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Ulrich Erben – Incontro Due
Mostra personale di Ulrich Erben (Dusseldorf, 1940), pittore tedesco. I suoi quadri sono noti per l’esemplare utilizzo della luce e delle cromie nelle loro sfumature più delicate.
Comunicato stampa
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Galleria Gentili è lieta di presentare una mostra personale di Ulrich Erben (Düsseldorf, 1940), dal titolo Incontro DUE.
La mostra inaugurerà il 6 dicembre alle ore 18.30 e sarà visitabile fino al 31 gennaio 2019.
__________
"Vivere è praticamente il contrario di esprimersi Se i grandi maestri toscani hanno ragione, vivere significa testimoniare tre volte: in silenzio, in fiamme e immobile. "
Albert Camus, da “The Desert”, in “Noces”, Paris: Les Éditions Gallimard, 1959
Penso al blu del cielo di Beato Angelico.
"Cos’è questo che chiamiamo “blu“ ? come possiamo pensarlo? Lo stesso vale per la morte. Non possiamo parlare di morte e colori. "
Albert Camus
Se questa osservazione è corretta, allora difficilmente possiamo dire qualcosa sui dipinti di Ulrich Erben,dobbiamo solo guardare e rimanere in silenzio. Le sue opere non sono altro che il colore o la luce che produce il colore. Ma la luce in questo caso è qualcosa di diverso dall’illuminazione. Luce significa uno stato diverso dalla semplice illuminazione e luminosità. Ulrich Erben usa pigmenti colorati per evocare la luce che percepiamo in natura durante i momenti felici: al crepuscolo, all’alba, nell’ arcobaleno, nelle nuvole o nel bagliore argenteo del mare. Attraverso interventi rigorosi in questi spazi luminosi - attraverso linee e strisce che spezzano i bordi nitidi dell’immagine e in essa talvolta si perdono - agisce come una consapevolezza che taglia le oniriche variazioni cromatiche.. Questi interventi ortogonali ci rendono molto chiaro come Ulrich Erben sia in grado di evocare la dolcezza fondante degli spazi cromatici sulla tela.
testo di Helmut Friedel
______
Ulrich Erben è nato a Düsseldorf (Germania) nel 1940. Tra il 1958 ed il 1963 studia nelle accademie d’arte di Amburgo, Venezia e Monaco e successivamente in quella di Berlino. Partecipa alle principali mostre dedicate alla Pittura Analitica, tra cui, nel 1973, “Tempi di percezione”, Casa della Cultura, Livorno, “Un futuro possibile. Nuova Pittura”, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, “La riflessione sulla pittura”, Palazzo Comunale, Acireale; “Geplante Malerei”, Westfälischer Kunstverein, Münster, Galleria del Milione, Milano, 1974-75; “I colori della pittura”, Istituto Italo Latino Americano, Roma, 1976. Nel 1977 è invitato a Kassel per “documenta 6”. Interessato anche agli effetti di luce oltre il quadro, lavora anche a progetti e dipinti murali, come nelle mostre al Museo Folkwang di Essen, al Kunstverein di Colonia, alla Galleria Piltzer di Parigi, al Ginza Five di Tokyo. Negli ultimi decenni ha esposto fra l’altro alla Kunsthalle di Mannheim (1984), al Kunstverein für die Rheinlande e Westfalen a Düsseldorf (1990). Nel 2003 il Museum Wiesbaden gli ha dedicato una mostra monografica. Alla Fondazione Zappettini ha partecipato alle mostre collettive Pittura 70, Pittura - pittura e astrazione analitica (Chiavari, 2004) e Le superfici opache della Pittura analitica (Chiavari, 2009).
Vive e lavora tra Düsseldorf e Bagnoregio.
La mostra inaugurerà il 6 dicembre alle ore 18.30 e sarà visitabile fino al 31 gennaio 2019.
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"Vivere è praticamente il contrario di esprimersi Se i grandi maestri toscani hanno ragione, vivere significa testimoniare tre volte: in silenzio, in fiamme e immobile. "
Albert Camus, da “The Desert”, in “Noces”, Paris: Les Éditions Gallimard, 1959
Penso al blu del cielo di Beato Angelico.
"Cos’è questo che chiamiamo “blu“ ? come possiamo pensarlo? Lo stesso vale per la morte. Non possiamo parlare di morte e colori. "
Albert Camus
Se questa osservazione è corretta, allora difficilmente possiamo dire qualcosa sui dipinti di Ulrich Erben,dobbiamo solo guardare e rimanere in silenzio. Le sue opere non sono altro che il colore o la luce che produce il colore. Ma la luce in questo caso è qualcosa di diverso dall’illuminazione. Luce significa uno stato diverso dalla semplice illuminazione e luminosità. Ulrich Erben usa pigmenti colorati per evocare la luce che percepiamo in natura durante i momenti felici: al crepuscolo, all’alba, nell’ arcobaleno, nelle nuvole o nel bagliore argenteo del mare. Attraverso interventi rigorosi in questi spazi luminosi - attraverso linee e strisce che spezzano i bordi nitidi dell’immagine e in essa talvolta si perdono - agisce come una consapevolezza che taglia le oniriche variazioni cromatiche.. Questi interventi ortogonali ci rendono molto chiaro come Ulrich Erben sia in grado di evocare la dolcezza fondante degli spazi cromatici sulla tela.
testo di Helmut Friedel
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Ulrich Erben è nato a Düsseldorf (Germania) nel 1940. Tra il 1958 ed il 1963 studia nelle accademie d’arte di Amburgo, Venezia e Monaco e successivamente in quella di Berlino. Partecipa alle principali mostre dedicate alla Pittura Analitica, tra cui, nel 1973, “Tempi di percezione”, Casa della Cultura, Livorno, “Un futuro possibile. Nuova Pittura”, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, “La riflessione sulla pittura”, Palazzo Comunale, Acireale; “Geplante Malerei”, Westfälischer Kunstverein, Münster, Galleria del Milione, Milano, 1974-75; “I colori della pittura”, Istituto Italo Latino Americano, Roma, 1976. Nel 1977 è invitato a Kassel per “documenta 6”. Interessato anche agli effetti di luce oltre il quadro, lavora anche a progetti e dipinti murali, come nelle mostre al Museo Folkwang di Essen, al Kunstverein di Colonia, alla Galleria Piltzer di Parigi, al Ginza Five di Tokyo. Negli ultimi decenni ha esposto fra l’altro alla Kunsthalle di Mannheim (1984), al Kunstverein für die Rheinlande e Westfalen a Düsseldorf (1990). Nel 2003 il Museum Wiesbaden gli ha dedicato una mostra monografica. Alla Fondazione Zappettini ha partecipato alle mostre collettive Pittura 70, Pittura - pittura e astrazione analitica (Chiavari, 2004) e Le superfici opache della Pittura analitica (Chiavari, 2009).
Vive e lavora tra Düsseldorf e Bagnoregio.
06
dicembre 2019
Ulrich Erben – Incontro Due
Dal 06 dicembre 2019 al 31 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
GALLERIA GENTILI
Firenze, Borgo Pinti, 80r, (Firenze)
Firenze, Borgo Pinti, 80r, (Firenze)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 15-19
Vernissage
6 Dicembre 2019, h 18.30
Sito web
Autore
Autore testo critico