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Ulisse Sartini – Art-mosphere
Mostra personale
Comunicato stampa
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Ritratti in cui trascendenza ed umanità si fondono in un tutt’uno coinvolgente, che parla immediatamente agli occhi dell’anima.
Ulisse Sartini, il pittore piacentino che ha ritratto due Papi, Primi Ministri stranieri, indimenticabili star della lirica e del cinema, è l’ultimo erede dei Maestri del Rinascimento.
Il 2 luglio, a Capri, il Sottosegretario ai Beni Culturali, Riccardo Villari ha inaugurato una delle sue rarissime Mostre “Le Art-mosphere di Ulisse Sartini”, che si svolge nelle Sale Espositive della Fondazione Ignazio Cerio (Piazzetta Cerio 11) – l’Istituzione caprese presieduta dal Prof. Filippo Barattolo che la promuove - dove la sua Arte risplende fulgida ed ammaliante.
Rara, sì: Sartini ama stare appartato, riflessivo delle sue intuizioni spirituali. Ogni sua pennellata emana il colore dell’essere più che dell’apparire. E’ per tale motivo che il Beato Pontefice Giovanni Paolo II, allorché nel 1992 gli presentò quel maestoso ritratto che campeggia nella Sala delle Congregazioni, in Vaticano, osservò che l’Artista aveva saputo leggere dal suo volto e messo su tela il peso della sua missione.
Un percorso emozionante, quello che la Mostra, organizzata da ItalianArtCollection di Maria Mucciolo, ricostruisce attraverso la testimonianza di tele, sanguigne, disegni e foto di alcune opere conservate in importanti Musei, Chiese e nei Palazzi Vaticani, la filigrana del percorso artistico del Maestro.
Un itinerario, il suo, che intreccia vari motivi ispiratori. Innanzitutto, i ritratti. Quasi un groppo in gola suscita il ritratto di Pier Paolo Pasolini, che accoglie il visitatore che entra, con i tratti del volto scolpiti nella tela a renderne la natura introversa e tormentata. C’è poi l’autoritratto dell’Artista, quasi agli antipodi rispetto a quello dello scrittore, perché ne testimonia la luce di un’ispirazione quasi mistica di chi i tormenti li ha risolti. Altre opere in Mostra seguono ulteriori montivi ispiratori come i Miti e le Allegorie, i soggetti sacri e biblici, in special modo i suoi Angeli, proiezione del Paradiso.
Specificità di Sartini sono gli Embriocosmi, rappresentazioni fantastiche che fanno pensare alla Genesi ed al Fiat Lux, proiezione del Mondo Nascente ove tutto è immanente, offrendo allo spettatore una percezione di consapevolezza concettuale. Una consapevolezza che lo spinge a leggersi dentro, al fluire di pensieri ed emozioni rappresentato con tanta vividezza ne’ “Il Volo di Gabriele”. Oppure a chiedersi quanto di iperrealistico risieda in questa pittura così gravida di stimoli, filo conduttore dell’allegorico trittico di ritratti femminili “Il Meriggio”, “L’Aurora” ed “Il Crepuscolo”, opere dipinte fra il 2006 ed il 2007.
Quella di Sartini è una mano prodigiosa nel rappresentare il pentagramma dello spirito vitale e della tempesta del dolore, rendendolo un Artista illuminato, autore di un capitolo fondamentale nella Storia dell’Arte contemporanea.
Ulisse Sartini, il pittore piacentino che ha ritratto due Papi, Primi Ministri stranieri, indimenticabili star della lirica e del cinema, è l’ultimo erede dei Maestri del Rinascimento.
Il 2 luglio, a Capri, il Sottosegretario ai Beni Culturali, Riccardo Villari ha inaugurato una delle sue rarissime Mostre “Le Art-mosphere di Ulisse Sartini”, che si svolge nelle Sale Espositive della Fondazione Ignazio Cerio (Piazzetta Cerio 11) – l’Istituzione caprese presieduta dal Prof. Filippo Barattolo che la promuove - dove la sua Arte risplende fulgida ed ammaliante.
Rara, sì: Sartini ama stare appartato, riflessivo delle sue intuizioni spirituali. Ogni sua pennellata emana il colore dell’essere più che dell’apparire. E’ per tale motivo che il Beato Pontefice Giovanni Paolo II, allorché nel 1992 gli presentò quel maestoso ritratto che campeggia nella Sala delle Congregazioni, in Vaticano, osservò che l’Artista aveva saputo leggere dal suo volto e messo su tela il peso della sua missione.
Un percorso emozionante, quello che la Mostra, organizzata da ItalianArtCollection di Maria Mucciolo, ricostruisce attraverso la testimonianza di tele, sanguigne, disegni e foto di alcune opere conservate in importanti Musei, Chiese e nei Palazzi Vaticani, la filigrana del percorso artistico del Maestro.
Un itinerario, il suo, che intreccia vari motivi ispiratori. Innanzitutto, i ritratti. Quasi un groppo in gola suscita il ritratto di Pier Paolo Pasolini, che accoglie il visitatore che entra, con i tratti del volto scolpiti nella tela a renderne la natura introversa e tormentata. C’è poi l’autoritratto dell’Artista, quasi agli antipodi rispetto a quello dello scrittore, perché ne testimonia la luce di un’ispirazione quasi mistica di chi i tormenti li ha risolti. Altre opere in Mostra seguono ulteriori montivi ispiratori come i Miti e le Allegorie, i soggetti sacri e biblici, in special modo i suoi Angeli, proiezione del Paradiso.
Specificità di Sartini sono gli Embriocosmi, rappresentazioni fantastiche che fanno pensare alla Genesi ed al Fiat Lux, proiezione del Mondo Nascente ove tutto è immanente, offrendo allo spettatore una percezione di consapevolezza concettuale. Una consapevolezza che lo spinge a leggersi dentro, al fluire di pensieri ed emozioni rappresentato con tanta vividezza ne’ “Il Volo di Gabriele”. Oppure a chiedersi quanto di iperrealistico risieda in questa pittura così gravida di stimoli, filo conduttore dell’allegorico trittico di ritratti femminili “Il Meriggio”, “L’Aurora” ed “Il Crepuscolo”, opere dipinte fra il 2006 ed il 2007.
Quella di Sartini è una mano prodigiosa nel rappresentare il pentagramma dello spirito vitale e della tempesta del dolore, rendendolo un Artista illuminato, autore di un capitolo fondamentale nella Storia dell’Arte contemporanea.
02
luglio 2011
Ulisse Sartini – Art-mosphere
Dal 02 al 15 luglio 2011
arte contemporanea
Location
SALA IGNAZIO CERIO
Capri, Piazzetta Ignazio Cerio, (Napoli)
Capri, Piazzetta Ignazio Cerio, (Napoli)
Orario di apertura
dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21.30
Vernissage
2 Luglio 2011, ore 18
Autore