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Uldino Desuò – Volumi e frammenti
Questa mostra segna
il ritorno di Uldino Desuò alla San Marco, a distanza di 4 anni dalla prima esposizione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Primo
appuntamento
di
questa
nuova
stagione
espositiva
(che
nei
prossimi
mesi
proseguirà
con
ospiti
come
Mauro
Maulini
ed
Anna
Cammisa),
questa
mostra
segna
il
ritorno
di
Uldino
Desuò
alla
San
Marco,
a
distanza
di
4
anni
dalla
prima
esposizione.
Costituita
da
un
ventina
di
opere,
riprende
il
filo
conduttore
della
produzione
di
Desuò
da
dove
lo
avevamo
lasciato,
dai
"Menhir
del
XXI
secolo"
presentati
lo
scorso
anno
a
Galliate,
ai
"Frammenti
e
volumi"
presentati
oggi
nei
locali
della
Arte
San
Marco.
Continua
così
la
collaborazione
tra
lo
scultore
novarese
e
il
centro
artistico
diretto
da
Maurizio
Tiscione,
lieti
di
ospitare
nuovamente
il
maestro
negli
spazi
della
San
Marco.
L'allestimento
di
questa
mostra
seguirà
un
percorso
studiato
personalmente
dal
maestro
Desuò,
attento
studioso
di
spazi,
luci
e
ombre:
sculture,
dipinti
e
tecniche
miste,
accoppiate
come
in
un
incessante
gioco
di
rimando
tra
volumi,
forme
e
immagini.
I
"frammenti"
presentati
sono
dettagli,
ricostruzioni
e
decostruzioni
basate
sulle
opere
del
maestro,
che
si
legano
e
sviluppano
le
tematiche
affrontate
nel
2005,
durante
la
prima
esposizione
di
Desuò
alla
San
Marco.
La
mostra,
curata
da
Maurizio
Tiscione
e
presentata
dal
prof.
De
Paoli,
sarà
accompagnata
da
una
pubblicazione
disponibile
in
galleria.
ESTRATTO
DALL’INTRODUZIONE
Solo
un
anno
fa
avevamo
visitato
l'ultimo
itinerario
proposto
da
Uldino
Desuò
al
Castello
di
Galliate.
Ora
il
percorso
prosegue
e,
lasciati
i
"Menhir
del
XXI
secolo",
ci
inoltriamo
tra
i
suoi
"frammenti"
ed
i
suoi
"volumi".
Quando
un
artista
ha
la
storia
e
la
vita
di
Desuò,
non
ha
bisogno
di
colocarsi,
neppure
idealmente,
all'interno
di
movimenti
o
tendenze
di
sorta,
perchè
è
della
sapienza
dell'arte,
di
tutta
l'arte
(dagli
antichi
ai
moderni),
che
è
imbevuta
la
sua
opera.
La
sua
ricerca
è
ora
puntata
sul
"frammento",
su
quella
porzione
di
un
tutto,
come
potevano
essere
i
"menhir",
che
merita
un
approfondimento
di
analisi
e
rappresentazione.
Emergono
ora
i
colori
su
superfici
e
materiali
diversi
e
così
come
le
pietre
calcaree
diventano
gioielli
di
notore
e
perfezione
con
le
loro
tecniche
miste
ed
encausto,
i
metalli
fanno
emergere
cromie
sconosciute,
risultato
di
alchimie
tecniche
e
chimiche.
Denominatore
comune
per
la
rassegna
è
certamente
la
materia,
così
come
il
suo
uso
nell'arte.
Da
sempre,
peraltro,
il
lavoro
di
Desuò
si
sviluppa
lungo
le
direttive
della
materia
e
questa
mostra
rappresenta
semplicemente
l'ultimo
risultato
della
sua
ricerca;
ricerca
che,
come
si
è
detto,
non
può
che
continuare.
G.
De
Paoli
appuntamento
di
questa
nuova
stagione
espositiva
(che
nei
prossimi
mesi
proseguirà
con
ospiti
come
Mauro
Maulini
ed
Anna
Cammisa),
questa
mostra
segna
il
ritorno
di
Uldino
Desuò
alla
San
Marco,
a
distanza
di
4
anni
dalla
prima
esposizione.
Costituita
da
un
ventina
di
opere,
riprende
il
filo
conduttore
della
produzione
di
Desuò
da
dove
lo
avevamo
lasciato,
dai
"Menhir
del
XXI
secolo"
presentati
lo
scorso
anno
a
Galliate,
ai
"Frammenti
e
volumi"
presentati
oggi
nei
locali
della
Arte
San
Marco.
Continua
così
la
collaborazione
tra
lo
scultore
novarese
e
il
centro
artistico
diretto
da
Maurizio
Tiscione,
lieti
di
ospitare
nuovamente
il
maestro
negli
spazi
della
San
Marco.
L'allestimento
di
questa
mostra
seguirà
un
percorso
studiato
personalmente
dal
maestro
Desuò,
attento
studioso
di
spazi,
luci
e
ombre:
sculture,
dipinti
e
tecniche
miste,
accoppiate
come
in
un
incessante
gioco
di
rimando
tra
volumi,
forme
e
immagini.
I
"frammenti"
presentati
sono
dettagli,
ricostruzioni
e
decostruzioni
basate
sulle
opere
del
maestro,
che
si
legano
e
sviluppano
le
tematiche
affrontate
nel
2005,
durante
la
prima
esposizione
di
Desuò
alla
San
Marco.
La
mostra,
curata
da
Maurizio
Tiscione
e
presentata
dal
prof.
De
Paoli,
sarà
accompagnata
da
una
pubblicazione
disponibile
in
galleria.
ESTRATTO
DALL’INTRODUZIONE
Solo
un
anno
fa
avevamo
visitato
l'ultimo
itinerario
proposto
da
Uldino
Desuò
al
Castello
di
Galliate.
Ora
il
percorso
prosegue
e,
lasciati
i
"Menhir
del
XXI
secolo",
ci
inoltriamo
tra
i
suoi
"frammenti"
ed
i
suoi
"volumi".
Quando
un
artista
ha
la
storia
e
la
vita
di
Desuò,
non
ha
bisogno
di
colocarsi,
neppure
idealmente,
all'interno
di
movimenti
o
tendenze
di
sorta,
perchè
è
della
sapienza
dell'arte,
di
tutta
l'arte
(dagli
antichi
ai
moderni),
che
è
imbevuta
la
sua
opera.
La
sua
ricerca
è
ora
puntata
sul
"frammento",
su
quella
porzione
di
un
tutto,
come
potevano
essere
i
"menhir",
che
merita
un
approfondimento
di
analisi
e
rappresentazione.
Emergono
ora
i
colori
su
superfici
e
materiali
diversi
e
così
come
le
pietre
calcaree
diventano
gioielli
di
notore
e
perfezione
con
le
loro
tecniche
miste
ed
encausto,
i
metalli
fanno
emergere
cromie
sconosciute,
risultato
di
alchimie
tecniche
e
chimiche.
Denominatore
comune
per
la
rassegna
è
certamente
la
materia,
così
come
il
suo
uso
nell'arte.
Da
sempre,
peraltro,
il
lavoro
di
Desuò
si
sviluppa
lungo
le
direttive
della
materia
e
questa
mostra
rappresenta
semplicemente
l'ultimo
risultato
della
sua
ricerca;
ricerca
che,
come
si
è
detto,
non
può
che
continuare.
G.
De
Paoli
03
ottobre 2009
Uldino Desuò – Volumi e frammenti
Dal 03 al 31 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
ARTE SAN MARCO
Novara, Viale Alessandro Volta, 91/a, (Novara)
Novara, Viale Alessandro Volta, 91/a, (Novara)
Orario di apertura
Da martedì a sabato, dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Vernissage
3 Ottobre 2009, ore 17.30
Autore