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Ulderico Manani – Rifiuto suicida. Storia della fine di un escluso
mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ho scritto un testo che può ,apparentemente, sembrare un racconto ; infatti non si esaurisce in una
descrizione ma ,al contrario, è un viaggio analitico nell’esistenza di quegli adolescenti (ma non solo)
che per la loro differenza non accettata , rifiutata , si trovano nella sofferenza di abbattersi contro
muri invalicabili della società . Il caso dell’adolescente omosessuale è un emblema di tutti gli altri tipi
di diversità. Si presenta un dolore tanto insopportabile da non lasciare altro che la via del suicidio.
Lo scritto è una forma di cammino ,non attraverso le strade di teorie astratte ma all’interno di fatti
presenti nella realtà. Non sono resoconti di cronaca ma osservazioni dettagliate che aprono finestre
non solo nel labirinto della psicologia dell’essere umano ma anche nell’intera struttura di una società
legata ad una cultura che ha radici lontane. In essa è presente un’istintiva repulsione che si manifesta
in forme svariate fino al razzismo .
Procedo con gli strumenti della riflessione che rivelano la realtà dell’ “illuminata società occidentale”
avvolta da un reticolo di retorica e da ostentazioni di una falsa autoproclamata “civiltà” dove i diritti
degli esseri umani non sono interamente realizzati . Ci sono persone differenti da quelle delineate
negli elenchi di gerarchie e nelle classificazioni “dominanti” , costrette a vivere morendo sotto il peso
di principi ,concetti ,religioni e convenzioni oppressive fino allo strangolamento.
Regna l’arretratezza e l’ingiustizia in un mondo monocentrico dallo sguardo unilaterale ed egoista
che fabbrica un concetto di natura monolitica che non regge dinanzi alla realtà della varietà naturale.
Anche la realtà del genere (“gender”)è vasta e complessa .Essa è di per sé una condanna degli stereo-
tipi che tentano di legarla e controllarla nel complesso carcerario che si regge sulla famiglia e sugli
apparati che hanno lo scopo di formare , costruire l’individuo sociale (come la scuola ..ed altre
forme culturali ).
In tutto ciò tengo aperti dei punti interrogativi ai quali non vengono date risposte immediate ma
sollecito la riflessione perché l’intero organismo sociale le trovi e le esprima.
ULDERICO MANANI (Sett. 2016)
descrizione ma ,al contrario, è un viaggio analitico nell’esistenza di quegli adolescenti (ma non solo)
che per la loro differenza non accettata , rifiutata , si trovano nella sofferenza di abbattersi contro
muri invalicabili della società . Il caso dell’adolescente omosessuale è un emblema di tutti gli altri tipi
di diversità. Si presenta un dolore tanto insopportabile da non lasciare altro che la via del suicidio.
Lo scritto è una forma di cammino ,non attraverso le strade di teorie astratte ma all’interno di fatti
presenti nella realtà. Non sono resoconti di cronaca ma osservazioni dettagliate che aprono finestre
non solo nel labirinto della psicologia dell’essere umano ma anche nell’intera struttura di una società
legata ad una cultura che ha radici lontane. In essa è presente un’istintiva repulsione che si manifesta
in forme svariate fino al razzismo .
Procedo con gli strumenti della riflessione che rivelano la realtà dell’ “illuminata società occidentale”
avvolta da un reticolo di retorica e da ostentazioni di una falsa autoproclamata “civiltà” dove i diritti
degli esseri umani non sono interamente realizzati . Ci sono persone differenti da quelle delineate
negli elenchi di gerarchie e nelle classificazioni “dominanti” , costrette a vivere morendo sotto il peso
di principi ,concetti ,religioni e convenzioni oppressive fino allo strangolamento.
Regna l’arretratezza e l’ingiustizia in un mondo monocentrico dallo sguardo unilaterale ed egoista
che fabbrica un concetto di natura monolitica che non regge dinanzi alla realtà della varietà naturale.
Anche la realtà del genere (“gender”)è vasta e complessa .Essa è di per sé una condanna degli stereo-
tipi che tentano di legarla e controllarla nel complesso carcerario che si regge sulla famiglia e sugli
apparati che hanno lo scopo di formare , costruire l’individuo sociale (come la scuola ..ed altre
forme culturali ).
In tutto ciò tengo aperti dei punti interrogativi ai quali non vengono date risposte immediate ma
sollecito la riflessione perché l’intero organismo sociale le trovi e le esprima.
ULDERICO MANANI (Sett. 2016)
17
settembre 2016
Ulderico Manani – Rifiuto suicida. Storia della fine di un escluso
17 settembre 2016
performance - happening
Location
ATELIER 3+10
Venezia, Via Alipio Cappelletto, 20, (Venezia)
Venezia, Via Alipio Cappelletto, 20, (Venezia)
Biglietti
offerta libera
Orario di apertura
ore 19.00
Vernissage
17 Settembre 2016, ore 19.00
Autore
Curatore