, nessuna. Ho abitato in questo cortile per quarant'anni e quell'arco è
arrivato con il set delle “Stagioni del cuore” -
- Vuole dire che è posticcio? -
- Si, per quel che mi ricordo non è là da più di dieci anni -
_______
- Ma era l'appartamento del custode? -
- Ma va, ci abitava un funzionario pubblico. E non vi dico cos'era quando ci siamo entrati -
- In che senso? -
- Faceva schifo. Era un porcaio. Chi c'ha abitato ne faceva di tutti i colori. Non vi dico altro
perché non voglio diventare volgare -
- Vabbè ma in che senso? -
- Quando è arrivata la produzione del film di Castellitto hanno dovuto pulirlo per tre giorni
prima di cominciare a montare il set -
- E non so dove hanno dovuto mettere le mani quei poveri ragazzi -
- Sì e non è che adesso sia tanto meglio -
- No no, non avete idea. C'era da vomitare. Come minimo -
Regalem, realem, fictus.
Concepita come Accademia Militare al servizio di casa Savoia e della nobiltà piemontese, la
Cavallerizza Reale - fedele all'ambivalenza dell'aggettivo che porta in dote - ha subito nei
secoli una serie di trasformazioni, o forse sarebbe meglio dire 'riconversioni'. Da sede di
maneggio e scuderie della Famiglia Reale, a luogo di ricovero dei mezzi della Polizia di
Stato, a stabile abitato da operai (perlopiù immigrati) e funzionari pubblici, a set teatrale e
cinematografico.
Quest'ultimo passaggio, piuttosto recente, ha alterato in modo irreversibile il meccanismo
fisiologico di stratificazione di questo luogo innescando una serie di sovrapposizioni
continue che rendono difficilmente distinguibili le tracce e i depositi "reali" da quelli
"finzionali". Allo stesso modo storie, storielle e aneddoti si rincorrono all'interno dei cortili
in una sorta di 'finzione aumentata' o - ancora una volta - 'reale', che capovolge il
significato di "realtà virtuale". Attingendo al gergo della geologia, il processo alterato in tal
modo potrebbe definirsi di "stratificazione incrociata".
ULAZ ne costituisce (e ne documenta) l'ultimo strato
27
giugno 2012
ULAZ “perchè mai gli ingressi dei portoni sono segnalati in serbo?”
Dal 27 giugno al 20 settembre 2012
arte contemporanea
Location
CAVALLERIZZA REALE
Torino, Via Giuseppe Verdi, 9, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Verdi, 9, (Torino)
Orario di apertura
mer/ven h 18-01 oppure su appuntamento
Autore
Curatore