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Ulla von Brandenburg – Eigenschatten. Ombra Propria
La galleria Monitor è lieta di annunciare la prima personale in Italia della artista tedesca Ulla von Brandenburg, ospitandone il debutto con lo splendido video Shadowplay, realizzato per Frieze Projects 2012 a New York, e una installazione inedita di grande respiro, concepita per la galleria.
Comunicato stampa
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Ulla von Brandenburg
Eigenschatten – Ombra Propria
La galleria Monitor è lieta di annunciare la prima personale in Italia della artista tedesca Ulla von Brandenburg, ospitandone il debutto con lo splendido video Shadowplay, realizzato per Frieze Projects 2012 a New York, e una installazione inedita di grande respiro, appositamente concepita per la galleria e risultato di un lavoro di ricerca di circa sei mesi trascorsi nella città di Roma. Il progetto della mostra nasce dalla collaborazione tra Art: Concept (galleria di riferimento di Ulla von Brandenburg a Parigi) e Monitor in quello che può essere definito un 'artists' exchange' tra le due gallerie.
Il lessico della von Brandenburg spazia confortevolmente nell'uso sapiente di diversi media: film, disegno, installazione e performance. Nei suoi film e video, i meccanismi di rappresentazione propri del linguaggio teatrale vengono esplorati a fondo, con un' attenzione particolare alla componente performativa e psicologica che appartiene alla costruzione del personaggio. Grande importanza riveste l'aspetto formale, che non viene mai perso di vista e che costituisce una delle caratteristiche principali del lavoro dell'artista.
In Shadowplay, Ulla von Brandenburg prende in prestito dalla tradizione della commedia dell'arte e dei giochi delle ombre francesi del XIX secolo, gli elementi necessari a creare un'atmosfera allo stesso tempo densa e impalpabile, in cui le movenze delicate degli attori e il susseguirsi dei gesti lenti e sinuosi-cui si aggiunge una grande fluidità-contribuisce a trasportare lo spettatore in una dimensione sospesa e senza tempo. Una donna e due uomini si incontrano nel camerino di un teatro: indossano i loro costumi, si truccano e iniziano un duello, cantando parole struggenti su una musica – simile ad un'antica ballata tedesca-appositamente scritta dall'artista insieme a Laurent Montaron, a sottolineare l'aspetto quasi fiabesco e poetico del racconto.
E' proprio della von Brandenburg presentare i suoi film contestualizzandoli di volta in volta in una sorta di “nuovo palcoscenico”, creato e disegnato appositamente per il luogo espositivo attraverso l'uso di tessuti e pesanti tende e di vere e proprie quinte scenografiche.
Nella grande installazione Eigenschatten I – VII, Ulla von Brandenburg sperimenta per la prima volta una tecnica di impressione fotografica al cloro, imprimendo su grandi teleri le sagome di alcuni oggetti trovati in flea market della capitale, tra cui una sedia, un vecchio costume da pastorello, un rotolo di carta. Queste ombre, questo shadowplay messo in atto dall'artista nel suo studio, viene interamente riproposto all'interno degli spazi della galleria, dove l'espediente della finzione si rivela finalmente al pubblico in tutta la sua semplice complessità, pur conservandone intatta la magia e la capacità di stupire.
Fino al 16 Marzo.
Si ringrazia l'Accademia di Francia a Roma.
Ulla von Brandenburg (1974, vive e lavora a Parigi)
Solo Shows Selezionati: Mirrorsong,Pilar Corrias Gallery, London; Le Chevalier inexistant, Rosascape, Paris (2012); Das Versteck des W.L, Produzentengalerie, Hamburg (2011); Neue Alte Welt, Art:Concept, Paris; Chorspiel,Lilith Performance Studio, Malmö, Suède (2010,); Wagon Wheel, Pilar Corrias Gallery, London; Name or Number, Le Plateau FRAC Ile de France, Paris (2009); Ulla von Brandenburg - whose beginning is not, nor end cannot be, Dublin; Art Unlimited, Art 39 Basel, Suisse; Passengers: 1.8: Ulla Von Brandenburg,CCA Wattis Institute for Contemporary Arts, San Francisco; La Maison, Docking Station project Space in Stedelijk Museum (2008); Karo Sieben, Art:Concept, Paris; Brief Oder Neuigkeiten, Produzentengalerie, Hamburg (2007); Cinq milliards d’années, Module 1, Palais de Tokyo, (2006).
Eigenschatten – Ombra Propria
La galleria Monitor è lieta di annunciare la prima personale in Italia della artista tedesca Ulla von Brandenburg, ospitandone il debutto con lo splendido video Shadowplay, realizzato per Frieze Projects 2012 a New York, e una installazione inedita di grande respiro, appositamente concepita per la galleria e risultato di un lavoro di ricerca di circa sei mesi trascorsi nella città di Roma. Il progetto della mostra nasce dalla collaborazione tra Art: Concept (galleria di riferimento di Ulla von Brandenburg a Parigi) e Monitor in quello che può essere definito un 'artists' exchange' tra le due gallerie.
Il lessico della von Brandenburg spazia confortevolmente nell'uso sapiente di diversi media: film, disegno, installazione e performance. Nei suoi film e video, i meccanismi di rappresentazione propri del linguaggio teatrale vengono esplorati a fondo, con un' attenzione particolare alla componente performativa e psicologica che appartiene alla costruzione del personaggio. Grande importanza riveste l'aspetto formale, che non viene mai perso di vista e che costituisce una delle caratteristiche principali del lavoro dell'artista.
In Shadowplay, Ulla von Brandenburg prende in prestito dalla tradizione della commedia dell'arte e dei giochi delle ombre francesi del XIX secolo, gli elementi necessari a creare un'atmosfera allo stesso tempo densa e impalpabile, in cui le movenze delicate degli attori e il susseguirsi dei gesti lenti e sinuosi-cui si aggiunge una grande fluidità-contribuisce a trasportare lo spettatore in una dimensione sospesa e senza tempo. Una donna e due uomini si incontrano nel camerino di un teatro: indossano i loro costumi, si truccano e iniziano un duello, cantando parole struggenti su una musica – simile ad un'antica ballata tedesca-appositamente scritta dall'artista insieme a Laurent Montaron, a sottolineare l'aspetto quasi fiabesco e poetico del racconto.
E' proprio della von Brandenburg presentare i suoi film contestualizzandoli di volta in volta in una sorta di “nuovo palcoscenico”, creato e disegnato appositamente per il luogo espositivo attraverso l'uso di tessuti e pesanti tende e di vere e proprie quinte scenografiche.
Nella grande installazione Eigenschatten I – VII, Ulla von Brandenburg sperimenta per la prima volta una tecnica di impressione fotografica al cloro, imprimendo su grandi teleri le sagome di alcuni oggetti trovati in flea market della capitale, tra cui una sedia, un vecchio costume da pastorello, un rotolo di carta. Queste ombre, questo shadowplay messo in atto dall'artista nel suo studio, viene interamente riproposto all'interno degli spazi della galleria, dove l'espediente della finzione si rivela finalmente al pubblico in tutta la sua semplice complessità, pur conservandone intatta la magia e la capacità di stupire.
Fino al 16 Marzo.
Si ringrazia l'Accademia di Francia a Roma.
Ulla von Brandenburg (1974, vive e lavora a Parigi)
Solo Shows Selezionati: Mirrorsong,Pilar Corrias Gallery, London; Le Chevalier inexistant, Rosascape, Paris (2012); Das Versteck des W.L, Produzentengalerie, Hamburg (2011); Neue Alte Welt, Art:Concept, Paris; Chorspiel,Lilith Performance Studio, Malmö, Suède (2010,); Wagon Wheel, Pilar Corrias Gallery, London; Name or Number, Le Plateau FRAC Ile de France, Paris (2009); Ulla von Brandenburg - whose beginning is not, nor end cannot be, Dublin; Art Unlimited, Art 39 Basel, Suisse; Passengers: 1.8: Ulla Von Brandenburg,CCA Wattis Institute for Contemporary Arts, San Francisco; La Maison, Docking Station project Space in Stedelijk Museum (2008); Karo Sieben, Art:Concept, Paris; Brief Oder Neuigkeiten, Produzentengalerie, Hamburg (2007); Cinq milliards d’années, Module 1, Palais de Tokyo, (2006).
09
febbraio 2013
Ulla von Brandenburg – Eigenschatten. Ombra Propria
Dal 09 febbraio al 16 marzo 2013
arte contemporanea
Location
MONITOR
Roma, Via Sforza Cesarini, 43a-44 , (Roma)
Roma, Via Sforza Cesarini, 43a-44 , (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 13 - 19
Vernissage
9 Febbraio 2013, ore 13
Autore